Oggetto del Consiglio n. 1046 del 15 dicembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 1046/XI Modalità di coinvolgimento del personale infermieristico nell'attività medico libero professionale in ambito ospedaliero. (Interpellanza)
Interpellanza In considerazione della legge che disciplina la libera professione medica in strutture pubbliche;
Preso atto che sono stati predisposti stanziamenti al fine di rendere possibile tale attività con la definizione di spazi ambulatoriali appositi;
Considerato il ruolo di sostegno del personale infermieristico a tale attività;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l’Assessore alla Sanità per conoscere se e con quali modalità il personale infermieristico verrà coinvolto nell’attività medico libero professionale attuata nell’ambito ospedaliero.
F.to: Lattanzi
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Quest'interpellanza si riferisce al famigerato "decreto Bindi" che, come tutti sappiamo, disciplina a livello nazionale, naturalmente demandando alle regioni la regolamentazione, l'opportunità di libera professione per i medici ospedalieri nell'ambito delle strutture pubbliche.
L'interpellanza chiede con quali modalità l'USL ha previsto l'utilizzo del personale infermieristico che sarà di supporto e che è previsto dal "decreto Bindi".
PrésidentLa parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être, et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV)A dire il vero l'attività libero professionale precede il "decreto Bindi", ma cercherò di dare risposta alla domanda che è stata posta dal Consigliere Lattanzi che chiede all'Assessore di conoscere se e con quali modalità il personale infermieristico verrà coinvolto nell’attività medico libero professionale attuata nell’ambito ospedaliero.
L'USL mi risponde quanto segue:
"Si fa presente che già con deliberazione del direttore generale n. 1887 del 25 settembre 1998 l'azienda USL ha provveduto a regolamentare l'attività di supporto del personale tecnico infermieristico all'attività libero professionale medica.
Nel corso del 1999 l'USL ha emanato un avviso interno per raccogliere l'adesione del personale interessato a tale attività ottenendo circa 100 adesioni, 100 nominativi disponibili. Non appena avrà inizio la nuova organizzazione, il personale che ha dato la propria disponibilità verrà coinvolto per il necessario supporto".
Aggiungo che da pochissimo tempo quest'attività è iniziata, seppure in modo parziale, nell'unità budgetaria di Chirurgia e che, a fronte del "decreto Bindi" che regolamenta l'aspetto del rapporto esclusivo più che dell'attività libero professionale, che impone ai medici di scegliere entro il 31 dicembre, se questa data non slitta ancora, perché ci sono trattative proprio in questi giorni a livello di organizzazioni sindacali mediche con il ministro per far slittare ulteriormente questa data, comunque dal momento in cui i medici saranno obbligati ad optare, dovranno scegliere per l'attività intra o extramoenia, ma indipendentemente da questo già due decreti ministeriali del 31 luglio 1997 definiscono, l'uno: l'attività libero professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria e del servizio sanitario e l'altro: linee guida dell'organizzazione all'attività libero professionale intramoenia della dirigenza sanitaria e del Servizio sanitario nazionale.
Qui è chiaramente indicato come può essere svolta l'attività libero professionale e a quali condizioni perché giustamente, come è stato detto, tutto viene rinviato a un regolamento aziendale che per quanto riguarda l'USL è definito con la delibera che ho citato prima e specificatamente per l'attività libero professionale del personale non medico si dice che il personale infermieristico, tecnico e della riabilitazione che partecipa fuori dell'orario di lavoro all'attività di supporto all'attività libero professionale ha diritto, a carico della gestione separata dell'attività libero professionale intramoenia, di cui all'articolo 6 della legge n. 724/94, a specifici compensi da determinare con atto regolamentare previa contrattazione con le organizzazioni sindacali di categoria. La partecipazione fuori dall'orario di lavoro ad attività di supporto nell'attività libero professionale è volontaria.
Questo concetto viene ribadito dall'altro decreto che è stato assunto in pari data quando dice che le disposizioni del presente decreto relative ad attività libero professionali intramoenia e alle modalità per il controllo del rispetto della disponibilità sull'incompatibilità si applicano a tutto il personale medico-chirurgo, odontoiatra, veterinario e delle altre professionalità della dirigenza del ruolo sanitario, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, nonché ai soli fini dell'attribuzione degli istituti incentivanti, al restante personale sanitario dell'équipe e al personale che collabora per assicurare l'esercizio dell'attività libero professionale.
