Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1355 del 7 giugno 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1355/XI Intendimenti in merito all'ampliamento o alla costruzione di una nuova casa da gioco a Saint-Vincent. (Interpellanza)

Interpellanza Appresi, tramite gli Organi d’Informazione, i contenuti della Conferenza Stampa del Presidente del Comitato di Gestione del Casinò di Saint-Vincent;

Preso atto, della perdita di esercizio registratasi nel semestre luglio-dicembre 1999 e dell’annunciata ripresa avvenuta nei primi quattro mesi del 2000;

A conoscenza di quanto previsto dal disciplinare entrato in vigore il 1° luglio 1999;

Vista la richiesta di investimenti e il parere favorevole del Comitato di Gestione alla costituzione di un nuovo Casinò;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

La Giunta regionale per conoscere:

1) quali sono gli intendimenti della Giunta rispetto agli interrogativi posti dal Presidente del Comitato di Gestione in merito alla costituzione di un nuovo Casinò o all’ampliamento dell’esistente.

F.to: Beneforti - Curtaz - Squarzino Secondina

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Questa interpellanza è scaturita a seguito della conferenza stampa tenuta dal Presidente del Comitato di gestione del casinò, Arrigoni, nei primi giorni dello scorso mese. Da quanto abbiamo appreso dagli organi d'informazione, ci sarebbe stato un recupero di quell'emergenza in cui la casa da gioco era venuta a trovarsi, quindi si prevede un futuro più sereno.

Si dice che la clientela è aumentata, che gli incassi sono aumentati, che ad aprile Saint-Vincent è tornata ad essere il primo Casinò d'Italia, superando Venezia, almeno per quanto riguarda i giochi francesi. E il Presidente Arrigoni afferma che questo miglioramento si deve anche a coloro che hanno dichiarato guerra alle "slot machines" nei bar, cosa che a suo parere era una trappola per gli allocchi.

Arrigoni afferma anche che per il futuro si può prevedere un risultato sempre più positivo, nonostante la grave situazione che questo comitato di gestione ha ereditato. Tuttavia afferma che occorrono investimenti, nonché una spinta propulsiva, forte e importante per andare avanti. Dice che occorre che la Regione decida e rispetti ciò che ha promesso: o un nuovo casinò o l'ampliamento dell'esistente.

La Gestione straordinaria è per un nuovo casinò e indica anche le motivazioni che giustificano la scelta e che qui non sto a ripetere, perché essere saranno conosciute.

Signor Presidente, la nostra conoscenza sui fatti della casa da gioco è rimasta ferma alla vigilia di Natale del 1999, alla Giunta prenatalizia. In quei giorni, dalle sue dichiarazioni si è appreso che il suo intendimento era quello innanzitutto di rompere l'accerchiamento del Casinò dai beni SITAV e avviare le procedure per costruire eventualmente una nuova casa da gioco. In tal senso, con delibera di Giunta fu data autorizzazione a Finaosta di valutare il complesso immobiliare di interesse per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Finaosta avrebbe dovuto dire quanto la Regione poteva spendere per rompere questo accerchiamento e quindi determinare la scelta se costruire il nuovo casinò o ristrutturare l'esistente.

Ad oggi, viste le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Presidente Arrigoni, non c'è ancora la decisione.

Per questo abbiamo presentato questa interpellanza: per conoscere se la decisione è stata presa, se Finaosta è riuscita a conoscere il costo che comporta la rottura dell'accerchiamento, se è maturato il proposito di realizzare una nuova struttura per il gioco, come annunciato dal Presidente Viérin.

Voglio far rilevare che almeno per quanto ci riguarda non possiamo sentirci tranquilli sul futuro, anche se appare più sereno come afferma il Presidente della Gestione straordinaria, perché questa serenità per il futuro, questa ripresa economica derivano più da fattori esterni che interni alla gestione della casa da gioco. All'interno niente è stato modificato: né nei rapporti con i clienti, né sul piano organizzativo, rispetto anche alle competenze di iniziative che spettano al Comitato di gestione. E poi il bilancio è sempre rosso.

