Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1477 del 26 luglio 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1477/XI Valutazioni in merito al sito Internet della Regione e al piano triennale per l'informatica. (Interpellanza)

Interpellanza Avendo preso conoscenza della valutazione fatta dal Corriere della Sera del 3 luglio 2000 dei siti Internet attivati delle Regioni italiane;

Constatato che la nostra Regione si colloca insieme alla Puglia nel penultimo posto della graduatoria stilata;

Considerate le ingenti risorse economiche, programmate e già attribuite al Dipartimento Risorse Informatiche in questi anni;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Giunta per sapere:

1) come valuta il giudizio negativo attribuito al sito Internet della Regione e quali ne sono, a suo avviso, le motivazioni;

2) se, e come, intenda attivarsi per riqualificare tale servizio;

3) se intende apportare le opportune modifiche ed integrazioni al Piano triennale 2000-2002, recentemente approvate da questo Consiglio.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Casualmente questa è la mattinata dell'informatica. Ma forse non è una cosa solo casuale, è che a un certo punto i nodi arrivano al pettine e diventano più plateali le conseguenze di iniziative e di scelte fatte a monte.

Tutti noi abbiamo avuto modo, vedendo la "Rassegna stampa", di dare uno sguardo almeno a quell'indagine condotta da "Il Corriere della Sera" in data 3 luglio 2000, in cui vengono confrontati fra loro i siti Internet delle diverse regioni italiane e si vede che la nostra regione - io dico purtroppo perché non siamo contenti di questo risultato - si colloca, insieme alla Puglia, nel terz'ultimo posto della graduatoria stilata, e non penultimo come erroneamente scritto nell'interpellanza.

Cosa vediamo? Vediamo che in alto nella classifica ci sono le regioni del nord, e nel basso della classifica quelle del sud. Ricordo che al sito della Lombardia è stato assegnato il voto 9, l'Emilia Romagna, Umbria, Piemonte, Toscana, Liguria hanno avuto come valutazione 8, il Veneto, il Trentino, il Friuli e la Sardegna hanno avuto 7, poi incomincia il 6 della Sicilia e via via scendiamo nella graduatoria, per arrivare al 5 attribuito all'Abruzzo, Basilicata, Lazio, Marche, Campania, che rappresentano il centro-sud, poi si giunge al sud dove troviamo anche la Valle d'Aosta, che con la Puglia prende 4, il Molise prende 3 e la Calabria 2. Quindi c'è una graduatoria abbastanza chiara da cui emerge un giudizio molto netto.

Questo è un giudizio che noi avevamo già enucleato in quest'aula in sede di valutazione rispetto al piano triennale 2000-2002 che qui era stato esaminato. Ricordo che già allora avevamo sottolineato come l'informatica sia una grande risorsa perché può innovare servizi, processi, modalità operative, può offrire all'Amministrazione regionale la possibilità di realizzare un vero e proprio salto di qualità cambiando tutta la Regione in modo che possa offrire i servizi che la comunità, i cittadini, le imprese e gli enti richiedono.

Di fronte a queste grandi possibilità che offre l'informatica sembra che la Regione non voglia coglierle e se la Regione delega tutto il controllo strategico dell'informatica ai tecnici, potrà anche disporre di un sistema informativo che è in grado di misurarsi con l'evoluzione tecnologica, quindi a livello di hardware, ma non con l'esigenza di consentire alla Regione di diventare organizzazione moderna ed innovativa. Non a caso tutto il documento è centrato sulla descrizione e rappresentazione delle tecnologie informatiche delle comunicazioni, tecnologie che si comprano, mentre pochissima parte viene dedicata alla descrizione dell'applicazione dei benefici conseguibili che occorre concepire, progettare e realizzare. Cioè dicevamo in quell'occasione che è come se non ci fosse una mente pensante in grado di valutare il significato di queste nuove tecnologie e in grado di trasferirle sull'intero sistema.

Queste valutazioni purtroppo, lo ripeto, trovano conferma nella graduatoria stilata da "Il Corriere della Sera", graduatoria che è stata fatta sicuramente da un'équipe esterna alla Regione sulla base di alcuni criteri ben precisi, alcuni parametri che sono tipici di queste tecnologie. Parametri come la "frequenza di aggiornamento dei dati", la "facilità di navigazione", la "grafica", eccetera, sono criteri con cui vanno analizzate le tipologie diverse della comunicazione.

