Oggetto del Consiglio n. 1038 del 15 dicembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 1038/XI Strategie per la promozione dell'immagine turistica della Valle d'Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Avendo appreso del recente svolgimento, a Torino, della manifestazione denominata "Salone della montagna";
Riscontrata l’assenza, nel novero dei soggetti partecipanti alla manifestazione torinese, di uno stand espositivo dell’Assessorato al turismo;
Tenuto conto dei notevoli sforzi finanziari che l’Amministrazione regionale sopporta per pubblicizzare l’immagine della Valle d’Aosta;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per sapere:
1) quali sono le ragioni che hanno indotto l’Assessorato a non partecipare alla manifestazione torinese;
2) se non si ritenga opportuno adeguare fin d’ora le strategie promozionali della Regione in vista dello svolgimento delle Olimpiadi invernali di Torino.
F.to: Comé - Viérin M. - Marguerettaz - Lanièce
PrésidentLa parole au Conseiller Comé.
Comé (Aut) Molto brevemente, volevamo chiedere all'Assessore quali erano i motivi che avevano indotto l'Assessorato a non partecipare alla manifestazione del "Salone della montagna", che si è svolto circa un mese e mezzo fa a Torino.
Visto anche i notevoli sforzi finanziari che l'Amministrazione regionale sopporta per pubblicizzare l'immagine della Valle, volevamo capire perché non aveva partecipato al "Salone" quest'anno, in cui Torino fra l'altro è stata scelta come sede olimpica dei giochi invernali del 2006.
PrésidentLa parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (FA)Ho già avuto modo di rispondere ad una domanda fatta dall'interpellante per le vie brevi sulle motivazioni che avevano indotto l'Assessorato a non partecipare a questo tipo di "workshop".
A seguito dell'iniziativa consiliare mi sono fatto predisporre una relazione anche dal punto di vista tecnico, per verificare se era stata commessa una leggerezza da parte dell'Assessorato a non aderire a questa proposta.
Leggerò all'interpellante quanto mi è stato predisposto dalle strutture tecniche, alle quali ho detto di fare un esame approfondito sull'argomento:
"Le ragioni per le quali l'Assessorato non ha ritenuto di dover garantire la presenza istituzionale della Regione nell'ambito del "Salone della montagna" di Torino, svoltosi dal 3 al 7 novembre, vanno ricondotte essenzialmente alla scarsa qualità del medesimo e al modestissimo interesse che tale salone riveste ai fini della promozione turistica.
Il "Salone della montagna" infatti ha acquisito negli anni una connotazione finalizzata alla creazione di un evento di svago e di intrattenimento, paragonabile a una grossa sagra cittadina, ed ha rinunciato a proporsi come manifestazione diretta a promuovere il prodotto turistico delle località alpine presso il grande pubblico del capoluogo piemontese.
Questa impostazione si riflette nella composizione degli espositori e soprattutto nella tipologia degli stessi: case produttrici di articoli sportivi, grossi negozi della provincia, produttori e venditori di articoli promozionali e di "gadget" oltre agli immancabili rivenditori di piadine, caramelle e torroni.
Per quanto concerne il settore squisitamente turistico, anche l'edizione di quest'anno ha confermato la presenza di alcune singole stazioni sciistiche impegnate nel promuovere commercialmente i rispettivi comprensori alla vigilia dell'avvio della stagione invernale. In questo contesto e con queste finalità occorre precisare che la Valle d'Aosta era comunque rappresentata dalle stazioni di La Thuile, Breuil-Cervinia e Valtournenche.
Il "workshop", organizzato il 4 novembre, è stato definito dagli operatori valdostani da me interpellati - cito quanto mi dice il dirigente, dott. Paolo Ferrazzin - un autentico disastro, tenuto conto dell'approssimazione con cui è stato organizzato e soprattutto della modesta presenza di operatori dell'offerta e ancor più modesta partecipazione di qualificati operatori della domanda.
In considerazione di quanto sopra esposto, pare pienamente giustificato ed anzi opportuno l'aver rinunciato alla presenza presso il salone in argomento e l'aver preferito assicurare la partecipazione al concomitante "Salone skipass" di Modena, rivelatosi negli anni come appuntamento di gran lunga più interessante per la promozione turistica legata agli sport invernali".
Questo è quanto mi hanno risposto gli uffici. Volevo solo precisare al Consigliere che la modalità della risposta non era polemica, perché quando mi è stato sottoposto il problema, immediatamente mi sono voluto documentare ritenendo anch'io che potesse essere un'iniziativa positiva. La scelta di non partecipare è per la tipologia di organizzazione, che nulla ha a che vedere con gli "workshop" turistici ai quali normalmente partecipiamo.
