Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1327 del 24 maggio 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1327/XI Studi sulla situazione delle reti infrastrutturali in Valle d'Aosta nel primo quadrimestre 2000. (Interrogazione)

Interrogazione Venuti a conoscenza delle rilevazioni del Cresme compiute sui dati del servizio appalti del Sole – 24 ore, per quanto riguarda il numero e l’importo delle gare d’appalto per opere pubbliche nei primi quattro mesi del 2000, dove la Valle d’Aosta presenta 97 gare d’appalto per un importo totale di 179 miliardi e 11 milioni di lire, evidenziando il maggior incremento tra le regioni italiane rispetto ai precedenti quattro mesi (da settembre a dicembre ’99), anche se l’andamento del mese di aprile sembrerebbe indicare una forte flessione rispetto ai mesi precedenti;

Rilevato il rapporto del CNEL in tema di reti infrastrutturali, dove viene dichiarato che, la Valle d’Aosta, insieme a Trentino, Basilicata e Sardegna, rappresenta una delle quattro aree nazionali "sottodotate";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se è a conoscenza dei risultati espressi da tali studi e, in caso di risposta positiva, quali sono le osservazioni in merito;

2) la reale situazione delle reti infrastrutturali in Valle d’Aosta, e le motivazioni per le quali il rapporto del CNEL dichiara che, la nostra regione, è "sottodotata" rispetto alla media nazionale.

F.to: Lanièce - Comé

PresidenteLa parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.

Vallet (UV)La question des Conseillers Lanièce et Comé compare deux analyses entre lesquelles il semble difficile d'établir un lien. Nous avons en effet, d'une part, les données relevées par le CRESME sur les appels d'offres lancés pour des travaux publics dans les régions italiennes durant les quatre premiers mois de 2000, données dont il ressort que la Vallée d'Aoste est la Région dont les chiffres ont le plus progressé durant cette période par rapport aux quatre mois précédents.

Cette information ne suscite pas de commentaires particuliers, puisqu'elle reflet l'évolution normale des marchés publics en Vallée d'Aoste, qui connaît un pic lors des premiers mois de chaque année.

Il faut remarquer toutefois que les données prises en compte par le CRESME comprennent des appels d'offres émanant d'administrations diverses: la Région, les communautés de montagne, les communes, l'USL, les consortiums, mais aussi par exemple les sociétés concessionnaires des autoroutes et concernant différents types de travaux, dont une partie seulement peut entrer dans la catégorie des infrastructures.

Si nous considérons les 56 appels d'offres ouverts par l'Administration régionale pendant les quatre premiers mois de 2000, il y en a 20 qui concernent les routes régionales ou les réseaux d'adduction d'eau.

Un certain nombre de précisions s'impose également pour ce qui est de la seconde analyse à laquelle se réfère la question, celle effectuée par le CNEL sur les infrastructures.

Le 4 et 5 mai 2000 le CNEL a organisé la deuxième Conférence nationale des réseaux - la première remontant à 1992 - dans l'intention d'ouvrir un débat sur la façon dont il serait possible pour l'Italie de rattraper son retard sur les autres Pays d'Europe en ce domaine, grâce à la mise en place d'un système intégré et moderne.

C'est dans cette optique que, lors de la conférence, le CNEL a présenté une analyse comparative de la situation des régions d'Italie et des principaux Etats européens, divisée par secteurs: transports, énergie, télécommunications et éducation.

Même si nous ne savons rien des méthodes d'analyse et d'élaboration qui ont été utilisées et qu'il faut de toute façon tenir compte des distorsions inhérentes à ce genre d'analyses en raison des différents types d'unités territoriales considérées, l'affirmation rapportée dans le texte de la question me semble au moins incomplète.

Au sujet des indicateurs relatifs aux diverses catégories d'infrastructures pour les transports: voies ferrées, routes, aéroports et ports, le rapport du CNEL dit textuellement:

"? Se dal livello nazionale l'analisi scende a quello regionale, si ravvisano situazioni molto più differenziate e per qualche regione preoccupanti. Questo sembra essere il caso, ad esempio, di Regioni italiane quali la Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Basilicata e Sardegna".

Le CNEL place en effet le Val d'Aoste assez bas dans ce classement, mais la phrase suivante précise:

"? È pur vero, tuttavia, che, considerando le caratteristiche proprie di queste regioni, il grado di sottodotazione appare meno grave di quanto potrebbe apparire dalla semplice osservazione del basso livello dell'indicatore. Si tratta infatti di regioni che presentano una densità di popolazione molto più bassa della media statale anche a motivo di una superficie territoriale in gran parte montuosa. Entrambe queste condizioni - scarsa popolazione e l'intensa orografia - concorrono dunque a spiegare lo scarso sviluppo delle infrastrutture di trasporto in tali regioni?".

