Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1410 del 21 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1410/XI Affidamento di una consulenza legale esterna relativa al pagamento di interessi su un mutuo per l' "Hostellerie du Cheval Blanc". (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che a seguito di deliberazione di Giunta n. 4934 del 28.05.1993 la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha riconosciuto un contributo in conto interessi a Federbanca, Credito Industriale S.p.A., sino a estinzione del mutuo di Lire 6.500.000.000 richiesto dalla società Alga s.r.l. per la realizzazione di un complesso alberghiero sito in Aosta all’insegna "Cavallo Bianco";

- che in data 16.04.1994 la società Alga s.r.l. è stata dichiarata fallita;

- che la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha provveduto a corrispondere all’istituto mutuante gli interessi sino al 30.12.1996 e che successivamente ha richiesto il rimborso dell’ammontare dei contributi in conto interessi versati successivamente alla sentenza di fallimento;

Appreso:

- che l’istituto mutuante ha richiesto il pagamento anche delle ulteriori rate per un ammontare di Lire 4.704.000;

- che la Giunta con delibera n. 1610 del 22.05.2000 ha affidato una consulenza legale al fine di ottenere nel termine di 20 giorni un parere relativamente alla verifica delle contrapposte posizioni dell’Amministrazione regionale e l’Istituto di Credito;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’assessore al bilancio, finanze e programmazione per sapere:

1) su quali presupposti giuridico-legali l’Amministrazione regionale abbia protratto i pagamenti sino al dicembre 1996;

2) quali sono i motivi per cui a quattro anni dalla sospensione dei pagamenti viene richiesta una consulenza legale esterna;

3) quali sono i contenuti del parere commissionato.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Abbiamo appreso della consulenza che è stata data per quanto riguarda il mutuo o meglio per il pagamento degli oneri derivanti da un mutuo che a suo tempo l'Amministrazione regionale aveva concesso alla società Alga, poi risultata fallita.

Penso che le premesse dell'interpellanza siano sufficientemente chiare per inquadrare la vicenda, sulla quale vogliamo avere maggiori ragguagli, anche perché dovrebbero essere scaduti i termini dei 20 giorni per i quali i consulenti dovevano provvedere a fornire il parere, salvo che non abbiamo firmato con ritardo la convenzione contenuta nella deliberazione di Giunta del 22 maggio. Quello che però ci lascia perplessi, ed è su questo aspetto che vorremmo dei chiarimenti, è come mai questa vicenda sia rimasta nel dimenticatoio per oltre 4 anni.

Dagli atti risulta che la Regione ha pagato gli interessi fino al 30 dicembre 1996, e qui è bene ricordare che il fallimento è avvenuto nel 1994, perciò la Regione ha pagato ancora per i due anni successivi gli interessi su questo mutuo, ha deciso di sospendere i pagamenti solo il 31 dicembre 1996; nulla sembrerebbe essere accaduto sino all'altro ieri, intendendo per l'altro ieri la deliberazione di Giunta di fine maggio con cui l'Amministrazione regionale ha conferito una consulenza, per capire se effettivamente i pagamenti degli oneri derivanti da questo mutuo dovessero o meno essere corrisposti.

Allora vorremmo capire quali sono le valutazioni che sono state alla base della sospensione del pagamento degli oneri al dicembre 1996 e quali sono invece le diverse determinazioni che a distanza di 4 anni hanno portato l'Amministrazione regionale a rimettere in discussione l'opportunità o meno di effettuare questo tipo di pagamento, fino all'estinzione totale degli oneri derivanti dal mutuo.

I contenuti del parere: è evidente che se il parere non è stato ancora consegnato, l'Assessore non sarà in grado di fornirceli, però sugli altri due punti vorremmo avere maggior chiarezza.

PrésidentLa parole à l'Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.

Agnesod (UV)L'interpellanza è riferita all'erogazione di un intervento finanziario ai sensi della legge regionale n. 36 del 31 agosto 1991, la cosiddetta "legge per i grandi alberghi", che prevede la concessione di incentivi per il potenziamento e la qualificazione della ricettività alberghiera.

