Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1404 del 21 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1404/XI Problemi concernenti il trasporto di persone disabili. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamato il provvedimento dirigenziale dell’Assessorato al Turismo, sport, commercio e trasporti n. 3341 del 25.06.1999 con il quale si aggiudicava al raggruppamento di imprese Ditta Capogruppo Rabellino Roberto a seguito di gara a procedura aperta, il servizio di trasporto persone disabili a decorrere dal 01.07.1999 per tre anni;

Considerato che la Soc. COTA a r.l. di Aosta ha presentato dinanzi al TAR per la Valle d’Aosta ricorso contro il provvedimento della Direzione Trasporti dell’Assessorato;

Preso atto che in data 20.03.2000 con sentenza 91/2000 il TAR ha accolto tale ricorso;

Vista la deliberazione di Giunta n. 1125 in data 10.04.2000 che istituiva appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR Valle d’Aosta;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) qual è la situazione del trasporto disabili in Valle d’Aosta;

2) se il contenzioso di cui in premessa può creare problemi o disfunzioni al servizio;

3) quali motivazioni hanno indotto la Regione ad appellarsi al Consiglio di Stato.

F.to: Lattanzi - Tibaldi

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI)Con provvedimento dell'8 marzo 1999 la Giunta indiceva una gara di appalto per il trasporto dei disabili in Valle d'Aosta per anni 3, stanziava la cifra di 5,9 miliardi e l'aggiudicazione della gara di appalto era indetta al prezzo più basso.

Qualche mese dopo, nel mese di giugno, veniva aggiudicato l'appalto alla ditta Rabellino Roberto, capogruppo di una serie di imprese, essendoci pervenute come offerte solo questa della ditta Rabellino Roberto e della COTA a r.l..

Nel documento di aggiudicazione in data 25 giugno il Direttore della Direzione trasporti evidenziava nell'aggiudicazione come le due società avevano fatto un ribasso del 17-18 percento la ditta capogruppo Rabellino Roberto e dello 0,10 percento la ditta COTA, e già nell'aggiudicazione della gara di appalto il dirigente doveva prendere atto di fare una verificare sulle due offerte, essendo due offerte molto anomale con 5,9 miliardi stanziati, un ribasso del 17 percento da parte di una società e dello 0,10 percento dell'altra ditta, che era considerata come era scritto nel provvedimento dirigenziale un'offerta anomala. Anomala era non quella del 17 percento, ma quella dello 0,10 percento, considerata un'offerta troppo bassa.

Visti gli esiti positivi degli accertamenti rispetto a due aspetti, una era una certificazione della prima ditta, e l'altra appunto dell'offerta anomala dello 0,10 percento della ditta COTA, si aggiudicava l'appalto alla ditta Rabellino Roberto, capogruppo di imprese, per 4.886 milioni.

A questa aggiudicazione la ditta COTA, società tassisti Aosta, faceva immediato ricorso, che in data di aprile 1999 veniva accolto dal TAR.

Immediatamente la Giunta regionale provvedeva a definire un proprio legale e a ricorrere al Consiglio di Stato con un appello avverso la sentenza TAR della Valle d'Aosta, che aveva accolto il ricorso della ditta COTA, in data 10 aprile 2000.

Quindi un appalto non semplice, un appalto che presentava delle situazioni anomale, come si evince dalle documentazioni che sono state fornite; un appalto che oggi è oggetto di contesa fra la COTA e la regione, che con le proprie ragioni ricorre al consiglio di stato.

La prima preoccupazione che vogliamo esprimere con la nostra interpellanza e sulla quale interpelliamo l'Assessore è quella intanto di conoscere, alla luce di questo appalto di un anno fa, la situazione dei trasporti dei disabili in Valle d'Aosta come sta procedendo, con quali efficienze, e la preoccupazione più importante se il contenzioso in premessa può creare problemi o disfunzioni o le procedure possono prevedere delle disfunzioni nel servizio. Soprattutto la cosa che più ci interessava conoscere è con quali motivazioni la Regione, appellandosi al Consiglio di Stato, intendeva portare avanti le proprie ragioni.

Chiedo all'Assessore di poter rispondere e mi riservo di esprimermi in sede di replica.

PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.

Lavoyer (FA)Sulla definizione di appalto non semplice direi che la stessa si può estendere un po' a tutte le gare, perché il contenzioso in questo momento su quasi tutte le gare di appalto sta diventando una consuetudine.

Ma al di là di questo, per rispondere puntualmente agli interrogativi dell'interpellante, sul primo quesito possiamo dire che la situazione del trasporto dei disabili nella nostra regione è regolare, lo stesso prevede la possibilità di autorizzare spostamenti a favore di persone invalide per motivi di lavoro, di studio, per motivi sanitari e motivi di socializzazione.

