Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 909 del 20 ottobre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 909/XI Intervento di riqualificazione dell'area industriale di Cogne di Aosta. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso

- che l’area industriale Cogne di Aosta è oggetto di un complesso intervento di riqualificazione;

- che numerose sono le aspettative del comparto artigiano e P. M. I. circa l’utilizzo di tali terreni per i propri insediamenti produttivi;

Appreso che recentemente è stato pubblicato avviso di gara a cura di Valle d’Aosta struttura s.r.l. per i lavori inerenti l’area Cogne relativamente all’esecuzione di infrastrutture denominate "pépinière" per un importo a base d’asta di Lire 5.100 milioni + IVA;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l’Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche per sapere:

1) quale sia la superficie coperta interessata da tale appalto in mq assoluti e percentuali rispetto alle aree previste ad uso di insediamenti produttivi;

2) se tale intervento sia preclusivo a successive concessioni in diritto di superficie o alla alienazione delle aree stesse ad eventuali imprenditori interessati;

3) entro quali termini e con quali criteri verranno insediate le prime attività produttive nell’area Cogne.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI)Su questo argomento eravamo già intervenuti ad inizio anno, per cercare di avere il punto della situazione in base alle vicissitudini di alcuni appalti, che erano poi stati oggetto di rescissione.

Sono passati parecchi mesi e abbiamo visto che su alcuni giornali economici è stato pubblicato l'avviso di gara da parte di Valle d'Aosta Struttura per lavori a base d'asta per qualcosa come oltre 5 miliardi.

Allora vorremmo con quest'interpellanza che l'Assessore, rispondendo ai quesiti che abbiamo posto, ci aggiornasse sulla situazione di sviluppo all'interno dell'area, in riferimento soprattutto alle tempistiche contenute nell'accordo di programma con il Comune di Aosta. Vorremmo anche capire se le previsioni contenute nell'accordo di programma sono ancora di attualità rispetto alle esigenze riscontrate nel settore maggiormente coinvolto. Ci riferiamo all'artigianato e alla piccola e media impresa.

Già la volta scorsa avevamo espresso delle perplessità sulla metratura disponibile per quanto riguarda l'artigianato e la piccola e media impresa; vorremmo capire se questi lavori che verranno realizzati hanno riferimento a quei 4500 metri quadrati di cui avevamo già parlato all'inizio dell'anno e che, se non ricordo male, erano finanziati con i fondi dell'obiettivo 2, CEE, e vorremmo soprattutto capire i criteri con i quali l'Amministrazione regionale pensa di andare nei fatti ad assegnare queste aree e questi edifici. Anche perché i tempi di realizzazione dovrebbero essere abbastanza brevi; se le informazioni che avevamo assunto sono confermate, entro il 2001 ci dovrebbe essere il completamento della prima tranche d'intervento. Pertanto sarebbe opportuno che su questa cosa ci fosse non dico più trasparenza, ma quantomeno più informazione, perché le notizie sono abbastanza interlocutorie e per certi versi contraddittorie. Ci sono parecchie aspettative all'interno delle categorie interessate all'insediamento in queste aree, ma c'è anche parecchia confusione.

Aspettiamo di avere risposta puntuale alle domande e ci riserviamo di esprimere la nostra valutazione.

PresidenteLa parola all'Assessore all'industria, artigianato ed energia, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE)In merito alle domande poste, in particolare la prima domanda, la risposta è la seguente: l'accordo di programma fra la Regione e il Comune di Aosta per la realizzazione d'interventi per la ristrutturazione urbanistica e la riconversione produttiva dell'area Cogne di Aosta, approvato con decreto del Presidente della Giunta, destina la zona di D2 ad attività produttive e di servizio ad esse connesse o collegate, ivi compresi gli impianti di servizio infrastrutturale. La superficie coperta complessiva non potrà superare i 95mila metri quadrati al lordo della superficie coperta in essere. La superficie coperta per attività di servizio non potrà superare in ogni caso il 15 percento della superficie coperta complessivamente ammessa.

Venendo alla questione posta nell'intervento del Consigliere Frassy, la superficie coperta interessata dalla "pépinière d'entreprises" è di 2070 metri quadrati, che rispetto ai 95mila metri quadrati ammessi su tutta la zona costituisce il 2,17 percento. L'edificio, come veniva ricordato dal Consigliere, sarà realizzato con fondi di cui al Documento unico di programmazione per gli interventi strutturali comunitari nelle zone interessate dall'obiettivo 2 per il biennio 1997-1999, quindi si è cercato di fare in modo che l'appalto consentisse di utilizzare i finanziamenti comunitari nei tempi necessari.

La struttura dovrebbe essere idonea, nel breve periodo, a favorire la crescita di piccole imprese da insediare successivamente nei moduli industriali che saranno realizzati nell'area.

S'intende quindi riprendere la positiva esperienza di Pont-Saint-Martin mettendo a disposizione un "ambiente di agglomerazione", "la pépinière" o i "B.I.C." - come vengono chiamati nel mondo anglosassone - che consenta il contenimento dei costi fissi aziendali e permetta di superare i problemi anche economico-finanziari propri di tutte le imprese in fase di avvio dell'attività. Si farà utile uso dell'esperienza già maturata a Pont-Saint-Martin per quanto riguarda questo tipo d'iniziativa.

