Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1358 del 7 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1358/XI Intendimenti in ordine alla definizione di un nuovo contratto di servizio fra la Regione e le Ferrovie dello Stato. (Interpellanza)

Interpellanza Preso atto che con delibera di Giunta n. 4707 del 20 dicembre 1999 è stato prorogato il contratto di servizio tra la Regione Valle d’Aosta e le Ferrovie dello Stato S.p.A per sei mesi, e precisamente dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2000;

Atteso che si sta avvicinando la data della fine di tale contratto e che per ora non è trapelata nessuna informazione circa le intenzioni della Giunta di procedere ad un nuovo contratto;

Ritenendo grave l’eventuale decisione di deliberare un’ennesima proroga che, di sei mesi in sei mesi, ripropone sempre le stesse condizioni contrattuali, a fronte di una situazione di gestione del trasporto ferroviario che in questi ultimi mesi si è notevolmente degradata, anche in seguito alla chiusura ed abbandono delle stazioni;

Considerando la necessità che si proceda in tempi brevi ad attivare interventi che valorizzino e potenzino il trasporto ferroviario nella nostra valle;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore competente per sapere:

1) se, e come, intende procedere per definire in termini nuovi il contratto di servizio tra Regione e Ferrovie dello Stato, con quali tempi e quali contenuti.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Credo che ormai l'Assessore Lavoyer sia abituato alle nostre periodiche iniziative proprio su un tema che ci sta particolarmente a cuore e che è la funzionalità del sistema ferroviario in Valle d'Aosta e in particolare uno dei suoi strumenti cardine, che è il contratto di servizio fra Regione Valle d'Aosta e Ferrovie dello Stato.

Va ricordato che questo contratto di servizio è stato approvato per la prima volta nel 1993 fra le Ferrovie dello Stato e la Regione, una cadenza biennale, 1993-1995. Nel 1995 c'è stata una riapprovazione, poi una successiva nel 1996 per altri due anni 1997-1998. Pertanto questo contratto all'inizio aveva una cadenza temporale abbastanza ampia. Ma con questa nuova maggioranza ha assunto una cadenza semestrale.

Ricordo che la delibera di Giunta n. 4328 del 1998 ha rinnovato il contratto dal 1° gennaio al 29 maggio 1999, poi una successiva delibera ha rinnovato il contratto per la seconda parte dell'anno da maggio 1999 a dicembre 1999; l'ultima delibera del dicembre 1999 ha rinnovato il contratto dal 1° gennaio al 30 giugno 2000. Siamo quindi alla vigilia della scadenza di questa ultima proroga del contratto, per cui siamo interessati a conoscere qual è la sorte di questo contratto delle Ferrovie dello Stato.

Credo che anche la Regione dovrebbe essere interessata a contrastare il degrado che si sta verificando in questo momento anche nel trasporto ferroviario. Ricordo la linea Pré-Saint-Didier-Aosta, ricordiamo nella linea Aosta-Chivasso tutte le situazioni che abbiamo evocato più volte in aula, relativamente prima ai ritardi, poi alla sporcizia, poi alle stazioni soppresse, e poi alle stazioni che non hanno sufficiente custodia, e ancora il fatto che il treno non è pensato per dare un servizio a possibili utenti. Recentemente in sede di audizione consiliare i sindaci della bassa Valle hanno notato come la presenza di molte industrie in bassa Valle richiederebbe un servizio dei treni adatto a servire questa tipologia di utenti.

Ma la Regione si sta comportando come se non fosse interessata, come se le Ferrovie non fossero un punto importante del proprio programma di governo.

Chiediamo quindi all'Assessore di chiarire come intende procedere per definire il contratto di servizio in termini nuovi, e quindi quali sono questi termini nuovi, quali sono i contenuti per dare efficacia al servizio di trasporto ferroviario in Valle, quali tempi e quindi quale volontà politica rispetto a tutta la questione del trasporto ferroviario.

PrésidentLa parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.

Lavoyer (FA)Sull'argomento mi ero fatto predisporre una relazione da parte degli uffici, ma non la leggo, preferisco andare a braccio perché c'è su questo argomento in modo volontario o involontario sempre il tentativo di cercare di sovrapporre problematiche diverse e di confondere il contratto di servizi con quelli che sono eventualmente interventi strutturali, rilancio della ferrovia, altre problematiche che nulla hanno a che vedere con il contratto di servizi.

