Oggetto del Consiglio n. 1034 del 15 dicembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 1034/XI Iniziative per l'acquisizione di dati in merito all'ammontare degli oneri sostenuti dallo Stato per servizi pubblici resi in Valle d'Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Rilevato che, in occasione dei dibattiti consiliari e di altre occasioni di pubblico confronto, sono spesso oggetto di discussione l’ammontare degli oneri sostenuti dallo Stato per servizi pubblici resi nella nostra Regione (giustizia, difesa, sicurezza, riscossione delle imposte, ecc?), così come è oggetto di dibattito la quantificazione dei benefici finanziari derivanti da un eventuale trasferimento alla nostra Regione di tutte le fonti energetiche e dalla domiciliazione fiscale presso di noi di tutte le aziende comunque operanti in Valle d’Aosta;
Ritenuto opportuno che il dibattito su tematiche tanto importanti non sia soltanto il frutto di sensazioni o di opinioni aprioristiche, ma sia suffragato da dati obbiettivi e/o da valutazioni scientifiche;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale per sapere se non ritenga utile commissionare uno studio o assumere ogni altra iniziativa ritenuta necessaria ad acquisire dati certi sulle tematiche in oggetto.
F.to: Curtaz
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU) Ho redatto quest'interpellanza sul presupposto che spesso in occasione di dibattiti nei consigli e di altre occasioni di pubblico confronto sono in discussione l'ammontare degli oneri sostenuti dallo Stato per i servizi pubblici resi nella nostra Regione: giustizia, difesa, sicurezza, riscossione delle imposte, eccetera, come pure la quantificazione dei benefici finanziari derivanti da un eventuale trasferimento nella nostra Regione di tutte le fonti energetiche e dalla domiciliazione fiscale presso di noi di tutta la gente operante in Valle d'Aosta.
Credo che sarebbe interessate su questo tema andare al di là delle singole sensazioni, perché spesso invochiamo dei dati che non ci sono, spesso teniamo delle argomentazioni che sono, ripeto, più basate su nostre sensazioni che su dati effettivi. Quindi sarebbe opportuno che il dibattito su queste tematiche così importanti non sia soltanto il frutto di opinioni un po' aprioristiche, ma sia suffragato da dati obiettivi o da valutazioni scientifiche.
È per questo che s'interpella la Giunta regionale per sapere se non ritenga utile commissionare uno studio, assumere ogni altra iniziativa ritenuta necessaria ad acquisire dati certi sulle tematiche in oggetto.
PrésidentLa parole à l'Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.
Agnesod (UV)Innanzitutto mi scuso per la voce, ma tant'è la stagione è questa, quindi mi trovo in queste condizioni.
Rispetto alle problematiche poste dal Consigliere Curtaz, credo opportuno evidenziare che le divergenze che sono emerse nelle varie occasioni di dibattito su questi temi - l'ultima è stata in occasione del dibattito sul bilancio - siano state sulla lettura dei dati e non tanto sui dati stessi. Direi che alcuni dati già esistono, per altri possiamo risalire attraverso le nostre strutture tecniche competenti per materia.
Non pare utile, soprattutto in periodi di risorse non floride, destinare risorse e spese correnti in studi, analisi o ricerche, che non produrrebbero altro che dati, sui quali poi le interpretazioni politiche riaprirebbero le dispute.
Non vuole essere un discorso polemico nella maniera più assoluta. Voglio ricordare al Consigliere Curtaz che sono state accolte sue iniziative, ed iniziative importanti quali ad esempio quella dell'adesione della Regione alla Banca Etica; in questo caso però non pare opportuno procedere ad incarichi. Credo invece che l'argomento potrebbe essere oggetto di trattazione e magari di approfondimento in commissioni consiliari, con l'ausilio delle nostre risorse dirigenziali, che molto spesso vengono ritenute a torto con minori conoscenze tecniche di persone esterne.