È vero che l'accerchiamento comporta un costo che intralcia molte iniziative, ma la realtà dimostra che con l'attuale dirigenza a vari livelli niente si è modificato. Che sia necessario rompere l'accerchiamento non c'è dubbio; i miliardi che oggi dobbiamo spendere sono troppi, ma dubitiamo che ci sia bisogno di un nuovo casinò per risolvere i problemi della casa da gioco.

Non vorremmo che, una volta fatta questa spesa, o quella della ristrutturazione dell'esistente, ci accorgessimo che il malessere non deriva dagli spazi disponibili, ma dalle inefficienze esistenti della gestione, nell'organizzazione, nella mancanza di un'organizzazione più razionale.

Anche dai contenuti della conferenza stampa tenuta dal Comitato di gestione, anche dopo che è passato da 1 a 3 componenti, non si ha l'impressione - non solo noi, ma neppure coloro che lavorano all'interno del Casinò - che sussistano idee nuove, capaci di dare una svolta ad una gestione le cui conseguenze negative ricadono sul bilancio regionale, perché così è stato e così è almeno fino ad oggi.

Mi fermo qui e aspetto la risposta del Presidente, per fare poi ulteriori valutazioni.

Si dà atto che dalle ore 11,04 presiede il Vicepresidente La Torre.

PresidenteLa parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)Le Président du Comité de gestion de la Maison de jeu de Saint-Vincent dans sa conférence de presse a mis en relief la nécessité, l'exigence même de disposer de locaux plus amples, pour améliorer l'offre de la maison de jeu. Il a même justifié sa préférence pour la construction d'une nouvelle maison de jeu, en raison de plusieurs avantages par rapport à une autre solution représentée par le réaménagement de la structure actuelle.

A cet effet, je ne peux que confirmer ce que j'ai déjà déclaré au sein de cette Assemblée au mois de février 2000, en répondant à une initiative de l'un de vos collègues, à savoir que nous nous sommes fixé les objectifs suivantes: tout d'abord, la définition du contentieux, en essayant de sortir de l'encerclement, auquel vous avez fait référence; ensuite l'approbation du projet de construction d'une nouvelle maison de jeu, afin de répondre aux exigences de disposer de locaux plus amples et donc d'améliorer l'offre de la maison de jeu; enfin, pour ce qui est de la "Gestione privatistica", ce que nous avons inscrit dans notre programme de législature.

Ce sont des raisons liées à la rentabilité, la relance de l'activité de cette maison de jeu et également à son développement. Et ce, en partant d'une considération qui semble être largement partagée en me référant au rapport des membres de la IVème Commission après la visite des maisons de jeu de Venise et de Nova Gorica.

A savoir qu'il est nécessaire d'intervenir sur les structures actuelles et que plutôt que de gérer une maison de jeu avec un chantier à l'intérieur, avec une réduction des espaces opérationnels et des retombées négatives sur les recettes et sur les emplois, il est préférable de construire une nouvelle maison de jeu.

PresidenteLa parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Il Presidente ha fatto molto in fretta a darmi la risposta e anch'io sarò breve nella replica.

Credo che la Regione non possa dimenticare quello che come azionista ha fatto sul piano economico e finanziario per favorire la gestione della casa da gioco, come siamo convinti che sul Comitato di gestione possano gravare delle difficoltà indipendenti anche dalla volontà dei suoi componenti.

Non si può, come fanno loro, rimettersi al destino, al fato, e pregare perché arrivino i clienti! Non si può giustificare tutto ciò che non va con la mancanza d'investimenti da parte della Regione!

Io allora chiedo che venga fatta una valutazione, oltre che di quello che deve fare la Finaosta, anche sulla gestione della casa da gioco; occorre vagliare e far vagliare a chi è competente se l'analisi e le terapie individuate dal Comitato di gestione sono quelle giuste, valutare se a tutti i livelli - questo, Presidente, non lo dico io, ma le potrà essere confermato se si avranno degli incontri con qualcuno con cui possiamo parlare all'interno della casa da gioco - valutare se a tutti i livelli della casa da gioco abbiamo una dirigenza all'altezza del ruolo che è chiamata a svolgere.

