Oggetto del Consiglio n. 1386 del 8 giugno 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1386/XI Iniziative per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan. (Approvazione di mozione)
Mozione Richiamata la risoluzione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta n. 2256/X, del 6 novembre 1996, con la quale si impegnava il Presidente del Consiglio a farsi interprete presso le autorità competenti dello sdegno e della solidarietà della comunità valdostana e a sollecitare il Governo a chiedere che l’ONU agisse con determinazione e fermezza presso le autorità afghane affinché venissero rispettati in quel paese i fondamentali diritti umani;
Preso atto delle notizie che continuano a giungere dall'Afghanistan che danno un quadro sempre più allarmante delle condizioni in cui è costretta tutta la popolazione femminile di quel Paese;
Ritenuto che le discriminazioni, cui sono sottoposte le donne a causa dell’applicazione rigidissima e disumana delle norme "sharia" imposte dai giovani "taleban" che hanno conquistato Kabul, violano elementari diritti umani;
Ricordato che fra i principi sanciti solennemente nella IV Conferenza ONU di Pechino sono inseriti i diritti umani delle donne e delle bambine come parte integrante, inalienabile e indivisibile dei diritti umani universali;
Ribadito altresì che la partecipazione piena e paritaria delle donne nella vita politica, civile, economica, sociale e culturale, a livello nazionale e internazionale, e l’eliminazione di tutte le forme di discriminazioni in base al sesso, sono obiettivi prioritari della comunità internazionale;
Presa conoscenza del verbale, in data 27 marzo 2000, del Comitato regionale di coordinamento per la Cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, con il quale si dà mandato ai Consiglieri regionali membri di detto Comitato, di sottoporre il problema della condizione delle donne in Afghanistan al Consiglio regionale, per l’adozione di una risoluzione;
Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta
Invita
Il Presidente del Consiglio regionale a:
1) chiedere al Governo di intervenire presso le competenti sedi internazionali affinché sollecitino le autorità afghane a rispettare in quel Paese i fondamentali diritti umani;
2) disporre l’invio della presente risoluzione alla sede dell’ONU;
3) sostenere tutte le iniziative che vengono intraprese per porre termine a questa crudele e assurda discriminazione nei confronti delle donne afghane.
Si allega il verbale del giorno 27 marzo 2000 relativo alla riunione del Comitato regionale di Coordinamento degli interventi di cooperazione, solidarietà ed educazione allo sviluppo.
F.to: Cerise - Squarzino Secondina - Fiou - Marguerettaz - La Torre
Allegato
(Omissis)
PresidenteLa parola al Consigliere Cerise.
Cerise (UV)Ce n'est pas une question nouvelle tout en tenant compte que le Conseil régional a adopté sur ce même sujet une résolution en 1996.
Malheureusement la condition de vie des femmes est devenue encore pire à la suite des changements politiques de l'Afghanistan avec la prise du pouvoir des fondamentalistes musulmans.
Nous savons comme l'opinion publique a été frappée par les nouvelles qui parviennent de ce Pays et qui donnent un cadre toujours plus grave sur la condition de vie des femmes.
Face à cette situation certaines organisations ont donné cours à la récolte des signatures pour les envoyer au siège de l'ONU afin de solliciter une intervention de la part de cette très grande et puissante organisation mondiale.
Une requête d'adhésion à cette initiative a été avancée au Comité régional pour la coopération avec les pays en voie de développement.
Dans la séance du 27 mars le même comité a examiné la question prenant la décision de confier mandat aux Conseillers régionaux faisant part du même comité de proposer au Conseil régional une motion pour inviter le Président du Conseil à faire toutes les démarches nécessaires auprès du Gouvernement italien afin de solliciter les autorités de l'Afghanistan à respecter les droits fondamentaux de l'homme, à envoyer la décision de ce Conseil régional au siège de l'ONU où parviendront aussi les signatures recueillies par les différentes associations et enfin à soutenir toutes les initiatives possibles pour mettre fin à cette cruelle et inacceptable condition de vie à laquelle les femmes de ce Pays sont soumises.
PresidenteNon vedo altri colleghi prenotati, quindi chiudo la discussione generale.
Per dichiarazione di voto? Nessuno chiede la parola.
Pongo in votazione la mozione in oggetto:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità.