Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1035 del 15 dicembre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 1035/XI Intendimenti relativi alla conservazione del sito archeologico di Saint-Martin de Corléans. (Interpellanza)

Interpellanza Visto il numero della rivista Italia Nostra dell’omonima Associazione, che riporta, in copertina, una foto, all’interno, un servizio sul sito archeologico di Saint Martin de Corléans;

Avendo appreso della richiesta avanzata dalla stessa associazione alla Ministra dei Beni Culturali, Melandri, affinché intervenisse a favore della tutela e conservazione di tale area;

Atteso che, in risposta a tale richiesta, il Ministero ha invitato l’Assessorato regionale competente a far pervenire all’associazione Italia Nostra argomentazioni in merito alle osservazioni formulate;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

L’Assessore competente per sapere:

1) quali sono i suoi intenti circa la richiesta pervenuta dal Ministero Beni Culturali;

2) a che punto è la stesura definitiva del progetto Valletti e quando sarà possibile prenderne visione;

3) quali sono i passi successivi alle opere di riparo e conservazione dei reperti che si prevedono.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Non so se tutti hanno avuto modo di vedere un numero di "Italia Nostra", la pubblicazione dell'Associazione Italia Nostra, il n. 357 del maggio-giugno 1999, in cui in prima pagina viene riportata la fotografia del sito di Saint-Martin de Corléans, e all'interno viene riportata anche una descrizione di quella che è la ricchezza di questo sito. Viene ricordato come questo sito sia una cosa rarissima, perché non esiste caso finora trovato di un'area di culto o di sepoltura strettamente e urbanisticamente connesso con l'adiacente abitato.

Vengono poi descritti in questo articolo i reperti che sono stati trovati, le diverse fasi storiche dei reperti, e una volta che è stato ricordato come l'area megalitica di Aosta rappresenti in sintesi una testimonianza che finora risulta essere più unica che rara nell'ambito dell'archeologia mediterranea ed europea, si fa notare come dopo tutto il lavoro enorme di scavo che è stato fatto, si rischia di compromettere irrimediabilmente la conservazione materiale delle testimonianze, nonché di degradarne la grande nobiltà storica e monumentale mediante l'imposizione di opere moderne non adeguate.

Viene poi descritto brevemente come mai si è giunti a questa situazione. Viene ricordata la storia del progetto Valletti, viene ricordato come questo progetto, indicato come vincitore del concorso nazionale di idee bandito per la progettazione del parco archeologico suddetto nel 1989, non abbia avuto l'adesione della cittadinanza e abbia sollevato molti dubbi da tante parti. Tant'è vero che di fronte alle prese di posizione generali riguardo la praticabilità del progetto e il suo impatto sul quartiere, il progettista veniva invitato a modificare il progetto originario.

Dice ancora l'articolista che il progetto, a detta di tutti coloro che se ne sono occupati, non soddisfa il rapporto fra le strutture di copertura e i monumenti antichi, e ancor meno soddisfa in questo progetto l'inserimento e l'impatto dell'intero complesso architettonico nel quartiere, in particolare a cospetto dell'antica Chiesa di Saint-Martin. Fra l'altro la copertina rappresenta proprio bene la piccola Chiesa di Saint-Martin con accanto l'area megalitica, in cui dovrebbe sorgere questa enorme struttura.

Continua l'articolista dicendo che in questo progetto è previsto l'inserimento di attività diverse: un auditorium per 420 persone, una sala per attività di quartiere, una serie di esercizi commerciali sul piano di copertura dei monumenti preistorici; inserimenti, questi, non solo estranei al contesto archeologico, ma anche in aperto contrasto con quanto previsto da leggi nazionali e regionali.

Ricorda infine che si è decisa l'istituzione del parco archeologico dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans accompagnata dal finanziamento delle prime fasi dei lavori per il triennio 1998-2000 pari a un importo di 7 miliardi.

In questa rivista, che è il bollettino ufficiale dell'Associazione Italia Nostra, viene presentata e descritta l'area megalitica di Saint-Martin de Corléans, la sua importanza storica e archeologica, e vengono anche individuate le strutture architettoniche con le quali si vuole tutelare quest'area e si sollevano parecchi dubbi.

