Oggetto del Consiglio n. 2394 del 9 gennaio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2394/XI Erogazione di contributi regionali alla Pro-loco di Nus. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso:
- che la L.R. 6/2001 disciplina in maniera dettagliata le procedure e le tempistiche finalizzate all’erogazione di contributi regionali alle Pro-loco;
- che la Giunta regionale con deliberazione n. 2425 del corrente anno ha erogato alla Pro-loco di Nus l’intero contributo richiesto, nonostante il parere negativo del direttore dell’Ufficio Promozione e Sviluppo Attività Turistiche, ove si evidenzia il decorso dei termini di legge;
- che la Giunta nel concedere il contributo attestava l’avvenuta approvazione da parte della Pro-loco del conto consuntivo dell’esercizio 2000;
- che l’attuale Presidente della Pro-loco ha dichiarato in un’intervista di non aver approvato alcun conto consuntivo dell’esercizio 2000;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore al Turismo per sapere:
1) sulla base di quali documenti la Giunta ha attestato l’avvenuta approvazione del consuntivo 2000;
2) quali sono le motivazioni dell’omessa approvazione di tale consuntivo;
3) se non ritenga tale situazione in violazione delle norme di cui alla L.R. 6/2001.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)Assessore, noi con questa interpellanza riprendiamo una "querelle" che è stata ampiamente trattata sugli organi di informazione, relativamente alla Pro-Loco di Nus.
La riprendiamo per cercare di capire, fra le dichiarazioni fatte dal Presidente in carica e le dichiarazioni riportate sui giornali dall’Assessore Lavoyer, quali siano gli spazi che ci consentono di dire che la legge n. 6/2001 sia stata rispettata e non sia stata violata, anche perché noi condividiamo l’affermazione dell’Assessore, il quale dice che l’Assessorato può esprimere pareri discrezionali, ma certamente non può violare norme preesistenti, benché in quest’aula, proprio negli scorsi Consigli, abbiamo avuto modo di constatare come in determinate situazioni alcune norme di legge regionali abbiano avuto - se vogliamo usare un eufemismo - un’applicazione quanto meno disinvolta. Certo è che se questo metro di applicazione dovesse diventare la regola, inizieremmo a domandarci quale sia la funzione di noi consiglieri nella veste di legislatori, anche perché, come dice l’Assessore e noi sottoscriviamo, le norme o si cambiano o si applicano.
Nell’illustrare questa interpellanza rileviamo come le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dal Presidente della Pro-Loco contrastino con le affermazioni riportate nella delibera di Giunta del luglio scorso e con il testo della legge stessa. Nella delibera di luglio, Assessore, la Giunta decideva di erogare il contributo in base alla legge n. 6/2001 alla Pro-Loco di Nus indipendentemente da un parere negativo.
Ma non è questo il fatto gravissimo - o grave che dir si voglia - perché il parere negativo faceva riferimento ad un termine, il termine di presentazione della documentazione, e la Giunta argomentava che lo spirito di questa legge era quello di concedere i contributi per sviluppare l’attività e non di frenarla; sorvolava perciò su quello che poteva essere semplicemente un formalismo, un termine. Questa è forse una valutazione politica, sulla quale possiamo convenire anche noi.
L’aspetto sul quale invece non ci sentiamo assolutamente di convenire, se dovesse essere confermato dalle risposte che l’Assessore ci vorrà fornire, è se è vero che, al di là di quella che può essere una violazione di tipo formale dei termini previsti dalla legge regionale, ci sia stata anche una violazione sostanziale. Di più, una violazione sostanziale che va ad inficiare quei criteri di trasparenza che comportano l’esigenza di rendere il conto dei bilanci che hanno ottenuto contributi da parte di un ente pubblico, nella fattispecie da parte dell’Amministrazione regionale.
Perché diciamo questo? Diciamo questo perché la delibera di Giunta, nel superare il rilievo negativo che era incentrato sul decorso dei termini dice che "è stato approvato sia il conto consuntivo dell’esercizio 2000, che il bilancio preventivo del 2001".
D’altronde non poteva dire diversamente questa delibera, perché l’articolo 30 della legge n. 6/2001, al comma 1, subordina l’erogazione dei fondi previsti da questa legge al rispetto del termine, ma anche alla presentazione di un programma nonché del bilancio consuntivo. Mi sembra evidente e doveroso che la legge scrivesse questo.
