Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1597 del 15 novembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1597/XI Notizie in merito all'eventuale esistenza di pericoli di inquinamento elettromagnetico in Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto che, nel corso del Dibattito pubblico, organizzato dal Conacem (Coordinamento Nazionale dei Comitati per la tutela dai campi elettromagnetici) e dal Cpoe-Aosta (Comitato Prevenzione Onde) su "Campi elettromagnetici: quali rischi per la salute?", svoltosi ad Aosta il 30 settembre 2000, sono state segnalate dal pubblico alcune situazioni di inquinamento elettromagnetico presenti sul territorio regionale, ulteriori e diverse rispetto a quella già nota provocata dall’elettrodotto di Hône, che ha visto come vittime i coniugi Praduroux;

Considerato che alcune di tali situazioni richiederebbero interventi immediati onde salvaguardare la salute dei cittadini, residenti e non, che vivono esposti ad alti livelli di inquinamento elettromagnetico;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l’Assessore competente per sapere:

1) se l’amministrazione regionale è a conoscenza di situazioni di inquinamento elettromagnetico diverse da quella dell’elettrodotto di Hône;

2) in quali vi ravvisa elementi di pericolosità per la salute dei cittadini e, in questi casi, quali iniziative sono state, o saranno, prese dalle autorità competenti.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Il DPCM 23 aprile 1992, "Limiti massimi di esposizione ai campi elettromagnetici, generati dalla frequenza industriale nominale (50 hertz) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno", stabilisce limiti di campo elettrico e magnetico (all'articolo 4) e distanze minime delle linee dai fabbricati (all'articolo 5).

I limiti di campo sono molto poco restrittivi, tutelano dall'insorgenza di effetti acuti, ma non possono essere considerati cautelativi dell'insorgenza di eventuali effetti a lungo termine.

Le distanze minime sono assai più restrittive. Sul territorio regionale esse vanno verificate in diverse situazioni di prossimità tra elettrodotti e abitazioni, soprattutto in relazione ad elettrodotti ad alta tensione nei Comuni di La Salle, Aymavilles, Jovençan, Gressan, Pollein, Brissogne, Chambave, Châtillon e Champdepraz.

Le azioni di risanamento devono essere effettuate a cura dei gestori a seguito di presentazione di progetti di risanamento e loro valutazione da parte dei Ministeri dell'ambiente, della sanità, dell'industria e dei lavori pubblici (articolo 7).

Tuttavia il DPCM 28 settembre 1995, "Norme tecniche e procedurali di attuazione del DPCM del 1992", stabilisce che per la prima fase di attuazione del DPCM le azioni di risanamento vengono effettuate in base alle prescrizioni dell'articolo 4 (quello che riguarda i livelli di campo). Esse, come si è detto, sono assai meno restrittive che le distanze dell'articolo 5.

Sulla base del DPCM del 1995 l'ENEL ha individuato criticità in relazione all'elettrodotto Albertville-Rondissone (codice 354) e Villeneuve-Châtillon (codice 209). Le criticità sono state stimate dall'ENEL in riferimento a valori presunti massimi di campo elettrico in esterno. All'interno di abitazioni o fabbricati il valore limite di campo elettrico non è mai raggiunto e il valore limite di campo magnetico non è mai raggiunto né in esterno né in interno.

Il programma di risanamento (trasmesso dall'ENEL il 19 febbraio 1996 al Ministero dell'ambiente per la parte interessante la Valle d'Aosta) prevede la presentazione del programma di risanamento entro il 19 ottobre 2002 per la linea Albertville-Rondissone.

Per quanto riguarda la linea Villeneuve-Châtillon è in predisposizione da parte dell'ENEL il progetto di rifacimento integrale della linea con spostamento in zone non abitate; il progetto dovrà naturalmente passare attraverso tutte le fasi istruttorie tecnico-amministrative preliminari alla fase esecutiva.

Questo per quanto riguarda la normativa ad oggi in vigore, ma come è noto sono in discussione oggi presso il Senato i decreti contenenti i limiti per la tutela della popolazione da eventuali effetti a lungo termine dall'esposizione a campi elettrici e magnetici a 50 hertz. Al momento attuale la situazione è questa.

