Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1363 del 7 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1363/XI Situazione e gestione del reparto di Urologia dell'Ospedale. (Interrogazioni e interpellanza)

Interrogazione Preso atto tramite gli organi d’informazione che il TAR ha accolto il ricorso presentato, tramite i Suoi legali, dal Dr. Paolo Pierini, contro la nomina del Dr. Pierluigi Thiebat a primario di Urologia dell’Ospedale regionale di Aosta;

A conoscenza che il TAR, non ha motivato la sentenza definitiva;

A conoscenza, altresì, dell’esperienza, capacità, attaccamento al lavoro e professionalità dell’équipe medica che ha seguito nel passato il reparto di urologia;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l’Assessore competente per conoscere:

1) i criteri con i quali il Commissario dell’USL ha fatto la nomina del Primario di Urologia;

2) se ritiene tali criteri sufficienti a giustificare la scelta effettuata.

F.to: Beneforti

Interrogazione Venuti a conoscenza dell’accoglienza, da parte del Tribunale Amministrativo regionale di Aosta, del ricorso presentato dal dott. Paolo Pierini contro la nomina del dott. Pierluigi Thiébat a primario del reparto di Urologia dell’Ospedale di Aosta;

Evidenziando come tale accettazione del ricorso, giustificata secondo il dott. Pierini "a causa dell’insufficiente motivazione addotta nella scelta del dott. Thiébat da parte del Commissario dell’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta", getta un velo di confusione sui meccanismi di scelta da parte dell’U.S.L., sia in termini di immagine, sia in termini di trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica;

Preso atto che tra breve la Giunta regionale dovrà nominare il Direttore generale dell’Unità Sanitaria Locale, nomina per la quale si è candidato anche l’attuale Commissario;

Attendendo di conoscere in modo dettagliato la motivazione della sentenza in oggetto, prevista per il 19 giugno prossimo, che potrebbe, in caso di accoglienza delle ragioni addotte dal dott. Pierini, provocare l’annullamento della nomina in oggetto;

Preoccupati per le incerte prospettive di gestione del reparto di Urologia dell’Ospedale di Aosta;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se è a conoscenza della sentenza indicata in premessa;

2) le valutazioni in merito alla delicata questione;

3) le prospettive che si presenterebbero in caso di annullamento della nomina del dott. Thiébat a Primario del reparto di Urologia, in un’ottica di efficace gestione del reparto stesso.

F.to: Lanièce - Marguerettaz

Interpellanza In considerazione della recente sentenza del TAR della Valle d’Aosta relativamente alla nomina del Primario di Urologia dell’Ospedale di Aosta;

Considerata l’esecutività delle sentenze del medesimo organo di Giustizia Amministrativa;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali per sapere quali sono gli indirizzi che si intendono adottare per garantire un’efficace gestione del reparto di Urologia e i tempi entro i quali si intendono determinare le responsabilità di primariato e con quali procedure.

F.to: Lattanzi - Tibaldi - Frassy

PresidenteRicordo che al punto 21 sono abbinate anche le interrogazioni 12 e 13.

La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI) Credo che le tre iniziative, due interrogazioni ed una interpellanza, sul caso del Primario di Urologia, abbia sufficientemente indicato all'Assessore che c'è una forte attenzione da parte dei Consiglieri su questo argomento.

Per quanto riguarda il nostro gruppo, riteniamo che la notizia dell'accoglimento del ricorso del dott. Pierini da parte del TAR abbia riportato un po' più di fiducia da parte dei cittadini nelle istituzioni, in questo caso nel TAR, perché lo diciamo senza mezzi termini la nomina del dott. Thiébat era sembrata non solo a noi, a molti, l'ennesimo abuso di potere politico, un'ingiusta nomina sotto l'aspetto professionale e tecnico, e volendo fare anche qualche forzatura poteva far supporre anche qualche scambio di favore politico.

