Oggetto del Consiglio n. 1364 del 7 giugno 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1364/XI Fenomeni di dissesto idrogeologico verificatisi lungo la strada regionale n. 24 di Rhêmes in occasione di interventi di protezione stradale. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso:
- che sono in corso d’opera alcuni lavori di sistemazione della strada regionale n° 24 di Rhêmes-Notre-Dame in località Tâche (Introd);
- che il fenomeno di dissesto idrogeologico si sarebbe verificato contestualmente e successivamente alla realizzazione di una pista forestale in località Bois de Parriod, a causa della rottura di alcune sorgenti idriche a monte della strada regionale n° 24;
- che i lavori di sistemazione sono stati aggiudicati nel 1999 all’impresa Edil Costruzioni di Genova;
- che tali lavori stanno comportando un notevole intervento di disboscamento e di scavo lungo la strada, con evidente preoccupazione degli abitanti del villaggio e dei proprietari dei terreni interessati dalle opere;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere:
1) quale nesso logico sussiste tra i lavori di costruzione delle opere di protezione stradale e il movimento franoso di località Bois de Parriod;
2) per quale ragione siano stati disposti tali lavori prima di canalizzare adeguatamente l’acqua che scorre a valle lungo il versante boscato;
3) se non ritiene indispensabile e urgente riconsiderare completamente la tipologia e le modalità dell’intervento di sistemazione, in quanto, così concepito, risulta tecnicamente superfluo e inutilmente costoso.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI)Come l'Assessore ben sa, su un tratto della strada regionale n. 24, che si reca a Rhêmes, sono in corso una serie di lavori di una certa importanza, che risultano da un insieme di delibere che risalgono al 1995. Lavori che stanno comportando un intervento stradale di una certa entità, in particolare un disboscamento altrettanto ampio.
La località interessata si trova nei pressi di due villaggi; quello più prossimo è il villaggio di Tâche in Comune di Introd.
Questo fenomeno di dissesto idrogeologico si è verificato in seguito sì a delle copiose precipitazioni che sono cadute ad inizio 1995, ma - dopo un sopralluogo che è stato fatto dal sottoscritto sulla zona in cui si stanno effettuando i lavori - in seguito anche alla costruzione di una pista forestale a monte della strada regionale interessata dai lavori. La pista forestale si trova in località di Bois de Parriod, che sarebbe a monte del villaggio di Tâche, dalla cui zona sarebbe sgorgata un'enorme quantità di acqua che ha creato questo fenomeno di fragilità del versante, una situazione idrogeologica nei confronti della quale era doveroso intervenire.
Nel 1999 sono stati aggiudicati i lavori di sistemazione stradale a un'impresa di Genova, e questi lavori stanno comportando un intervento di notevole rilievo. Perché allora si propone questa interpellanza?
Questa interpellanza viene proposta perché non si riesce a capire quale sia il nesso logico esistente fra i lavori che sono stati progettati e che sono in corso d'opera, riguardanti il versante stradale, e non si sia intervenuti a monte per cercare di evitare la caduta dell'acqua che sgorga da queste sorgenti, che sarebbero state portate alla luce in seguito ai lavori di costruzione di una pista forestale a monte e parallela al tratto stradale 24.
Vorremmo sapere per quale ragione sono stati disposti tali lavori prima di canalizzare adeguatamente l’acqua di sorgente che scorre a valle lungo il versante boscato di Bois de Parriod, e se a fronte di questa iniziativa non sia indispensabile e urgente riconsiderare completamente la tipologia e le modalità dell’intervento che ripeto è necessario, ma che, così concepito, risulta tecnicamente superfluo e inutilmente costoso, in quanto si interviene a valle di una situazione, quando invece a monte il problema continua a sussistere. E come ben sappiamo l'acqua, per un principio di gravità, scende in basso.
Questa è la ragione per cui oggi presentiamo questa interpellanza, e sulla quale sarebbe interessante, oltre alle delibere che abbiamo raccolto nei giorni scorsi a documentazione e a istruzione di questa iniziativa, conoscere il punto di vista della Giunta, visto che i lavori comportano una certa spesa e che l'intervento sta preoccupando parte degli abitanti della località Tâche, i quali non riescono a comprendere le ragioni per le quali sia stata iniziata un'opera di questo tipo, quando il problema continua a sussistere a monte della strada regionale 24.
Attendo la risposta e poi mi riservo una eventuale replica.
PrésidentLa parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.