Allora, se in via di principio l'attività libero professionale non è consentita al personale non medico e di quelle categorie, cioè l'infermiere non può fare l'attività libero professionale fuori dalle mura o comunque all'esterno, è considerata attività di supporto e in quanto tale, previa contrattazione, viene definita con regolamentazione dell'USL.
L'azienda con questa delibera del 17 ottobre 1998 ha definito individuazione e quantificazione del personale di supporto specifico per l'attività libero professionale sia in aree comuni che in aree distinte e dice fra l'altro che il personale di supporto specifico dovrà essere individuato dopo aver sentito le organizzazioni sindacali, cosa che è stata fatta, e dovrà essere corrispondente dal punto di vista quantitativo e qualitativo a quello operante presso le strutture sanitarie nell'attività istituzionale e poi c'è tutta la suddivisione delle percentuali che spettano alle varie categorie, compreso il personale infermieristico.
Questa è la situazione a tutt'oggi, nel senso che se, come mi pare, l'istanza del Consigliere Lattanzi sia per capire come viene coinvolto il personale infermieristico, la risposta è che il personale infermieristico teoricamente disponibile è sulle 100 unità però, essendo un'attività che sta solo adesso cominciando a rodarsi, sicuramente avremo ancora modo di parlarne perché sia sotto l'aspetto del compenso incentivante per attività di supporto, sia sotto l'aspetto dell'attività organizzativa, che deve essere rigidissima per evitare confusione fra attività istituzionale e attività libero professionale, dovremo sicuramente ancora approfondire i temi anche se il regolamento che l'USL ha fatto è stato oggetto di circa un anno e mezzo, due anni di discussioni con le organizzazioni sindacali che avevano costituito assieme all'azienda un gruppo di lavoro tecnico a definirne le modalità applicative.
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Ringrazio l'Assessore per la risposta. Visto che è stato così gentile di sottolinearmi che l'attività medica intramuraria all'Ospedale è antecedente al "decreto Bindi", nel ringraziarlo gli do un'altra informazione.
È vero che la nuova organizzazione in questo momento prevede una parziale attività da parte del personale infermieristico a sostegno di quest'attività medica intramuraria, sapevo già che il regolamento dell'USL non era ancora stato definito con i sindacati, altrimenti evidentemente non era necessario fare un'interpellanza; l'informazione che do all'Assessore è che sappia che è vero che l'attività è già partita in modo parziale, ma che, non essendo regolamentata appunto da un regolamento USL, il contributo, il supporto, l'attività del personale infermieristico oggi è fatta a sostegno dell'attività medica privata intramuraria all'Ospedale, ma non regolamentata da nessun tipo di accordo né d'incentivo. Fatto sta che il personale infermieristico non opera a sostegno dei medici privati intramurari fuori dall'orario di lavoro, ma lo fa in orario di lavoro.
È vero che siamo agli inizi, è vero che non è ancora un problema che è esploso in mano, ma come noi sempre cerchiamo di dare il nostro contributo, anticipiamo all'Assessore che nella misura in cui questo tipo di organizzazione e questa legge andasse a regime con la disorganizzazione che c'è in questo momento, anche seppure iniziale ed è vero, probabilmente ci troveremmo di fronte a dei grossi problemi perché oggi noi abbiamo un personale infermieristico che opera in orario istituzionale e ospedaliero a supporto di medici privati senza aver determinato le indennità, le spettanze, le contribuzioni che sono, è vero, indicate a grandi linee dal "decreto Bindi", ma che, come giustamente dice lei, non sono state ancora ordine di contrattazione per cui ancora nessuno ha percepito nulla.
Prima che il problema diventi grosso e che lei venga qui a chiedere al Consiglio l'ennesima fiducia a sostegno della sua attività politica, noi la informiamo che forse è meglio che ci metta le mani politicamente sin da subito, che incentivi l'USL e la direzione a contattare ed incontrare i sindacati il più presto possibile, a determinare sia l'organizzazione degli orari di lavoro e soprattutto le retribuzioni prima che qualcuno faccia qualcos'altro.