Non dobbiamo dimenticare che intorno a questa vicenda continua a rimanere inspiegato il lungo tempo passato di un ruolo chiave nel reparto di Urologia per quasi un lustro dell'assenza totale della nomina di un primario in questo senso.

D'altronde non era difficile, anche ai meno preparati in funzione a questa nomina, ai meno preparati nelle vicende USL, dove dice l'Assessore bisogna avere una notevole preparazione per potersi addentrare, ma anche per i meno preparati, dicevo, non era difficile non connotare la nomina del dott. Thiébat come incomprensibile sicuramente sotto l'aspetto tecnico-professionale, visti i trascorsi dei due candidati rimasti in lizza dopo l'esclusione di un terzo per l'ennesima prova di francese non superata.

Dicevamo, requisiti tecnico-procedurali non comprensibili visti i due curricula professionali che anche all'uomo della strada, come noi, evidenziavano titoli per entrambi i candidati di esperienze professionali importanti, per entrambi i candidati "master" di specializzazione, una lunga attività nell'ambito dell'urologia. Però la differenza fra i due candidati si esternava poi nella fase finale della loro attività professionale, là dove mentre un candidato operava a pieno titolo come chirurgo di urologia e addirittura negli ultimi due anni come primario di una USL italiana, con una serie di risultati importanti, visto il continuo flusso migratorio di Valdostani presso la sede nella quale lui lavorava, circa 800 casi di operazioni importanti negli ultimi 4-5 anni dal 1993 al maggio 2000, l'altro candidato era nostro collega in Consiglio comunale e operava più sulle delibere che sui pazienti.

Questa nomina aveva sorpreso e in molti casi indignato, perché non si comprendeva quali potevano essere le motivazioni vere, tecniche, professionali che avevano indotto l'allora Direttore generale Bosso, provvisorio, nominato dall'Assessore, a nominare un sindaco come primario, secondo noi diminuendo di molto il prestigio del reparto di Urologia della Valle d'Aosta.

Ora la nomina del nuovo direttore generale e la sentenza del TAR su questa vicenda crediamo che dovrebbero avere posto le condizioni per dare finalmente ai Valdostani una professionalità la migliore possibile e anche la migliore dimostrabile, visto il delicato compito che dovrà contraddistinguere i primari di urologia.

In questa interpellanza chiediamo all'Assessore come dirigente politico della sanità di illustrarci quali sono gli intendimenti, le procedure, i passaggi che con chiarezza e trasparenza andranno a determinare questa nomina, naturalmente previa acquisizione delle motivazioni della sentenza che non ci saranno prima del 19 di questo mese.

Però è importante per i Valdostani sapere dall'Assessore quali sono le procedure che lui intende, come dirigente politico della sanità, adottare e, vista la nomina dell'attuale dirigente sanitario, sicuramente il fattore "urologia" sarà già stato ambito di discussione approfondita.

PresidenteLa parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Obiettivamente mi aspettavo queste interrogazioni e questa interpellanza, dopo le notizie giornalistiche, però dovrò deludervi, in quanto so già che mi risponderete che non siete soddisfatti, perché non potrò entrare nel merito della questione per un duplice ordine di motivi: perché le valutazioni nel merito delle operazioni concorsuali sono di assoluta e stretta competenza delle commissioni concorsuali; perché, come già diceva il Consigliere Lattanzi, non siamo ancora in possesso della sentenza, non sappiamo cosa dice la sentenza, ovvero se la sentenza ha annullato perché c'è una carenza di motivazioni nell'atto deliberativo, come sembrerebbe, oppure perché c'è una carenza di motivazioni negli atti della commissione. Sono due fattispecie totalmente diverse.