Sulla durata del contratto di servizi abbiamo detto e ridetto che il periodo breve è perché noi auspichiamo che all'interno di questo periodo breve venga finalmente risolto il trasferimento delle competenze all'Amministrazione regionale. Quindi è falso e tendenzioso cercare di far passare il messaggio che un eventuale contratto di servizio lungo non possa risolvere tutti i problemi di interventi strutturali, di miglioramento del servizio. Questo è falso, perché il contratto di servizi va a regolamentare dei servizi ferroviari aggiuntivi; non va a regolamentare il rapporto fra Amministrazione regionale e i servizi che le Ferrovie dello Stato devono dare, ma va a regolamentare semplicemente dei servizi ferroviari aggiuntivi, ossia le percorrenze che la Regione ha richiesto a Ferrovie dello Stato in aggiunta a quelle concordate fra Ministero e Ferrovie per il periodo 1992-1993.

Il contratto successivo, quando noi avremo definitivamente le competenze in materia, andrà a disciplinare la totalità del servizio in concessione.

Allora dobbiamo partire dal primo assunto che il contratto di servizi va solo a regolamentare i servizi aggiuntivi.

Però visto che l'interpellanza è incentrata sul contratto di servizi, fa riferimento all'eventuale durata del contratto di servizi e ai contenuti del contratto di servizi per risolvere i problemi che nulla hanno a che vedere con il contratto di servizi, rispondo dicendo che una cosa sono gli interlocutori del contratto di servizi, altra cosa sono gli interlocutori con i quali dobbiamo avere a che fare per eventuali interventi strutturali sia sulla tratta Santhià-Aosta che Aosta/Pré-Saint-Didier.

È un altro argomento che non va assolutamente regolamentato dal contratto di servizi, al limite si può fare un riferimento a quell'addendum, che però sinora è rimasto un addendum.

Altra cosa ancora sono le problematiche relative alle strutture, tipo stazioni.

Sono tre momenti diversi rispetto al contratto di servizi. È vero che le cose si possono intersecare, ma sono tre momenti completamente diversi.

Allora cosa stiamo facendo? E colgo l'occasione di questa interpellanza per cercare di informare il Consiglio su quello che stiamo facendo, però chiedo di evitare di fare della confusione e pensare con un'interpellanza sul contratto di servizi di risolvere la totalità dei problemi delle Ferrovie.

Per quanto attiene le problematiche che eventualmente possono essere risolte dal contratto di servizi sono questi servizi aggiuntivi, che non possono essere che quelli relativi al numero di corse in più che abbiamo chiesto, ad una serie di servizi quantitativi e qualitativi.

Sui servizi quantitativi penso che le corse che abbiamo chiesto in più vengano effettuate come venivano effettuate prima.

Sulla qualità dei servizi abbiamo concordato più volte che la qualità dei servizi è pessima, ma noi più che continuare ad inasprire le eventuali penali per inadempienze, in questo momento altri strumenti operativi non abbiamo.

Fatta questa premessa, sul contratto di servizi che andremo a prorogare di altri sei mesi grandissime novità da questo punto di vista non ci saranno, perché tutto quanto era possibile fare è stato fatto sotto l'aspetto del rapporto contrattuale. Altra cosa è il rispetto del contratto da parte di Ferrovie dello Stato. Probabilmente la volontà della Giunta sarà quella di prorogare di altri sei mesi, ma perché sei mesi? Perché siamo convinti che entro la fine dell'anno si possa finalmente definire il trasferimento delle competenze. Questo per quanto attiene il problema del contratto di servizi.

È vero che all'interno del contratto di servizi può entrare anche il problema del presidio, che però non è detto che debba essere interamente risolto dal problema del contratto di servizi e lo vedremo successivamente da quanto andrò ad illustrare. In ogni caso noi da questo nuovo contratto di servizi garantiremo il presidio nelle stazioni.

Parallelamente cosa stiamo facendo? E così entriamo anche negli altri argomenti che direttamente o indirettamente in questa occasione, ma poi in altre occasioni sono stati sollevati dall'iniziativa consiliare.

Per quanto attiene gli interventi strutturali ci siamo mossi in questo modo. Dopo ripetuti incontri nelle nostre sedi regionali, nella sede di Ferrovie infrastrutture a Torino, finalmente al di là di un contratto aggiuntivo dove si faceva un elenco di belle intenzioni, finalmente abbiamo dei documenti concreti. Abbiamo un impegno concreto per tutta una serie di interventi che vado ad elencare puntualmente, con la tempistica della progettazione, con la tempistica delle gare di appalto e con la tempistica della realizzazione, nella speranza che dopo che verranno forniti questi dati, su questo argomento non ci torneremo più.

