Oggetto del Consiglio n. 1044 del 15 dicembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 1044/XI Incarico per l'esecuzione di una ricerca di siti per interventi con opere di ingegneria naturalistica. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso:
- che l’Assessore regionale all’Istruzione e cultura ha proposto l’affidamento di un incarico per l’esecuzione di una "ricerca di siti per interventi con opere di ingegneria naturalistica";
- che lo scopo dell’incarico è indicato genericamente nella "produzione degli indirizzi generali di intervento e nella scelta dei siti campione per un eventuale incarico di studio di fattibilità per specifiche tipologie di intervento per un arricchimento culturale del personale" del Servizio Tutela del paesaggio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
L’Assessore competente per sapere:
1) quali sono le ragioni d’urgenza indicate nella deliberazione adottata dalla Giunta regionale;
2) con quali modalità e sulla base di quali criteri sono stati scelti i "siti campione";
3) quali competenze specifiche possiede l’esperto incaricato rispetto a quelle presenti all’interno dell’Amministrazione regionale.
F.to: Tibaldi - Frassy
PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI)Questa delibera rientra nella categoria delle cosiddette "delibere nebulose" perché sono inconsistenti da un punto di vista relativo all'azione amministrativa e sono invece consistenti per quanto concerne la spesa che è prevista per portarle a compimento.
Abbiamo sollevato un'interpellanza su questa delibera perché nella stessa dizione, nella stessa formulazione in premessa non si capisce bene quale sia l'intenzione dell'amministratore regionale e ci spieghiamo.
In questa delibera si prevede l'affidamento di un incarico per l'esecuzione di una ricerca di siti per interventi con opere d'ingegneria naturalistica e poi in un secondo passaggio sempre nella medesima delibera si fa presente che lo scopo dell'incarico è individuato nella produzione degli indirizzi generali d'intervento e nella scelta dei siti campione per un eventuale incarico di studio di fattibilità per specifiche tipologie d'intervento per un arricchimento culturale del personale del Servizio di tutela del paesaggio.
È una frase molto contorta, in un burocratese eccellente, che non esplicita l'intenzione dell'amministratore regionale.
E poi ci sono delle contraddizioni che sono evidenti. La prima è che da una parte l'intervento viene ritenuto necessario e urgente secondo quanto sottolineano gli uffici di servizio di tutela del paesaggio, dall'altra questa scelta dei siti campione è finalizzata ad un eventuale possibile incarico, allora la prima contraddizione è come può esserci compatibilità fra l'urgenza e la possibilità di un incarico futuro. Questi due concetti sono antitetici a meno che l'Assessore non riesca a fornirci degli elementi di valutazione diversi rispetto a quello che è scritto nel documento.
La seconda contraddizione si riferisce all'incarico affidato a un architetto milanese. Su segnalazione del dirigente competente per la realizzazione di quanto abbiamo visto è indispensabile fare ricorso alla collaborazione di personale esterno con competenze specifiche tali che non possono essere reperite all'interno dell'Amministrazione, cioè non abbiamo risorse professionali all'interno dell'Amministrazione, ricorriamo ad un incarico esterno e nella fattispecie individuiamo un architetto milanese. Con quale compito? Con il compito d'individuare e scegliere questi siti campione, però poi nel disciplinare d'incarico vediamo che i siti campione vengono scelti attraverso sopralluoghi sì dell'incaricato, ma congiuntamente al personale del servizio stesso e questo sebbene emerga da quanto invece esposto in premessa che nella nostra struttura amministrativa non ci sarebbero le risorse professionali competenti.
Allora andiamo a incaricare pagando un professionista esterno per effettuare una scelta di siti campione perché presso l'Amministrazione regionale non esistono risorse professionali competenti, però questa scelta dei siti deve essere effettuata congiuntamente al personale del Servizio tutela del paesaggio, cioè ricadiamo nell'ambito dell'organico regionale vero e proprio.
È necessario che queste delibere siano più chiare, perlomeno per chi le legge perché, oltre alla contraddizione presente, c'è la contraddizione che prima illustravo, cioè si parla di urgenza, ma questa scelta dei siti potrà dar luogo ad un eventuale incarico.
