Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1486 del 26 luglio 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1486/XI Intendimenti in ordine alla tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier. (Interpellanza)

Interpellanza Appreso che la ferrovia Aosta/Pré-St-Didier è interrotta dal 10/07/2000 al 20/8/2000 per l’esecuzione di lavori in una galleria, da tempo finanziati e appaltati;

Ritenuto opportuno avere chiarimenti al riguardo;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore competente per sapere:

1) perché si è resa necessaria un’interruzione così lunga e da chi è stato deciso un tale termine per l’esecuzione dei lavori, relativamente modesti, da effettuare;

2) se era proprio necessario interrompere la ferrovia nel periodo di massimo afflusso turistico nella nostra Regione;

3) quali sono le intenzioni dell’Amministrazione in ordine al futuro della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier.

F.to: Curtaz- Squarzino Secondina

PrésidentLa parole directement à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (FA)Sulla prima parte dell'interpellanza per certi versi è già stato risposto a un'iniziativa similare fatta dai colleghi del Consiglio, cioè sul perché si è proceduto a un'interruzione del servizio ferroviario, le motivazioni sono da ricondurre alla necessità di realizzare una serie di interventi di messa in sicurezza per esecuzione di lavori che peraltro sono tutt'altro che modesti, sono anche lavori abbastanza complessi.

Per quanto attiene invece il periodo, premesso che comunque c'è un servizio alternativo di bus che viene effettuato negli stessi orari del servizio di Ferrovie dello Stato, però sulla scelta del periodo a noi pareva, in accordo anche con divisione infrastrutture ferrovie dello Stato e di concerto con il gestore della tratta ferroviaria Treni Italia, che questo fosse il periodo che crea meno disagi al pendolarismo locale e alle scuole che allora sono chiuse.

Questi sono i motivi intanto del perché è stata chiusa perché i lavori che si devono realizzare si sarebbero forse potuti realizzare senza chiudere il tratto, ma con tempi più lunghi vista la complessità dei lavori, quindi la scelta è stata quella di una chiusura con un servizio alternativo e quanto al periodo si è scelto il periodo dove era limitato al massimo il pendolarismo locale.

Per quanto attiene le intenzioni dell'Amministrazione in ordine al futuro della tratta ferroviaria, molto è già contenuto negli indirizzi previsti dal piano di bacino di traffico; premesso che la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier sarà una tratta relativa a servizi locali, si stanno facendo delle verifiche per determinare, dopo che saranno trasferite definitivamente le competenze all'Amministrazione regionale, il futuro ruolo di questa tratta.

Le analisi e le verifiche riguardano in particolare il materiale attraverso l'individuazione di rotabili specifici per il trasporto in ambito locale, la complementarità della tratta con i servizi su gomma attualmente presenti sulla stessa direttrice, l'applicazione di un'integrazione totale con gli altri servizi di trasporto pubblico quali ad esempio l'organizzazione di servizi di appuntamento nella stazione di Pré-Saint-Didier, in posizione strategica anche da un punto di vista turistico e l'integrazione tariffaria e oraria.

Per quanto concerne gli interventi sulla linea, sono quelli che ho già avuto modo di illustrare nel dettaglio rispondendo a una precedente iniziativa del gruppo dei Verdi e sono quelli previsti per l'anno 2000 e già concordati con Ferrovie dello Stato, quindi gli interventi sono quelli che sono stati previsti in accordo e che sono stati illustrati precedentemente.

Per quanto attiene invece gli aspetti più di prospettiva, anche per poter utilizzare dei mezzi di trazione su questa tratta attualmente utilizzabili sulla linea Chivasso-Aosta, visto che la trasformazione tranviaria precluderebbe l'utilizzo futuro della linea da parte di rotabili storici per l'impostazione delle linee di curvatura e per l'effettuazione di treni turistici, dovrebbe essere prevista l'elettrificazione della linea e la costruzione di alcune fermate. Questo per permettere l'effettuazione di treni a lunga distanza fino a Pont-Saint-Martin, l'effettuazione di treni storici turistici e l'effettuazione di un servizio locale efficiente e veramente idoneo alle esigenze di una Regione a vocazione turistica come la nostra.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Dico la verità, dall'Assessore mi sarei aspettato una risposta un po' più convincente rispetto alla prima parte: quella relativa ai lavori che si stanno svolgendo e che hanno determinato la chiusura della ferrovia per 40 giorni consecutivi.