Si tratta del sottopassaggio viaggiatori stazione di Pont-Saint-Martin, sottopassaggio viaggiatori stazione di Verrès, sottopassaggio viaggiatori stazione di Châtillon/Saint-Vincent e tutta una serie di interventi sia di difesa attiva che di difesa passiva del tratto ferroviario. Allora parto da questi ultimi interventi legati a migliorie sulla percorrenza. Rifacimento esistente della difesa spondale in gabbioni con muratura in pietrame e scogliera ai piedi del km 69+800 e al km 70+300?

Curtaz (fuori microfono) ? ho questa impressione qua, sono sempre i soliti 10 miliardi?

Lavoyer (FA)? è un'interruzione che tanto non viene? no, ma i 10 miliardi, se mi lasciate finire, poi eventualmente avete diritto di replica, ma i 10 miliardi finora erano scritti sulla carta, impegni precisi non ce n'erano, mentre adesso vi darò delle notizie precise di impegni precisi di questi lavori che vado adesso ad elencare. Le cose sono ben diverse.

Sistemazione muri d'ala e regimentazione acque mediante fossi di guardia, caditoie e cunette agli imbocchi delle gallerie Montjovet, Planet, Dagues e Binde; consolidamento e drenaggio zona in frana lato destro senso linea dal km 71+300 al km 71+600; consolidamento muri di controripa e di sostegno lato sinistro linea fra il km 76 e il km 78+500. E qua ci sono progetti e tutto quanto serve per la definizione dei lavori.

Consolidamento muro di controripa dal km 71+954 al km 72+116. E non è che tutto fa parte dei 10 miliardi fra l'altro.

Consolidamento zona in frana fra il km 12+900 e il km 13; tra il km 13+300 e il km 13+500.

Consolidamento muro fra il km 16+400 e il km 16+600.

Intervento di plateamento del piano di piattaforma, metri lineari 400 circa; rifacimento armamento e realizzazione di condotte per smaltimento acqua interna alla galleria Champrotard dal km 12+200 al km 12+900.

Opere per la protezione della linea in trincea da parallelismo con strada statale dal km 29+300 al km 29+700.

Galleria di Leverogne, eliminazione di infiltrazioni d'acqua, dal km 15+407 al km 15+800; nonché consolidamento di muratura degradata in corrispondenza all'imbocco 16+072.

Questi sono interventi che interessano sia la tratta della linea Aosta/Pré-Saint-Didier, che - come avete potuto capire - la tratta Chivasso-Aosta.

Per quanto attiene questa tipologia di interventi, la realizzazione delle opere prevede che dove c'è ancora qualche aspetto di tipo progettuale venga definito entro il mese di luglio 2000; viene calcolato dal mese di luglio 2000 alla fine del 2000 il tempo necessario prudenziale per la predisposizione dei contratti e delle eventuali fasi negoziali, compresa la consegna lavori, in sostanza gli appalti.

L'esecuzione lavori deve essere ultimata entro il 2001.

Questo è un organigramma che abbiamo in mano, poi ve ne faremo avere una copia. E questo per quanto attiene tutta la parte dei lavori che adesso ho elencato, che riguardano la realizzazione delle scogliere con un riferimento chilometrico puntuale.

Per quanto attiene tutti gli altri interventi, relativi a disgaggi, protezioni attive e protezioni passive, che sono stati elencati, la tempistica dei lavori è entro la fine del 2001, anche perché molti di questi interventi non richiedono progettazioni particolari o fasi successive di appalto.

Per quanto attiene la realizzazione dei sottopassi, non c'è solo più scritto un impegno astratto, ma ci sono dei progetti definitivi, sono stati eseguiti con i tecnici di Ferrovie dello Stato dei sopralluoghi nelle singole stazioni, si sono definite le modalità degli interventi e c'è l'impegno sottoscritto e trasmesso della tempistica.

Progettazione e approvazione della proposta: entro agosto 2000 dovrebbe essere definito tutto.

Predisposizione dei contratti e fase negoziale, perché questi vanno in appalto, sono interventi che necessitano di più miliardi: l'esecuzione dei lavori e l'ultimazione dei lavori è prevista fra gennaio 2001 e dicembre 2001.