A seguito della deliberazione della Giunta del 28 maggio 1993 la Regione concedeva un contributo in conto interessi alla Federbanca, ora Mediocredito, fino all'estinzione del debito sul mutuo di 6,6 miliardi da contarsi dalla società Alga, per la realizzazione di un complesso alberghiero sito in Aosta in via Clavalité, denominato "Hostellerie du Cheval Blanc".

Quindi l'intervento della Regione era finalizzato, come previsto dalla legge, al potenziamento e qualificazione della ricettività alberghiera.

In data 16 aprile 1994, come diceva nell'illustrazione il Consigliere Frassy, la società Alga è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Aosta, che ha disposto l'esercizio provvisorio dell'impresa fino al 28 febbraio 1995. La Regione ha versato prima del fallimento il rateo di contributo di preammortamento di lire 304.851.000 e successivamente lire 1.816.000.000.

Con nota protocollo n. 12407/5 delle Finanze, il 16 giugno 1997 la Regione ha richiesto a Mediocredito il rimborso dell'ammontare dei contributi versati successivamente alla sentenza di fallimento, ammontanti appunto a lire 1.816.000.000 che dicevamo prima, in quanto il contratto di mutuo con il fallimento si è risolto e Federbanca, diventata Mediocredito, si è insinuata nel passivo fallimentare.

In tale comunicazione si richiama inoltre l'articolo 55 della legge fallimentare, che considera scaduti alla data del fallimento i debiti pecuniari, per cui nulla può essere richiesto in conto interessi a decorrere dalla medesima data.

La Regione ha inoltrato questa comunicazione dopo avere esaminato con attenzione la problematica al suo interno, tentando comunque di percorrere una strada nell'interesse della Regione stessa che, non dimentichiamolo, si era impegnata con una convenzione a pagare per 15 anni il contributo in conto interessi alla banca, a fronte di una legge regionale che per quanto riguarda questo aspetto non prevede assolutamente nulla.

Questo è il quadro di riferimento.

Quindi alla prima domanda io risponderei che in effetti la Regione ha ritenuto non di protrarre i pagamenti, di conseguenza non si sono persi due anni, ma ha ritenuto di interrompere dopo un attento esame anticipatamente il pagamento del contributo, facendo presente all'istituto bancario le ragioni che abbiamo visto in precedenza.

L'ultima comunicazione della Regione è del 2 settembre 1997, in cui si ricorda a Mediocredito che il beneficiario del contributo è il mutuatario e non l'istituto mutuante. La sentenza di fallimento comporta la risoluzione automatica del contratto, indipendentemente dalla volontà dell'istituto, il quale non può più vantare crediti nei confronti del fallito per semestralità che non può più emettere.

La lettera in conclusione, e questo è importante, dichiara la disponibilità ad un incontro soprassedendo al versamento dei contributi ulteriori. La Regione ha fatto questa comunicazione, dicendo: io non ti pago più, sarai tu, banca, a dirmi qualcosa, a farti comunque viva rispetto a questa problematica.

Ciò detto, nessuna comunicazione è stata inviata dalla banca fino al 20 agosto 1999, a conferma della complessità di questa problematica - qui si trova anche la chiave del discorso e anche la motivazione per cui la banca ha aspettato così tanto prima di rispondere a questa comunicazione della Regione - e le parti hanno evidenziato che la vicenda per la sua specificità presenta larghi spazi di opinabilità.

Inoltre, una chiusura del contenzioso sarebbe stata di molto facilitata da una chiusura della partita fallimentare, e qui tutto era collegato al fallimento; la chiusura della partita fallimentare avrebbe potuto chiudere anche questa parte di contenzioso riferito alla convenzione sul pagamento del conto interessi della Regione.

Per rispondere al secondo quesito, sono queste le motivazioni che hanno indirizzato verso la scelta di una consulenza legale specifica.