Mise à part la liaison ferroviaire Chivasso-Aosta, dont nul n'ignore la situation, il ne semble pas que l'analyse du CNEL, qui prend en considération les voies ferrées, les routes, les aéroports et les ports, révèle une situation inconnue ou préoccupante en matière d'infrastructures routières, compte tenu de la morphologie du territoire valdôtain.

Il est par ailleurs évident que toute comparaison quantitative avec les équipements structurants dont peut disposer une région, telle par exemple que la Lombardie, est exclue.

Par ailleurs il convient de préciser un certain nombre de points quant aux trois autres secteurs analysés.

Pour ce qui est de l'énergie, par exemple, l'indicateur du CNEL attribue à la Vallée d'Aoste une valeur de 159,9 par rapport à une moyenne nationale de 100, ce qui place notre Région au troisième rang derrière la Lombardie et la Vénétie.

Pour ce qui est des télécommunications, l'indicateur de notre Région est de 138,4, toujours sur 100, ce qui signifie que la Vallée d'Aoste est nettement en tête devant toutes les autres régions d'Italie. Enfin le chiffre de 69,9, correspondant au secteur de l'éducation, reflet bien évidemment l'absence de l'université dans notre région, pour le moment.

En conclusion, il semble possible d'affirmer que la situation globale de la Vallée d'Aoste telle qu'elle résulte de l'analyse des infrastructures des régions italiennes effectuée par le CNEL n'est pas alarmante - si l'on excepte les conditions particulières de la voie ferrée qui ressortent de notre région - d'autant plus que les données de base de l'étude datant de 1997, les grands projets en cours ou en voie d'achèvement, qui sont l'autoroute, l'agrandissement de l'aéroport régional et l'Université de la Vallée d'Aoste, n'ont pas été prises en considération.

PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.

Lanièce (Aut)Prendiamo atto della risposta che ci ha fornito l'Assessore. Infatti questa interrogazione era stata fatta proprio per avere delle delucidazioni in merito a questi due rapporti che possono non avere una corrispondenza fra di loro, ma che evidenziano due fatti importanti da analizzare: da una parte abbiamo visto che in questi primi mesi c'è stato un forte incremento per quanto riguarda gli appalti delle opere pubbliche, ovvero abbiamo un incremento considerevole rispetto alle altre regioni, anche se confrontando mese per mese si può vedere che ci sono circa 11 miliardi nel mese di gennaio, 67 nel mese di febbraio, 64 nel mese di marzo e ad aprile si scende a 37 miliardi e quindi c'è una flessione nel mese di aprile, anche se comunque nel primo quadrimestre c'è un incremento maggiore rispetto ad altre regioni. Pertanto possiamo dire che da una parte c'è un incremento degli appalti per le opere pubbliche, ma dall'altra parte l'analisi del CNEL, in modo particolare per quanto riguarda le reti infrastrutturali (autostrade, strade, ferrovie, aeroporti), a seguito delle affermazioni rese all'ANSA, ha messo in evidenza il fatto che la nostra Regione è fra quelle considerate sottodotate.

Per questa ragione ci siamo permessi di chiedere informazioni alla Giunta per avere spiegazioni su questa situazione in cui la nostra Regione viene indicata come sottodotata, per quanto riguarda le reti infrastrutturali, rispetto al livello nazionale, nell'intento di dare un input al Governo regionale per fare in modo che si possa per quanto riguarda le reti infrastrutturali raggiungere il rapporto che si ha, come ha detto l'Assessore, negli altri valori analizzati dal CNEL ovvero energia e telecomunicazioni, dove siamo ai primi posti rispetto alle altre regioni.

È pur vero che i dati nostri sono sempre difficili da comparare con quelli di altre regioni perché, essendo la nostra una realtà piccola, basta una piccola entità per farci cambiare di posizione nettamente; però, come siamo riusciti ad essere ai primi posti per quanto riguarda l'energia e le telecomunicazioni penso che la Regione possa intervenire, visto il notevole incremento delle opere pubbliche, per fare in modo che una parte di queste siano destinate al miglioramento delle reti infrastrutturali valdostane. Penso in particolare alla ferrovia, come ha ammesso l'Assessore, anche se ovviamente non è una colpa da addebitare alla Giunta attuale, ma è un problema annoso per il quale però bisogna cercare di mettere in piedi delle azioni per risolverlo. Penso al problema dell'aeroporto per il quale vi sono già delle delibere, a dimostrazione della volontà di potenziare l'aeroporto, anche se la cosa più importante è che a questi intendimenti seguano al più presto i fatti in modo da avere anche nella nostra regione un aeroporto di un certo livello.

Di conseguenza l'input nostro è rivolto, alla luce di questa valutazione da parte del CNEL, a far accelerare gli interventi che abbiano come fine il miglioramento delle reti infrastrutturali valdostane.