Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1329 del 24 maggio 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1329/XI Proroga dell'incarico al SIO-IFO di Roma in materia di ricerca, studi epidemiologici e formazione per le attività dell'Osservatorio epidemiologico regionale. (Interrogazione)

Interrogazione Richiamata la deliberazione di Giunta regionale n. 1104 del 10 aprile 2000, avente per oggetto "Proroga di sei mesi dell’incarico affidato (L.R. 18/1998) con D.G.R. n. 1443/99, al Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) - Epidemiologia degli Istituti Fisioterapici Ospedalieri (IFO) di Roma, in materia di ricerca, studi epidemiologici e formazione per le attività dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale";

Preso atto che alcune difficoltà tecniche hanno rallentato tali lavori di ricerca e di studio;

Sottolineato che l’oggetto dell’incarico affidato riguardava tre "moduli" e più precisamente:

- Epidemiologia descrittiva;

- Progettazione, sperimentazione ed avvio a regime di nuovi e/o innovativi flussi informativi;

- Formazione;

Ribadita l’importanza che tale ricerca riveste, anche in Valle d’Aosta, in materia di studi epidemiologici;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta Regionale per conoscere:

1) quali sono i compiti, compresi nei tre moduli indicati nella convenzione, attualmente portati a termine e i relativi compensi calcolati e corrisposti o da corrispondere;

2) il dettaglio delle difficoltà tecniche che hanno ulteriormente ritardato la consegna dei risultati dell’intero studio, rendendo necessaria la proroga descritta in premessa;

3) le reali possibilità di rispettare, da parte del SIO-Epidemiologia di Roma, i nuovi termini di scadenza, fissati all’11 ottobre del presente anno.

F.to: Lanièce - Collé

Presidente La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)In merito a quanto attiene al modulo 1, cioè l'Epidemiologia descrittiva, si fa presente che i compiti relativi a questa attività sono stati completamente assolti.

I risultati scaturiti dall'attività in oggetto sono stati alla base del rapporto sulle cause di morte nel periodo 1992-1997 in Valle d'Aosta, elaborato in tre sezioni: rapporto generale e per trienni 1992-1994, 1995-1997; il rapporto preliminare primo semestre 1999 sulle cause di ricovero e le prestazioni erogate in regime di ricovero ospedaliero e il contributo alla stesura della relazione sanitaria 1998.

La valorizzazione complessiva dell'attività dell'intero modulo, calcolata in 50 milioni, che doveva essere liquidata in misura di un terzo all'avvio dell'attività, un terzo alla consegna degli elaborati provvisori, un terzo alle prestazioni risultate finali, è stata richiesta ed attribuita nella misura di due terzi al Sistema informativo - Epidemiologia di Roma solamente nel mese scorso quando la struttura affidataria dell'Assessorato, dopo le necessarie verifiche, ha ritenuto che i prodotti elaborati rispondessero appieno alle necessità qualitative correlate al rigore delle ricerche epidemiologiche da essa condotte nonostante le difficoltà di cui al punto 2 dell'interrogazione del Consigliere Lanièce.

Per quanto attiene al modulo 2, cioè la progettazione dei flussi informativi, l'attività si è concretizzata essenzialmente nel contributo alla progettazione di un sistema di messa a norma del flusso dei dati di mortalità e nella progettazione del sistema informativo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali.

La valorizzazione complessiva dell'attività dell'intero modulo, calcolata in 34 milioni, è stata liquidata in misura dei due terzi con le modalità citate per il modulo 1.

Si fa presente che l'impianto teorico dei due flussi informativi succitati sulla base della presa d'atto delle stazioni di origine ed intermedie che generano tali flussi è stato approntato nella misura del 70 percento. Necessita comunque della verifica locale per il suo adeguamento operativo la funzionalità delle stazioni locali.

Complessivamente si può stimare che tale impegno è stato assolto nella misura del 50 percento.

Per quanto riguarda il modulo 3, cioè l'attività di formazione, essa ha avuto come oggetto il "training" sul campo degli operatori della Valle d'Aosta, identificati dall'Assessorato, sui problemi di rilevazione, processazione, metodologia, analisi nonché di pubblicizzazione relativamente effettuato per le sezioni dei moduli attivati.

Riguardo alla domanda posta al punto 2, cioè il dettaglio delle difficoltà tecniche che hanno ulteriormente ritardato la consegna dei risultati dell'intero studio rendendo necessaria la proroga descritta in premessa, le difficoltà tecniche che hanno determinato il ritardo nella processazione e conseguentemente nella consegna dei risultati sono state determinate essenzialmente dalla presenza di incongruità oggettive presenti nei tracciati della mortalità negli anni 1992/1997, difficoltà non previste al momento dell'affido dell'incarico.