Vallet (UV)Il fenomeno franoso citato nell'interpellanza si è sviluppato con evidenti effetti nel corso dell'aprile 1994 a seguito, come è stato ricordato, di un periodo piovoso. Esso ha interessato un settore di pendio già coinvolto negli anni precedenti da uno schianto di alberi per azione del vento, che aveva determinato diffusi danni al suolo nella zona con profonde lacerazioni, causando di conseguenza un indebolimento delle caratteristiche geotecniche della parte più superficiale del terreno.
L'azione di ruscellamento superficiale delle acque piovane infiltratesi lungo le lacerazioni presenti lubrificando il piano di contatto roccia-terreno, ha rappresentato la causa innescante del fenomeno, determinando il verificarsi di scivolamenti di terreno, rotolio di blocchi e colate di terra.
La causa quindi non è da farsi risalire alla costruzione della pista forestale; questo peraltro è stato determinato anche da una perizia svolta per conto del Tribunale di Aosta nell'ambito di un procedimento che era stato aperto sulla base di un esposto; procedimento che peraltro è stato archiviato. Gli effetti di tale dissesto si sono ripercossi sul sottostante bosco, sulla pista di servizio dell'ENEL e sulla sottostante strada regionale.
Il fenomeno si presenta tuttora in attività con accelerazione durante il periodo di disgelo, in concomitanza di eventi pluviometrici particolarmente intensi.
Risultando improponibili interventi di consolidamento nella zona di distacco per motivi legati alla superficie e ai volumi di terreno potenzialmente mobilizzabile e alle dinamiche gravitative proprie di tali fenomeni, ad eccezione di quegli interventi volti a limitare e a ridurre i fattori innescanti, che sono stati immediatamente messi in opera - mi riferisco ai drenaggi e alla raccolta delle acque -, era necessario procedere con un intervento che limitasse gli effetti negativi ed i conseguenti rischi sulle strutture ed infrastrutture presenti a valle.
Non è esatto dire che non è stata rimossa la causa scatenante, nel senso che sin da subito il Servizio Bacini montani ha operato per regimare le acque a monte della zona di distacco.
Durante le fasi parossistiche dei fenomeni, la strada regionale è stata interessata da crolli e rotolii che erano giunti a ridosso della sede viabile e da colate di terra e fango, che avevano invaso totalmente la strada nel tratto a monte dell'abitato di Tâche.
Visto che l'effetto di filtro del bosco a monte della strada regionale mostrava una progressiva riduzione della sua funzione, era necessario mettere in opera una struttura che contenesse i fenomeni franosi, prevedendo in tal senso un vallo in terra associato a barriere paramassi.
Attualmente sono in corso questi lavori, che nel dettaglio consistono: nel posizionamento di due filari di barriere paramassi aventi la funzione di proteggere la strada regionale dalla caduta di massi (intervento che è stato completato); nella realizzazione di un vallo in terra armata a bordo della strada regionale con funzione di protezione sia dalla caduta dei massi che di contenimento delle colate di fango; nella realizzazione di opere di raccolta, canalizzazione e tubazione a monte e a valle dell'intervento, al fine di convogliare e smaltire le acque. Non è esatto quindi dire che l'intervento non preveda questo tipo di provvedimento.
I lavori che ho descritto sono realizzati per circa il 40 percento e fino ad ora non hanno comportato alcun problema particolare.
Il disboscamento dell'area necessaria è praticamente completato ed è risultato limitato all'abbattimento di piante di piccolo fusto, le altre erano state sradicate dal vento precedentemente alla frana.
Il nesso logico tra i lavori di costruzione delle opere di protezione stradale e il movimento franoso è evidente, in quanto gli effetti di tale movimento franoso, quali la caduta dei massi e le colate di fango, hanno già interessato la sede della strada regionale, che è stata già chiusa al traffico per questo motivo. Effetti che minacciano di presentarsi ogniqualvolta avvengano intensi fenomeni di precipitazioni, mettendo a serio pericolo l'incolumità degli utenti la strada stessa.
Inoltre, nell'ambito dei lavori sopra descritti, è prevista anche la sistemazione dei canali di raccolta delle acque piovane del Bois de Parriod e il loro successivo smaltimento a valle. Tali opere, unitamente alla realizzazione del vallo in terra armata, rappresentano la misura necessaria per regolarizzare il deflusso delle acque superficiali.
