Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1440 del 12 luglio 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1440/XI Situazione del settore del trasporto ferroviario in Valle. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che il Ministero dei Trasporti ha elaborato il decreto che trasferisce alle Regioni competenze e risorse in materia di servizi ferroviari;

- che tale documento è all’esame della Conferenza Stato-Regioni;

- che la nuova impostazione nella gestione dei servizi ferroviari dovrebbe diventare operativa dal primo ottobre prossimo;

- che il contratto di servizio stipulato tra la Regione e le Ferrovie dello Stato è in scadenza il 30 giugno 2000;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore competente per sapere:

1) quali considerazioni esprime in merito al decreto citato in premessa;

2) se è già stato raggiunto un accordo di programma tra lo Stato e la Regione Valle d’Aosta: in caso affermativo, quali saranno le future competenze della Regione nel settore dei trasporti ferroviari locali e come prevede di organizzarne la gestione;

3) se, in sede di rinnovo, il contratto Regione-FF.SS. sarà informato a criteri di maggiore qualità e puntualità relativamente ai servizi erogati agli utenti;

4) se alla luce dei pesanti disservizi verificatisi nel corso della stagione appena conclusa, la Regione intende avvalersi di alcuna delle clausole sanzionatorie previste nel suddetto contratto.

F.to: Tibaldi - Lattanzi

PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI)È in corso d'esame un progetto di decreto ministeriale, che trasferisce alle regioni competenze e risorse in materia di servizi ferroviari. Se ne sta parlando in questi giorni, in poche parole si sta cercando di dare attuazione a quel progetto di federalismo ferroviario di cui più volte si è parlato anche recentemente. Il decreto cosiddetto sul "federalismo ferroviario" trasferirà risorse per 4.000 miliardi alle regioni e decentrerà servizi che finora sono stati gestiti dal Governo.

Con questo decreto, ora all'esame della Conferenza Stato-Regioni che dovrà definirne in ogni suo punto l'attuazione, lo Stato trasferirà alle regioni la gestione delle ferrovie cosiddette "minori", 4.000 miliardi come dicevo, mentre i contratti di servizio che sono stipulati fra lo Stato e le Ferrovie dello Stato, saranno stipulati fra le regioni e lo stesso ente Ferrovie dello Stato.

C'è una scadenza temporale che è alquanto ravvicinata ed è il 1° ottobre, da quando questo nuovo sistema di devoluzione del servizio ferroviario dovrebbe entrare in funzione nella sua totalità, salvo slittamenti.

L'interpellanza cosa mira a conoscere? Innanzitutto se la Regione Valle d'Aosta ha partecipato a questa Conferenza Stato-Regioni e, di conseguenza, se ha preso visione e conoscenza del contenuto di questo decreto. In caso affermativo, si vuole sapere se questo incontro è sfociato in un accordo di programma fra lo Stato e la Regione, per conoscere quali sono precisamente le competenze e le risorse che ci verranno trasferite. Ricordo che l'Assessore Lavoyer rispondendo ad un'interpellanza proposta dal gruppo di Forza Italia qualche mese fa, fece riferimento alla necessità di addivenire quanto prima all'acquisizione delle competenze in materia ferroviaria da parte della Regione, fermo restando anche il trasferimento delle relative risorse che finora sono state utilizzate dallo Stato.

Una questione strettamente correlata a questo fenomeno del decentramento ferroviario è il contratto di servizio; contratto di servizio semestrale che è scaduto il 30 giugno scorso e che è stato rinnovato fra la Regione e le Ferrovie dello Stato il 31 dicembre scorso, il quale prevede degli oneri sì a carico della Regione, ma dovrebbe anche prevedere, sulla base degli accordi intervenuti, anche un miglioramento della qualità del servizio erogato dalle Ferrovie dello Stato nella nostra regione.

Di questo accordo si era già parlato qualche mese fa, in occasione di una serie di frequenti e pesanti disservizi che si sono verificati nella nostra regione con l'entrata in funzione del cosiddetto CTC - controllo del traffico centralizzato - che ha causato delle difficoltà di coordinamento e di integrazione fra i vari treni che scorrono lungo l'asse ferroviario valdostano, e che soprattutto ha visto per un certo periodo di tempo anche l'abbandono delle stazioni da parte del Genio ferrovieri e, di conseguenza, un forte disagio subito dall'utenza locale e dall'utenza turistica.