Il testo del Decreto contiene i seguenti valori di riferimento per il campo magnetico (induzione magnetica), validi per edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore giornaliere:

- valore medio annuo: 0,5 uT (microtesla)

- valore massimo su ogni intervallo di 0,1 sec: 2 uT

- obiettivo di qualità in corrispondenza di spazi dedicati all'infanzia: 0,2 uT

- obiettivo di qualità per nuove linee e installazioni elettriche: 0,2 uT

Questi livelli sono attualmente superati in Valle d'Aosta in molte abitazioni. La loro adozione richiederà la predisposizione (da parte degli enti gestori) di estesi piani di intervento per la riduzione dei livelli ambientali di campo.

Per rispondere al punto 2 dell'interrogazione oltre a Hône si è a conoscenza attualmente delle seguenti altre situazioni.

Nuova cabina di trasformazione di La Sounère-Châtillon: indubbiamente la scelta di installare una cabina di trasformazione in vicinanza di una scuola elementare non è delle più felici data l'ipersensibilizzazione sui possibili effetti dei campi magnetici a 50 hertz. Di fatto, la situazione che si verrà a creare sarà la seguente: nessun aumento di esposizioni a campo magnetico negli spazi accessibili ai bambini, ma riduzione degli spazi medesimi utilizzati per il gioco all'aperto.

L'ARPA ha già effettuato rilievi nell'area circostante e all'interno della scuola prima dell'entrata in funzione della cabina in modo da valutare il fondo elettromagnetico preesistente. A cabina in funzione, i rilievi verranno ripetuti e si provvederà a cintare l'area in cui si rileverà un incremento dei valori di fondo.

Il comune, nel corso di una pubblica riunione tenutasi presso la scuola di La Sounère il giorno 11 aprile 2000, si è impegnato ad acquisire un terreno adiacente per fornire spazio ai giochi all'aperto dei bambini.

La seconda situazione è il traliccio di Muranche a Valtournenche con antenne televisive e recenti installazioni di stazioni radiobase per la telefonia cellulare. Sono già state effettuate rilevazioni presso l'abitazione della persona interessata. I livelli misurati sono trascurabili, cosa peraltro intuibile visto che tutte le antenne sono rivolte verso valle dalla parte opposta rispetto alle abitazioni in questione. Nuovi rilievi sono in programma nel corso della già citata campagna di valutazione complessiva dell'esposizione della popolazione a radiofrequenze in tutto il Comune di Valtournenche.

Ristorante Résidence Les Fleurs, Gressan: questa è una situazione di chiaro superamento dei limiti, che va risanata. L'ARPA è intervenuta su richiesta dei proprietari del locale e le misure effettuate hanno permesso di evidenziare la situazione anomala.

Condominio Collignon, Via Saint-Martin de Corléans, Aosta: vi è stato un lungo colloquio presso la sede dell'ARPA con la persona interessata e a tutt'oggi non è ancora pervenuta alcuna richiesta di intervento.

Rispetto alle azioni dell'ARPA in riferimento ai campi generati dagli elettrodotti, poi ritorneremo ai campi elettromagnetici da radiofrequenza, l'ARPA sta facendo su richiesta di privati dei rilievi di campi magnetici ed elettrici in abitazioni poste in prossimità di elettrodotti o installazioni elettriche.

Alcuni di questi rilievi hanno permesso di identificare già fin d'ora situazioni che dovranno essere necessariamente prese in considerazione per la riduzione dei livelli ambientali, di campo nel caso in cui venga approvato il decreto in questione.

Sta facendo la quantificazione complessiva dell'esposizione della popolazione del Comune di Châtillon ai campi a 50 hertz generati dagli elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio comunale.

Lo studio è concluso e fornisce indicazioni su quanti abitanti sono interessati ad esposizioni a campi da elettrodotti rispetto ai valori di riferimento attualmente in discussione. Il metodo per esso utilizzato potrà servire per estendere l'indagine a tutto il territorio regionale.

Sta facendo la quantificazione complessiva dell'esposizione della popolazione del Comune di Hône ai campi a 50 hertz generati da elettrodotti ad alta e media tensione e dalle cabine di trasformazione. Il lavoro è nella fase preparatoria.