Mi limito a ripetere quanto cita la normativa. La legislazione vigente, in particolare l'articolo 15 del decreto legislativo n. 502/92, comma 3, così come modificato dal decreto legge n. 517/93, recita: "Il contratto nazionale di lavoro dei medici in vigore, DPR 10 dicembre 1997 n. 484, prevede che venga preliminarmente emesso un giudizio di idoneità all'incarico quinquennale da apposita commissione di esperti verso i candidati che abbiano risposto all'avviso pubblico, essendo stati considerati ammissibili dalla stessa commissione. Il conferimento dell'incarico quinquennale fra i candidati giudicati idonei è di competenza esclusiva del direttore generale previa motivazione.

L'esame dei verbali della citata commissione ha evidenziato che la stessa, nel giudicare idonei i due candidati, ha specificato le proprie valutazioni sul curriculum e sul colloquio svolto con i candidati stessi, sottolineando un certo equilibrio per quanto attiene il giudizio complessivo relativo ai curricula, seppure con alcune differenziazioni nei singoli candidati, e un assoluto equilibrio nelle valutazioni relative ai colloqui sia sui temi organizzativo-gestionali, sia su quelli specialistico-assistenziali.

Incontri effettuati singolarmente con i candidati idonei, nonché con dirigenti medici del reparto - da parte del commissario straordinario - hanno portato a ritenere che il dott. Pierluigi Thiébat avesse i requisiti più adatti ad assicurare un maggior equilibrio organizzativo e gestionale all'interno dell'unità budgetaria di Urologia, con conseguente maggior coinvolgimento di tutti gli operatori della stessa unità budgetaria.

A seguito di quanto esposto, si è proceduto a conferire al dott. Pierluigi Thiébat l'incarico quinquennale di responsabile dell'Unità operativa di Urologia.".

Questa è la dichiarazione scritta dell'USL, che aggiunge che qualora la sentenza del TAR della Valle d'Aosta - che non è ancora pervenuta a quest'Amministrazione, non essendo ancora stata depositata presso la Cancelleria - confermasse l'annullamento della delibera di conferimento d'incarico quinquennale di dirigente sanitario medico di 2° livello dirigenziale al dott. Pierluigi Thiébat, si renderebbe necessaria l'adozione di una nuova delibera di conferimento d'incarico con motivazioni più circostanziate, previa attenta disamina della sentenza.

Questo è quanto, allo stato, posso riferire. Capirete che non ho altri elementi per aggiungere nulla di più, al di là di valutazioni di tipo politico che mai abbiamo fatto in materia concorsuale.

PresidentePer procedere con ordine ai lavori, hanno diritto di replica gli interroganti cominciando dalla n. 12.

La parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Ho presentato questa interrogazione perché sono rimasto alquanto stupito di apprendere che il TAR ha accolto il ricorso del dott. Pierini, contro la nomina del Primario di Urologia presso l'Ospedale regionale.

Soprattutto sono rimasto meravigliato dalle motivazioni, "sarebbe stato" accolto, e uso il condizionale perché ancora non le conosciamo nel loro insieme; caso mai ci torneremo sopra in un altro momento.

Devo dire subito che non tifo per nessuno dei due professionisti, o dei tre professionisti che fino al 1995 hanno guidato l'Unità operativa di Urologia. Anzi, vorrei, e me lo auguro, che l'Urologia tornasse ad essere quel fiore all'occhiello che è stata per tutti noi nel passato, fino al 1995.

Le vicende che si sono succedute dal giugno 1995 ad oggi hanno purtroppo rotto un'équipe medica degna del nome che portava, e di questo l'Assessore è convinto come lo sono io.

Ma ciò che è triste, ed è ancora più triste oggi, è il fatto di dover assistere, oltre al trasferimento fuori Valle di numerosi Valdostani che hanno bisogno dell'urologia, con tutti i disagi e i sacrifici anche finanziari per le famiglie e gli stessi ammalati che tale trasferimento comporta, all'incapacità dell'USL di motivare la scelta fatta in base ai titoli e alla professionalità, alle capacità manageriali dei partecipanti.

È triste non aver saputo dimostrare fino in fondo il perché è stata fatta la scelta.