Visto che siamo in prossimità della stagione turistica è anche importante sapere quali sono le garanzie di questo servizio ferroviario che verrà svolto dalle Ferrovie dello Stato nella nostra regione, perché ancora recentemente abbiamo visto rilanciare da parte della Giunta l'iniziativa della direttrice ferroviaria internazionale Aosta-Martigny con uno stanziamento di 850 milioni nel prossimo triennio, soldi che si vanno ad aggiungere allo stanziamento già previsto dal Governo, per studiare un progetto di fattibilità e di massima sul tunnel ferroviario che dovrebbe collegare Aosta e Martigny. Però, d'altro canto, assistiamo anche a fenomeni di ulteriore disagio che si vanno a creare in questa stagione e leggiamo che la ferrovia dell'alta Valle, la Aosta/Pré-Saint-Didier per esempio, subirà un mese di stop per lavori in galleria, in particolare dal 10 luglio al 20 agosto, più di un mese, per lavori di manutenzione nella galleria di Champrotard in prossimità di Arvier, e visto il periodo 10 luglio-20 agosto significa che i lavori cadono in piena stagione turistica.

È vero che la direttrice ferroviaria non è utilizzata dall'utenza turistica in maniera così massiccia come la direttrice stradale, però è altrettanto vero che costituisce un'alternativa alla direttrice stradale, e una regione turistica che vuole definirsi tale non può assolutamente farne a meno, specie in un periodo in cui c'è una concentrazione di presenze umane nella nostra regione nel periodo di cui si parla, dal 10 luglio al 20 agosto.

Questo contratto di servizio è vero che è scaduto, non ci risulta che a tutt'oggi sia stato rinnovato, ne difendiamo per carità la sostanza, però ne abbiamo sempre chiesto anche l'applicazione, e in particolare l'ultimo quesito della nostra interpellanza chiede se alla luce dei disservizi che si sono verificati nel semestre appena concluso sono state applicate le sanzioni a carico delle Ferrovie dello Stato per i disagi che sono pervenuti all'utenza.

Qui l'Assessore ci aveva dato una parziale risposta in una scorsa interpellanza, però a conclusione di questo primo semestre vogliamo sapere qual è il punto della situazione; anche se la domanda non è inclusa fra quelle proposte, sarebbe interessante sapere alla luce di quel decentramento ferroviario di cui dicevo in premessa se e come si intende rinnovare questo contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato.

Mi fermo qui, lascio la risposta all'Assessore competente riservandomi alcune osservazioni in sede di replica.

PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.

Lavoyer (FA)Inizierei con una brevissima risposta a uno degli argomenti che sono stati toccati nell'illustrazione e che peraltro non sono presenti nell'iniziativa consiliare, che è quello della chiusura per un limitato periodo della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier per esecuzione di lavori.

Diciamo che i lavori vanno fatti, sono lavori che devono essere realizzati a seguito di disservizi e crolli all'interno di una galleria; per l'esecuzione dei lavori bisogna, gioco forza, chiudere la tratta ferroviaria.

La scelta non è casuale, non è che vogliamo fare delle scelte per creare dei disagi ai turisti; la scelta è fatta perché è il periodo in cui sono chiuse le scuole e quindi l'utilizzo allo stato attuale è il periodo più favorevole, perché è il periodo in cui la tratta è meno utilizzata. Voglio però anche sottolineare che c'è un servizio alternativo, c'è un servizio su gomma che supplisce. Mi sembrava doveroso fare questa precisazione.

