Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1365 del 7 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1365/XI Problematiche concernenti l'affido ad un professionista della gestione dell'Ufficio tecnico-patrimoniale dell'USL. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso:

- che l’U.S.L. della Valle d’Aosta da parecchi anni ha affidato all’esterno la gestione del proprio ufficio tecnico-patrimoniale a causa della mancanza di personale in ruolo;

- che il professionista incaricato deve espletare la propria consulenza "presso l’azienda U.S.L. Valle d’Aosta o presso l’Assessorato regionale alla Sanità";

- che la propria attività consiste, tra l’altro, nella "partecipazione ai lavori della Commissione per le strutture ospedaliere istituita presso l’Assessorato regionale della Sanità", nell’"elaborazione, in collaborazione con i tecnici dipendenti dell’U.B. tecnico-patrimoniale degli studi esigenziali e degli studi di fattibilità?";

Rilevato che il medesimo professionista risulta essere stato incaricato, contemporaneamente alla consulenza di cui in premessa, di progettazioni inerenti lavori di manutenzione, di studi esigenziali e di altre consulenze di vario genere da parte dell’U.S.L. della Valle d’Aosta;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali per sapere:

- se sia a conoscenza di tale situazione;

- se non ritenga che la duplice veste di progettista e di consulente siano incompatibili con la partecipazione ai lavori della commissione per le strutture ospedaliere istituita presso l’Assessorato regionale alla Sanità;

- se non ravvisi una violazione dei principi indicati dalla legge regionale 12/96 e successive modificazioni.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Sappiamo che l'Assessore si sta attivando per cercare di risolvere le problematiche aperte in campo sanitario.

Nell'esordire nell'illustrazione di questa interpellanza vorrei soffermarmi su una definizione di tipo morfologico, cioè il lustro che non è quel sostantivo di tipo valutativo e positivo con cui si può definire l'attività dell'USL in Valle d'Aosta, ma è l'unità di misura temporale con cui si misurano i tempi necessari per affrontare e risolvere i problemi che vi sono nell'USL!

Abbiamo visto con l'interpellanza che ha presentato il collega Lattanzi come un lustro sia stato il periodo necessario per arrivare alla vicenda o perlomeno per tentare di definire la vicenda del primariato di Urologia e il lustro è il tempo che è trascorso da quando l'Ufficio tecnico-patrimoniale dell'USL è nei fatti appaltato all'esterno.

Riteniamo che l'appalto esterno del Coordinamento dell'Ufficio tecnico-patrimoniale, soprattutto a seguito della legge che questo Consiglio ha approvato all'inizio di quest'anno, legge che ha dato la personalità giuridica e ha effettuato il trasferimento delle proprietà immobiliari all'USL, riteniamo che la gestione esterna dell'ufficio tecnico-patrimoniale sia uno di quei problemi che deve essere ovviato quanto prima, perché la gestione di un ufficio tecnico-patrimoniale di un soggetto che ha personalità giuridica è sicuramente una delle prime cose che deve essere portata all'interno dell'organizzazione e dei ruoli del soggetto stesso.

Nell'esaminare questa situazione ci siamo resi conto come questo incarico, che è stato nei fatti reiterato dal 1986 ad oggi, abbia diversi aspetti che non vorrei definire anomali, ma sicuramente curiosi, perché abbiamo potuto vedere come nelle delibere dell'USL venissero definiti i compiti di questo coordinatore dell'ufficio tecnico-patrimoniale.

Fra i vari compiti conferitigli vi è l'incarico di partecipare ai lavori della commissione per le strutture ospedaliere, che è costituita presso l'Assessorato regionale; sappiamo benissimo come sia importante questa commissione, perché ormai la sanità valdostana è un cantiere edile a cielo aperto da molti lustri perciò è una commissione che ha un compito importante: quello di valutare tutte le varie modifiche, tutte le varie implementazioni dell'Ospedale regionale, funge da supporto al direttore amministrativo nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie e, ancora, - così sta scritto nel protocollo di incarico - sviluppo e organizzazione dell'area progettuale dell'unità budgetaria stessa.