Questo è l'impegno di Ferrovie dello Stato, potrò produrre agli interpellanti la documentazione relativa.

Questo per dare informazioni alla Consigliera Squarzino quando chiede il comportamento della Regione, che è il comportamento di una regione che assolutamente si disinteressa del problema delle ferrovie; questo sta a provare che così non è.

Per quanto attiene alcuni aspetti legati alle audizioni, con particolare riferimento alle problematiche anche legate ad attività di tipo industriale, per quanto attiene il sottopasso che dovrà essere fatto nella stazione di Verrès, si prevede una possibilità dell'allungamento di questo sottopasso per permettere all'utente di raggiungere direttamente la zona industriale.

A me pare che per quanto attiene le problematiche relative agli interventi, adesso abbiamo dei dati certi, dei progetti; su questi progetti abbiamo fatto i sopralluoghi con i tecnici di Ferrovie dello Stato e coinvolto tutte le amministrazioni locali. Tutti i sindaci delle amministrazioni locali hanno partecipato al sopralluogo e abbiamo definito le modalità e le tipologie degli interventi.

Per quanto attiene i problemi relativi alle stazioni, l'interlocutore è un altro ancora, quindi non si regolamenta né con il contratto di servizi, né con i rapporti con Ferrovie dello Stato il reparto infrastrutture, ma l'interlocutore è Metropolis. Anche su questo argomento già avevamo avviato prima delle elezioni comunali tutta una serie di sopralluoghi con i comuni interessati, sopralluoghi che sono ripresi immediatamente dopo l'appuntamento elettorale, e da questi sopralluoghi si stanno definendo le modalità o di comodato oneroso, o di comodato gratuito, o addirittura di trasferimento della proprietà agli enti locali.

Ma questo non solo per la stazione di Châtillon e le stazioni principali; abbiamo coinvolto già in questa prima fase la comunità locale di Morgex, che da anni chiedeva la possibilità di aprire una trattativa per una infrastruttura di proprietà di Metropolis, che potrebbe funzionale all'amministrazione locale, abbiamo coinvolto altre amministrazioni locali del fondovalle. Il primo problema è quello di dare delle risposte precise dal punto di vista dell'eventuale trasferimento di queste infrastrutture agli enti locali nelle stazioni dove attualmente è necessario un presidio costante e quindi vi è la necessità di continuare l'attuale presidio, oppure migliorarlo con questo trasferimento di infrastrutture. Quindi sono tre i momenti sui quali ci stiamo muovendo.

Direi che il contratto di servizi di per sé è una piccola parte di tutto quello che è il quadro complessivo, che riguarda il trasporto su rotaia.

Ma vi è un altro problema, che va a sottolineare del perché facciamo un contratto di servizi che dura solo sei mesi. Ancora recentemente abbiamo avuto l'ultimo incontro con i responsabili del ministero, per addivenire al trasferimento delle competenze; per quanto attiene la Giunta regionale abbiamo iniziato l'esame di una bozza di articolato, che dovrà andare a regolamentare all'interno della commissione paritetica il trasferimento di queste competenze dal punto di vista formale, la Giunta ha iniziato questa discussione su una bozza di articolato che è stato distribuito in Giunta.

Parallelamente, l'altra problematica indispensabile da definire è l'ammontare delle risorse, perché il problema non è del trasferimento delle competenze, ma insieme alle competenze vogliamo avere anche il trasferimento di risorse che siano idonee per poter continuare questo tipo di servizio.

Lo Stato si è impegnato nell'ultimo incontro a versare alla Regione quanto attualmente si stima sia il costo sostenuto per i servizi attualmente svolti da Ferrovie dello Stato, al netto chiaramente degli introiti di traffico.

La cifra, che non è ancora stata definita con precisione, dovrebbe essere quella riportata nei documenti approvati dalla conferenza Stato-Regioni, che si dovrebbe aggirare dai 33 ai 35 miliardi. Però questa non è ancora stata definita in modo preciso.

Questi ed altri impegni saranno oggetto di inserimento all'interno dell'articolato che sarà gestito dalla paritetica, oltre ai contenuti di eventuali accordi di programma per investimenti più importanti.

Sappiamo che il ministero competente ha definito un piano di investimenti di 70.000 miliardi, all'interno del quale dovremo poi cercare di ottenere, con accordi di programma, l'eventuale garanzia della realizzazione di alcuni interventi strutturali, perché come sa meglio di me la Consigliera Squarzino, il trasferimento all'Amministrazione regionale sarà solo della gestione del servizio del trasporto pubblico, e non della tratta ferroviaria, che continuerà a rimanere in capo a Ferrovie dello Stato.