Per quanto attiene invece gli altri punti dell'interpellanza, riferiti al primo quesito sulla considerazione da esprimere in merito al decreto, ho già avuto occasione in altre iniziative di tipo consiliare di rispondere in merito a questa cosa. È vero che sempre a seguito di una iniziativa del Consigliere Tibaldi, dopo la mia risposta ci fu la chiusura molto abile da un punto di vista politico da parte del Consigliere, perché non potevo più replicare, il quale in quell'occasione disse che mentre le regioni a statuto speciale erano ancora in impasse le regioni a statuto ordinario erano già più avanti. Ma questo sta nella logica delle cose; se usiamo, come Regione a statuto speciale, il percorso delle norme tecniche di attuazione nel momento in cui ci vengono o tolte o assegnate delle competenze, dobbiamo usare la stessa strada anche quando questo tipo di percorso allunga i tempi.

Quindi voglio fin da subito precisare che non è che non vogliamo dare attuazione al decreto a cui fa riferimento l'interpellante, ma lo dobbiamo fare utilizzando le procedure che sono quelle di una regione a statuto speciale; quindi i nostri ritardi non sono causati da inefficienze, sono causati da procedure che sono totalmente diverse! Prova ne è che l'ultima riunione delle regioni a statuto speciale, e qui anche con delle distinzioni perché non tutte utilizzano le norme tecniche di attuazione per la concretizzazione di queste procedure, si è svolta a Roma il 21 giugno 2000 relativamente al recepimento delle competenze a cui faceva riferimento il Consigliere.

Erano presenti la Regione Friuli, la Regione Sicilia, la Provincia autonoma di Trento, la Regione Valle d'Aosta, la Sardegna e la Provincia autonoma di Bolzano; quindi tutte le regioni che hanno un percorso diverso rispetto alle regioni a statuto ordinario.

Poi è chiaro che per quanto attiene la Regione autonoma Valle d'Aosta il termine "trasporto locale" ha una rilevanza e un'impostazione totalmente diversa da quello che può essere il trasporto locale in una regione come la Lombardia; quindi, dal punto di vista della definizione degli oneri che dovranno essere a carico dello Stato nel momento in cui ci vengono trasferite queste competenze, tali oneri dovranno essere rapportati a quanto di per sé una tratta ferroviaria è in grado di creare un bilancio relativo al rapporto costi-ricavi.

È ovvio che una tratta di trasporto locale in Lombardia ha un afflusso e un utilizzo da parte dell'utente che di per sé può creare quasi i presupposti di pareggio fra costi e ricavi, cosa che non può avvenire in una tratta come la nostra.

Fatte queste premesse, per quanto attiene il discorso del decreto si sta lavorando insieme alle altre regioni con attenzione; è già anche in linea di massima quantificata quella che potrebbe essere la cifra, che si aggira intorno ai 30 miliardi. Tenete conto che il trasferimento sarà sempre il trasferimento delle competenze relative al servizio, cioè al materiale rotabile, all'istituzione del servizio, mentre la tratta ferroviaria rimarrà sempre di competenza dello Stato, che poi sarà eventualmente di competenza Ferrovie dello Stato infrastrutture.

Quindi noi dovremo gestire prevalentemente il servizio, la qualità del servizio, la qualità del materiale, gli orari in modo autonomo, e tutta una serie di interventi più di carattere strutturale, alcuni che si stanno portando avanti già in questo momento e ho avuto occasione di illustrarli nel dettaglio in un'iniziativa consiliare di qualche settimana fa, ed altri che dovranno essere definiti, saranno comunque sempre a carico dello Stato, perché la tratta ferroviaria rimarrà a carico dello Stato.

Andremo successivamente a regolamentare con, a quel punto sì, una posizione di "dominus" ed effettivamente decisionale, quello che adesso purtroppo cerchiamo non di regolamentare, ma di mantenere con il famoso contratto di servizio in essere. Contratto che, proprio perché non vi sono delle date certe su quando sarà definito questo trasferimento, si parla di ottobre-novembre, è stato procrastinato fino al dicembre 2000?

(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)

? non è stato prorogato, si stanno definendo i contenuti che possono essere ancora migliorativi rispetto alle esigenze della Regione e anche con inasprimento in modo più pesante dal punto di vista delle penali, ma la tempistica è quella del 31 dicembre 2000; prova ne è che la somma necessaria a questo contratto di servizio è stata inserita nella variazione di bilancio, e se così non fosse il servizio sarebbe interrotto. Invece il servizio continua perché è in essere ancora questo tipo di contratto che stiamo cercando di rimodulare nel limite del possibile, partendo sempre da una posizione di estrema debolezza.

