Oggetto del Consiglio n. 1387 del 8 giugno 2000 - Verbale

OGGETTO N. 1387/XI - Iniziative a tutela della dignità e dell’integrità fisica delle donne extra-comunitarie. (Approvazione di mozione)

Il Vicepresidente Marco VIÉRIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri TIBALDI, FRASSY e LATTANZI e allegata al punto 42 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere TIBALDI.

Interviene il Consigliere Secondina SQUARZINO.

IL CONSIGLIO

- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: ventisei);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

PREMESSO:

- che tra le violazioni dei diritti umani figurano le mutilazioni sessuali sulle bambine, praticate in più di quaranta paesi del mondo;

  • che secondo una recente stima ben 110 milioni di donne soffrono di gravi ferite, anche letali, per tutta la loro vita e che in Italia vivono almeno 38 mila donne infibulate o escisse e 20 mila bambine appartenenti a culture in cui sono tradizionalmente previste una o entrambe le mutilazioni;
  • che l’OMS, la Commissione ONU per i diritti umani e molti organismi internazionali sono preoccupati del continuo aumento di tali pratiche barbariche, che oltre a ledere l’integrità fisica e la salute, costituiscono una pesante umiliazione della condizione femminile;
  • che tali pratiche, pur essendo implicitamente vietate in Italia, troverebbero attuazione presso gruppi di immigrati extracomunitari ivi dimoranti, con le immaginabili e pesanti conseguenze di ordine sanitario, sociale e morale;
  • che ufficialmente nessuno, in Italia, si è finora interessato di sapere cosa succede alle bambine di queste comunità;
  • che paesi come la Gran Bretagna e Canada hanno invece emanato leggi specifiche per eliminare le mutilazioni;

IL CONSIGLIO REGIONALE

IMPEGNA

la Giunta regionale e i Parlamentari valdostani a intraprendere tutte le iniziative ritenute necessarie o anche solo utili a inibire tutte le violazioni che offendono la donna nella sua realtà fisica e nella sua dignità e ad attivarsi presso le competenti autorità governative nazionali affinché trovino concreta applicazione i princìpi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.

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