Sulla terza domanda, come prima accennavo, la deliberazione di Giunta n. 1610 del 22 maggio 2000, nella parte in cui approva il disciplinare di incarico per la redazione di un parere finalizzato a verificare le posizioni dell'Amministrazione regionale e di Mediocredito, prevede che il parere richiesto dovrà essere fornito all'Amministrazione regionale entro 20 giorni dalla sottoscrizione del disciplinare stesso, il quale è stato sottoscritto l'8 giugno 2000 e pertanto il parere, che non è stato ancora fornito, dovrà essere rilasciato entro il 28 giugno. Evidentemente sono 7 giorni, però 7 giorni su 20 hanno la loro importanza!

PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Non possiamo non esprimere perplessità sull'iter che l'Assessore ha ricostruito in risposta alla nostra interpellanza, anche perché qualsiasi privato operasse con questi tempi e con questi risultati, probabilmente seguirebbe i destini dell'Alga, il fallimento.

L'Assessore ci dice che 304 milioni di preammortamento sono stati pagati prima della data del fallimento; dalla data del fallimento al 31 dicembre 1996, un anno e mezzo circa, la Regione ha versato una cifra ammontante a oltre 1.800 milioni, per rendersi conto - secondo la ricostruzione che l'Assessore ha fatto - che il contratto di mutuo avrebbe dovuto ritenersi risolto e che comunque beneficiato era il mutuatario e non l'istituto mutuante.

Senza addentrarci in quella che può essere una valutazione di diritto sulla fondatezza o meno di questa asserzione, va evidenziata quella che è l'inaccettabile dilatazione dei termini, perché - sostiene l'Assessore – "non abbiamo protratto i pagamenti, ma li abbiamo sospesi". Sta di fatto che il miliardo e otto poi l'Amministrazione, mi sembra di capire, l'ha richiesto in restituzione a Mediocredito.

Perciò possiamo dire che ad oggi, sulla base di quella che è l'impostazione giuridica che l'Assessorato e l'Amministrazione hanno dato a questa vicenda, l'Amministrazione regionale ha fatto pagamenti indebiti per la bella cifra di 1.800 milioni, perché ad oggi ci dovrebbe essere nei crediti vantati da questa Amministrazione scritta la posta di 1.800 milioni.

Diventa anche sorprendente che il convincimento maturato non abbiamo capito bene come e dove, ma riteniamo a questo punto all'interno degli uffici dell'Amministrazione regionale, è maturato con quasi due anni di ritardo, per essere rimesso in discussione in maniera onerosa, perché qui l'Assessore è stato vago, ma non ha fatto riferimento a pareri e a giurisprudenza che Mediocredito abbia comunicato alla Regione per sostenere la propria tesi.

Mi sembra semplicemente che a fronte di una richiesta di Mediocredito di ultimare e di integrare i pagamenti, la Regione, ritornando sulla decisione che le aveva fatto sospendere i pagamenti al dicembre 1996, abbia deciso di conferire un incarico. Penso che se nel 1996 valeva il ragionamento che gli uffici erano nelle condizioni di dare dei pareri sui quali poi far conseguire atti concreti, a maggior ragione nel 2000 quegli stessi uffici dovessero essere nelle condizioni di dare dei pareri.

A me sembra che, invece, questa procedura non sia stata assolutamente seguita e che in questo caso siano stati scavalcati gli uffici dell'Amministrazione.

La sensazione è che stiamo probabilmente precostituendo l'ipotesi di una transazione, perché molto probabilmente il miliardo e otto lo salutiamo e riusciremo a chiudere così questa vicenda.

Sarò curioso di leggere questo parere, per poi capire in quale direzione l'Amministrazione nella persona dell'Assessore alle finanze, che deve seguire da vicino gli interessi finanziari dell'Amministrazione regionale, intenderà muoversi con tempi che mi auguro più celeri di quanto non sia accaduto nel passato, per chiudere a vantaggio e non in danno dell'Amministrazione questa vicenda.