Oggetto del Consiglio n. 1070 del 12 gennaio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1070/XI Interventi di manutenzione straordinaria della telecabina Aosta-Pila e redazione di "un progetto esecutivo globale". (Interrogazione)
Interrogazione Premesso
- che ogni anno la Regione stanzia ingenti risorse finanziarie per effettuare interventi di manutenzione straordinaria sulla telecabina Aosta-Pila;
- che le molteplici opere di manutenzione non hanno sino ad ora posto termine alle continue disfunzioni;
- che in ogni deliberazione di spesa è ripetuto che gli interventi in oggetto sono effettuati "in attesa della redazione di un progetto esecutivo globale";
Rilevato che il 26 dicembre u.s. l’impianto ha subito una fermata di altre 4 ore consecutive;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti per sapere:
1) a quanto ammontano gli oneri di manutenzione sostenuti sino ad oggi dall’Amministrazione regionale;
2) se sia già stato affidato l’incarico di "un progetto esecutivo globale", di cui in premessa, e nel caso affermativo quali siano le linee guida dello stesso;
3) quali siano i costi presunti e i tempi per la realizzazione dell’intervento "globale" sopra richiamato.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (FA)In riferimento a quest'interrogazione si riferisce che gli interventi di manutenzione straordinaria effettuati negli ultimi anni ammontano, come risulta dalle relative deliberazioni di Giunta regionale, a complessive nette lire 2.846.000.000 così suddivisi:
- nel 1996: 560 milioni, in base al contratto di servizio dall'1° gennaio 1996 al 30 giugno 1997;
- nel 1997: 721 milioni, contratto di servizio dal 30 giugno 1997 al 31 dicembre 1997;
- nel 1998: 950 milioni, contratto di servizio dall'1° gennaio 1998 al 31 dicembre 1998;
- nel 1999: 615 milioni, contratto di servizio dall'1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2003.
La cifra del 1999 non è ancora stata totalmente spesa perché prevede anche l'utilizzo di questa somma per una serie d'interventi da fare nel 2000.
Non sono stati affidati invece incarichi per la redazione di progetti esecutivi globali avendo sinora scelto la strada d'interventi previsti nell'ambito del programma di manutenzione straordinaria redatto nel 1997 dallo studio Dimensione come peraltro prescritto dal contratto di servizio. Tali interventi sono comunque compatibili con le parti dell'impianto esistenti e con gli ulteriori interventi futuri previsti, ad esempio rifacimento delle cabine, lo svincolo dei due tronchi.
Si rammenta che il programma redatto dallo studio Dimensione è stato oggetto di verifica da parte dell'Ing. Tanesini, all'uopo incaricato dalla Regione, con deliberazione di Giunta regionale n. 2516 in data 14 luglio 1997 e n. 3016 in data 5 settembre 1998, per verificare la congruenza economica e per fornire indicazioni in merito alle priorità degli interventi stessi.
Gli interventi autorizzati con deliberazione di Giunta n. 4924 in data 30 dicembre 1999, che saranno eseguiti nel corso dell'anno 2000 - fanno riferimento all'ultima cifra che avevo prima elencato di 615 milioni -, sono così riassumibili: intervento sul magazzino veicoli di Les Fleurs, 1 e 2: 170 milioni; separazione del magazzino del primo tronco di Les Fleurs: 280 milioni; nuovi fondi delle cabine: 65 milioni; manodopera: 100 milioni circa, per un totale di 615 milioni.
Nella sostanza, a parte la risposta al punto 1 che è stata precisa e specifica, per quanto attiene il punto 2 avrei potuto dire che non è stato affidato nessun progetto esecutivo, quindi viene a mancare anche la possibilità di dare una risposta al punto 3. Al di là della documentazione ufficiale che possediamo all'interno dell'assessorato, posso però informare gli interroganti che sono state fatte delle ipotesi d'intervento o di manutenzione radicale per poter far vivere ancora quest'impianto per almeno una decina di anni oltre alla soluzione radicale di sostituire totalmente l'impianto.
L'ipotesi di una manutenzione sostanziale che possa prolungare la vita dell'impianto per una decina di anni è un'ipotesi che prevede un impegno di spesa che è stato calcolato sui 15 miliardi, mentre il rifacimento totale dell'impianto con nuove tecnologie è un'ipotesi di spesa che si può aggirare fra i 25 e i 30 miliardi.