Il problema, Assessore, è che invece noi abbiamo appreso dalle dichiarazioni fatte dal Presidente della Pro-Loco che il bilancio non è mai stato approvato. Ci domandiamo allora, sulla base di quali documenti la Giunta ha ritenuto di attestare l’approvazione di un bilancio, che risulterebbe essere non approvato, perché in un secondo articolo il Presidente, per cercare di recuperare forse l’affermazione che aveva fatto, parla di bilancio ratificato.
Questi sono dei termini ora, che né io né lei, Assessore, possiamo inventare, perché sono dei termini che si fondano su una concezione del diritto amministrativo - approvazione e ratifica - e noi tutti sappiamo che la ratifica è l’approvazione di un documento che è già stato approvato da un altro organo, che si è sostituito, per motivi di urgenza, all’organo che normalmente sarebbe preposto all’approvazione.
Se è vero che il precedente direttivo era caduto proprio sul conto consuntivo e che dunque non lo aveva approvato, diventa difficile capire come possa il nuovo direttivo aver ratificato un qualcosa, che nessuno ha mai approvato!
Di più, vorremmo capire a questo punto quali sono le motivazioni dell'omessa approvazione di un conto consuntivo, che hanno portato alla caduta di un intero direttivo, il quale - penso si possa dire in maniera chiara - si è distinto, fra le tante Pro-Loco, per una serie di iniziative che riuscivano a coinvolgere non soltanto gli abitanti della zona, ma anche i turisti e non soltanto i turisti della Valle del Saint-Barthélemy.
Assessore, pensiamo allora che su questo aspetto vada fatta chiarezza, cercando di capire quali sono stati i passaggi amministrativi e se gli stessi sono stati fatti nel rispetto della legge regionale; vorremmo capire quali sono le motivazioni sostanziali che hanno portato alla situazione di crisi della Pro-Loco di Nus; vorremmo anche capire se, alla luce di questo ragionamento, l’Assessore ritenga che la legge regionale n. 6/2001 sia stata applicata o piuttosto violata.
Chiudo sottolineando che le valutazioni che qui dobbiamo fare, avendo sia noi come consiglieri sia lei, Assessore, quale componente dell’Esecutivo, un ruolo di controllo e di certificazione, devono essere fatte al di sopra di quella che può essere la passione politica; dobbiamo svolgere un'analisi effettiva delle procedure ai fini della trasparenza e della reale applicazione delle norme di legge.
PresidenteLa parola all’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (SA)Cercherò di rispondere puntualmente ai quesiti, tralasciando i contenuti di eventuali articoli o dichiarazioni sui giornali, perché non voglio entrare in "querelles" fra esponenti vecchi ed esponenti nuovi di Pro-Loco comunali. Preciso subito che non conosco i motivi precisi per cui un direttivo della Pro-Loco è stato sfiduciato e ne è nato un altro; sono motivi che eventualmente bisogna richiedere o all’ente locale o alla Pro-Loco stessa.
Inizio con il rispondere ai quesiti 1 e 2 e preciso subito che la mia risposta non tiene conto del quesito 3, al quale risponderò per ultimo, in modo più articolato. Si chiede "sulla base di quali documenti la Giunta ha attestato l’avvenuta approvazione del consuntivo 2000".
Tralasciando il fatto che questa documentazione è arrivata dopo la scadenza del 31 marzo, voglio precisare che normalmente la Giunta non attesta nessuna approvazione di consuntivo; la Giunta regionale, in base a quanto specifica anche la legge, in particolare il comma 1 dell’articolo 30, deve, previo esame degli uffici - perché gli uffici non hanno evidenziato irregolarità da questo punto di vista, gli uffici semmai hanno sottolineato il fatto che questa domanda formalmente è arrivata dopo 31 marzo - dicevo, l’articolo 30, al comma 1, dice che oltre ad una serie di documentazione, quindi altra documentazione - e il Consigliere Frassy conosce bene il contenuto di questo articolo - deve verificare che sia presentato anche il bilancio consuntivo dell’attività svolta durante l’esercizio precedente. Non parla di bilancio approvato o non approvato.
