Oggetto del Consiglio n. 1589 del 3 novembre 2000 - Verbale

OGGETTO N. 1589/XI - MISURE STRAORDINARIE PER CONSENTIRE IL RITORNO ALLA NORMALITÀ, LA RIPRESA PRODUTTIVA ED IL RIPRISTINO DELLE INFRASTRUTTURE IN VALLE D'AOSTA DOPO L'ALLUVIONE DEL 15 E 16 OTTOBRE 2000. (Approvazione di risoluzione – Reiezione di altra risoluzione)

Il Presidente LOUVIN propone di procedere all'esame della risoluzione n. 1, presentata dai Consiglieri CURTAZ, Secondina SQUARZINO e BENEFORTI (oggetto n. 1587/XI) e della risoluzione n. 13, presentata dai Consiglieri MARTIN, Marco VIÉRIN, COTTINO e FIOU (oggetto n. 1588/XI).

Illustra la risoluzione n. 1 il Consigliere Secondina SQUARZINO.

Il Presidente pone in votazione la risoluzione n. 1, con l'emendamento presentato dal Consigliere Secondina SQUARZINO.

IL CONSIGLIO

- nel testo comprensivo dell'emendamento testé citato;

- con voti favorevoli: tre (presenti: trentadue; votanti: tre; astenuti: ventinove, i Consiglieri AGNESOD, BIONAZ, BORRE, Teresa CHARLES, COLLÉ, COMÉ, COTTINO, CUC, FERRARIS, FIOU, FRASSY, LANIÈCE, LATTANZI, LAVOYER, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MARTIN, NICCO, OTTOZ, PASTORET, PERRIN, PERRON, PICCOLO, PRADUROUX, TIBALDI, VALLET, VICQUÉRY, Dino VIÉRIN e Marco VIÉRIN);

NON APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE

A fronte dell’alluvione che ha devastato la Regione Valle d’Aosta il 14 e 15 ottobre u.s.;

ESPRIME profondo cordoglio alle famiglie delle vittime che sono state colpite negli affetti più cari;

SI FA PARTECIPE delle preoccupazioni di tutti coloro che, a livelli diversi, hanno subito danni all’abitazione, alle strutture agricole, artigianali, industriali;

PRENDE ATTO della dignità e della laboriosità con cui le popolazioni colpite hanno reagito alla catastrofe e ai disagi cui hanno dovuto far fronte in tale situazione di emergenza;

RINGRAZIA tutti i volontari, anche di città e paesi diversi, che, singolarmente o all’interno di associazioni, hanno dato il loro contributo, in modo capillare e competente, facendosi carico delle diverse esigenze che via via emergevano in modo differenziato nelle diverse situazioni;

PRENDE ATTO che post factum sono scattati gli interventi di soccorso per portare aiuto alle persone in pericolo, per ospitare gli sfollati, per organizzare il ripristino delle infrastrutture viarie;

RICONOSCE che là dove il territorio è stato presidiato in modo attento e fattivo, sono stati evitati perdite umane e danni gravi alle abitazioni;

REGISTRA nell’azione complessiva esplicata dalla Protezione civile carenze nel settore della prevenzione, cioè nella tipologia di interventi finalizzati a prevenire, informare/formare la popolazione, nel sistema di passaggio di informazioni dal centro operativo alla periferia, come nella chiarificazione delle responsabilità decisionali dei diversi livelli di soggetti;

REGISTRA, altresì, una analoga e parallela assenza di cultura della prevenzione nella organizzazione e nell’espletamento dell’azione amministrativa degli Enti Locali;

RICONOSCE che molti episodi di esondazione, di caduta di frane, di cedimento di massicciate, di interruzione di strade, di rottura di argini, di crollo di ponti, sono la conseguenza di una pluriennale gestione non sempre corretta del territorio;

INDIVIDUA, in particolare, nella cementificazione indiscriminata di torrenti e di estesi tratti della Dora Baltea, nel progressivo restringimento dell’alveo dei corsi d’acqua, nella urbanizzazione dei terreni spondali e delle zone esondabili, nella mancanza di rispetto delle norme di urbanizzazione e di tutela del paesaggio, le condizioni che hanno, da una parte, favorito ed esaltato lo scorrere veloce e travolgente delle acque e, dall’altra, aggravato le conseguenze naturali dell’alluvione;

RITIENE che l’enormità dell’accaduto imponga a tutta la comunità sia una severa riflessione sugli attuali limiti e carenze sia il ripensamento di una nuova politica del territorio, al fine di prevenire le conseguenze di eventuali futuri eventi calamitosi;