Questo aspetto convalida quello che abbiamo sempre pensato di chi dirigeva l'USL nella nostra regione in quest'anno e mezzo.

Ma sarebbe ancora più grave se dalle motivazioni della sentenza, che si conosceranno il 19 giugno, almeno da quanto ho appreso dai giornali, scaturisse che si è inteso favorire una delle parti. Sarebbe molto serio e grave!

Comunque vada, Assessore, questa è l'ennesima figuraccia che il commissario da lei voluto e tenuto in carica per un anno e mezzo ci ha regalato!

Non avete mai voluto riconoscere le inefficienze e il degrado che noi denunciavamo da un anno e mezzo! Avete tentato di tutto per accreditare nell'opinione pubblica che le nostre critiche erano frutto della fantasia di una minoranza populista e capace solo di strumentalizzare fatti e avvenimenti.

Oggi i fatti sono evidenti; abbiamo raccolto solo figuracce e debiti! Speriamo solo che la scelta nel futuro sia migliore!

PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.

Lanièce (Aut) Con questa iniziativa consiliare abbiamo voluto portare in aula la difficile situazione che rischia di crearsi all'interno del reparto di Urologia dell'Ospedale di Aosta, con l'accoglimento da parte del TAR della Valle d'Aosta del ricorso presentato dal dott. Pierini contro la nomina del dott. Pierluigi Thiébat a primario del reparto.

Infatti gli ultimi avvenimenti hanno fatto evidenziare alcune incertezze in merito alle future prospettive di gestione del reparto in questione, soprattutto perché l'accettazione del ricorso, giustificata secondo il dott. Pierini a causa dell'insufficienza di motivazione addotta nella scelta del dott. Thiébat, da parte del Commissario dell'USL della Valle d'Aosta, come Primario di Urologia, ha gettato un velo di confusione sui meccanismi di scelta del Primario di Urologia operati da parte dell'USL della Valle d'Aosta, sia in termini di immagine sia in termini di trasparenza e tutto questo nei confronti dell'opinione pubblica!

Confusione, questa, ulteriormente evidenziata dal fatto che ultimamente la Gauche Valdôtaine, forza politica di maggioranza, presente nella Giunta regionale, all'improvviso, dopo aver taciuto per tanto tempo anche su aspetti ritenuti importanti in sede di campagna elettorale, come ad esempio la realizzazione di un nuovo ospedale, proposta subito accantonata senza grandi dichiarazioni critiche sui mass media locali, ha attaccato pubblicamente la globale gestione della sanità valdostana, prendendo come spunto la recentissima nomina del Direttore generale dell'USL. Forse a dimostrazione che la battaglia persa per una poltrona è più importante che quella persa per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera!

Tornando comunque all'oggetto di questa interrogazione, era per noi opportuno conoscere - e purtroppo non possiamo che rammaricarci del fatto che la risposta sia stata una risposta interlocutoria - le valutazioni del Governo regionale in merito a questa spinosa questione, in attesa di conoscere in modo dettagliato la motivazione della sentenza, prevista, a quanto sembra, per il 19 giugno prossimo, che potrebbe, in caso di accoglienza delle ragioni addotte dal dott. Pierini, provocare l'annullamento della nomina del dott. Thiébat, con tutte le conseguenze del caso!

Ultima considerazione: l'Assessore, nella sua risposta, ha letto una nota dell'USL con cui ha giustificato i vari passaggi, e questa nota termina con una frase che crea un certo imbarazzo.

Diceva la nota che qualora la sentenza del TAR confermi l'annullamento della delibera di conferimento di incarico, occorrerà procedere al conferimento dell'incarico stavolta con motivazioni più circostanziate.

È clamoroso! Invece di dire: se per caso viene annullato l'incarico rifaremo tutta la procedura, qui si dà per certo che verrà di nuovo riconfermato Thiébat, stavolta, però, con delle motivazioni più circostanziate! Da quello che l'Assessore ha appena letto, non si afferma che si ripartirà daccapo facendo un'altra verifica, ma che si conferirà l'incarico con una motivazione più circostanziata!