Penso di aver risposto; avevo qua una nota più dettagliata dal punto di vista della relazione da parte degli uffici, che posso produrre al Consigliere Tibaldi, ma penso di aver risposto ai punti dell'interpellanza con le cose che sono state dette.

La novità è che il rinnovo adesso sarà effettuato con Treni Italia, che è la nuova struttura di riferimento dello Stato per questo tipo di servizi. "Alla luce dei pesanti disservizi", è detto al quarto punto; non è che noi vogliamo avvalerci di alcune clausole e sanzioni, ci avvaliamo regolarmente di tutte le clausole sanzionatorie, ogni qualvolta c'è la segnalazione di un disservizio verificato sia dal punto di vista della qualità della pulizia, sia dal punto di vista del rispetto degli orari. Quindi, ogni qualvolta c'è un disservizio segnalato e verificato vengono immediatamente applicate le sanzioni.

Qui ho tutta una serie di dati: solo nella prima fase sono state accertate sanzioni per 68.500.000 lire per mancato o inadeguato servizio reso all'utenza da parte delle biglietterie ferroviarie che sono i servizi commerciali di terra, quindi quando una biglietteria è chiusa o non rispettano gli orari, e questi disservizi vengono segnalati, noi applichiamo immediatamente le sanzioni. C'è una struttura dove sono presenti i servizi dell'Assessorato e le Ferrovie dello Stato, che mensilmente fa un monitoraggio di questi disservizi e applica concretamente le sanzioni. Leggo fra i dati, 8 milioni per mancata puntualità dei treni registrata nei mesi di gennaio e febbraio 2000; si è in attesa adesso dei dati del mese di giugno che potrebbero portare a nuove sanzioni. Un'altra sanzione è stata comminata per carenza di pulizie nelle stazioni ferroviarie, lire 500.000 per la soppressione di treni e mancato servizio sostitutivo nei tempi previsti?

(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)

? sì, sempre. E ancora, 500.000 lire per mancata consegna del "report" contenente l'elenco dei treni soppressi e delle corse limitate con le relative cause, 500.000 lire per carenza di informazione all'utenza, cioè regolarmente tutto quanto è previsto dal contratto di servizio. Quindi, a parte le modalità, cioè se è un'erogazione diretta o se viene trattenuta dalla somma che l'Amministrazione deve dare alle Ferrovie dello Stato, ma l'applicazione delle sanzioni è una cosa automatica.

PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (FI)Vado per punti.

Prima risposta che ha dato l'Assessore: non capisco bene cosa c'entri la specialità statutaria valdostana in questo caso.

La trattativa in sede di Governo è fra il Governo con tutte le regioni ordinarie e speciali; la volta scorsa in sede di replica ho fatto l'esempio della Lombardia che, visto che soffre di carenza di infrastrutture, in particolare relative all'alta velocità, nonostante i ritardi del Governo sta organizzando la tratta ad alta velocità Torino-Milano con finanze proprie e con procedure che prescindono da quelle che sono le lentezze burocratiche dello Stato.

Sul decreto ministeriale a cui fa cenno l'interpellanza l'Assessore dice che si sta lavorando, che è già stata quantificata una cifra che ammonta in linea di massima a 30 miliardi, che sarà il prezzo del trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione. Una cosa che non mi pare chiara, o perlomeno mi pare che anche l'Assessore non abbia chiara è la seguente.

Con il "federalismo ferroviario" ci sarà sì un trasferimento di competenze e di risorse, la vera rivoluzione però si dice arriverà quando nel 2000-2003 i servizi che oggi vengono svolti dalle Ferrovie dello Stato saranno messi in gara dalle regioni, cioè saranno le regioni che, nell'ottica della liberalizzazione che sta anche procedendo nel settore dei trasporti e, di conseguenza, anche dei trasporti su rotaia, saranno le regioni che dovranno mettere in gara, dicevo, al miglior offerente a parità di condizioni il servizio nel proprio territorio. Quindi non è la Regione che sarà lei il gerente primario della tratta, mi auguro che anche qui la Regione non si sostituisca a quelli che possono essere potenziali concorrenti privati che sono in grado di offrire un servizio?