Sta collaborando con l'Amministrazione regionale per il censimento e la caratterizzazione di tutte le situazioni di prossimità fra spazi e strutture dedicate all'infanzia e sorgenti di campi a 50 hertz. In questa prima fase l'attenzione è concentrata sugli elettrodotti ad alta tensione (380-230 e 132 KV) successivamente l'indagine si estenderà alla media tensione (15 KV) e alle cabine di trasformazione.

Sta partecipando insieme con la sezione della Valle d'Aosta dell'Istituto zooprofilattico, all'Istituto superiore di sanità e al servizio veterinario dell'USL a un progetto di ricerca presentato per l'approvazione al Ministero della sanità rivolto all'indagine esplorativa di effetti dell'esposizione prolungata di animali domestici a campi a 50 hertz.

Si tratterebbe di uno dei primissimi studi, se approvato, condotti su animali con criteri di tipo epidemiologico-protezionistico.

Rispetto ai campi elettromagnetici, alla radiofrequenza, per le radiofrequenze i livelli normativi di riferimento per il campo elettrico a livello nazionale sono stabiliti dal decreto ministeriale n. 381. A livello regionale, come sapete, è stata emanata la legge regionale 21 agosto 2000, "Disciplina per l'installazione e l'esercizio di impianti di radiotelecomunicazioni". Essa è incentrata su una logica di pianificazione e razionalizzazione degli insediamenti degli impianti emettitori, la quale, salvaguardando la copertura omogenea e completa del territorio regionale per quanto riguarda la fruibilità dei servizi da parte dei cittadini, sia vincolata al rispetto dei valori radioprotezionistici di riferimento nonché dei valori paesaggistici e ambientali. Essa non stabilisce obiettivi di qualità più restrittivi degli attuali valori di riferimento nazionali, ma in nessun modo li esclude come già è stato ampiamente detto dal collega Vallet quando ha illustrato il testo del disegno di legge.

Numerosi rilievi di campo elettromagnetico a radiofrequenza sono stati effettuati dall'ARPA a partire dalla sua istituzione, per lo più su richiesta di privati e residenti in prossimità di antenne per radiotelecomunicazioni; in uno di tali rilievi, di cui ho già parlato in località Les Fleurs di Gressan, è stata rilevata una situazione di superamento dei livelli limiti del decreto ministeriale n. 381. Ad essa ha fatto seguito la tempestiva segnalazione all'autorità comunale in data 3 ottobre 2000 e la richiesta di verifica della proprietà delle installazioni sul sito e della regolarità di permessi di installazioni. Il sito sarà quindi soggetto a procedura di riduzione di emissioni a conformità secondo quanto previsto dall'allegato C del decreto ministeriale n. 381.

In sintesi devono ridurre percentualmente la potenza delle antenne; mi risulta che proprio oggi ci sia un incontro in questo senso con il Comune di Gressan e questo è l'unico caso di superamento dei livelli limiti per le radiofrequenze riscontrato nel corso dei diversi interventi di misura ad oggi effettuati sul territorio regionale.

Su questo versante l'ARPA, come ho già detto, effettua rilievi di campo elettromagnetico a radiofrequenza su richiesta dei privati; su richiesta dell'amministrazione comunale è in corso la valutazione complessiva dell'esposizione della popolazione a campi a radiofrequenze nel Comune di Valtournenche e un lavoro analogo è stato richiesto dal Comune di Saint-Vincent che verrà iniziato il più presto possibile.

La legge regionale, di recente approvazione, assegna all'ARPA un ruolo importante nella rilevazione sperimentale e nella valutazione revisionale dei livelli di campo a radiofrequenza generati da diversi emittori presenti sul territorio regionale. L'ARPA dovrà inoltre curare la redazione e l'aggiornamento dell'archivio regionale delle sorgenti di emissione a radiofrequenze. Siamo all'inizio di un processo lungo e complesso che sicuramente ci darà elementi informativi nel medio, lungo periodo molto importanti per la programmazione e la pianificazione regionale.

Termino facendo alcuni riferimenti sui rischi per la popolazione che mi pare che poi sia di fatto il contenuto forte dell'interrogazione dei colleghi Squarzino e Curtaz.