Purtroppo a fronte di questo dato negativo c'è un impiego di ingenti risorse. Se andiamo a prendere le risorse messe in bilancio nel precedente piano triennale 1997-1999, vediamo che proprio in questa parte dell'area del cittadino era stato previsto un investimento di circa 8 miliardi su 51 miliardi dei finanziamenti ripartiti per area e per tipologie di intervento. Quindi era un finanziamento molto consistente perché si voleva che fosse sufficiente ad avviare tutto il progetto.

Nel piano triennale 2000-2002, troviamo ancora un ingente stanziamento: si passa da 51 miliardi ad 84 miliardi, ed è diminuito leggermente quello dell'area del cittadino, da 8 miliardi circa a 5.470 milioni.

Questo forse voleva dire che tutto il lavoro di preparazione e di programmazione del sito e degli strumenti per il rapporto con il cittadino andava già realizzato con le risorse del piano precedente.

Ripeto, a fronte di queste risorse veramente ingenti, il risultato è abbastanza deludente. Quindi vogliamo conoscere dal Presidente della Giunta quale valutazione dà del giudizio negativo che è stato attribuito al sito Internet della Regione e, a suo avviso, quali sono le motivazioni; io ne ho enucleata qualcuna, può darsi che la mia analisi risponda a criteri diversi rispetto a quelli del Presidente, per cui siamo interessati a conoscere le motivazioni che il Presidente ci dà rispetto al risultato che è stato segnalato.

Inoltre, vogliamo sapere se, e come, intende attivarsi per riqualificare questo servizio, perché non credo che a noi interessi il prossimo anno avere di nuovo un'eventuale pagella negativa.

E ancora, visto che questo risultato è un po' la conseguenza delle scelte fatte nei piani e nell'organizzazione dell'intero sistema informatico, chiediamo se è intenzionato ad apportare le opportune modifiche e integrazioni al piano stesso.

PresidenteLa parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)Le jugement qui a été porté par "Il Corriere della Sera" se rapporte à un aspect spécifique, notre site Internet, et ne concerne ni notre réseau informatique ni notre plan triennal. Donc, du point de vue des considérants j'estime qu'il est un peu poussé de tirer des considérations d'ordre général sur l'ensemble, en prenant tout simplement un jugement sur un point spécifique.

Mais je veux néanmoins insérer cet aspect, le site Internet, dans le cadre général des finalités et des objectifs que nous nous sommes fixés. En effet, une série d'initiatives, que le plan triennal 2000-2002 pour l'essor du système informatique expose en détail, a été lancée par l'Administration régionale en vue de trois objectifs généraux: améliorer le fonctionnement interne de l'Administration, offrir aux citoyens et aux entreprises des services intégrés sur le territoire et assurer à tous l'accès télématique aux informations et aux services publics.

L'Administration ne devra donc plus demander à un citoyen qui requiert un service, de lui fournir des informations qu'il a déjà données, même si c'était à une autre occasion ou à un autre organisme, pas plus qu'elle ne lui imposera de s'adresser exclusivement au bureau compétent, car nul n'est tenu de connaître le découpage des fonctions administratives. C'est la mise en réseau du système. En effet combien de personnes aujourd'hui savent exactement quel bureau de quel organisme est chargé de telle ou telle autre tâche, et nous devons parvenir à surmonter également cette restriction qui nous oblige, pour le moment, à nous adresser uniquement à l'organisme compétent selon notre lieu de résidence.

D'une façon concrète, cela signifie que si nous changeons d'adresse, il nous suffira d'en informer un seul service public et que ce dernier le devra communiquer à toutes les administrations concernées.

Mais pour en arriver là, un certain nombre d'initiatives étroitement liées les unes aux autres doit être mis en place: le site Internet institutionnel, mais aussi la carte d'identité et la signature électronique, le réseau télématique. Et nous progressons en ce sens.

En ce moment le site Internet de la Région est en cours de remodelage puisqu'il doit devenir le centre à partir duquel il sera possible d'accéder à un ensemble de services, et non plus seulement d'informations, depuis tous les points du territoire de la région. Ce qui, compte tenu des dernières évolutions technologiques et structurelles de l'Internet - je pense aux portails d'accès - permettra une interaction avec tous les établissements publics de notre région.

Pour ce qui est par contre des points spécifiques, le jugement de "Il Corriere della Sera" nous semble excessivement sévère et ce, pour les raisons suivantes.