Tale situazione ha reso laborioso e ripetuto il momento di analisi più volte effettuato in ragione delle correzioni necessariamente apportate per rendere i risultati coerenti con un'analisi epidemiologica di mortalità affidabile con quella prodotta.

In particolare tali difficoltà hanno chiamato in causa la convenzione fra il laboratorio di informatica medica di Torino e il Servizio di medicina legale dell'azienda USL stipulata nei primi anni del '90 e che era finalizzata ad una maggiore conoscenza delle cause di morte per tumore rispetto alle altre. Le ragioni di questa scelta erano da attribuire ad una precedente collaborazione della Regione che, come si sa, era stata stipulata con il Registro tumori del Piemonte. Allo stato attuale invece si ritiene utile disporre di una visione completa di tutte le cause di morte, non solo quelle citate, anche perché negli ultimi anni è significativamente migliorato sia sotto il profilo qualitativo che sotto quello quantitativo il flusso dei dati della scheda di dimissione ospedaliera (SDO) attraverso il quale è possibile operare dei nessi di causalità fra la frequenza di ricoveri per alcune cause e la prevalenza di morte per quelle stesse cause.

Il ritardo che si è prodotto è stato quindi principalmente dovuto al tempo necessario per recuperare alcuni dati storici mancanti sulle cause di morte non attribuibili anche se non vanno disconosciute le difficoltà legate al reperimento sul mercato di un medico specialista in Epidemiologia che fosse disponibile a collaborare con l'osservatorio, medico che a tutt'oggi non è ancora stato reperito tant'è che si sta concordando una collaborazione con l'ex Dipartimento di Grugliasco con cui stiamo collaborando da tempo, vedasi i dati prima citati riguardanti la ricerca della diossina per l'ex Converter di Pont-Saint-Martin.

Per quanto riguarda la domanda 3: quali sono le reali possibilità di rispettare, da parte del SIO-Epidemiologia di Roma, i nuovi termini di scadenza in merito alla reale possibilità di consegnare quanto rimane in sospeso, si ritiene di avere elementi concreti perché tale risultato si manifesti nei tempi concessi dalla proroga in quanto esclusivamente subordinati ad una serie di verifiche che rendano compatibile alla realtà locale quanto già progettato che come si sa coinvolge nei flussi competenze non soltanto epidemiologiche.

PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.

Lanièce (Aut)Ringraziamo l'Assessore per le spiegazioni fornite alla nostra interrogazione.

Possiamo dire che la ricerca e lo studio in ambito sanitario rivestono da sempre un ruolo fondamentale per l'evoluzione della cura delle malattie.

Come altre regioni anche la Valle d'Aosta, tramite la Giunta regionale, ha affidato un incarico in materia di ricerca, di studi epidemiologici e di formazione per l'attività dell'Osservatorio epidemiologico al SIO-Epidemiologia degli studi fisioterapici ospedalieri di Roma.

Tale incarico avrebbe dovuto essere ultimato entro il mese di aprile di quest'anno, ma così non è stato visto che la delibera richiamata nell'interrogazione ha prorogato di sei mesi il suddetto incarico, proroga dovuta a difficoltà tecniche, che l'Assessore ci ha appena spiegato, che non hanno reso immediatamente disponibili le chiavi di lettura dei dati storici di mortalità, forniti dall'USL, ai tecnici incaricati di svolgere successive elaborazioni e questo ha, come si legge nella delibera di Giunta, rallentato i lavori e determinato una proroga per poter avere i risultati di questa ricerca.

Per quanto riguarda gli argomenti trattati, la ricerca riveste anche per la Valle d'Aosta un'importanza fondamentale, infatti i tre moduli, che l'Assessore nella sua risposta ha richiamato, permetteranno di avere adeguati elementi conoscitivi in modo da poter collegare le decisioni organizzative in ambito sanitario alle interpretazioni di studi epidemiologici basati sulla realtà territoriale valdostana; ed è proprio per questo che è necessario disporre quanto prima di questi dati per poter procedere con il lavoro.

Ci auguriamo che questo studio e la conseguente predisposizione, in ambito sanitario, delle azioni ritenute necessarie siano presto realizzati per poter fronteggiare adeguatamente le problematiche del mondo sanitario valdostano in tutti i suoi aspetti: sia per quanto riguarda le patologie presenti sul territorio, sia per quanto riguarda l'organizzazione sanitaria territoriale.

L'augurio è, come l'Assessore ha detto rispondendo all'ultima domanda, che questo studio possa essere ultimato entro i termini previsti dalla nuova proroga, quindi entro fine ottobre, in modo da poter avere al più presto questi dati che sono molto importanti per lo sviluppo degli interventi nell'ambito sanitario valdostano.