Mi rendo conto che questo obiettivo incontra delle difficoltà, ma a sentire le voci e i pareri che circolano fra "gli addetti ai lavori", la via di una valutazione della dirigenza può essere la strada per rilanciare la casa da gioco.

Qualcuno mi diceva ieri che si è toccato il fondo e che più in basso di così non si può andare. E io credo che la Regione non possa continuare a spendere senza determinate garanzie; non si può gestire la cosa pubblica senza guardare all'interesse della comunità!

Comunque vada, sono convinto che prima di arrivare alla costruzione di un nuovo casinò si debba fare una forte valutazione se le cose possono cambiare o non possono cambiare, una volta definito il contenzioso anche con chi lo abbiamo in sede legale.

Riteniamo che occorra cambiare strada nel modo di gestire l'esistente, perché una volta gestito in una certa maniera, quello che esiste è più che sufficiente per la Valle d'Aosta.

Io riconosco a lei, Presidente, esperienza e capacità nel ruolo che gli è stato assegnato; una cosa mi permetto di rimproverarle: quella di non tener conto o di tenere in poco conto i suggerimenti dell'opposizione. Non trascuri le nostre prese di posizione, sappia che vogliamo bene alla Valle d'Aosta quanto può volergliene la maggioranza, se non di più, per cui cerchiamo anche su questo di aprire effettivamente un confronto serio, concreto e credibile, in modo da trovare le soluzioni vere che possano far uscire la casa da gioco dalla crisi in cui è venuta a trovarsi. Poi insieme prenderemo tutte le soluzioni che si rendono necessarie.

PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Volevo approfittare del fatto che sono cofirmatario dell'interpellanza, per fare due valutazioni e manifestare la mia delusione per le risposte del Presidente.

Le risposte del Presidente sono state deludenti perché eccessivamente generiche. È vero che forse il tenore dell'interpellanza non lo costringeva a delle risposte più specifiche, però su almeno due punti, a mio giudizio, sarebbe stato interessante avere qualche dato in più.

Il Presidente ha accennato, e non è la prima volta che lo fa, ad una possibile soluzione del contenzioso in atto; a nessuno può sfuggire l'importanza di questa cosa, perché è evidente che se il contenzioso in atto avesse una soluzione positiva, il quadro di riferimento potrebbe mutare.

Oggi una delle argomentazioni forti, e lo riconosco, per la costruzione di una nuova casa da gioco è quella di porre fine in maniera indiretta al contenzioso, scegliendo una strada completamente diversa.

Se però il contenzioso venisse risolto in termini amichevoli, in termini transattivi, è chiaro che questo, che è uno dei punti forti della scelta del nuovo casinò, verrebbe meno, cioè lo scenario si riaprirebbe.

Oggi mi sarebbe piaciuto sentire dal Presidente qualcosa di più, a che punto è questa trattativa. È stata avviata? Ci sono delle soluzioni prospettate?

Presidente, l'ho premesso, se lei mi avesse ascoltato fin dall'inizio, io ho premesso che?

(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)

? ho premesso fin dalle mie prime parole che il tenore dell'interpellanza non obbligava il Presidente a dare dei dati specifici su questo punto, li chiederemo con la prossima interpellanza così il problema sarà risolto!

Ho parlato di una mia delusione per non avere avuto questi dati, ma in parte è anche responsabilità nostra, e così "tagliamo la testa al toro"!

Come secondo dato mi sarebbe piaciuto sentire delle prime stime ancorché sommarie sui costi di realizzazione di un nuovo casinò e sui costi di un'eventuale ristrutturazione del vecchio Casinò, perché a me sembra che senza dati più specifici sia difficile fare delle valutazioni al riguardo.