Cosa succederà dopo questo trasferimento? Fino al 2003 ci sarà un'ulteriore gestione da parte di questo servizio con un rapporto con l'Amministrazione regionale, che a quel punto potrà effettivamente, per quanto attiene l'organizzazione del servizio, avere una funzione di dominus a 360 gradi. Quando avremo le risorse, allora ci porremo come interlocutori fino al 2003 nei confronti di Ferrovie dello Stato, perché il trasferimento prevede che la gestione del servizio fino al 2003 sarà di competenza di Ferrovie dello Stato, e a quel punto saremo noi che potremo organizzare complessivamente il servizio di trasporto pubblico locale, anche se lo stesso sarà gestito da Ferrovie dello Stato.

In questo momento siamo solo andati a fare con il contratto di servizi dei piccoli aggiustamenti, dei piccoli servizi aggiuntivi, molto onerosi per l'Amministrazione regionale rispetto alla qualità del servizio erogato, mentre dopo il 2003 questo contratto sarà definito con una normale gara di appalto.

Quindi c'è una fase di un contratto ponte, che è rappresentata dal contratto di servizi attuale che ha però un'incidenza minimale, parallelamente ci sono i problemi di interventi infrastrutturali, da qui al 2003 ci sarà comunque una gestione ponte ancora da parte di Ferrovie dello Stato, e solo dopo il 2003 l'Amministrazione regionale potrà muoversi con quelle modalità e con quei principi e con quanto auspica il Consigliere interpellante.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)In coda al GR2 delle 7,30 del mattino c'è l'oroscopo e oggi il mio oroscopo, io sono dei Gemelli, mi consigliava di non polemizzare. Non sono assolutamente superstizioso, però mi sembra un buon consiglio, quindi eviterò di polemizzare.

L'Assessore ci ha contestato il fatto che nell'interpellanza, che riguardava il contratto di servizio, erano inserite una serie di osservazioni che di per sé nulla avevano a che fare con il contratto di servizi. Ma questo lo sappiamo. Però il contratto di servizio va messo nel suo contesto e questo è tanto vero che lo stesso Assessore, in luogo di rispondere solo sul contratto di servizio, ha dovuto toccare tutti i punti relativi alla situazione poco buona delle Ferrovie nella nostra regione, con ciò avvalorando la nostra impostazione, cioè che non si può parlare di contratto di servizio se non lo si inquadra nel contesto complessivo delle problematiche. Questo mi sembra ovvio, anche perché non è che abbiamo una situazione in cui il contratto di servizio non va bene e tutto il resto funziona a meraviglia! Noi sosteniamo che il contratto di servizio non va bene, come tutto il resto.

L'Assessore ci ha riproposto ancora una volta una cosa che temevamo, cioè che il contratto di servizio viene riprorogato, non ricordo se per la terza o la quarta volta, forse la quarta. Buon senso mi fa dire che la proroga di una volta può essere necessaria, una seconda volta può essere eccezionale, qua si tratta della quarta volta, se non della quinta volta, pertanto mi sembra una cosa patologica.

Perché ci opponiamo a questo modo di fare? Perché è un modo di fare che non risolve mai niente, che allunga il brodo, che non affronta le questioni essenziali su cui peraltro l'Assessore riconosce che abbiamo ragione, perché è egli stesso a dire che contrattualmente non si può fare niente e il servizio è pessimo; ma perché contrattualmente non si può fare niente? Perché facciamo le proroghe! Se invece si ridiscutesse un nuovo contratto con le Ferrovie dello Stato, ecco che contrattualmente?

Lavoyer (fuori microfono) ? non sono proroghe...

Curtaz (PVA-cU)? io non ho interrotto?

Lavoyer (fuori microfono) ? sì, prima hai interrotto...

Curtaz (PVA-cU)?è vero. Adesso siamo pari, posso andare avanti.

Lo so che formalmente non si chiamano proroghe, si chiamano rinnovo del contratto di servizio. Ma rinnovo del contratto di servizi quando di sei mesi in sei mesi si riprende la stessa cosa, tradotto in parole povere è una proroga. Quindi non si pongono le condizioni per ricontrattare daccapo con l'Amministrazione ferroviaria un nuovo contratto di servizio che ponga rimedio alla situazione complessiva, perché, se come dice l'Assessore, tutto è stato fatto, non si capisce perché contraddittoriamente un minuto dopo riconosca che il servizio delle Ferrovie dello Stato è pessimo.