Ci siamo resi conto che la persona che ha ottenuto questo incarico di consulenza esterna nei fatti fa ben più di quello che uno poteva immaginarsi, ossia fa il consulente esterno, fa il progettista ovviamente esterno per conto dell'USL e partecipa anche alla commissione, costituita presso l'Assessorato regionale, preposta a valutare quegli stessi progetti che questo professionista redige a seguito degli incarichi che la stessa USL gli conferisce.

La prima domanda probabilmente è retorica, Assessore, perché la risposta penso che non possa che essere affermativa, nel senso che siamo profondamente convinti che l'Assessore, da buon conoscitore e da attento amministratore delle vicende interne all'USL, sia sicuramente informato di questa situazione che vi è all'interno dell'USL Valle d'Aosta.

Allora vorremmo capire se non ritenga che ci sia comunque un'evidente incompatibilità fra le funzioni di controllo o perlomeno di vaglio o perlomeno di valutazione che la commissione, costituita presso il suo Assessorato, nei fatti espleta rispetto ai progetti che questo professionista ha comunque redatto.

Mi riferisco al progetto della psichiatria, mi riferisco al progetto della risonanza magnetica, mi riferisco al progetto della ricollocazione e ristrutturazione della farmacia interna dell'Ospedale.

Non solo, ma noi abbiamo avuto dei dubbi e vorremmo essere confortati in questo senso dall'Assessore se in tutti questi incarichi siano state rispettate le norme della legge regionale n. 12/96 e successive modificazioni per quanto riguarda il conferimento degli incarichi professionali inerenti opere di progettazione.

Non era espressamente indicato nell'interpellanza, ma ci permettiamo di ampliare questa considerazione e questa perplessità sugli appalti che a più riprese l'USL ha conferito per quanto riguarda i vari interventi inerenti la struttura ospedaliera. Ci è venuto il dubbio che l'USL non stia praticando e rispettando i principi della legge regionale n. 12/96 che riprende poi i principi della "Merloni ter".

Considerato che fino a un anno fa l'Amministrazione regionale, nella fattispecie l'Assessorato regionale era preposto al controllo addirittura preventivo di tutta una serie di atti, fra cui gli atti di appalto, penso che l'Assessore possa essere preciso su questa ultima domanda che abbiamo evidenziato nell'interpellanza.

PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Ho capito dall'intervento del Consigliere Frassy qual è il nocciolo della questione, mentre avevo avuto delle difficoltà a capire questo dal tenore dell'interpellanza.

L'Assessorato è sicuramente a conoscenza del fatto che l'USL nella gestione del Dott. Bragonzi ha attivato questo incarico per l'Arch. Lapi, il Consigliere si riferisce sicuramente all'Arch. Lapi al quale ha affidato l'incarico di una consulenza fin dal 1997 per il supporto tecnico all'unità budgetaria tecnico-patrimoniale in assenza di figure dirigenziali interne per le quali ricordo che è stato indetto il concorso in data 13 marzo 2000 con deliberazione del Commissario straordinario dell'USL n. 699.

La data di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso era l'11 maggio scorso e il concorso sarà probabilmente espletato entro il prossimo mese di luglio.

Sulla seconda domanda vorrei chiarire che forse c'è un equivoco perché questa commissione citata nell'interpellanza esisteva, ma non esiste più, è stata annullata, era una commissione interna all'Assessorato per monitorare i lavori ospedalieri, ma - e questo mi pare di averlo capito dall'intervento del Consigliere - non ha mai avuto funzioni di controllo dei progetti.

La commissione non aveva una valenza di tipo tecnico perché dal punto di vista tecnico sul contenuto dei progetti l'USL aveva una duplice funzione: per gli appalti gestiti direttamente se li gestiva direttamente e questi non erano comunque atti soggetti al controllo preventivo della Regione, mentre quelli che vengono gestiti direttamente, così come vengono gestiti attualmente dall'Assessorato dei lavori pubblici, seguono l'iter dell'Assessorato che ha le sue procedure di controllo interno.