Da qui se fosse possibile da parte dell'Assessore, attraverso i quesiti posti nell'interpellanza, conoscere in maniera più approfondita qual è lo scopo di quest'incarico: cosa volete fare? A quali obiettivi tendete attraverso quest'incarico professionale? Già stamani ne abbiamo visto un altro del medesimo tenore, l'assistenza belga; abbiamo visto in una recente seduta le ricerche che vengono affidate all'università milanese per capire qual è la strategia di erogazione dei contributi regionali; la Fontina che viene studiata a Pavia, mi suggerisce giustamente il collega Frassy; Assessore, illuminateci su queste vostre filosofie d'intervento perché da queste delibere così formulate, così nebulose come dicevo all'inizio si capisce ben poco. L'unica cosa che è certa è l'entità della spesa, punto e basta.
PresidenteLa parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Pastoret.
Pastoret (UV)Delibera nebulosa, j'essaierai donc d'éclaircir le contenu et les raisons.
On demande d'ailleurs quelle sont les raisons d'urgence de la délibération du Gouvernement régional. Il n'y a aucune raison d'urgence particulière sinon le fait que les bureaux ont des temps pour répondre aux demandes d'autorisation. On dispose en effet de trois mois pour la loi n° 1497/39 et de deux mois pour la loi n° 431/85, ainsi dite "Galasso".
Cela dit, cette délibération a tout simplement été assumée pour pouvoir exploiter un secteur tout à fait particulier sur la base de compétences accrues dans cette matière. En effet, tel est le cas d'une partie des travaux d'aménagement des versants ou des cours d'eau qui peuvent être réalisés par des techniques d'ingénierie de l'environnement s'intégrant mieux dans le paysage et dont l'impact pourrait être davantage amoindri.
Par rapport à ce que je disais auparavant en citant les lois, il y a lieu de signaler que dernièrement un grand nombre de requêtes d'aménagement naturel sont parvenues au Service de la protection du paysage. Il s'agit de plans d'intervention dont la valeur paysagère doit encore être estimée par le service compte tenu des temps que j'ai énoncés tout à l'heure et, tout en étant dans certains cas des interventions tout à fait particulières, la nécessité de la part du service était celle d'acquérir davantage de compétences dans ce secteur tout en tenant compte que nous sommes dans une période saisonnière dans laquelle il y a des possibilités pour le service de faire un recyclage nécessaire quant à ces matières car toutes les autorisations devront être remises pour le commencement des travaux qui s'annonce au commencement du printemps.
Il a donc été réputé opportun de la part de nos experts de mieux exploiter cette matière pour donner des réponses avec davantage de compétences pour pouvoir amoindrir certaines interventions dans le but de mieux préserver les sites naturels soumis à la tutelle paysagère.
Il y a lieu de préciser que cette collaboration prévoit la mise en situation de différentes typologies d'intervention sur différents sites sur lesquels pouvoir vérifier dans la pratique quelles interventions peuvent être prévues et comment elles peuvent être réalisées. On demande en effet là quels sont les critères adoptés par le choix de ces sites.
Les sites ont été choisis sur la base de leur représentativité; ils ont des caractéristiques communes: pente, typologie du lit, quantité de transport de matériel pour les torrents; pente, milieu traversé, coupe du versant pour les routes et les pistes; détérioration du versant pour les carrières.
Il faut souligner qu'on parle de protocole et non pas de méta projet ou encore moins de projet puisque l'objectif est celui de passer de l'exemple type à une technique d'approche plus générale pour trouver des solutions au problème.
Evidemment pour ce faire, l'expert qui va gérer ces expériences doit avoir des compétences qualifiées et reconnues, les compétences qui sont en train de se faire dans ce domaine merci à la recherche et à la découverte des techniques toujours plus perfectionnées et qui progressent de plus en plus. Ces compétences doivent être acquises par le personnel du service dans une optique de formation en cours d'activité, formation qui leur permettra d'améliorer le degré des compétences dans ce secteur. C'est pour ces raisons que la proposition du service a été celle de choisir un expert qui a été envisagé en la personne de Mme Gioia Gibelli.
