Oggetto del Consiglio n. 1040 del 15 dicembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 1040/XI Problematiche relative all'istituzione delle attività di primo soccorso chirurgico e traumatologico presso i Centri di Pila, Courmayeur e La Thuile. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto della delibera n. 2637 del 22/11/99 dell’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta, che prevede l’istituzione delle attività di primo soccorso chirurgico e traumatologico presso i centri traumatologici di Pila, Courmayeur e La Thuile, per la stagione invernale 1999/2000;
Considerato che tali centri traumatologici offriranno i propri servizi a pagamento e non in regime gratuito, come avviene invece presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Aosta, in presenza di un carattere d’urgenza della prestazione medica;
Considerato altresì che per detti centri si prevede una spesa di circa settecento milioni di lire, di cui seicento previsti per la convenzione con il Centro Traumatologico Ospedaliero di Torino, che metterà a disposizione personale medico specializzato;
Visto che i traumatizzati, in virtù del regime gratuito, potrebbero scegliere, con tutta probabilità di farsi curare dal Pronto Soccorso, piuttosto che pagare la visita medica effettuata in tali centri;
Sottolineato che, pur ribadendo la necessità e l’utilità di organizzare un servizio di soccorso per i traumatizzati direttamente sulle piste di sci, si potrebbero porre le condizioni per rendere tale servizio gratuito e quindi anche sostenuto dalle società che gestiscono gli impianti, che potrebbero stornare, a tal fine, una moderata quota del costo del biglietto "giornaliero", in modo da non gravare sulle "casse" dell’U.S.L. e quindi dei contribuenti valdostani;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere:
1) se è a conoscenza di tale problematica;
2) se è stata presa in considerazione l’ipotesi di dare indicazioni all’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta di verificare la possibilità del coinvolgimento, in tale lodevole iniziativa, delle Società che gestiscono gli impianti a fune e delle stazioni sciistiche interessate al fine di valutare la fattibilità e l’opportunità dell’ipotesi da noi indicata nelle premesse.
F.to: Lanièce - Marguerettaz - Collé - Comé - Viérin M.
PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut)Quest'interpellanza nasce dall'esigenza di avere delle delucidazioni in merito all'istituzione di attività specialistiche ortopediche presso alcuni centri traumatologici valdostani.
Infatti l'USL ha istituito con delibera n. 2.637 del 22 novembre scorso dei punti di primo soccorso chirurgico e traumatologico presso i Centri traumatologici di Pila, Courmayeur e La Thuile, per questa stagione invernale.
A quanto ci risulta questi centri traumatologici, per i quali sembra che l'USL stia predisponendo o abbia già predisposto un tariffario per l'assistenza medica, offriranno i propri servizi a fronte del pagamento di un ticket e non in regime gratuito come invece succede quotidianamente presso il Pronto soccorso dell'Ospedale di Aosta, in presenza del carattere d'urgenza della prestazione medica.
La spesa prevista è di circa 700 milioni di lire di cui 600 per la convenzione con il Centro traumatologico ospedaliero di Torino, che metterà così a disposizione del personale medico specializzato.
Il primo problema che si pone in quest'iniziativa, sicuramente lodevole ed interessante, è che i traumatizzati, in virtù del regime gratuito, potrebbero scegliere con tutta probabilità di farsi curare direttamente dal Pronto soccorso di Aosta, piuttosto che pagare il ticket della visita medica effettuata in questi centri. Se così dovesse essere, ci sarebbe da una parte un intasamento del Pronto soccorso stesso e dall'altra ci sarebbe uno spreco di denaro pubblico in quanto il servizio predisposto sulle piste di sci, con la delibera sopracitata, ha dei costi fissi sia che venga utilizzato o meno.
Sarebbe quindi opportuno verificare fin da subito la possibilità di creare le condizioni per rendere gratuito il servizio di prestazione medica fornita dai centri traumatologici attraverso - questa potrebbe essere una proposta - il coinvolgimento delle stesse società che gestiscono gli impianti di risalita, le quali potrebbero stornare a tal fine una quota del costo del biglietto giornaliero. Così facendo si potrebbero presentare due importanti vantaggi: da una parte si creerebbe un'immagine promozionale positiva delle nostre stazioni sciistiche e delle stesse società che gestiscono gli impianti, che potrebbero vantarsi di poter offrire agli sciatori non solo delle belle piste da sci, ma anche un'adeguata assistenza medica in loco; dall'altra parte questa spesa per l'assistenza sulle piste finirebbe per non gravare sulle casse dell'USL e quindi dei contribuenti valdostani.
D'altronde se dalle parole si passa ai numeri, mi corre l'obbligo di far notare che l'anno scorso in queste tre località, Pila, Courmayeur e La Thuile, in base ai dati forniti dalle società che gestiscono gli stessi impianti, si sono venduti circa 500 mila giornalieri. Se da ogni giornaliero dovessimo trattenere 1.600 lire, circa la metà dell'aumento del biglietto stesso previsto per questa stagione, avremmo circa la stessa cifra che l'USL spenderà per l'istituzione dell'attività di primo soccorso chirurgico e traumatologico presso i Centri traumatologici di La Thuile, Pila e Courmayeur.
Ci auguriamo quindi che la Giunta regionale possa prendere in considerazione l'ipotesi di dare indicazioni all'USL della Valle d'Aosta di verificare questa possibilità di coinvolgimento delle società che gestiscono impianti a fune e delle stazioni sciistiche interessate, al fine di valutare la fattibilità e l'opportunità dell'ipotesi da noi indicata in premessa tenuto conto che per il prossimo anno l'USL prevede di aprire dei centri traumatologici simili anche a Gressoney e ad Ayas.