Lascerò la parola alla collega Squarzino, però voglio ancora fare una battuta perché l'Assessore ha detto giustamente che un contratto lungo di servizi non garantisce un miglioramento del servizio stesso, di per sé è una questione ovvia. Però se questo è vero, a maggior ragione un contratto corto di servizi non garantisce un buon servizio. Questo mi sembra logico.

Ultima osservazione. Rispetto al discorso dei lavori che vengono sbandierati come una novità, perché finora erano sulla carta, è vero, finora erano sulla carta, ma da quant'è che erano sulla carta? Erano sulla carta previsti da un contratto sottoscritto dal suo predecessore e da Ferrovie dello Stato dal gennaio 1998; si tratta dei soliti 10 miliardi ottenuti dall'Amministrazione regionale nei confronti di Ferrovie dello Stato. Questo elenco di lavori che lei oggi ha dato non è che sia una novità dell'ultima ora, perché questo elenco ce l'abbiamo qua, Assessore, è del maggio 1999, e si prevede in questo elenco che la fase di realizzazione sarà entro luglio 1999, e qui altro documento. Allora bisogna dire tutto?

(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)

? no, questo è suo, luglio 1999, tutto suo, Assessore.

Allora diciamo le cose come stanno. Adesso apprendiamo che finalmente c'è uno sbocco a queste cose; lo prendiamo come un auspicio positivo, che però non ci deve far dimenticare che abbiamo un ritardo accumulato di 2 anni e mezzo.

Perché questa è la realtà che emerge documentalmente, quindi non può essere oggetto di opinioni differenziate.

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Per proseguire l'intervento del collega.

Prima due annotazioni particolari. Nell'ambito del contratto di servizi la pregherei, Assessore, di far verificare la pronuncia delle stazioni, perché i passeggeri sentono che sta arrivando il treno alla stazione di "Donà" o alla stazione di "Ver", nel senso che Donnas e Verrès non è che siano ben comprensibili.

Lei ha parlato di colloqui con i sindaci della bassa Valle per definire i problemi, lei ne ha accennato uno, ma ce n'era un altro che è stato chiesto, cioè che il treno si fermasse anche alla stazione di Hône, proprio perché nella zona di Hône c'è una zona industriale, in cui c'è una presenza di operai.

Chiusa la parentesi dei problemi spiccioli, torno sui problemi di fondo, che riguardano la politica generale della ferrovia.

Perché continuiamo a proporre interpellanze ed iniziative in cui cerchiamo di conoscere quali sono i suoi progetti? Perché abbiamo l'impressione che ci sia il vuoto assoluto rispetto alla politica ferroviaria e lo documento.

Lei ha detto che è iniziato l'iter del trasferimento delle competenze, però siamo molto in ritardo tant'è vero che finora alla commissione paritetica non è arrivato ancora niente rispetto a questo tipo di argomento. Abbiamo qui un documento in cui c'è lo stato dei lavori al 26 maggio 2000 rispetto alla commissione paritetica; non c'è nessuna norma, nessun punto che faccia riferimento al problema dei trasporti.

Lei dice che non si sa quante risorse ci daranno; non solo, ha aggiunto che ci saranno successivamente degli accordi di programma per investimenti particolari. Lei sa benissimo che quando c'è una serie di risorse che sono limitate, vengono investite in base alla tipologia dei progetti: quanto più i progetti sono interessanti, intelligenti, utili, tanto più attirano risorse. Lei non ha nessun progetto per quello che riguarda la tratta ferroviaria e lo dico a ragione veduta, perché all'interno dello stesso programma di maggioranza non c'è nulla che riguarda la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, quindi non c'è nessun progetto su questo percorso.

E nello stesso programma "Piano dei lavori decennale" è stato preso in esame il problema della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier solo perché è stato inserito in un secondo momento all'interno di un ordine del giorno, in cui si chiede un impegno a precisare un progetto definitivo per Aosta/Pré-Saint-Didier. Segno che finora non c'è nessun progetto chiaro.

Allora lei capisce bene che è difficile andare a contrattare con il Ministro, se non si hanno progetti da presentare. Questo è secondo noi uno dei grossi limiti della politica dell'Assessore ai trasporti.