Mi aspettavo qualche dato perché, come ha ammesso anche l'Assessore, questi lavori si sarebbero potuti fare anche senza la chiusura della ferrovia.

In effetti quando l'Assessore dice che questi lavori non sono affatto modesti è vero, però è vero che questi lavori vanno avanti da mesi e quindi, quando mi riferivo a lavori di entità modesta, mi riferivo alla parte di lavori in galleria che vanno fatti durante la chiusura.

Non voglio ritenere che sia applicabile quanto ho letto da qualche parte rispetto alle potenzialità costruttrici e imprenditoriali di qualche ditta, che è in grado di fare tre chilometri al giorno di ferrovia come si sta facendo per alcuni tratti sulla Torino-Venezia, mi sembrerebbe eccessivo, però 40 giorni di chiusura totale mi sembrano un tempo assai consistente.

Mi sarei aspettato che per giustificare questa autorizzazione a una chiusura così ampia l'Assessore avesse portato qualche elemento tecnico, ad esempio, che stanno lavorando su questa galleria dalle sei del mattino alle cinque e cinquantanove del giorno dopo, che si fanno dei turni di lavoro, che i lavori sono particolarmente significativi, eccetera.

Probabilmente l'Assessore non mi ha dato questi dati perché tutto ciò non sta avvenendo. Di fronte a un lavoro che dovrebbe essere abbastanza urgente, non c'è questa celerità che ci si dovrebbe aspettare, quindi non sono soddisfatto di questa mancanza di dati.

Quanto al discorso del periodo che crea meno disagio, questo può essere in parte comprensibile perché è vero che non ci sono gli utenti della scuola, eccetera, però è anche vero che è una stagione turistica caratterizzata fra l'altro dalla presenza nella zona del Papa, delle squadre di calcio che vengono invitate: la chiusura della ferrovia non è un biglietto da visita molto efficace.

Per quanto riguarda le prospettive della ferrovia, rimango molto preoccupato perché non intravedo nessuna progettualità politica in riferimento a questo tratto di ferrovia. Anche qui si fanno questi lavori di manutenzione sfruttando dei vecchi finanziamenti statali, c'è un utilizzo modesto, tutto in difensiva di questa ferrovia, ma non si vede un'idea strategica, non si vede un rilancio, non si vedono idee chiare su come utilizzare questo tratto di strada ferrata.

L'Assessore ha parlato di verifiche. Ricordo all'Assessore che siamo circa a metà della legislatura e non c'è un barlume di progetto definitivo rispetto a questa tratta.

Nella passata legislatura c'erano state delle idee anche suggestive come quella che veniva chiamata la metropolitana del Monte Bianco per uno sfruttamento più intensivo anche a scopo turistico della tratta. Niente di tutto ciò viene ricordato o rilanciato o contestato dall'attuale Assessorato dei trasporti.

E la cosa che mi preoccupa di più è che, in totale contraddizione con quelle piccole cose che l'Assessore ha detto che andranno fatte nel futuro, c'è un dato che esamineremo nel discutere le variazioni di bilancio che mi sembra totalmente in controtendenza con quanto l'Assessore ha testé dichiarato. Al capitolo n. 67.975, "Spese per infrastrutture e impianti per lo sviluppo ferroviario, dell'intermodalità del trasporto e della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier", c'è una diminuzione in competenza sul bilancio del 2000 di 440 milioni, quando a bilancio era previsto uno stanziamento di 500 milioni, quindi praticamente il 90 percento dello stanziamento in bilancio per il 2000 per migliorare questa tratta viene spostato ad altro finanziamento.

C'è da preoccuparsi perché, al di là di queste dichiarazioni di principio che vengono in maniera moderata ribadite dall'Assessore, qui si ha l'impressione di una progressiva, indolore, silente chiusura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, ciò che ci vede evidentemente del tutto contrari perché comporterebbe non pochi problemi per il trasporto complessivo nella nostra regione.