Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1598 del 15 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1598/XI Partecipazione della Regione alla giornata del malato. (Interrogazione)

Interrogazione A conoscenza che domenica 22 ottobre 2000 sarà celebrata nella Cattedrale di Aosta la Giornata del Malato;

Constatato che detta Giornata fa seguito all’ottava Giornata Mondiale che si è tenuta a Roma nel gennaio scorso;

Preso atto dell’appello specifico da sempre rivolto dalla Chiesa agli organismi istituzionali nazionali e regionali, politici e sanitari "perché in ogni parte del Paese e del Mondo si facciano convinti promotori di progetti concreti per la lotta contro quanto attenta alla dignità e alla salute della persona";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale per conoscere:

1) se accoglie l’appello richiamato in premessa e con quale impegno e obiettivi la Regione partecipa alla Giornata del Malato che si terrà il 22 ottobre 2000 nella Cattedrale di Aosta.

F.to: Beneforti

PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Pour ce qui est de la célébration qui a eu lieu à la Cathédrale d'Aoste pour marquer la journée des malades le 22 octobre, le bureau du diocèse compétent en la matière nous a fait savoir qu'il s'agit là d'une initiative strictement religieuse et qu'aucune invitation n'a été envoyée à quelques représentants de la Région ou d'autres organismes publics dans la mesure où chacun est libre d'y prendre part en tant que chrétien qu'il fasse partie du monde politique ou de l'administration.

En ce qui concerne la journée des malades célébrée à Rome au mois de janvier dernier, je répondrai au Conseiller Beneforti que cette manifestation entrait dans le cadre du Jubilé de l'an 2000, raison pour laquelle la Région Vallée d'Aoste n'a évidemment pas été consultée.

Le bureau du diocèse a par ailleurs précisé qu'aucun appel n'a été lancé en direction d'organismes institutionnels nationaux ni régionaux pas plus que politiques ou sanitaires, mais que l'appel en question s'adressait exclusivement au monde catholique et à tous ceux qui s'y reconnaissent, quelle que soit leur ligne politique.

Voilà pourquoi l'Administration régionale n'avait pas à intervenir dans cette cérémonie strictement religieuse.

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Innanzitutto volevo dire che non è perché abbia la coda di paglia ma, visto che alla comunicazione del Presidente del Consiglio molti si sono rivolti verso la mia persona, devo chiarire che non ho presentato nessun ricorso alla Corte dei conti.

Chi mi conosce sa che quando prendo certe iniziative lo faccio con trasparenza e lo dico apertamente, comunque confermo che non sussistono i requisiti richiesti dalla legge per quanto riguarda la nomina richiamata nelle comunicazioni dal Presidente del Consiglio, non tanto perché lo dice il Consigliere Beneforti?

Presidente? La pregherei di rimanere sull'argomento dell'interrogazione.

Beneforti (PVA-cU)Volevo solo dare una risposta nell'occasione?

Presidente? no, non è la sede corretta, la prego di rimanere sull'argomento.

Beneforti (PVA-cU)Dato che si parla di sanità credevo di potere?

Presidente? Il fatto che si parli di sanità non autorizza ad affrontare qualsiasi argomento.

Siamo sulla questione della giornata del malato, la prego di rimanere su questo tema.

Beneforti (PVA-cU)Allora la coda di paglia anziché io l'avete voi, comunque torneremo sull'argomento in altre occasioni. Abbiamo anche il punto 51 da chiarire, non ci sono problemi.

Prendo atto della risposta dell'Assessore anche se la condivido solo in parte, ma per il tempo che ho a disposizione colgo l'occasione per ricordare quale significato e quale scopo ha la giornata dedicata al malato secondo la chiesa, ma anche secondo chi non professa o professa la fede cattolica.

È l'occasione per conoscere e far conoscere quali progetti concreti come Valle d'Aosta volevamo e vogliamo mettere in atto per la lotta contro quanto attenta alla dignità e alla salute della persona; per conoscere e far conoscere se effettivamente c'è la volontà umana, politica e sociale di mettere al centro del servizio sanitario l'ammalato, l'uomo; per conoscere se i servizi della sanità pubblica sono resi ed organizzati tenendo conto delle esigenze del malato oppure tenendo più conto degli operatori sanitari, perché oggi spesso e volentieri avviene proprio il contrario e, infine, per conoscere se si intende combattere tutto ciò che attenta alla dignità e alla salute della persona.

L'altro giorno leggevo su un quotidiano un titolo nel quale si affermava: "Sanità: nell'attesa si muore" ed è vero perché il fenomeno delle liste di attesa per visite specialistiche e per ricoveri ospedalieri, per interventi chirurgici è diventato una vergogna ed è una vergogna perché nessuno di coloro che dovrebbero si oppone a che non venga calpestata la dignità dell'ammalato, perché nessuno dei responsabili della gestione sanitaria ha il coraggio di denunciare apertamente certe situazioni o di rinunciare al proprio tornaconto economico e politico, non ha il coraggio, quindi, di rimuovere le vere cause e gli interessi di parte che sussistono dietro ai 4, 5, 6, 10, 11 o 18 mesi di attesa per curarsi; soprattutto non esiste un'etica morale del diritto del malato per cui ritengo che nella giornata dedicata al malato la Valle d'Aosta avrebbe dovuto riaffermare certi principi e certi doveri di salvaguardia della salute degli ammalati e dell'intera Comunità valdostana.

Questo non è stato fatto e me ne dispiace.