Allo stato delle cose, dopo una fisiologica e breve fase di avviamento dalla ditta che ha vinto l'appalto, vengono soddisfatte regolarmente tutte le richieste di trasporto, secondo le modalità stabilite dal capitolato di appalto del servizio in oggetto, nonostante che vi sia un notevole aumento dell'utenza nel corso dell'ultimo anno solare, quantificato in circa 200 nuove richieste di trasporto.

In ogni caso rispetto al precedente rapporto l'ufficio è stato messo in grado di controllare il regolare svolgimento di ogni singolo servizio. Risulta peraltro in fase di redazione un regolamento volto ad assicurare un più efficiente accesso ai servizi stessi; cioè stiamo predisponendo in collaborazione con l'Assessorato alla sanità, che ha la competenza di individuazione delle tipologie dei soggetti che devono essere trasportati, mentre per quanto attiene il servizio dei trasporti noi eseguiamo il servizio, dicevo, stiamo definendo un regolamento per evitare abusi e per regolamentare in modo più corretto il servizio stesso.

Per quanto attiene il primo punto, possiamo dire che a quanto ci risulta il trasporto è regolare ed è soddisfacente per gli utenti.

Per quanto attiene al secondo quesito, se il contenzioso di cui in premessa può creare problemi o disfunzioni al servizio, la risposta è negativa, perché escludiamo che il contenzioso in atto, in particolare l'intervenuta sentenza del TAR Valle d'Aosta, che ha accolto il ricorso della COTA, possa creare problemi o disfunzioni al servizio; infatti il servizio continua regolarmente.

Toglie al riguardo qualsiasi dubbio l'ordinanza del Consiglio di Stato in da 26 maggio 2000, con la quale questo organo ha risposto al provvedimento che aveva a suo tempo avviato la Giunta. Peraltro il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecuzione della sentenza del TAR Valle d'Aosta, e ciò rafforza ulteriormente la già legittima continuazione del rapporto con l'attuale appaltatore, visto che anche prima non poteva considerarsi bloccato l'esercizio del potere da parte dell'Amministrazione, anche alla luce del gravissimo danno che avrebbe subito l'interesse pubblico generale da un'eventuale ingiustificata sospensione del servizio, senza contare che l'aggiudicazione dell'attuale servizio - ma questo lo ha già sottolineato l'interpellante - a fronte di attestazioni positive di stima da parte degli utenti permette alla Regione di conseguire un risparmio notevole se raffrontiamo le due cifre economiche.

È vero, come ho già avuto occasione di sottolineare in iniziative simili in Consiglio, che la valutazione di questo appalto non si è basata esclusivamente sull'aspetto economico, ma a parità di condizioni e di garanzia che il servizio potesse essere svolto in modo corretto, come a noi risulta che avvenga, l'Amministrazione ha scelto di concedere l'appalto a quelli che hanno fatto un ribasso economico più alto.

Per l'ultimo punto, vale solo la pena di sottolineare - e così rispondiamo direttamente a questo punto 3, per il quale chiaramente il linguaggio della risposta è di tipo prettamente tecnico-legale - che il Consiglio di Stato, emettendo l'ordinanza, ha valutato oltre alla gravità, l'attualità di irreparabilità del danno, una consistente presenza di ragioni di diritto per l'accoglimento dell'appello.

Ragioni che possono sintetizzarsi con l'inammissibilità del ricorso COTA per totale carenza di interesse, per omessa o tardiva impugnazione, e impugnazione di atti non incidenti su posizioni giuridiche tutelabili, oltre ad una generale infondatezza di fatto e di diritto del ricorso medesimo. Questi sono i contenuti di tipo giuridico, che stanno poi alla base delle motivazioni dell'ordinanza del Consiglio di Stato che sospendeva la precedente ordinanza del TAR.

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI)Ringrazio l'Assessore per le risposte che in un certo senso mi aspettavo, perché era giunta nel frattempo notizia della sospensione della deliberazione del TAR da parte del Consiglio di Stato.

L'Assessore ha esordito dicendo: difficoltoso questo appalto, un po' come sono tutti gli appalti. Quando si fa una gara di appalto, in effetti c'è una serie di complessità da tenere presente.

Io invece ho usato un aggettivo, anomalo, che ho rilevato dalla deliberazione del provvedimento dirigenziale, perché anomala era l'offerta della società che teoricamente aveva fatto alla Regione l'offerta meno vantaggiosa, cioè si era discostata dal punto di partenza di 5,9 miliardi di solo 0,10.