La motivazione per cui questo tipo d'impianto necessita, al di là di queste manutenzioni specifiche, di una manutenzione radicale, per poter vivere ancora una decina di anni e quindi vivere funzionalmente il periodo che normalmente ha questa tipologia d'impianti, è che questo è un impianto con caratteristiche d'impianto di risalita tradizionale, mentre la funzione non è quella di un impianto di risalita tradizionale, infatti un impianto di risalita tradizionale ha una durata mediamente molto più lunga e ha minori costi di manutenzione perché ha dei periodi morti nei quali l'impianto rimane fermo e quindi allo stesso può essere dedicata una manutenzione meno importante.
La scelta politica che si dovrà fare, vista la definizione della situazione di proprietà della Pila, è quella fra un intervento di manutenzione costosissimo oppure con una differenza di decina di miliardi puntare decisamente su un impianto innovativo che abbia caratteristiche idonee alla funzione di quest'impianto che è sostitutivo a vie di comunicazione in senso tradizionale.
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)Prendiamo atto della risposta che l'Assessore ci ha fornito, però non possiamo non esprimere alcune perplessità perché questa non è una vicenda che nasce ieri ed è una vicenda che si trascina da parecchio tempo avendo un riflesso non solo di tipo economico sulle risorse che la Regione ha già impiegato e che andrà ancora ad impiegare, ma anche un riflesso in parte negativo sull'immagine della stazione sciistica di Pila e della città di Aosta. Questo è stato un impianto che ha dato più problemi che soddisfazioni ed è un impianto che è finito anche sulle cronache nazionali per i disagi che ha creato all'utenza perciò penso che questo debba essere considerato oltretutto in tempi anche rapidi. Perché in tempi rapidi? Perché abbiamo visto, nel predisporre quest'interpellanza, come ci siano tutta una serie di atti datati e vorrei ricordarli all'Assessore.
Il 2 aprile 1997 fu presentato un piano su ipotesi triennale per la manutenzione straordinaria ed era un piano che doveva poi essere adottato con una progettazione esecutiva di cui chiedevamo spiegazioni ed approfondimenti in interpellanza. Il piano esecutivo l'Assessore ci ha confermato che non è mai stato predisposto, è stato dato solo un doppio incarico di verifica di quest'ipotesi di manutenzione triennale straordinaria e da allora ad oggi abbiamo fatto interventi sparpagliati nel tempo per qualcosa come quasi 3 miliardi.
Allora le considerazioni che vogliamo porre all'attenzione dell'Assessore sono le seguenti: prima di tutto di ordine economico perché è abbastanza intuitivo che una serie d'interventi a pioggia abbiano degli oneri maggiori di quanto non possano essere gli oneri di un intervento globale unico, se non fosse altro per quelle che sono le spese d'installazione cantieristica al di là di quelle che possono essere le spese dei singoli lotti appaltati; l'altro aspetto è che invece, essendo passati ormai due anni e mezzo, penso che la decisione politica vada presa prescindendo dalla proprietà della società Pila che non dimentichiamo ha sul contratto di servizio perché quell'impianto è sempre stato di proprietà regionale, perché va bene adesso la Pila è diventata totalmente a partecipazione pubblica, ma anche se non lo fosse diventata, la scelta sulla telecabina riteniamo debba essere presa.
Se ricordo bene, quest'impianto era stato stimato all'epoca della progettazione, una cifra di 7 miliardi, che lievitarono ad oltre 20 miliardi, vado a mente, ma mi sembra che questi siano purtroppo i dati reali, se a questi sommiamo un'ipotesi di 15 miliardi ulteriori di manutenzione, quest'impianto praticamente ha il costo di due impianti con l'aggravante che non ha mai dato i risultati che dovrebbe dare anche il singolo impianto.
Perciò penso che la scelta politica a questo punto sia più una scelta di politica economica che non una scelta politica in senso lato, allora auspichiamo che l'Assessore questa scelta di economia politica la voglia percorrere in tempi rapidi arrivando a determinare un programma di progettazione e di rifacimento ex novo dell'impianto. Pertanto anticipiamo all'Assessore che su quest'argomento ritorneremo alla fine della corrente stagione sciistica per capire che tipo di valutazioni ha fatto la Giunta e per capire, in caso che queste valutazioni la Giunta non le abbia fatte, quali sono i motivi che impediscono alla Giunta di fare queste valutazioni. Penso che qui non si tratti più di fare scelte di tipo politico, ma scelte di tipo economico che ritengo traspaiano in tutta evidenza dai dati che l'Assessore ha fornito perciò auspichiamo che su quest'aspetto ci sia una presa di decisione in tempi rapidi.