Ma questa commissione, che addirittura era presieduta da me stesso, aveva solo una valenza di coordinamento dei lavori e di monitoraggio del tutto, considerati i grossi problemi che ci sono nei lavori stessi, ed è stata eliminata se non vado errato alla fine del 1998, primi del 1999, però non c'è una data ufficiale perché non era stata istituita ufficialmente, comunque è stata sostituita da un gruppo di lavoro anche questo con una valenza ancor meno tecnica che vede coinvolti i funzionari dell'Assessorato del territorio e ambiente, i funzionari dell'USL e i funzionari dell'Assessorato della sanità, gruppo che ha il compito appunto di coordinare i lavori in atto.

È vero che ad alcune di queste riunioni del gruppo di lavoro l'Arch. Lapi ha partecipato, ma vi ha partecipato sotto delega del direttore generale senza potestà decisionale perché la potestà decisionale è del direttore generale dell'USL. Sotto questo punto di vista le strutture dell'USL e dell'Assessorato non ravvisano alcuna violazione ai principi della legge regionale n. 12/96.

Dal mio punto di vista posso convenire con il Consigliere Frassy circa l'inopportunità di affidare incarichi di progettazione a un consulente anche se da informazioni assunte presso l'USL gli stessi sono stati limitati e dettati a volte da ragioni di urgenza.

Il Consigliere ha citato prima la Psichiatria. A me non risulta che ci sia un incarico ufficiale e formale, anche se posso andare ad accertarlo, di progettazione della Psichiatria. Mi risulta che il Dott. Bragonzi aveva bocciato totalmente all'epoca il progetto che era stato affidato nel lontano 1992 dall'Amministrazione regionale di allora e lo aveva fatto rifare probabilmente utilizzando le competenze dell'Arch. Lapi, ma non mi risulta che a questo scopo sia stato affidato un incarico però, ripeto, sono informazioni che non ho, su cui non posso entrare più di tanto nel merito.

Il gruppo di lavoro comunque, ripeto, non ha mai esaminato progetti presentati dall'Arch. Lapi per cui non c'è mai stata questa duplice veste di controllore-controllato, lo chiarisco perché mi pare sia questo il nocciolo della questione proprio perché il gruppo di lavoro non ha questa funzione. Il gruppo ha solo la funzione di monitorare i lavori e di dare una programmazione della tempistica sullo spostamento dei reparti, sullo spostamento dei letti, sulla chiusura di alcune stanze piuttosto che di altre.

Devo dire che l'Assessorato aveva più volte, in passato, invitato la Direzione dell'USL a prevedere in ruolo un ingegnere, ma tale indicazione non era mai stata oggetto di eccessiva attenzione da parte del direttore generale precedente il commissario straordinario.

Lo dico in tutta franchezza perché più volte personalmente avevo contestato la presenza di un consulente non in quanto progettista, ma di un consulente in quanto responsabile capo dell'ufficio tecnico perché in questa veste non era presente 5 giorni su 7 in USL e non aveva l'autorità per poter seguire i lavori. Il commissario ha recepito queste sollecitazioni tant'è che stiamo per arrivare all'espletamento del bando di concorso. Altro non ho da aggiungere.

Dal punto di vista tecnico concordo sull'impostazione del Consigliere Frassy perché è vero che dal momento in cui l'USL con la legge regionale ha avuto il riconoscimento di personalità giuridica a tutti gli effetti rientra nell'applicazione della legge n. 12 anche se tale legge non citava nel 1996, poi le successive modificazioni hanno meglio chiarito, fra i destinatari dell'applicazione della normativa espressamente l'USL, ma faceva riferimento a strutture con un finanziamento da parte degli enti di cui sopra, questo è vero, però non aveva personalità giuridica come si sa.

Di certo l'USL ha sempre seguito una sua procedura, ma sotto questo punto di vista le cose sono rientrate perché senza dubbio la legge n. 12 deve essere applicata anche da parte dell'USL.