Avrei ritenuto, come dirigente della Regione di porre attenzione certamente alla convenienza e all'economicità della scelta e che non può che non essere a favore della Regione, ma della "anomala" e che io considererei anomala, offerta di un ribasso del 17 percento, perché i casi sono due: o i tassisti di Aosta non sanno farsi i conti in tasca, per cui sono incompetenti sotto la materia dell'offerta finanziaria, o la ditta capogruppo dell'insieme di imprese che poi ha vinto l'appalto, aveva qualche conoscenza maggiore rispetto a quelle che erano nel bando di appalto.

Andando a vedere i prezzi posti alla base dell'asta, ho anch'io evidenziato nella lettura un'anomalia, una strana anomalia, che è legata alla tariffa per il trasporto singolo urbano con autoveicolo non attrezzato; qui la base dei prezzi prendeva in considerazione una serie di prezzi, una era una tariffa per trasporto di singolo urbano con autoveicolo attrezzato, corse inferiori ai 17 km, 38.000 lire; una era la tariffa per il trasporto singolo urbano con autoveicolo non attrezzato, sempre all'interno dei 17 km, di 18.500 lire.

Quando si trattava poi di trasporto di singolo extraurbano con autoveicolo attrezzato, si quantificava un prezzo d'asta di base di 2.800 lire/km, per il trasporto di singolo extraurbano con autoveicolo non attrezzato, di 1.100 lire/km.

Quando poi si andava al trasporto collettivo, la tariffa per il trasporto collettivo urbano, cioè all'interno di 17 km, che per il singolo vedeva una quota di 18.500 lire a corsa, la tariffa a corsa per il trasporto collettivo urbano, senza specificare se con mezzo attrezzato o non attrezzato, era di 97.500 lire. La tariffa per trasporto collettivo extraurbano, anche qui senza specifica di attrezzatura o non attrezzatura, era di 2.800 lire, esattamente come lo era per il veicolo singolo extraurbano. Quindi l'anomalia è evidente (io non sono ancora riuscito a farmela spiegare da nessuno, perché nessuno riesce a spiegarmela): mentre per il veicolo attrezzato la tariffa al km è sostanzialmente sul singolo e sul collettivo identica, per quanto riguarda il singolo urbano e il collettivo urbano passa da 18.500 lire a 97.500, cioè si prevede che la media del collettivo sia di 4-5 volte superiore al singolo.

Allora io credo che, dando per scontato che la gente non è stupida, sia abbastanza anomalo e anche facilmente comprensibile che anche alla luce di quello che lei ha dichiarato appena adesso, cioè che c'è stato un aumento di circa 200 richieste nell'ultimo periodo, i famosi 4,8 miliardi anticipati saranno "sforati" e anche di parecchio, perché si fa base il prezzo della singola corsa, quando si porta una persona prende 18.500 lire, se ne porta due ne prende cinque volte tanto!

Allora io segnalo due anomalie: che quando si parla di trasporto collettivo non si specifica nel bando di appalto se con mezzi attrezzati o con mezzi normali; che il prezzo base d'asta per il trasporto collettivo rispetto a quello singolo urbano è di cinque volte superiore, quindi ci sono modi diversi di dare lo stesso servizio, probabilmente.

Io sollevo questa eccezione e vorrei anche che l'Assessore la facesse presente al dirigente che ha firmato l'aggiudicazione di questa gara di appalto, perché secondo me non è regolare nella sostanza, lo dico ufficialmente, non nella forma; è un'evidente elusione nella sostanza. Qualcuno sapeva a discapito di altri che i conteggi potevano essere fatti in maniera diversa, altrimenti non si giustifica che su 5,9 miliardi di prezzo di base, uno presenti un ribasso del 17 percento e l'altro dello 0,10 percento, perché o è un fenomeno uno o è completamente incosciente e irresponsabile l'altro.

Io credo che le persone facciano i propri interessi, che nessuno lavori gratis e che nessuno parta per produrre un servizio dal quale non pensa di guadagnare.

Credo anche che la base d'asta che la Regione aveva indicato di 5,9 miliardi sui servizi precedenti prevedesse un certo impegno di spesa. Ora, prevedere che ci sia un miliardo in meno su 5 di spesa per l'anno successivo è molto attraente per l'amministratore pubblico, lo voglio anche sottolineare, ma secondo me avrebbe dovuto rappresentare questa offerta così bassa l'anomalia nella gara di appalto e non viceversa!

Fatta la mia osservazione, doverosa per un Consigliere che sta all'opposizione e che deve fare controllo, mi rimetto agli organi che devono stabilire se queste gare di appalto, difficoltose come dice l'Assessore - mentre io dico che questo è anomalo - siano corrette per l'Amministrazione oppure no.