Non rileviamo quindi motivazioni che possano richiedere modifiche nella tipologia e nella consistenza dell'intervento, così come progettato e appaltato. Esso è pienamente giustificato dal nostro punto di vista, in relazione alle dinamiche gravitative ancora in atto, e tiene conto anche della compatibilità ambientale di un'area posta all'interno e al margine del Parco nazionale del Gran Paradiso.
In conclusione, non mi è dato conoscere la fonte che ha valutato la validità tecnica dell'intervento, giudicandolo così come realizzato tecnicamente superfluo e inutilmente costoso. Sono evidentemente disponibile, qualora il Consigliere lo ritenga, a far illustrare il progetto nella Commissione competente dal tecnico progettista e dai tecnici del Servizio dell'Assessorato.
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI)Vede, Assessore, io non ho a disposizione tutti gli uffici, i funzionari e i tecnici di cui invece lei dispone e di conseguenza può fornire delle risposte che perlomeno sono formalmente anche gradevoli da sentire, perché ricche di terminologie specifiche e puntuali.
Mi sono limitato, e mi assumo la responsabilità della definizione "tecnicamente superfluo e inutilmente costoso" in quanto è una mia valutazione, forse un po' presuntuosa, ma mi sono limitato - come dicevo - a recarmi sul luogo per fare un sopralluogo, sollecitato da alcuni abitanti della zona, mi sono fatto anche una piacevole passeggiata lungo il bosco, Bois de Parriod, e quindi non mi sono solo limitato a commissionare agli uffici un parere o un punto di vista, una risposta all'interpellanza.
Lei, Assessore, dice che questa iniziativa edile era necessaria in quanto le copiose precipitazioni del 1994 hanno costretto l'intervento e su questo punto possiamo anche essere d'accordo. Ho appreso oggi che c'era stato un esposto presso la Magistratura, il cui esito è stata l'archiviazione: ciò non era nella mia conoscenza, tuttavia ho potuto verificare come anche quella pista forestale a monte abbia comportato lavori e interventi non indifferenti.
Le persone dalle quali sono stato sollecitato hanno unanimemente riconosciuto che l'intervento a monte, che consisteva nella realizzazione di questa pista forestale, ha creato un certo squilibrio idrogeologico sul versante, un versante che per sua natura è già fragile; di conseguenza sì le precipitazioni sono una causa, ma c'è anche un'altra causa, che è l'intervento dell'uomo.
E non è la prima volta, non è l'unico intervento dell'uomo quello che riguarda la pista forestale che sto citando, ma c'è stato anche un intervento in passato che riguarda invece la costruzione di una conduttura d'acqua che da Rhêmes va verso il bacino di Introd.
Dicevo che la valutazione tecnica è squisitamente personale, ma si fonda anche su un sopralluogo che è stato fatto lì di persona. E perché è stata fatta questa valutazione? Perché ci sembra irrazionale - ci perdoni il termine - intervenire a valle con opere di scavo di notevole entità, con opere di disboscamento di altrettanta entità, quando a monte l'acqua continua a sgorgare!
E mi sento di dissentire, anche perché l'ho constatato con i miei occhi recentemente, sulla sua affermazione che le opere di regimazione dell'acqua siano state effettuate secondo norma. La invito a recarsi sul posto e vedrà se lungo il versante non ci sono delle percolazioni che arrivano fino ove si stanno realizzando i lavori!
Come altrettanto superflua - e anche qui la invito a recarsi sul posto - è quella barriera metallica che viene prevista per proteggere la strada dalla caduta massi. A parte il fatto che il versante è tutto boscato, quindi i massi sono fermati prima dalle piante che non da quella retina metallica che è posta sulla sommità del muro di contenimento al bordo della strada, le opere non sono ancora completate e sono ben lungi dall'essere completate.
Quindi la risposta non mi sembra assolutamente congruente con lo stato di avanzamento dei lavori, e non mi sembra affatto razionale un intervento di questo tipo, perché comunque è costoso e comunque inutile mancando un intervento a monte.
Accolgo piuttosto volentieri l'invito dell'Assessore o a fare un sopralluogo, o perlomeno a verificare nella commissione competente lo stato dell'arte in quel luogo. L'entità finanziaria dell'intervento non è finora così elevata, siamo sui 500-600 milioni inclusa la progettazione, però l'opera ha un suo impatto ambientale. E visto che si tratta comunque di soldi pubblici, deve essere fatta secondo una logica e una ragione che qui assolutamente non sembrano sussistere.