Oggetto del Consiglio n. 1069 del 12 gennaio 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1069/XI Notizie relative al rapporto del CENSIS sulla qualità delle abitazioni in Italia. (Interrogazione)
Interrogazione Richiamata la precedente interrogazione, da noi presentata e iscritta all’ordine del giorno della seduta consiliare del 29 novembre, relativa alle anticipazioni rese note, tramite dichiarazioni ai principali quotidiani nazionali, di uno studio del Censis in merito alla qualità delle abitazioni presenti in Italia;
Preso atto che nelle succitate dichiarazioni i responsabili del Censis hanno evidenziato la presenza di tre milioni e mezzo di alloggi a rischio nel nostro paese, sia per ragioni di vetustà sia per motivi di degrado dovuti alla "cattiva" costruzione ed alla scarsa qualità dei materiali utilizzati;
Preoccupati che tale problema possa riguardare anche alloggi situati in Valle d’Aosta;
Tenuto conto che l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Territorio e Ambiente non aveva potuto rispondere ai quesiti posti dalla precedente interrogazione, a causa della mancanza di disponibilità dei dati di detto studio del Censis;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta regionale per conoscere:
1) se è giunto all’attenzione dell’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici, Territorio e Ambiente il rapporto Censis sulla qualità delle abitazioni in Italia;
2) se in detto rapporto si fa riferimento anche alla Valle d’Aosta e, in caso di risposta positiva, in che termini;
3) se esiste la volontà di creare un gruppo di lavoro che possa attivarsi al fine di realizzare una serie di controlli per verificare la qualità della costruzione delle abitazioni nella nostra regione.
F.to: Lanièce - Marguerettaz
PrésidentLa parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.
Vallet (UV)Abbiamo avuto modo di esaminare il 33° rapporto sulla situazione sociale del Paese, riferito al 1999, del CENSIS, e lo stesso rapporto dedica tre pagine alla problematica delle abitazioni a rischio; nessun riferimento né puntuale né latente riguarda la nostra Regione.
Il rapporto considera principalmente due categorie edilizie a rischio: quelle soggette a degrado per vetustà e quelle soggette a degrado per ragioni costruttive, le uniche riferite alle grandi realtà dei centri storici delle grandi città italiane, e la seconda categoria riferita a quelle costruzioni anni '60 e immediatamente successivi, relative al grande boom edilizio che ha caratterizzato quegli anni. Ripeto, nessun riferimento riguarda la situazione attribuibile alla nostra Regione.
Si tratta comunque, e vengo alla risposta al terzo punto, di una problematica complessa e importante; vale però richiamare la conclusione di queste tre pagine fatte dal CENSIS che dice: "? Sarebbe controproducente ai fini della sicurezza e penalizzante per l'economia del settore introdurre forme generalizzate e burocratiche di controllo. È necessario invece con una certa urgenza e decisione avviare un processo di revisione partendo dalle situazioni più pericolose, ma contemporaneamente?" - ed è questo il punto importante - "? aprire un concreto dialogo con i primi interessati alla sicurezza degli edifici e cioè degli abitanti, per la stragrande maggioranza anche proprietari degli immobili e quindi interessati direttamente alla questione. Per essi vanno studiate modalità di monitoraggio e incentivi di natura fiscale perché, oltre al recupero e alla cura del proprio spazio domestico, pongano il massimo di attenzione sul contenitore, sul fabbricato, elemento decisivo per la tranquillità e la sicurezza abitativa".
Dicevo che si tratta di una materia complessa rispetto alla quale si intrecciano tutta una serie di competenze: competenze statali, competenze soprattutto comunali, credo molto marginalmente competenze dirette dell'Amministrazione regionale. Ciò non toglie che sia opportuno approfondire la questione e in questo senso l'intenzione della Giunta è quella di prendere contatti con gli organismi degli enti locali e della CELVA perché si possa insieme a loro approfondire l'argomento e valutare insieme se, esaminate anche le iniziative che il Governo statale vorrà prendere su questa problematica, sarà necessario agire con iniziative proprie della Regione o dei comuni della Regione.
PrésidentLa parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (Aut)Prendo atto con soddisfazione di quanto ha detto l'Assessore, e cioè che in questo documento del CENSIS non risulta che rientrino, fra le diverse abitazioni a rischio in Italia, nessuna abitazione esistente in Valle d'Aosta.
Questa è una notizia positiva: infatti avevamo presentato quest'interrogazione già in data 29 novembre all'indomani della tragedia che aveva colpito quel palazzo a Foggia, avendo letto, sui giornali, una dichiarazione da parte di alcuni rappresentanti del CENSIS che avevano evidenziato l'esistenza di questo rapporto, nel quale si affermava che c'erano 3,5 milioni di alloggi a rischio in Italia. Subito avevamo ritenuto opportuno presentare in aula un'interrogazione per avere dei dati riguardanti la situazione della nostra Regione.
L'Assessore ha detto che in quest'elenco non vi rientrano abitazioni valdostane e questo è un dato positivo.
Al terzo punto dell'interrogazione chiedevamo se esiste la volontà di creare un gruppo di lavoro e questo perché eravamo venuti a conoscenza che, a seguito di quanto accaduto a Foggia, a livello nazionale era stato presentato un disegno di legge avente per scopo l'istituzione di una specie di "carta d'identità degli immobili". Sempre lo stesso articolo di giornale riferiva che questo disegno di legge collegato alla finanziaria aveva ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei ministri e che doveva passare al vaglio della Camera e del Senato.
Si tratta di una specie di libretto dell'immobile nel quale devono essere annotate le componenti statiche, funzionali ed impiantistiche di ciascun immobile che abbia un numero di piani, fuori terra, superiore a due. L'Assessore ci ha risposto dicendo che seguirà il problema e cercherà di vedere per il futuro, anche alla luce dell'arrivo eventuale di questa "carta d'identità degli immobili", di prendere assieme agli enti locali i dovuti provvedimenti.
Si dà atto che dalle ore 10,09 presiede il Vicepresidente La Torre.