Se il direttivo di quella Pro-Loco è decaduto, automaticamente non poteva approvare più nessun bilancio consuntivo! Agli uffici e all’Amministrazione regionale serve avere la documentazione relativa al bilancio consuntivo e al bilancio preventivo dell’attività della Pro-Loco, cosa che è stata presentata nei termini che, in modo trasparente, sono stati evidenziati sull’atto deliberativo, il quale mi pare sia estremamente trasparente. L’atto annota la posizione del dirigente e annota anche che questo bilancio è stato presentato a fine giugno-primi di luglio, prima dell’approvazione della delibera. L’Amministrazione regionale non deve quindi attestare se i bilanci sono stati approvati o meno, ma deve attestare una documentazione relativa ad un bilancio consuntivo e ad un bilancio preventivo; neanche la delibera parla di approvazione, ma parla di presentazione di documentazione, come peraltro?
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
? infatti noi abbiamo questa documentazione che ci ha presentato il Comune di Nus - gliela farò pervenire - e che sostituisce quella della Pro-Loco, la quale, in quel momento, non aveva il direttivo. Dal punto di vista formale abbiamo pertanto ricevuto la legittimità sull’atto e sul provvedimento. L’annotazione del dirigente era legata al fatto che questa documentazione è arrivata dopo il termine che prevede la legge.
Al punto 2 dell’interpellanza si chiede "quali sono le motivazioni dell’omessa approvazione di tale consuntivo".
Come ripeto, non entro nel merito se un consuntivo è stato approvato o non approvato; noi abbiamo la documentazione sul consuntivo. Sulle motivazioni, l’ho sottolineato in premessa, non conosciamo quali sono le "beghe" interpersonali, di sostanza o meno, fra i vari esponenti vecchi e nuovi della Pro-Loco di Nus, e non mi interessava neanche approfondire la cosa, anche se, per la verità, sono stato sollecitato da più parti, ma non è il ruolo dell’Assessore al turismo andare ad infilarsi nelle beghe di paese!
Detto questo, cerco di dare una risposta su quella che è la parte più pregnante dell'interpellanza, e cercherò di motivare la decisione, in questo caso politica, così come cercherò, anche dal punto di vista giuridico, di chiarire il perché, come Giunta, abbiamo preso quella decisione. Voglio sottolineare che è il provvedimento di una concessione di 14 milioni di contributo e che, se non veniva concesso al Comune di Nus - era il Comune di Nus che in quel caso faceva la richiesta per conto della Pro-Loco - sarebbe stato ripartito fra le altre 55 Pro-Loco, quindi si trattava di qualche centinaio di mila lire per ogni Pro-Loco. Voglio anche precisare che la decisione è avvenuta anche sentita l’Associazione delle Pro-Loco.
Questa non è un'argomentazione importante perché possono essere 100.000 lire, possono essere 100 milioni, diciamo che la sostanza è al di sopra di quello che può essere il contenuto dell’eventuale danno subito dalle altre Pro-Loco, che peraltro sono state sentite su questa decisione.
Adesso cerco di motivare il perché la Giunta ha scelto questa strada. La legge regionale n. 6/2001, all’articolo 30, prevede che la domanda sia corredata dal bilancio consuntivo dell’anno precedente, dal bilancio preventivo dell’anno a cui si riferisce il contributo e dal programma delle manifestazioni da attuarsi. In particolare, nel caso della Pro-Loco di Nus per il 2001 si è verificato che il direttivo della Pro-Loco è stato sfiduciato dall’assemblea all’inizio del mese di marzo 2001. La Pro-Loco si è trovata pertanto senza organi direttivi, non potendo così presentare l’istanza di contributo nei termini previsti dalla legge.
La richiesta di contributo da parte della Pro-Loco è stata presentata, anche se in ritardo, da parte del comune e successivamente perfezionata dal nuovo direttivo, il quale ha approvato il bilancio preventivo del 2001, il programma delle manifestazioni e ha ratificato il conto consuntivo dell’esercizio finanziario dell’anno 2000, così come redatto dal precedente direttivo. Non sono un esperto giuridico, probabilmente il Consigliere Frassy da questo punto di vista è senz’altro più preparato.