Questa mi pare possa essere una strada. Credo che potrebbe essere un lavoro interessante da avviare, senza impegnare risorse finanziarie, con l'apporto e l'intervento di tutti, da poter concludere senza avere dei tempi precisi ma con gradualità, quindi andando a lavorare con una certa metodicità, programmando il lavoro nelle commissioni competenti e riuscendo magari ad arrivare a delle conclusioni che sicuramente sono più soddisfacenti che non qualche studio in più, qualche plico in più, che abbiamo già in passato commissionato e che ci ritroviamo nelle scaffalature della Regione, che poi alla fine non danno dei risultati perché, ripeto, spesso l'interpretazione è politica, quindi sono i dati che vengono letti in modo diverso e non tanto i dati in sé.
Oltre a questa indicazione, non si concorda su altre iniziative, poiché indubbiamente il tema è interessante, ma riteniamo che possa collocarsi in un contesto di ricerca che ciascun Consigliere o ciascuna forza politica ha il diritto e sicuramente il dovere di fare, per avere una risposta per sé, ma soprattutto per informare in maniera corretta i cittadini.
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU) Ci sarebbe da dire che non ho parole, però qualcosa dovrò dire.
Assessore, sono anni che discutiamo non sull'interpretazione dei dati, su quella possiamo discutere, ma sono anni che discutiamo sul fatto che non abbiamo dati su molte cose.
Lei me lo sa dire quanto spende lo Stato per la giustizia in Valle d'Aosta? Credo di no.
Me lo sa dire quanto spende lo Stato per la Pubblica sicurezza in Valle d'Aosta? Credo di no.
Me lo sa dire quanto spende lo Stato per la riscossione dell'IVA in Valle d'Aosta? Credo di no.
Me lo sa dire quanto spende lo Stato per la riscossione dell'IRPEF in Valle d'Aosta? Credo di no.
Me lo sa dire quanto spende lo Stato per i militari e per la difesa? Credo di no!
Allora, come facciamo a confrontarci, a esprimere opinioni politiche su questi dati? Ma chi ce li ha questi dati, chi li ha mai visti! Non so se sono facilmente acquisibili, probabilmente sono difficilmente acquisibili, perché anche i ministeri statali avranno nelle loro voci di bilancio delle ripartizioni territoriali, penso alla giustizia dove ci sono le circoscrizioni e cose di questo tipo; ma noi come facciamo a fare dei ragionamenti di carattere fiscale sulla nostra autonomia, sui 9/10, su queste cose, se non abbiamo dati certi?
Sappiamo che ci sono delle aziende che pur producendo in Valle d'Aosta, hanno la sede legale fuori dalla Valle d'Aosta, penso soprattutto alle banche. Abbiamo dei dati su questo? Ma no che non ce li abbiamo questi dati!
E ora mi si dice che uno studio, che dovrebbe chiarire attraverso metodi scientifici, attraverso dati certi questa problematica, che dovrebbe fornirci degli elementi di riflessione, è meglio non farlo perché costa troppo. Ma intanto chi lo ha detto che costa troppo? Inoltre, spendiamo centinaia di migliaia di milioni, in studi e consulenze annualmente in Valle d'Aosta. E ora diciamo che non ci sono le risorse per fare uno studio, che finalmente metterebbe una parola precisa su un tema di essenziale importanza, anche per capire il futuro strategico della nostra regione, e diciamo che questo studio è inutile?
Se la risposta dell'Amministrazione è questa, e spero che questa sia l'opinione dell'Assessore Agnesod e non sia il parere della maggioranza e della Giunta, annuncio già che al prossimo Consiglio depositerò una mozione su questa cosa e voglio guardare in faccia tutti i colleghi quando magari si asterranno sulla mia mozione dicendo che questo studio è inutile! Mi piacerà guardarli negli occhi, così capiremo nei prossimi anni di che cosa parliamo!