TUTTO CIO’ PREMESSO IL CONSIGLIO REGIONALE

IMPEGNA

La Giunta regionale

  1. ad attivare un’accurata indagine amministrativa, affidata ad una commissione indipendente di esperti nominati dalla stessa Giunta, sull’intera struttura della Protezione civile, col fine di evidenziare sia quali punti critici sono emersi in questo frangente sia le linee di intervento con cui ridisegnare un sistema integrato di Protezione civile, adeguato ed efficace;
  2. a verificare, per ogni singolo episodio, insieme ai Comuni e con l'aiuto di esperti esterni, quale è stato l’elemento scatenante dell’inondazione, della frana, dello smottamento del terreno o del crollo di abitazioni, edifici ed infrastrutture, e a relazionare in Consiglio regionale entro 60 giorni;
  3. a rivedere, insieme ai Comuni, i piani regolatori ed in particolare le caratteristiche di edificabilità delle zone che sono state colpite dall’alluvione, prima che siano concesse autorizzazioni a ricostruire gli edifici danneggiati o distrutti;
  4. ad utilizzare tutte le risorse che saranno messe a disposizione dallo Stato italiano e dalla Unione Europea per favorire ed incentivare la delocalizzazione di abitazioni e aziende (agricole, artigianali, manifatturiere) che sorgono in zone esondabili di fiumi o torrenti;
  5. a impegnare, per quanto possibile, le risorse finanziarie, trasferite dallo Stato alla Regione in sostituzione dell’IVA da importazione, in interventi di indennizzo di danni, di prevenzione, delocalizzazione e ricostruzione in zone sicure.

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Il Presidente pone in votazione la risoluzione n. 13 dei Consiglieri MARTIN, Marco VIÉRIN, COTTINO e FIOU.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: ventisei e voti contrari: uno (presenti: trentadue; votanti: ventisette; astenuti: cinque, i Consiglieri CURTAZ, FRASSY, LATTANZI, Secondina SQUARZINO e TIBALDI);

APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE

Di fronte all’eccezionale ondata di maltempo che ha interessato l’Italia settentrionale e in particolare la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria;

RENDE OMAGGIO

alle vittime ed esprime profondo cordoglio e solidarietà ai familiari così pesantemente colpiti dalla sciagura;

ESPRIME

grande apprezzamento per l’operato della popolazione, degli Enti locali, della Protezione civile, dell’Esercito, delle Forze dell’ordine, delle Associazioni di volontariato e dei soccorritori italiani, francesi e svizzeri nonché di tutti coloro che con impegno e abnegazione, anche a rischio della propria incolumità, hanno contribuito in maniera determinante a salvare altre vite umane e a limitare i danni materiali;

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Considerato che l’evento calamitoso, per la natura, l’intensità e l’estensione dello stesso, ha causato la distruzione o il danneggiamento di infrastrutture pubbliche e di beni di proprietà pubblica e privata, determinando gravi difficoltà al tessuto economico e sociale valdostano;

Ritenuto indispensabile attuare tutti gli interventi necessari per garantire un rapido superamento dell’emergenza ed il ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione, alla ripresa delle attività produttive ed al ripristino delle infrastrutture;

Ritenuta indispensabile una valutazione tecnica e scientifica che analizzi i danni dell’alluvione e i meccanismi che li hanno prodotti quali elementi di conoscenza da cui partire per indirizzare la ricostruzione;

EVIDENZIA

l’importanza di analizzare l’assetto urbanistico e territoriale regionali perché già a partire dalla ricostruzione si operi con metodologie e strumenti ai massimi livelli di sicurezza e di corretto assetto del territorio;

IMPEGNA

LA GIUNTA REGIONALE

Ad attuare immediatamente tutti gli interventi necessari per:

  • assicurare la rimozione delle situazioni di pericolo, al fine di permettere il rientro nelle loro abitazioni delle persone tuttora costrette ad una sistemazione provvisoria;
  • avviare quanto prima gli interventi finalizzati alla ricostruzione delle infrastrutture di interesse pubblico distrutte o danneggiate;
  • prevedere le opportune modalità per un rapido e tempestivo rimborso dei danni subiti dai cittadini e dalle attività produttive;
  • procedere con celerità, attraverso un fattivo coinvolgimento dei Comuni interessati, nell’individuazione delle cause che hanno provocato i vari eventi calamitosi;
  • reperire, su richiesta dei Comuni che hanno adottato o adotteranno dei piani di inedificabilità, finanziamenti statali, comunitari, regionali, per la delocalizzazione dei fabbricati;

A procedere ad un’approfondita analisi delle modificazioni del territorio valdostano che l’evento calamitoso ha determinato, anche al fine di aggiornare la carta delle situazioni di rischio in Valle d’Aosta;

A proseguire nelle azioni finalizzate ad assicurare – nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica oltre che della necessità di salvaguardare la salute e la qualità della vita della popolazione – il "désenclavement" della Valle d’Aosta attraverso il miglioramento delle infrastrutture di comunicazione, in particolare per quanto riguarda la sollecita riapertura, in condizioni di sicurezza, del Traforo del Monte Bianco e lo sviluppo dei collegamenti ferroviari nazionali ed internazionali;

CHIEDE

ai Parlamentari valdostani ed alle diverse forze politiche presenti in Parlamento di farsi portavoce presso il Governo ed il Parlamento delle esigenze della Regione Valle d’Aosta e delle altre regioni colpite dai recenti eventi alluvionali in merito alle misure straordinarie proposte dalle stesse in sede di conversione del D.L. Soverato e di approvazione della Finanziaria 2001.

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