I livelli limiti per le radiofrequenze del decreto ministeriale n. 381 e quelli previsti nel decreto in discussione relativo agli elettrodotti per la frequenza di 50 hertz sono misure di cautela finalizzate a minimizzare l'esposizione della popolazione rispetto a potenziali fattori di rischio per il quale non esistono a questi livelli di esposizioni accertate correlazioni causa/effetto, ma il cui effetto dannoso, soprattutto per quanto riguarda i campi a 50 hertz generati dalle linee elettriche, non può neppure essere escluso.

Di conseguenza le situazioni sopraindicate relative al territorio della Valle d'Aosta vanno considerate non come situazioni di accertato rischio in atto per gli occupanti delle abitazioni, ma come situazioni in cui sono o saranno necessari interventi in nome di un principio di cautela nei confronti di un agente la cui nocività, per quanto non accertata, non può essere esclusa. Questo è il significato della classificazione dei campi magnetici a 50 hertz fra i possibili agenti cancerogeni fatta ultimamente dal National Institute of environmental service sulla base dei risultati di diversi studi epidemiologici effettuati.

Proprio perché le conoscenze sono carenti e perché l'effetto nocivo non può essere escluso il principio di cautela fatto proprio dalla legislazione italiana è a nostro parere giusto e condivisibile e su questo versante sicuramente attueremo tutte le azioni di nostra competenza.

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Ringrazio l'Assessore per questa risposta articolata, ricca di dati, che denota come ci sia un'attenzione da parte dell'Assessorato rispetto a questo tema.

Mi rendo conto che la situazione da cui siamo partiti era molto vaga e generica. Fino a due anni fa si avevano pochissime informazioni rispetto a questo problema e non era stato attivato ancora nessun programma di accertamento, di indagine, di attenzione, ora, sia su sollecitazione di eventi che purtroppo sono capitati, vediamo l'esempio di Hône che è stato l'elemento scatenante che però ha attirato l'attenzione su questo tema, sia perché anche a livello nazionale questa attenzione si è rafforzata e a livello regionale si è tradotta nella legge regionale, sia perché c'è l'ARPA che ha fra i suoi compiti anche questo, sia perché c'è da parte della popolazione una sempre maggior richiesta di salute, questo problema è diventato di attualità.

Credo che per tutti questi elementi anche l'Amministrazione regionale abbia attivato una serie di azioni e di indagini che ritengo molto positive.

Se c'è un elemento che vorrei sottolineare e suggerire all'Assessore è forse un elemento di informazione; non c'è stata e non c'è attualmente nessuna iniziativa di informazione su questo pericolo alla popolazione. Prendiamo atto che l'informazione finora è stata esercitata in Valle proprio dal Comitato prevenzione onde che è nato ad Aosta in collegamento con il Conacem, Coordinamento nazionale dei comitati per la tutela dai campi elettromagnetici.

L'ultimo convegno svoltosi recentemente ad Aosta a settembre è un esempio di questa tipologia di informazione. Anche in quel convegno è emerso come molte persone non sapessero nulla e alcuni dei casi che lei mi ha elencato sono casi che sono stati segnalati durante quel convegno.

Allora trovo poco funzionale, usiamo questo termine, il fatto che l'informazione alla popolazione sia fatta da comitati di volontari, che forniscono ai cittadini degli elementi per leggere in modo diverso il proprio territorio e la propria situazione. Credo che non tocchi alla Regione arrivare buona seconda in questo tipo di lavoro; lei stesso, Assessore, ha detto e riconosciuto, e su questo noi concordiamo pienamente che, mentre c'è chiarezza sugli effetti negativi all'esposizione per limiti molto alti di inquinamento elettromagnetico, non ci sono evidenze scientifiche per quanto riguarda una prolungata esposizione a bassi campi elettromagnetici perché questo richiede forti finanziamenti, perché bisogna finanziare ricerche a lungo termine che durano 10, 15, 20 anni anche, non solo 2, 3 anni o pochi mesi perché in questo caso si valutano soltanto gli effetti immediati su acuti.

Quindi quello che noi chiediamo all'Assessore sono due cose: la prima preventivare una campagna informativa seria, capillare alla popolazione e anche alle amministrazioni, proprio adesso che c'è questa legge regionale è utile che gli amministratori siano informati e che si rendano conto che questo è uno degli elementi da prendere in considerazione; la seconda, verificare se ci sono attualmente delle ricerche in atto o dei progetti di ricerca in atto proprio sull'inquinamento a lungo termine sulle persone da poter eventualmente finanziare.