(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? così perlomeno è il testo abbreviato che si può conoscere, che è il contenuto di questo decreto.

Terzo punto, il contratto Regione-Ferrovie dello Stato è scaduto il 30 giugno, è in sede di rinnovo, non è stato ancora rinnovato nonostante che lo scorso anno sia stato rinnovato tempestivamente, il 31 dicembre, come l'Assessore si ricorderà.

Noi difendiamo il contenuto del contratto di servizio, ma ne chiediamo l'applicazione, in quanto è senz'altro un'iniziativa lodevole e che può essere migliorata come sottolineiamo nell'interpellanza, ma che deve essere difesa nel suo contenuto; ora il contratto di servizio prevede anche delle agevolazioni tariffarie, degli sgravi o addirittura delle gratuità, e non vorremmo che in assenza, essendo intervenuta la scadenza il 30 giugno, fossero perdute.

L'Assessore scuote la testa, di conseguenza ci tranquillizza in un certo senso, però come si modulerà questo contratto di servizio con questo decreto che a Roma è "in itinere"? Questa parte è rimasta scoperta, non abbiamo avuto risposte da questo punto di vista! Stiamo lavorando, così ci è stato detto, però la modulazione del contratto di servizio immagino che debba essere fatta alla luce di quello che verrà deciso a Roma sul trasferimento di competenze e di risorse che è in corso d'opera.

Ultimo punto sulle sanzioni. L'Assessore ci ha elencato un insieme di sanzioni che sono state rilevate dalla Regione o dagli uffici competenti della Regione; non abbiamo capito se però le somme sono state effettivamente riscosse, o in termini di trattenuta sul contributo che la Regione paga semestralmente alle Ferrovie dello Stato, oppure in termini di percezione vera e propria. Anche questa risposta non è stata, a nostro avviso, completa.

Per concludere, l'auspicio è che effettivamente nel settore ferroviario, anche alla luce delle contraddizioni che mi pare di aver posto in risalto in sede di illustrazione, ci sia un'attenzione particolare da parte dell'Assessore, perché è vero, la direttrice internazionale è auspicabile e sostenibile, però è altrettanto vero che la tratta a valle, cioè la Aosta-Chivasso, o se vogliamo includere anche la tratta dell'alta Valle, la Pré-Saint-Didier/Aosta/Chivasso, soffre di carenze strutturali e infrastrutturali che sono più che mai rilevanti e di cui ci si duole con una certa periodicità anche in questa Assemblea.

Un mese di stop per la ferrovia dell'alta Valle in questo periodo non ci sembra un fatto di poco conto: l'Assessore minimizza dicendo che era necessario in quel periodo fare lavori di manutenzione; è vero, ma i lavori di manutenzione possono essere fatti anche in periodi più adeguati. C'è il problema degli studenti, è vero; è altrettanto vero che però fare l'interruzione del servizio proprio nel periodo clou dell'estate può creare altri disagi.

Non vorremmo che, come ho già avuto occasione di sottolineare in un'interpellanza fatta a suo tempo sulle Funivie del Monte Bianco, si prendesse l'abitudine di fare i lavori nel periodo di massima affluenza! Si ricorderà l'Assessore che per le Funivie del Monte Bianco la manutenzione venne fatta niente poco di meno che a gennaio, quando i turisti e gli sciatori fruiscono in misura notevole di questa tratta funiviaria.

Anche qui, sulla tratta dell'alta Valle si interviene fra luglio e agosto, ci sembra una scelta di cattivo gusto, che rischi di sollevare polemiche e disagi ulteriori. Concludo riformulando all'Assessore l'auspicio di una più serrata attenzione al problema del trasporto locale su rotaie, perché è in una fase evolutiva particolarmente importante e delicata e la Valle d'Aosta non può assolutamente continuare ad accumulare ritardi o disagi, come ci pare spesso accada.

Si dà atto che, dalle ore 12,00, riassume la presidenza il Presidente Louvin.