Concludo dicendo che se la preoccupazione, giusta sotto questo punto di vista, del Consigliere Frassy riguardava la duplice veste di controllore-controllato, su questo posso escluderla in assoluto.

Circa l'opportunità o meno di affidare certi incarichi ritengo che l'USL lo abbia fatto nell'ambito della consulenza, ma non nell'ambito di un incarico di progettazione vero e proprio, tranne quello, come risulta dagli atti di cui mi sono fatto mandare un elenco, dello spostamento della farmacia motivato da ragioni di urgenza perché nella programmazione generale della realizzazione della radioterapia e della risonanza magnetica non era stata prevista la tempistica giusta nel liberare gli spazi attualmente occupati dalla farmacia da spostare nei locali dell'ex lavanderia.

Questa è la motivazione per la quale all'interno della progettazione è stato dato incarico di fare il piccolo progettino per lo spostamento dai locali della farmacia ai locali dell'ex lavanderia.

Questo è quanto posso riferire e che è a conoscenza dell'Assessorato.

PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Soddisfatto e preoccupato: può sembrare un paradosso.

Sono soddisfatto perché l'Assessore ha condiviso le preoccupazioni emerse nell'interpellanza.

Sono preoccupato non tanto per questa convergenza politico-amministrativa, ma per il fatto che siano comunque confermate le preoccupazioni che avevamo espresso.

Fra l'altro voglio aggiornare io l'Assessore perché in data 24 ottobre 1996 c'è stato uno studio per l'Unità operativa di Psichiatria che poi è stata oggetto di ulteriori due delibere sempre da parte dell'USL, sempre all'Arch. Lapi.

La preoccupazione nasce anche da alcune questioni note e che l'Assessore ha ricordato, nel senso che il precedente Direttore generale, Dott. Bragonzi, insieme all'Arch. Lapi erano stati i detrattori del progetto di rimodulazione della Psichiatria.

La cosa strana è che successivamente l'Arch. Lapi ottenga l'incarico per rielaborare le linee della ristrutturazione della Psichiatria. Questo ruolo duplice di controllore e di controllato è un po' la costante, preoccupante, di questo professionista.

Questo per dire che prendiamo atto con soddisfazione che sia stato pubblicato il bando e ci auguriamo che il termine di luglio sia un termine che l'USL voglia rispettare per l'espletamento di questo concorso.

Vogliamo però evidenziare un'altra preoccupazione perché mi sembra che l'Assessore abbia sostanzialmente confermato che l'USL non ha rispettato la legge n. 12/96, sostenendo che la personalità giuridica le è stata conferita solo a inizio anno e che di conseguenza nel periodo precedente non fosse soggetta a questo tipo di obbligo giuridico.

Noi non lo condividiamo assolutamente, Assessore, lei lo sa benissimo, perché se è vero che nella legge non era citata espressamente l'USL, è altrettanto vero che tutti i soggetti appaltanti che avessero atti controllati dalle amministrazioni pubbliche citate, dunque dalla Regione, o che fossero finanziati, ed è il caso dell'USL, nella totalità o quasi dagli enti pubblici, erano soggetti al rispetto di questa legge.

Perché esprimo una fortissima preoccupazione? Perché sappiamo che questo tipo di procedura che è posta anche a garanzia dei meccanismi della concorrenza e della trasparenza era una procedura che doveva essere gestita dal direttore amministrativo.

Sapere che il direttore amministrativo oggi è il direttore generale e che ha ignorato per ben 3 anni la legge regionale n. 12/96 in materia di appalti ci crea qualche perplessità su come potrà essere gestito l'intero meccanismo della sanità valdostana. Questo era un aspetto prettamente amministrativo che avrebbe dovuto essere gestito in maniera rigorosa. Le conferme che a mezza voce l'Assessore ci ha dato ci lasciano effettivamente perplessi per quello che sarà il futuro prossimo venturo della sanità.