Il problema del termine "ratifica" è perché non poteva che essere una presa d’atto, essendo un consuntivo di un organismo decaduto che non esiste più, ed è stato un atto necessario per inoltrare la documentazione richiesta per erogare il contributo, anche se in ritardo. La Giunta regionale, nell’approvare la ripartizione dei contributi da destinarsi al finanziamento delle Pro-Loco per il 2001, ha ritenuto opportuno inserire fra i beneficiari dei contributi anche la Pro-Loco di Nus.
La decisione della Giunta regionale è stata motivata da una serie di considerazioni, che mi sembrano molto ben esplicitate sulla delibera; d’altro canto, la premessa della delibera per l’80 percento si fonda sulla motivazione di questa decisione, mentre andiamo a concedere la ripartizione con dei conteggi molto complessi dei contributi a 56 Pro-Loco.
Le motivazioni sono che la Pro-Loco si è trovata senza dirigenza dalla data delle dimissioni del vecchio consiglio direttivo, quindi impossibilitata materialmente di presentare la documentazione entro il 31 marzo, il che non poteva essere fatto sino all'elezione del nuovo direttivo avvenuto il 6 maggio 2001, data in cui è stato approvato sia il bilancio preventivo che ratificato il conto consuntivo.
Va sottolineato che lo spirito della legge è quello di fornire le necessarie risorse finanziarie ad enti appositamente istituiti per organizzare iniziative promozionali a favore di tutta la comunità locale, pertanto svolgente funzioni di pubblica utilità.
Va anche sottolineato un altro aspetto molto importante, su cui ha riflettuto con attenzione la Giunta, ed è un aspetto, anche se di per sé è un finanziamento di poco conto, sul quale ci siamo confrontati con gli organismi delle altre Pro-Loco, per capire che tipo di comportamento dovevamo avere. Volevo sottolineare che questa comunità, in particolare sul problema dell’alluvione, è stata una delle comunità più penalizzate. Abbiamo pensato anche che per una comunità come questa, avente un direttivo della Pro-Loco decaduto e non avendo ancora un nuovo direttivo, in particolare l’ente pubblico, che avrebbe dovuto fare da motore per superare questo tipo di problematica, probabilmente in quei mesi aveva altri problemi ben più importanti da affrontare.
Ci siamo quindi anche posti il problema di capire se insieme a dei grossi danni, che quella comunità in particolare aveva avuto dal punto di vista dell’immagine e dal punto di vista delle manifestazioni che avrebbe dovuto organizzare, doveva avere anche il danno per una situazione contingente e non preventivabile, di non avere neanche l’assegnazione di questo contributo, che è poca cosa, ma che può essere utile per la concretizzazione di alcune manifestazioni.
Questo per sottolineare che la scelta di questa linea, dal punto di vista politico, è suffragata prevalentemente da tali aspetti. Ci siamo posti a quel punto il problema relativo agli aspetti più di tipo giuridico; voglio sottolineare che questa è una casistica anomala, eccezionale, non dovuta ad incuria, perché cioè una Pro-Loco non ha presentato la documentazione; questo è invece un ritardo di presentazione di documentazione, perché eravamo in una situazione, al di là della situazione complessiva di quella comunità in quel periodo, che rendeva impossibile presentare la documentazione entro il 31 marzo, perché la Pro-Loco in quel momento non aveva un direttivo eletto.
Abbiamo fatto una verifica con l’Ufficio legale ed è stato evidenziato il posizionamento dal punto di vista giuridico di questa data, che non era in questo caso vincolante agli effetti della possibilità di erogare tale contributo.
In conclusione, anche se considero legittima l’interpellanza e quindi la richiesta di chiarimenti del Consigliere Frassy su questa decisione, non posso far altro che - con la stessa trasparenza con cui è stata costruita la delibera, dove abbiamo evidenziato il percorso di tutti i provvedimenti, abbiamo sottolineato anche la posizione iniziale del dirigente relativo alla scadenza entro la quale dovevano essere presentate queste domande - non posso che ribadire quanto abbiamo fatto e sottolineare che politicamente, sia allora che oggi, riteniamo corretto includere anche il Comune di Nus, insieme alle altre 54 Pro-Loco, nell'erogazione dei contributi.