Même si, comme nous venons de le dire, ce site est encore en phase expérimentale, il offre à ceux qui le consultent toute une série de renseignements d'ordre institutionnel, concernant le Bulletin officiel, les concours, les appels d'offres, les lois et les règlements, l'organigramme de l'Administration avec les compétences, les numéros de téléphone, pour ne citer quelques exemples.

Mais l'internaute peut également trouver là des informations de nature moins administrative, telles que la banque des données touristiques, qui est mise à jour pas les APT et bénéficie notamment de cet élément technologique de Webcam. Nous recevons d'ailleurs de nombreuses demandes de liaison émanant d'autres fournisseurs de services Internet. Je tiens à rappeler que les résultats des dernières élections communales et du référendum du mois de juin ont été disponibles en temps réel sur le site de la Région et que nous avons enregistré 250.000 connections durant la seule période électorale.

Mais il y a plus. Si nous comparons l'évaluation relative à notre site et celle du site du Trentin, Tyrol du sud, la différence en ce qui nous concerne est difficile à expliquer ou à comprendre. D'après la description synthétique qu'en donne le journal, et le contenu de ce site - il suffit de le visiter pour s'en rendre compte -, ce dernier est tout à fait semblable à celui de la Vallée d'Aoste, et pourtant on lui attribue la note de 7 sur 10, tandis qu'à notre site une note de 4 sur 10 a été attribuée. Le journaliste explique cette différence de traitement par le fait que la consultation du site valdôtain est plus lente. Ce qui signifie que ses réserves sont d'ordre technologique et qu'elles ne sont pas liées à la qualité ou à la quantité des contenus.

Pour ce qui est donc de cet aspect technologique, je tiens à faire remarquer que nous avons pris des mesures pour augmenter le potentiel de nos infrastructures de réseau, mesures qui amélioreront sensiblement tous nos systèmes de télécommunications, Internet compris.

Pour avoir une idée des efforts accomplis jusqu'à maintenant, il peut être utile de rappeler que tous les principaux bureaux de l'Administration sont désormais entièrement connectés par voie télématique et que nous pouvons compter aujourd'hui près de 500 adresses électroniques relatives à des bureaux ainsi qu'à plus de 2000 adresses personnelles.

En outre 70 pour cent environ de ces dernières sont interconnectées.

Deuxième point de la question: à la fin du mois de juillet 1999 nous avons lancé, par le biais de la société INVA, un projet de mise en ?uvre d'une nouvelle architecture logicielle pour la publication des données sur le site Internet de la Région. A l'heure actuelle la phase de conception de ce projet est achevée et l'élaboration des logiciels est en cours.

Ce nouveau système présentera les caractéristiques suivantes: possibilité de consultation via Internet (self-service ou par le biais des bureaux publics, par exemple les APT); possibilité pour les responsables des différentes structures d'actualiser eux-mêmes les données, le calendrier des spectacles de la saison culturelle pourra être modifié et publié par le service compétent, sans que ce dernier ait besoin d'avoir recours à l'aide de professionnels n'appartenant pas à l'Administration; possibilité pour chacun d'accéder à des services personnels, là où le citoyen pourra vérifier les informations qui le concernent en toute sécurité grâce à l'introduction de la signature électronique.

Enfin, pour ce qui est du troisième point, "est-ce que nous pensons modifier le plan triennal 2000-2002". Oui, si ce plan ne prévoyait déjà pas ces interventions. Mais puisque les activités en cours de réalisation et celles que nous venons de détailler font déjà partie des objectifs dudit plan, nous ne voyons pas l'utilité de le modifier, vu que nous le partageons.

Pour conclure, je voudrais signaler pour ce qui est d'une comparaison entre sites publics et sites privés que les sites institutionnels se doivent de respecter un certain nombre de règles, qui en réduisent considérablement le degré de liberté et donc que par rapport à un site privé la comparaison n'est pas toujours possible en raison de ces limites.

PresidenteLa parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Prendo atto della risposta del Presidente. Non è che complessivamente mi abbia soddisfatto, Presidente, perché l'ho trovata un po' sulla difensiva, questa è l'impressione che ho avuto dal suo intervento.

Venendo ai vari punti che lei ha trattato, capisco che il Presidente difenda questo piano fino in fondo, è un piano che questa Giunta e questa maggioranza hanno votato, quindi è chiaro che lo voglia difendere.

