Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1887 del 7 marzo 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1887/XI Criteri di scelta di ubicazione di una discarica in Comune di La Salle. (Interpellanza)

Interpellanza Considerata la discutibile collocazione scelta per la discarica di La Salle situata nel canalone Chalot;

Evidenziata la pericolosità costituita dalle masse dei rifiuti esposte a possibili eventi alluvionali;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore competente al fine di conoscere:

1) in base a quali studi e criteri si è scelta tale ubicazione e quali procedure di autorizzazione sono state attivate;

2) quali sicurezze sono state previste nell’eventualità di forti perturbazioni atmosferiche.

F.to: Lattanzi - Tibaldi

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI)Vorremmo interessare il Consiglio su una situazione che inizia a preoccuparci.

Qualche anno fa, con una scelta per quanto ci riguarda discutibile, fu individuata la collocazione nel Comune di La Salle, nel canalone Echarlod, di una discarica per il deposito dei rifiuti inerti derivanti dalla lavorazione del tratto autostradale Aosta-Courmayeur.

Questa discarica ha già avuto molte vicende, noi non le vogliamo riportare in quest’aula oggi, vogliamo solo porre l’attenzione con questa interpellanza su una possibile pericolosità costituita da queste masse che ci risulta comincino a dare qualche problematica rispetto a movimentazioni.

Siccome siamo appena reduci da un’alluvione che ha colpito duramente la nostra comunità, vorremmo conoscere dall’Assessore? intanto ritornando sui criteri per i quali si è scelto il canalone di Echarlod per il deposito di questi rifiuti inerti e naturalmente conoscere quali sono le sicurezze previste nell'eventualità che queste masse dovessero muoversi più di quanto stanno facendo perché ci risulta esserci già un movimento in atto.

PresidenteLa parola all’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.

Vallet (UV) Le 4 avril 1989 l’Assessorat de l’agriculture, duquel à l’époque le Service de l’aménagement hydraulique dépendait, avait relevé l’urgence de réaliser des interventions en vue de détourner la grave situation de danger pour la sûreté hydrogéologique du torrent Echarlod.

Il est à souligner que sur le site en question était en cours la réalisation d’une décharge communale. Il fut exprimé avis favorable à l’emplacement sur le site des matériaux en provenance du percement du tunnel de la nouvelle autoroute, sur la base d’un projet d’aménagement hydraulique du torrent, sur lequel le même Service avait exprimé son avis favorable.

Le 24 mai 1989 la Surintendance aux biens culturels et environnementaux avait à son tour autorisé la réalisation des décharges desservant la nouvelle autoroute, y compris le site d'Echarlod.

Compte tenu de la finalité de l’intervention, le site d'Echarlod pour le dépôt de la part de la société RAV des matériaux inertes a été autorisé par délibération du Gouvernement régional n° 876 du 26 janvier 1990, sur la base du projet d’aménagement hydraulique qui avait reçu les avis nécessaires; la délibération citée, au point 4, oblige la société RAV à garantir le réaménagement hydraulique de la zone ainsi qu’à effectuer toutes les ?uvres prévues par le projet de récupération de l’aire.

Par rapport aux conditions de stabilité de la décharge, le Service de la protection du sol, pour ce qui est de sa compétence, a fourni une consultation spécifique, sur la base d’une requête de l’Administration communale de La Salle, datée 28 juin 2000.

La requête, qui a été formulée à la Protection civile, concernait les conditions de danger et de sécurité publique suite à des situations d’instabilité qui avaient été relevées, dont M. Lattanzi a parlé.

En particulier, l’analyse spécifique était finalisée à vérifier quelques affaissements structurels qui s’étaient produits avec les pluies printanières et qui avaient intéressé les digues réalisées par la RAV, qui, à leur tour, avaient déterminé l’amorcement des phénomènes d’instabilité sur les berges du torrent.

A cette occasion, on avait indiqué la nécessité de pourvoir à l’entretien des ouvrages susdits, action dont la charge est de la RAV, et on avait indiqué la nécessité de mettre en place un système de contrôle instrumental afin d’évaluer l’état de stabilité de la décharge.

Les premières données détectées ont été transmises de la part de l’administration communale toujours à la Protection civile et, ensuite, pour leur évaluation technique, au Service de protection du sol le 26 janvier passé. Ces données, élaborées par la société Geoconsult pour compte de SPEA et RAV, n’ont pas permis, pour le nombre très restreint encore des mesurages effectués, de définir globalement l’évolution dynamique de la décharge.

Les données disponibles ont pourtant démontré l’absence d’une nappe hydrique internement à la décharge ainsi que la présence de déformations restreintes à des profondeurs variables entre 13 et 17 mètres à l’interne de l’amas.

Le service de l’Administration régionale a recommandé de continuer avec le détection des données chaque mois.

Le respect des mesures susdites, suggérées par le Service de la protection du sol, c’est-à-dire l’entretien des ouvrages et le contrôle par des instruments de détection, sont les deux conditions essentielles pour une correcte gestion de la décharge en termes de sûreté hydrogéologique, gestion qui - je le répète - est de compétence de la RAV.

PresidenteLa parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (FI)Ringrazio l’Assessore per le specifiche che ci ha dato, in parte conosciute, in parte no, pertanto mi fa piacere aver presentato l’interpellanza perché non ci risultavano. Vorrei fare due riflessioni.

Noi esprimiamo una grossa preoccupazione, Assessore, e credo che lei debba considerarla perché purtroppo di allarmi in quest’aula ne abbiamo fatti qualche anno fa e non si trattava purtroppo di allarmi caduti nel vuoto. Mi riferisco alla Becca di Nona per la quale già si parlava di monitoraggi, di una situazione sotto controllo e poi abbiamo visto come è andata a finire quando evidentemente ci sono state delle condizioni straordinarie e qui lo sottolineiamo.

Per la discarica dei rifiuti inerti della lavorazione delle gallerie dell’autostrada, della cui costruzione e manutenzione la Regione ha indicato nella RAV il responsabile, evidenziamo una totale assenza di un sistema idraulico.

Noi denunciamo in quest’aula che quella discarica, quella massa di rifiuti inerti alla prima alluvione non ordinaria, ma un attimo più straordinaria, creerà dei gravissimi problemi a quella comunità. Bene ha fatto il comune a chiedere un sopralluogo agli studi che si occupano di sicurezza e di analisi idrogeologiche, però io credo che non possiamo semplicemente dire che la Regione ha dato mandato agli studi, i quali hanno evidenziato un'assenza di un certo sistema, in questo caso del sistema idraulico in quanto quel canalone e quelle masse si posano proprio sull’alveo di un torrente che non è stato correttamente ricostruito per la discarica delle acque e questo perché quel canalone alla prima straordinaria situazione atmosferica diventerà una bomba micidiale.

Chiediamo immediatamente che la Regione si faccia promotrice nei confronti della RAV perché venga istruito un sistema idraulico di quelle masse.

Mi fermo qui, Assessore, non c’è altro da dire.

PresidenteLa seduta è tolta, quella pomeridiana aprirà alle 16.