Quelles sont donc les compétences spécifiques qui sont demandées à cet expert et que l'Administration ne posséderait pas? Mme Gibelli est le Président de la section Lombardie de l'Association italienne d'ingénierie de l'environnement. Il vaut bien de signaler qu'au Val d'Aoste il n'y a pas une section de ce genre. Elle est associée du Cabinet d'étude de l'Ingénieur de l'environnement, M. Giuliano Sauli, Président de l'Association italienne d'ingénierie de l'environnement, et de M. Fabio Palmeri, Président de la même association dans le Haut Adige.
Elle est professeur universitaire de l'Ecole du paysage à Gênes, l'une des très réduites universités qui ont ces compétences. Elle est auteur de nombreuses études spécifiques, elle est aussi auteur de nombreux ouvrages d'ingénierie de l'environnement. Elle est donc parmi les représentants les plus notoires de la matière.
Pour revenir à la question quant aux compétences de notre personnel, évidemment l'Administration régionale ne compte pas de professeurs universitaires dans le domaine de l'environnement parmi ses effectifs et ne dispose pas de personnel ayant déjà abordé cette matière de façon exhaustive étant celle-ci une matière tout à fait nouvelle qui est en train de faire brèche dans la culture de la protection du paysage. C'est justement par la reconnaissance de la part du Service de protection du paysage que la requête est née d'un recyclage approprié à ce sujet permettant aux responsables de mieux répondre à la demande des professionnels qui s'adressent à ces services.
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)L'intervento dell'Assessore era difficilmente comprensibile, ma non perché fatto in lingua francese, ma perché abbiamo la sensazione che dalla nebulosa siamo finiti nel buco nero, per rimanere in tema.
La sensazione spiacevole è questa. Stamattina abbiamo visto che il corpo insegnanti valdostano ha bisogno dell'assistente belga che lo prenda per mano per spiegargli e per dargli formazione professionale, questo pomeriggio apprendiamo che anche altri settori, questa volta più interni all'Amministrazione regionale, hanno bisogno del tutto. Certo, pensare a tutto quello che la Regione spende in formazione del personale, in corsi di formazione e vedere invece che necessitano ancora delibere di questo tipo, ci lascia perplessi.
Ma ciò che ci lascia ancora più perplessi è la scelta che avevamo commentato con sfavore ad inizio legislatura di abolire l'Assessorato territorio e ambiente. Abbiamo la sensazione che questa delibera sia il frutto di una carenza di dialogo fra la tutela del paesaggio, che è sotto la competenza dell'Assessore Pastoret, e i lavori pubblici che sono sotto la competenza dell'Assessore Vallet perché, mentre la Giunta adottava la delibera di cui all'interpellanza ed eravamo ad agosto, successivamente il collega di Giunta dell'Assessore Pastoret, l'Assessore Vallet, adottava altre delibere che per certi versi sono analoghe a questa o meglio sono delibere che potevano portare alle conclusioni che invece sono oggetto di specifica delibera e di specifica convenzione.
Mi riferisco in particolare a tre delibere: due sono state adottate il 13 settembre e una il 18 ottobre. Cosa si dice in queste delibere? Si dice che è necessario affidare un incarico e anche qui l'incarico viene affidato all'esterno per i soliti motivi per cui gli uffici o non sono in grado o non hanno i mezzi o non hanno il tempo o non hanno l'organico e una di queste delibere dice che bisogna andare ad individuare e caratterizzare le zone soggette a rischio idrogeologico. Ora, se non è una forzatura voler interpretare l'italiano per quello che dice, le zone a rischio idrogeologico sono le zone in cui ci sono problemi di tipo franoso o problemi di tipo idraulico, di conseguenza si tratta nei fatti dell'individuazione di quei siti campione. Probabilmente un maggior coordinamento fra assessorati sul territorio, ecco perché diciamo che l'aver diviso il territorio su due assessorati forse non è stata una buona scelta, ma dal punto di vista operativo ha portato forse a perdere di vista l'insieme dei problemi e a frammentare l'azione e di conseguenza a frammentare l'intervento operativo, ma anche finanziario.
Sulle ragioni dell'urgenza l'Assessore non ha dato risposta. Prendiamo atto che le ragioni dell'urgenza non erano così urgenti o perlomeno non erano così urgenti da poter essere motivate perciò ribadiamo la nostra perplessità espressa nell'interpellanza, esprimendo insoddisfazione per la risposta, ma soprattutto ribadendo la perplessità e la preoccupazione per questo tipo di delibera.