Quindi su questa conclusione rimaniamo fortemente in imbarazzo e ci auguriamo, come ha detto Beneforti, che si riesca ad arrivare al più presto, in un'ottica di gestione efficace di questo reparto, ad una soluzione che, nel modo più corretto e trasparente, possa permettere un normale prosieguo dell'attività nel reparto di Urologia di Aosta.

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI) Il commento questa volta, per quanto mi riguarda, è soddisfacente, nel senso che è chiara la risposta dell'Assessore.

Come gruppo avevamo chiesto di capire quali erano le future procedure, l'Assessore è stato chiarissimo! Che poi il contenuto delle sue chiarificazioni ci piaccia oppure no, questo è un altro discorso!

È evidente che dopo il 19 avremo le motivazioni, ritenute insufficienti, per le quali il TAR ha annullato la delibera, e l'Assessore ha giustamente indicato che si procederà alla riformulazione della delibera specificando meglio le motivazioni. Quindi non si ridiscuterà della nomina del primariato, ed è quello che noi ci aspettavamo!

Però credo che una riflessione sulle motivazioni lasciate in eredità dall'ex Direttore generale Bosso, con le quali si giungeva alla nomina, dopo aver raccontato i vari iter di valutazione del dott. Thiébat, credo che una riflessione la debba lasciare anche all'Assessore, così, per "ricchezza di riflessione"!

Si evidenziavano le valutazioni tecnico-professionali che erano, si diceva nella valutazione, leggermente più a favore di uno dei due candidati, ma si diceva poi che determinanti per il conseguimento della nomina sono stati i colloqui con i due candidati ma "soprattutto" - lo sottolineo – "soprattutto" i vari colloqui avuti dalla commissione con chi di fatto poi avrebbe dovuto lavorare.

E si adduce che per un buon equilibrio del reparto, per la sua funzionalità, si è scelto il dott. Thiébat!

Allora noi chiediamo che nella futura delibera si faccia menzione di chi è stato ascoltato, perché mentre i curricula sono chiari e sono anche fra l'altro pubblici e si possono evincere gli aspetti rispetto ai quali già il Direttore generale diceva che uno era leggermente favorito, e vorrei sapere dove sarebbe la "leggerezza" di queste esperienze professionali, se uno per 5 anni ha fatto il sindaco e l'altro ha operato, ma senza entrare nel merito, mentre dai curricula uno dei due era leggermente favorito, poi dai colloqui personali e successivamente dai colloqui avuti nei reparti e nell'amministrazione sanitaria si è deciso, per effetto di questi colloqui, una decisione a favore di Thiébat!

Sembra quasi una decisione politica, anche se è vero che gli equilibri gestionali di un reparto sono un fattore importante nella nomina di un primario.

Allora chiediamo che il nuovo Direttore generale indichi con chiarezza quali sono stati gli interlocutori, oltre ai due candidati, con i quali la commissione si è confrontata e quali sono quegli elementi di equilibrio che, alla luce di questi colloqui, sono emersi in maniera così chiara da far prevalere la nomina del dott. Thiébat! Perché a noi questo sfugge, addirittura non risulta; risulta esattamente il contrario!

Pertanto vorremmo sapere con chiarezza, e credo che i cittadini abbiano diritto alla trasparenza, circa la nomina di un primario in un reparto per la Valle d'Aosta strategico, visto le centinaia di Valdostani che in questi anni si sono rivolti al dott. Pierini in altre sedi dove lui opera, sottolineo, da primario e non da sindaco!

Ringrazio per la chiarezza, questa volta, dell'Assessore Vicquéry, che è stato effettivamente illuminante e mi auguro che lo sia altrettanto nel fornirci gli elementi che hanno determinato "in verità", ripeto, "in verità" la nomina del dott. Thiébat!

Si dà atto che dalle ore 17,31 presiede il Presidente Louvin.