Oggetto del Consiglio n. 910 del 20 ottobre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 910/XI Intendimenti in ordine all'accesso agli impianti di risalita della Regione per le atlete delle squadre nazionali di sci alpino. (Interpellanza)
Interpellanza Appreso che gli atleti in squadre nazionali maschili di sci alpino avrebbero accesso agli impianti di risalita della regione senza onere alcuno, mentre alle atlete ciò sarebbe negato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente per conoscere:
1) se la notizia di cui in premessa corrisponde a verità;
2) quali iniziative intende intraprendere per evitare questa spiacevole disparità di trattamento tra agonisti di eguale livello ma di sesso diverso.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI)È un'interpellanza curiosa, perché porta alla luce un aspetto altrettanto curioso, che ci è stato segnalato e del quale chiediamo veridicità, fondatezza e soprattutto, oltre alle cause, quali sono le intenzioni della Regione per eliminarlo alla radice.
Si parla di pari opportunità un po' ovunque, in tutte le sedi, in tutti gli enti, pari opportunità che in questo caso con l'interpellanza proposta dal gruppo di Forza Italia si riferiscono al settore sportivo.
In particolare, secondo le segnalazioni che ci sono giunte, non ci sarebbe la possibilità da parte di atlete valdostane che esercitano la disciplina dello sci alpino di beneficiare per i loro allenamenti nella stessa misura in cui beneficiano i maschietti degli impianti di risalita.
Sappiamo che le donne hanno il vincolo, che è in corso di definizione a livello parlamentare, di non poter accedere ai ruoli militari e questo, per chi pratica lo sport, corrisponde a degli evidenti disagi di carattere economico perché oltre all'assenza di uno stipendio, c'è anche la necessità di affrontare di tasca propria tutta una serie di spese che riguardano il perfezionamento delle proprie qualità agonistiche e quindi di poter essere competitivi nelle diverse discipline.
Sappiamo che la legge regionale sullo sport prevede delle sponsorizzazioni per singoli atleti, che sono abbastanza limitate e che vanno a coprire in minima parte le spese e i costi per la preparazione di un atleta.
Vogliamo sapere se queste segnalazioni hanno un qualche fondamento, se è vero che le ragazze che praticano lo sci alpino e che sono in squadra nazionale A o B avrebbero accesso agli impianti di risalita della Regione pagando, mentre coloro che sono nei ruoli militari, di conseguenza sono maschi, non hanno questo problema. Una disparità di trattamento che sarebbe opportuno cercare di eliminare se effettivamente sussiste, ma della quale vogliamo avere una risposta precisa dall'Assessore, anche perché ci risulta che questa segnalazione a noi pervenuta sia stata fatta e a lui nei mesi scorsi, e soprattutto al suo predecessore gli anni scorsi.
Lascio la risposta all'Assessore per la questione di competenza.
PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (FA)Posso condividere le considerazioni che sono - chiamiamole - "integrative" dell'interpellanza, perché questa era piuttosto precisa e io su quello ho fatto gli approfondimenti. Sulle considerazioni più di carattere generale e sulla disparità di possibilità e di agevolazioni che hanno gli atleti maschi, che possono fare parte di corpi militari rispetto alle donne, queste cose sono ovvie ed è un problema aperto, non di facile soluzione. In questo senso, come il mio predecessore, anche il sottoscritto è stato investito del problema, che è un problema di difficilissima soluzione.
Per venire in merito specifico dell'interpellanza, a noi non risulta questa disparità di trattamento almeno dagli approfondimenti che abbiamo fatto come Assessorato, in particolare chiedendo informazioni in merito all'Associazione valdostana impianti a fune e informandoci sul tariffario dell'Assiski. Dalle informazioni che ci sono state fornite almeno ufficialmente, risulta che, come prevede appunto il tariffario dell'Assiski anche per la stagione 1999-2000, per gli atleti nazionali di sci, componenti e allenatori delle squadre regionali ASIVA, per tutti quanti indifferentemente che siano maschi o femmine, c'è un tariffario di skipass regionale scontato di lire 125.000.
Quindi, da notizie in nostro possesso, tutti gli atleti nazionali di sci, indifferentemente che siano maschi o femmine, e anche gli allenatori che compongono le squadre regionali dell'ASIVA, hanno l'opportunità, nell'ambito del tariffario dello skipass unico regionale, di poter pagare lo skipass 125.000 lire.
Come dicevo prima a latere dell'interpellanza al Consigliere Tibaldi, se lui ha delle notizie più precise su situazioni di disparità che avvengono all'interno degli impianti di risalita, saremmo interessati ad avere queste informazioni.
PresidenteLa parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (FI)Innanzitutto ho rilevato una contraddizione macroscopica, oppure ho capito male. In due passaggi differenti l'Assessore dice, prima, che il problema esiste ed è di difficile soluzione, poi, che non gli risulta questa disparità di trattamento. Delle due l'una: o io ho capito male, oppure le due affermazioni sono in palese contraddizione!
Se il problema esiste, bisogna trovare una soluzione. Sappiamo che è difficile la soluzione, però se il problema esiste, sappiamo che esiste la disparità di trattamento perché i maschietti e le femminucce hanno un trattamento diverso, anche se è paradossale venire a sostenere le ragioni delle femminucce, quando ci sono due Consigliere che sono decisamente più competenti di me in materia. Assessore, questa segnalazione è stata fatta in maniera circostanziata?
(interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono)
? per gli allenamenti, Assessore, bisogna usufruire delle piste di sci e di conseguenza usufruire degli impianti di risalita che portino le atlete in cima alla discesa. Non mi risulta che l'Assessorato abbia affrontato in maniera puntuale il problema; mi risulta anzi che questa disparità sussista e penso che anche per promuovere lo sport valdostano questo problema possa essere studiato in maniera più dignitosa!
Sappiamo che per lo sport valdostano vengono investiti decine di milioni, per non dire centinaia per sport di squadra precisi, non vedo perché una parte di queste risorse non possano essere indirizzate per promuovere sport alpino e di conseguenza anche la categoria femminile. L'invito che facciamo all'Assessore, anche alla luce di una risposta un po' sbrigativa che ci ha fornito, è quello di piegarsi sul problema con un po' più di concretezza, d'investire, se del caso, anche i Parlamentari perché questa situazione venga eliminata. Altrimenti è naturale che avremo segnalazioni non solo noi, ma soprattutto voi che fate parte dell'Amministrazione regionale, che rimarranno inevase e senza alcuna risposta!
Si dà atto che, dalle ore 18,10, presiede il Presidente Louvin.
PrésidentLa parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer, pour fait personnel.
Lavoyer (FA) Se mi si fa un'interpellanza, mi si illustra quell'interpellanza, mi si chiedono delle notizie che con correttezza do, non mi si può poi capovolgere il contenuto dell'interpellanza con una segnalazione che non c'entra niente con il contenuto dell'interpellanza!
È una segnalazione che fa riferimento al periodo giugno-ottobre, che non c'entra niente con lo skipass, per utilizzare gli impianti svizzeri e la parte italiana degli impianti.
Nell'interpellanza si dice che "avrebbero accesso agli impianti di risalita della Regione senza onere alcuno"; non è vero, tutti gli atleti dell'ASIVA pagano 125.000 lire, maschi o femmine, questa è la risposta all'interpellanza!
Se poi parla di un caso singolo di un allenamento, non è la stessa cosa!
Tibaldi (fuori microfono) ? mi si attribuiscono cose che non sono scritte?
PrésidentOn prend acte que M. Tibaldi n'a pas fait référence au skipass.