Perlomeno, se la situazione attuale risulterà non modificabile, detta soluzione potrà essere presa in considerazione per la prossima stagione sciistica.
PresidenteLa parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.
Vicquéry (UV)La risposta sarà breve e semplice perché siamo totalmente d'accordo con l'interpellante.
Le considerazioni che ha fatto sia nelle premesse dell'interpellanza, sia nell'illustrazione ci trovano totalmente d'accordo e devo dire che l'incontro di cui si parla nell'interpellanza è stato fatto in data 6 dicembre su convocazione mia alla presenza della Direzione generale dell'USL, del Direttore dell'area territoriale, Dr. Ferrero, del Dr. Zimara, medico dirigente dell'USL che opera in questi centri, del Sig. Fournier del Monte Rosa, Bal del Courmayeur, Marguerettaz di Pila e Menel di La Thuile.
Abbiamo fatto questa riunione con il Responsabile dell'Associazione impianti a fune e abbiamo limitato l'incontro ai tre gestori degli attuali centri traumatologici proprio perché in questo primo incontro abbiamo voluto porre la problematica ed abbiamo potuto constatare che c'è unità d'intenti da parte dell'Associazione impianti a fune non tanto di defalcare da una quota del costo giornaliero una parte relativa ai costi dell'assistenza quanto di predisporre una campagna di educazione e una campagna informativa dello sciatore perché si assicuri per conto proprio, in un contesto di primo soccorso sulle piste di sci, per pagare le spese dei pisteurs-secouristes, le spese che già gli impianti a fune hanno, ma ovviamente anche le spese dei centri traumatologici. A questo proposito ricordo che l'USL di Aosta sembra che sia quasi l'unica in Italia a gestire direttamente come struttura pubblica i centri traumatologici con un paradosso evidentissimo: che laddove lo sciatore ha un'assicurazione, questa copre le spese per i centri traumatologici privati da Sestrières a Madonna di Campiglio oppure anche in Valle d'Aosta ma la stessa assicurazione non viene utilizzata per le strutture pubbliche che, tra l’altro costano assolutamente troppo rispetto alle tariffe normalmente applicate in tali strutture.
Vorrei precisare che la prestazione dei centri traumatologici non è definita neppure dalla legge n. 70/93 che è la legge che ha istituito il sistema di emergenza, cioè non rientra nei compiti del pronto soccorso. Il sistema di assistenza traumatologica territoriale si articola nei centri traumatologici quali sedi di primo soccorso per patologie da trauma ortopedico, distribuite su tutto il territorio regionale. Ci sono due concetti nella definizione: sistema di assistenza traumatologica a livello ambulatoriale e sistema di primo soccorso che non è pronto soccorso. Per questo motivo si potranno definire delle tariffe che stiamo ancora verificando perché l'impostazione della Giunta regionale è quella di far pagare una quota che non sia la quota intera, ma che sia una quota che dà un primo segnale all'utenza che stiamo facendo un servizio che non rientra nei livelli minimi essenziali di assistenza. Questo è il concetto di fondo.
Ci sono i rischi che il Consigliere Lanièce palesava ovvero il rischio che, pur essendoci un servizio sulle piste, alcuni decidano di farsi trasportare in pronto soccorso dove si paga e si pagherà sempre, se non vengono cambiate le disposizioni, solo il ticket per i mancati ricoveri o comunque addirittura non si paga se il trasporto in pronto soccorso è considerato urgente come lo è di solito.
Il rischio c'è, ma dobbiamo affrontarlo perché nel prossimo futuro avremo sempre più servizi definiti non essenziali e la scelta di tipo politico è se istituirli o meno. Siamo dell'idea che si debbano istituire, ma siamo anche dell'idea che debbano essere coperti dal punto di vista delle tariffe almeno in percentuale.
L'impostazione che si sta seguendo è questa, stiamo aspettando una risposta dall'Associazione impianti a fune che si è riservata di discuterne nella prima assemblea utile e stiamo aspettando la quantificazione delle tariffe da parte dell'USL per poter deliberare in Giunta regionale la tariffazione stessa.
Probabilmente la risposta potrebbe già arrivarci anche in settimana, ma non sono al momento in grado di dirlo perché ci sono dei calcoli sul costo effettivo della prestazione. Questo è quanto posso dire.
Sicuramente l'argomento che stiamo affrontando è un argomento di tipo sperimentale, di conseguenza sarà soggetto a verifica nei prossimi mesi.
PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut)Prendiamo atto della risposta dell'Assessore dalla quale emerge che c'è unità d'intenti fra maggioranza ed opposizione. Questa nostra interpellanza è stata presentata ai primi di dicembre ed ha già avuto comunque un risultato positivo in quanto ha indotto l'assessorato e i responsabili degli impianti di gestione a riunirsi.
Invitiamo pertanto l'Assessore a verificare la possibilità, per quest'anno anche se il servizio è già iniziato, ma soprattutto per il prossimo anno, di mettere in pratica questa proposta che abbiamo presentato nell'interpellanza.
Sarebbe infatti un fiore all'occhiello per le società che gestiscono gli impianti e per le associazioni sciistiche poter offrire un'assistenza medica in loco gratuita o al massimo a un prezzo molto basso, evitando così il rischio che, soprattutto per quanto riguarda Pila, fra pagare un ticket o venire fino ad Aosta, qualcuno possa optare per venire ad Aosta con conseguenti intasamenti del Pronto soccorso.
Invitiamo l'Assessore a portare alla commissione competente eventuali notizie in merito a questo problema non appena la società dei gestori degli impianti a fune si pronunceranno e a verificare, se non adesso almeno nel prossimo futuro, la possibilità di dare attuazione alla proposta che abbiamo fatto con quest'interpellanza.