Il fatto che questo problema sia uscito fuori dalla Valle d'Aosta, dalla cerchia ristretta di questo Consiglio, ha avuto chiaramente un'eco, perché questa è una rivista prestigiosa ed è una rivista letta da tecnici, da persone interessate alla tutela, conservazione e valorizzazione di beni che sono patrimonio di tutti, non dell'associazione, ma sono beni pubblici, nostri, dei nostri figli e dei nostri nipoti, quelli che vivranno più a lungo di noi nel terzo millennio che sta per iniziare. Tant'è vero che questo problema è arrivato anche sul tavolo del Ministro dei beni culturali, Melandri, e insieme ad una richiesta perché intervenisse a favore della tutela e della conservazione di quest'area.

Sappiamo che il ministero quest'estate ha invitato l'assessorato regionale competente a far pervenire all'Associazione Italia Nostra le argomentazioni in merito alle osservazioni che sono state formulate in questo servizio. Allora vorremmo sapere prima di tutto quali sono gli intenti dell'Assessorato circa questa richiesta pervenuta dal Ministero dei beni culturali.

In secondo luogo, visto che anche a noi risulta che il progetto Valletti non è ancora giunto alla sua stesura definitiva, perché ogni volta che io chiedo ai tecnici di mostrarmi il progetto Valletti, mi rispondono che non possono farmelo vedere perché sono in continua discussione con l'architetto, per cui ogni momento viene modificato, vorrei sapere a che punto è la stesura definitiva del progetto Valletti e quando sarà possibile prenderne visione?

(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)

? ormai sono un po' di mesi che periodicamente chiedo agli uffici preposti di farmi avere una copia, e ogni volta mi rispondono di no perché non sono ancora in possesso della stesura definitiva. Mi invitano poi ad andare in ufficio a vedere a che punto sono arrivate le modifiche al progetto originario e si offrono di farmi il punto della situazione a cui si è giunti ora. Per questo la mia domanda è di sapere a che punto è la stesura definitiva!

Premesso che condivido in toto le opere di tutela che si sono avviate per la protezione dei reperti archeologici e che consentono di coprire i reperti prima di passare a costruire la copertura - cioè sono d'accordo sugli interventi previsti nella prima fase della legge regionale sull'area megalitica archeologica che è stata votata, perché sono interventi che proteggono le pietre e i buchi e quindi fanno opera di protezione -, vorrei sapere, una volta che saranno concluse queste opere che sono state già messe in appalto con licitazione privata, a quanto risulta dalla delibera regionale, quali sono i passi successivi e cosa si vuole fare.

PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.

Pastoret (UV)En réponse à l'interpellation que Mme Squarzino vient d'illustrer, il y a avant tout lieu de préciser quelque chose.

En tout premier lieu ça n'a pas été un écho qui est parti de l'article qui vient d'être illustré par la Conseillère, qui a fait en sorte que le ministère nous écrive, mais un courrier qui a été bien adressé à Mme le Ministre aux biens culturels, dont le contenu il est important de porter à la connaissance des collègues. Chacun d'entre eux pourra bien tirer ses propres conclusions quant aux tons et aux reflets politiques de ce message, qui a été envoyé le 31 du mois de mai 1999:

"Al ministro dei beni culturali, Aosta, lunedì 31 maggio.

Oggetto: parco dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans.

Il progetto approvato dall'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta per la copertura del sito megalitico rappresenta una risposta insufficiente alla delicata problematica della salvaguardia e fruizione dei reperti archeologici. L'area megalitica di Saint-Martin de Corléans è per la ricchezza e la varietà delle testimonianze delle manifestazioni religiose che lì si svolgevano, un documento d'identità culturale estremamente raro nell'intero contesto europeo. Il complesso delle costruzioni megalitiche, un santuario vissuto fra il 3000 e il 2000 avanti Cristo, rappresentato soprattutto dagli allineamenti di steli antropomorfe e dalle tombe, fornisce, nell'ambito archeologico mediterraneo, nuovi chiavi di lettura per una serie di fenomeni storici e religiosi. Punto di consacrazione, mediante l'aratura e la semina dei denti, sono l'unico riscontro fisico dell'antichissima tradizione mitica di Giasone e degli Argonauti. Rilevante appare l'introduzione di elementi tecnologici e tecnici nuovi per il contesto europeo dell'epoca, come la conoscenza in campo astronomico, uno dei tre santuari in cui si venerava la luna, l'uso sistematico del piede come unità di misura, l'introduzione dell'aratro.