Non è l'intero piano che mettevo in discussione, quanto questo aspetto di Internet che è un pezzettino del piano, e le motivazioni che mettevo come cause della fragilità di questo sito, le riscontravo nell'impianto complessivo del piano.

È un impianto che lei, Presidente, con i suoi dati mi ha confermato come un impianto fragile. Quando lei mi dice che adesso si è pensato di rimodellare il sito Internet, in modo da farne un centro dei servizi, io non so bene cosa volesse dire con il termine "rimodellare"; in genere rimodellare significa che c'è un modello precedente, si vede che non va bene, lo si rifà. Mi stupisce però che per il modello precedente, il settore cittadino, fossero stanziati più di 8 miliardi, mentre adesso per rimodellarlo la cifra sia molto più bassa. Pertanto mi chiedo come è possibile trovare dentro questo piano le risorse per farlo.

Lei considera severo il giudizio de "Il Corriere della Sera". Non so se ha avuto tempo di navigare in alcuni siti di altre regioni; io, proprio per informarmi e per capire, l'ho fatto, ed effettivamente, vedendo gli altri siti, ci si rende conto della diversità enorme.

Lei parla di un limite di lentezza del nostro sito. Ma proprio la velocità, l'avere in tempo reale le informazioni è la caratteristica tipica di un sito Internet; se non c'è quello, se devo passare secondi, ma che diventano minuti e minuti, ad aspettare ogni volta l'informazione, o per l'accesso all'informazione, sicuramente il sito non risponde alla finalità per cui è stato costruito.

Non solo, già ricordavo come il livello di informazione è molto basso. L'ho verificato ancora il 14 luglio ed ho trovato la stessa tipologia di informazione istituzionale, i programmi, gli obiettivi e i risultati della Giunta in alcuni assessorati risalgono ancora al 1998, come se questa Giunta non avesse fatto nulla nel 1999 e nel 2000. Cioè, sia il dipartimento dell'Assessorato alla cultura, sia l'Assessorato all'agricoltura, sia l'Assessorato al territorio, sia l'Assessorato del bilancio, sia l'Assessorato dell'industria sono fermi ancora al 1998; gli altri assessorati non hanno niente, l'Assessorato alla sanità, come ricordavo l'altra volta, ha solo inserito il CD-Rom sui rifiuti e nient'altro!

Non solo, mi sembra strano che non vi siano neppure le cose più semplici. Ad esempio, sul sito dell'Assessorato alla istruzione cosa si va a cercare generalmente? Almeno il numero delle scuole, degli alunni, alcuni dati; non c'è un dato, non c'è neanche l'indirizzo dei vari siti o delle varie E-mail che le scuole hanno. In questo senso è un non-servizio che viene dato ed è a mio avviso comprensibile questa valutazione, perché non c'è nulla o quasi nulla!

È vero, come dice il Presidente, che non si possono fare i confronti con i siti privati, ma infatti non ho fatto nessun confronto con un sito privato. Se lei va a prendere il sito della Lombardia, anche per capire cosa vuol dire un sito fatto bene, lei trova tutta una serie di indicazioni in tempo reale. Fra l'altro c'è anche una chiarezza nella presentazione dei dati, c'è il colophon nel quale viene detto chi sono gli autori del sito a livello di progetto editoriale, a livello di realizzazione tecnica, a livello di design, a livello di server. Ci sono gli elementi della trasparenza per capire chi dà l'informazione, chi la confeziona, chi è responsabile dell'informazione. Qui, invece, non si sa nulla! Sì, è il dipartimento in generale, ma poi vediamo che il lavoro è affidato a consulenti esterni.

Così pure nel momento in cui viene presentata la nuova Giunta, è riportato l'elenco nominativo degli incarichi dirigenziali e relativo livello retributivo, elenco nominativo e profilo professionale dei dirigenti esterni da assumere con contratto privatistico, elenco nominativo dei dirigenti da assumere tramite comando da altre amministrazioni pubbliche, linee di indirizzo per la metodologia di valutazione delle prestazioni dirigenziali, e via dicendo. Ci sono cioè dei dati che qui, in questo Palazzo, sembra che debbano essere tenuti nascosti nei vari uffici, centellinati perché sono cose private di un'amministrazione. Credo che questa mentalità di trasparenza e di ricchezza di informazioni che vengono date all'esterno vada inserita anche in questa Regione.