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)Assessore, siamo perplessi della sua risposta. Non era nostra intenzione dare giudizi particolari sulle capacità del nuovo direttivo di questa Pro-Loco, capacità che peraltro si commentano da sé per i fatti: posticipata, senza che nessuno lo sapesse se non il giorno stesso in cui non c’è stata, la "Veillà", rinviata la "Castagnata" - la stanno aspettando ancora adesso -, cancellata la "Festa della polenta"; questi sono stati gli eventi più evidenti della nuova gestione! Ma non era questo il senso, Assessore, anche se lei ha cercato di argomentare che non si voleva penalizzare Nus.
Il problema è un altro: se ci sono delle leggi si rispettano e si fanno rispettare; se non si possono rispettare, si cambiano! Avete i numeri, avete ampia maggioranza, "bulgara" qualche volta, "talebana" altre volte, e cambiatele le leggi! Quando scrivete in delibera che è stato approvato, Assessore, approvato vuol dire una cosa sola: che la maggioranza ha alzato le mani ed ha approvato il documento. Altrimenti non si dice approvato! Non si scrive su un atto pubblico che è approvata una cosa, che approvata non è stata, perché mi sembra che questa sia la conclusione! Dopo tutto questo "fumus" che l’Assessore ha creato nella sua risposta, mi sembra di poter dire che questo documento, fino a prova del contrario, non sia stato approvato.
Diventa curioso a questo punto capire come mai il dirigente si sia fermato a fare un rilievo di tipo formale, omettendo di fare il rilievo di tipo sostanziale. Non vorrei che gli estensori della delibera abbiano dimenticato un pezzo di quello che è il parere; potrebbe essere un disguido dei computer, che certe volte saltano delle intere videate e il documento esce come esce!
L’articolo 30 della legge n. 6/2001 riprende nuovamente il concetto di bilancio consuntivo, e io sfido chiunque di voi, qui dentro, a dimostrarmi che esiste un bilancio consuntivo non approvato. Un bilancio consuntivo non approvato non è un bilancio consuntivo, sarà una bozza, sarà una proposta, sarà un'ipotesi, ma non è un bilancio consuntivo!
Se le cose stanno così, e se siamo convinti che nessuno di noi voglia o debba morire per la Pro-Loco di Nus, perché penso che la "querelle" politica e i programmi politici nostri non inizino e non finiscano a Nus, né per chi sta in Giunta, né per chi sta ai banchi dell'opposizione in minoranza, penso che nell’interesse di quello che è un ruolo di certificazione, come dicevo, dobbiamo certificare il rispetto delle procedure.
Quando noi scriviamo nell'interpellanza che la Giunta ha attestato, non è un'attestazione di tipo notarile, è una verifica di tipo amministrativo che sia stato rispettato l’iter di legge, allora se non abbiamo dubbi per ritenere che l’Assessore non abbia nessun motivo per andare contro "legem" - anche perché si farebbe male e su questa cosa penso che sia inutile farsi male -, noi anticipiamo e chiediamo la collaborazione dell’Assessore per far sì che in II Commissione, che pensiamo essere la sede istituzionale preposta, ci sia un'audizione del funzionario che ha redatto il parere, ci sia, se del caso, l’audizione del Presidente in carica piuttosto che del Presidente uscente della Pro-Loco di Nus, e si capisca quale percorso è stato seguito per capire se questi contributi erano o meno da erogarsi.
Assessore, sul termine non ci muore nessuno, capiamo tutto; il termine è un dettaglio di tipo formale, perché se le risorse c’erano ed erano stanziate, siamo i primi a dire che vanno assegnate, purché nel rispetto degli altri tipi di procedura sostanziale.
Se dovessimo però accertare che il conto consuntivo nessuno lo ha approvato - e in quel caso vorremmo capire il perché - penso che si imporrebbe una riflessione sull'erogazione di questo contributo e anche sul modo in cui l’attuale direttivo della Pro-Loco di Nus comunica o meno all’Amministrazione regionale le risultanze dei propri atti deliberativi.
Penso perciò che sia interesse di questa Amministrazione cercare di capire - in una sede dove si possano fare gli approfondimenti tecnici necessari - qual è stato il vero iter di questa vicenda. È su questo auspicio che fermo qui la mia riflessione e la mia replica.