L'Associazione Italia Nostra, promotrice del Comitato per la tutela e la valorizzazione del parco archeologico, preoccupata per gli irreversibili effetti negativi sui reperti e sul quartiere a causa della messa in opera del suddetto progetto regionale, ma consapevole che una diversa soluzione potrebbe rispondere con sensibilità e leggerezza al "genius loci", chiede il Suo intervento per impedirne la realizzazione.

Fiduciosi del Suo interessamento, i miei più cordiali saluti".

Le 11 du mois d'août dernier le ministère nous a écrit, en accueillant ces bons propos, une lettre qui nous est parvenue le 17 du mois d'août:

"All'Assessorato ai beni culturali della Regione Valle d'Aosta.

Oggetto: parco dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans.

È pervenuta al Ministero per i beni e le attività culturali l'allegata segnalazione dell'Associazione Italia Nostra relativa all'oggetto.

Si chiede pertanto di voler fornire alla predetta Associazione chiarimenti sulla questione, stante il regime di autonomia di codesta Regione".

A la requête donc: interpella "l’Assessore competente per sapere quali sono i suoi intenti circa la richiesta pervenuta dal Ministero Beni Culturali", nous avons adressé un courrier de réponse au ministère, j'en cite quelques éléments. Je vérifierai si l'association l'a reçu, autrement ce sera de mon devoir le faire parvenir:

"Con riferimento alla vostra lettera si precisa quanto segue: l'area megalitica di Saint-Martin è un'estensione superiore ai 10.000 metri quadrati, presenta una stratificazione archeologica che va dal 3000 avanti Cristo al tardo medioevo, data l'importanza del sito l'Amministrazione, a seguito di un concorso di idee a carattere nazionale provvedeva ad incaricare i tecnici vincitori del progetto di un parco archeologico finalizzato alla tutela...", eccetera.

Et on explique, mais je donnerai la copie à Mme Squarzino, pour éviter de citer. Très brièvement on raconte l'histoire des projets. Donc il me semble qu'à ce premier point on a donné une réponse.

En ce qui concerne le deuxième point de l'interpellation, je signale que le 29 octobre 1999 l'auteur du projet a présenté aux bureaux régionaux le projet définitif du parc archéologique de l'aire mégalithique de Saint-Martin de Corléans.

Le projet suit actuellement la procédure d'instruction et d'examen du Service des biens archéologiques et du diagnostic et en particulier en ce qui concerne la prise en charge des modifications exigées par l'Administration communale d'Aoste, lors de son approbation. La prise en vision du projet sera possible, quand la procédure d'instruction sera achevée par les bureaux. Je dois retenir au moins un aspect positif, car les bureaux viennent de dire à Mme Squarzino qu'ils ne peuvent pas en ce moment consigner le projet, mais qu'elle pourra se rendre chez eux pour l'examiner. J'en prends acte, parce que je ne le savais pas.

Au troisième point, comme cela a déjà été dit par la collègue, la délibération du Gouvernement régional du 27 septembre 1999 a approuvé le projet d'exécution et l'appel d'offre des ouvrages de protection et de sauvegarde des fouilles, précédentes les travaux de réalisation du parc archéologique de l'aire mégalithique de Saint-Martin. Les procédures d'appel d'offres sont engagées et les travaux devraient commencer au printemps prochain. Cela pour la protection du site.

Pour ce qui est des interventions successives, elles suivront les prévisions du projet qui actuellement est en train d'être mis au jour, comme cela a été demandé de la part de la Commune d'Aoste. Ce parcours terminé, il arrivera ensuite à l'arrêté du Président du Gouvernement régional qui, remplaçant à tout point de vue l'autorisation à construire selon ce qui est prévu au 4ème alinéa de l'article 29 de la loi régionale n° 11/98, permettra de procéder successivement à l'appel d'offres. Tout cela bien sûr, après qu'on aura le projet exécutif régulièrement approuvé sur la base des modifications qui ont été requises par la Commune d'Aoste.