Per quanto riguarda invece l'adozione di strategie, e questa è la parte più pregnante dell'interpellanza, legate all'appuntamento olimpico di Torino 2006, entro le prime settimane del prossimo anno si provvederà, in base alla definizione della gara d'appalto, all'individuazione dell'agenzia pubblicitaria incaricata della realizzazione degli interventi pubblicitari da attuarsi sul mercato nazionale nel corso dei prossimi anni, con la quale s'intende senz'altro studiare interventi tesi a sfruttare l'evento olimpico, in funzione della promozione dell'offerta regionale.
Per fare ciò occorrerà attendere il definirsi dell'interlocutore organizzativo di "Torino 2000", è ancora infatti in fase di definizione la composizione del comitato organizzatore. Sarà altresì necessario verificare le strategie promozionali che lo stesso intenderà attuare, per divulgare e pubblicizzare l'evento olimpico.
Mi pare di aver risposto in modo esauriente, precisando che la prima parte dell'interpellanza non era per dare un taglio di non validità all'iniziativa del Consigliere. Prendo atto che gli uffici mi dicono che quella è attualmente un'iniziativa poco consona alle iniziative alle quali normalmente partecipiamo, come finalità di promozione turistica.
PrésidentLa parole au Conseiller Comé.
Comé (Aut)Vorrei ribattere all'Assessore Lavoyer e partirò citando proprio una sua risposta fornita tempo addietro ad un'interpellanza del gruppo Autonomisti sempre sulle Olimpiadi.
In quell'occasione chiedemmo all'Assessore se e come la Giunta regionale avesse intenzione di sfruttare l'evento olimpionico come strumento promozionale a vantaggio della nostra regione. L'Assessore nella sua risposta disse anche: "Penso che il posizionamento dei giochi olimpici in una località vicina alla nostra regione, 100 km, sia un'opportunità da saper cogliere".
Saper cogliere, ecco il punto dal quale partire. Non so cosa s'intenda o cosa si sappia fare per cogliere quest'opportunità. Certo è che il modo migliore a mio avviso non è quello di dimenticarsi di una manifestazione tenutasi nella località sede delle Olimpiadi del 2006, una manifestazione che è giunta alla sua 36° edizione e che ha visto ben 80.000 presenze in 5 giorni. Questi sono i dati ufficiali che anch'io ho richiesto al salone. Ed è singolare anche che negli altri anni l'Assessorato abbia partecipato a questa manifestazione, mentre quest'anno assolutamente questo salone viene snobbato.
Visto che non si sono mai lesinate spese nella promozione turistica, mi viene anche da pensare che l'assenza dell'Assessorato alla manifestazione non sia dovuta a un problema di budget, quanto piuttosto al fatto che la nostra Regione sta seguendo una strategia promozionale assolutamente contro corrente. Dico questo perché i nostri diretti concorrenti, dai quali forse abbiamo ancora qualcosa da imparare, erano presenti in forze al "Salone di Torino", fra questi il Trentino, che ha allestito uno stand tutto suo, come hanno fatto anche tante località turistiche e ne cito alcune, le più famose: l'Abetone, lo Stelvio.
E poi anche i francesi, che l'anno scorso occupavano 6-700 metri quadrati di stand, quest'anno hanno chiesto 1000 metri quadrati di stand, raddoppiando quasi la loro superficie, per presentarsi agli italiani. Mancavamo solo noi!
La partecipazione al "Salone della montagna" poteva e doveva essere un modo ottimale per intercettare potenziali clienti ed operatori del settore, e qui penso non solo agli 80.000 che erano presenti al salone, ma soprattutto alle centinaia di migliaia di turisti che accorreranno a Torino ed in tutto il Piemonte per assistere alla competizione.
Inoltre credo che si possa dare per acquisito che l'acquisto di spazi pubblicitari lungo i percorsi di gara, sui mass media in generale, insieme alla presenza di punti informativi della nostra regione nelle località che ospiteranno le gare, potrebbe contribuire alla diffusione dell'immagine della Valle d'Aosta.
La partecipazione al "Salone della montagna", inoltre, poteva essere l'occasione migliore per allacciare quei rapporti con il costituente Comitato organizzatore delle Olimpiadi.
Ma occorre muoversi subito, perché non è Torino ad aver bisogno della Valle d'Aosta per poter organizzare delle buone Olimpiadi, siamo noi ad aver bisogno delle loro Olimpiadi, per poter rilanciare almeno in parte il nostro turismo invernale.
O preferiamo forse aspettare, come mi ha detto l'Assessore, cioè stiamo aspettando per costituire un'agenzia che poi dovrà promuovere, e quindi aspettiamo che gli organizzatori si rivolgano verso altre sedi, per perdere l'ennesima opportunità?
Fra l'altro vorrei chiedere all'Assessore qual è il parere dei tour operator sul salone che è stato fatto a Londra, eventualmente me lo potrà poi fornire, perché mi è stato detto che questo era un salone abbastanza in decadenza. Grazie.
PrésidentNous suspendons les travaux du Conseil, nous les reprendrons dans l'après-midi à 16 heures.
La séance est levée.