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Faccio notare una sola cosa. L'Associazione nazionale Italia Nostra condivide così tanto le osservazioni presentate dal proprio rappresentante al ministero, che le ha fatte proprie. Ha quindi fatto proprio questo problema e lo propone all'attenzione nazionale.

Su questo tema non possiamo dire, come ha detto l'Assessore: "È stata riconosciuta la nostra autonomia e possiamo fare ciò che vogliamo?"

(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)

? che riconosce l'autonomia? ma l'autonomia intanto va esercitata all'interno delle leggi regionali e nazionali. E la nostra legge regionale che tutela i beni ambientali è disattesa da questo progetto, perché la nostra legge regionale non prevede che nei parchi archeologici ci siano delle strutture che non siano direttamente funzionali alla fruizione di questi beni! Per cui tutto il discorso del progetto Valletti, con tutte quelle strutture commerciali che non sono di servizio per la fruizione dei beni culturali, ma hanno un altro scopo, sono contro la legge! Ora io credo che l'autonomia significhi esercitare il proprio potere all'interno delle leggi.

In forza dell'autonomia uno può anche fare quello che vuole, ma deve rendere conto delle proprie azioni di fronte all'opinione pubblica e non solo del proprio Paese! Quando si è di fronte a dei beni che hanno valore universale, come è questo, si deve avere l'avallo della comunità scientifica universale. Questa è in grado di valutare l'adeguatezza o meno di un progetto, e noi di fronte a questa risponderemo.

Quindi sono contenta che Italia Nostra abbia portato questo argomento al di là della nostra regione, perché sono convinta che solo in questo modo potrà avvenire una sollecitazione da parte della comunità scientifica a difendere un bene che non è solo nostro, ma è di tutti, e che non siamo in grado di difendere con i progetti che vogliamo fare.

Quanto al punto 2, forse capisco male, e se capisco male lo confesso, ma che i suoi tecnici avessero dovuto riferire all'Assessore la mia telefonata di richiesta e la loro risposta, mi sembra una cosa allucinante. Lei ha detto che i tecnici non le avevano detto niente rispetto all'offerta che hanno dato alla sottoscritta; lo credo bene! Non vorrei che ogni volta che un Consigliere telefona a un tecnico o a un dirigente, questo prima debba chiedere all'Assessore se lo può fare e poi riferisca all'Assessore la risposta che è stata data. Non credo, chiudo questa parentesi, spero di aver capito male?

Pastoret (fuori microfono) ? prendevo atto con piacere che sono disponibili?

Squarzino (PVA-cU)? così va bene, ma non era detto in questo modo prima. Comunque sono contenta, metto fra parentesi l'osservazione precedente.

Invece, la cosa preoccupante, che emerge dalla sua risposta è che ancora oggi non abbiamo la stesura definitiva del progetto Valletti. Il progettista ha presentato il 29 ottobre 1999 i disegni, ma se su questi continui a lavorare, a modificare, a limare, è chiaro che il progetto definitivo non esiste ancora, ed è chiaro che potremmo dire com'è il progetto Valletti solo alla fine di tutte le modifiche.

Allora non possiamo dire che oggi abbiamo già la stesura definitiva. Diciamo che avremo la stesura definitiva quando saranno finite tutte le modifiche, quando saranno accettate dal progettista le modifiche e quando saranno dagli uffici accettate tecnicamente le modifiche fatte dal progettista. Quindi non ci siamo ancora.

Sui passi successivi, prendo atto che la Giunta e la maggioranza proseguono senza nessun tentennamento sulla strada di mettere questa coltre, che mi è stato detto non è di cemento, comunque è un tetto tutto intero, enorme, su un sito archeologico, che ne impedisce la valorizzazione e l'utilizzazione, che mortifica quella bellissima Chiesa di Saint-Martin e snatura tutto il quartiere.