Oltre alla "pépinière" potrà essere realizzata per il tramite di Vallée d'Aoste Structure una struttura modulare, indicativamente di 16-20mila metri quadrati coperti, ed un edificio per servizi connessi all'attività produttiva, l'area dei servizi dovrebbe occupare indicativamente 2500 metri quadrati. Il complesso realizzato da Vallée d'Aoste Structure dovrebbe dare la connotazione architettonica dell'area, cui dovranno uniformarsi gli opifici che saranno costruiti dalle singole imprese, cioè è necessario avere un tratto anche urbanistico e architettonico comune all'interno dell'area, per evitare che quell'area diventi la giustapposizione di elementi architettonici male assortiti.

Per quanto riguarda il secondo quesito gli interventi realizzati da Vallée d'Aoste Structure non precludono la concessione di diritto di superficie sulla restante parte dell'area, quindi viene riconfermato quest'orientamento, per la costruzione diretta da parte delle imprese interessate, mentre non si ipotizza la possibilità di vendere dei lotti agli imprenditori.

Questo è un orientamento di carattere politico della Giunta, maturato sull'esperienza venuta avanti in tutti questi anni nel settore industriale. In particolare si evidenzia che l'Accordo di programma prevede la destinazione in via prioritaria nella zona D2 di una superficie, la cui dimensione è prevista nell'Accordo di programma, sulla quale esistono delle preoccupazioni, indicate precedentemente dal Consigliere Frassy: il fatto, cioè, che quest'area sia limitata ai 5000 metri quadrati (area limitata per quanto riguarda i possibili insediamenti di attività artigiane o alla rilocalizzazione di attività impropriamente site in ambito urbano, purché compatibili con la natura dell'area). Ribadisco che si tratta di un dato previsto nell'Accordo di programma, si tratterà di vedere, sulla base dell'iniziativa di marketing d'area che è stata messa in campo da parte di Finaosta, se queste cifre siano compatibili con le esigenze che vengono manifestate dagli imprenditori.

Per quanto riguarda l'ultima domanda i tempi riguardanti la bonifica sono i seguenti: entro il mese di luglio 2000 sarà effettuata la bonifica su 10-15.000 metri quadrati, sui quali si potrà iniziare la costruzione di fabbricati, ivi compresa la "pépinière d'entreprises", mentre l'integrale bonifica dell'area sarà ultimata entro il 2001. Gli insediamenti potranno essere quindi effettuati progressivamente a partire dal secondo semestre dell'anno prossimo.

Il target delle imprese insediabili dovrebbe essere il seguente: i soggetti dovrebbero essere quelli - secondo una classificazione ISTAT da me utilizzata per dare omogeneità all'esposizione - previsti dalla sezione D della classificazione ISTAT, che riguarda l'insieme delle attività manifatturiere. L'esclusione che viene fatta rispetto a questa categoria è quella della sottosezione DF, concernente fabbricazione di coke, petrolio, trattamento dei combustibili, cioè tutte quelle produzioni che hanno problemi d'impatto ambientale (altre esclusioni riguardano le divisioni DE21 - fabbricazione della pasta, della carta o dei prodotti di carta - la divisione DJ27 - produzione di metalli o leghe - i gruppi DG24.1 - fabbricazione di prodotti chimici di base - DI26.5 - produzioni di cemento, calce, gesso - e di DI26.6 - fabbricazione di prodotti di calcestruzzo).

Sono inoltre incentivabili i servizi direttamente connessi con le suddette attività manifatturiere. Si segue quindi un criterio ambientale, per cui non sono insediabili le attività imprenditoriali che comportano rischi di inquinamento o problemi di inserimento nel contesto ambientale locale.

Per quanto riguarda le dimensioni aziendali sono favorite le piccole e medie imprese, con attività caratterizzate da un rilevante contenuto tecnologico, da produzioni orientate all'esportazione, con un buon posizionamento di prodotto/mercato sia esistente sia potenziale, e da redditività elevata rispetto al proprio segmento produttivo. Le grandi imprese o l'emanazione delle stesse saranno inserite nell'area in numero limitato: per le stesse varranno i medesimi requisiti preferenziali di cui sopra.

Per quanto riguarda le priorità, sono prioritarie le iniziative di imprenditori locali con piani di espansione o legate alla ricollocazione di aziende locali per motivi di carattere urbanistico (ritorniamo al discorso precedente per quanto riguarda le aziende artigiane). Sono favoriti, inoltre, il consolidamento, lo sviluppo e l'ammodernamento dei poli produttivi esistenti nel territorio regionale: l'obiettivo è quello di valorizzare le iniziative già presenti in Valle, successivamente si farà riferimento a proposte presentate da imprenditori che provengono dall'esterno della Regione.

Per promuovere l'area, è in fase di avvio un'operazione di marketing dell'area stessa, un'operazione di pubblicizzazione, che viene articolata attraverso la produzione di materiale tendente ad illustrare le caratteristiche dell'area, la creazione di un sito internet, sono previsti degli incontri con gli imprenditori valdostani in primo luogo e successivamente con imprenditori che operano all'esterno della Regione, per avere una conoscenza più completa all'interno del mondo imprenditoriale, della disponibilità dell'area e delle possibilità che questa propone.

Arriverà in Consiglio, non appena l'Unione europea avrà dato il suo placet, il disegno di legge n. 17 (già esaminato dalle commissioni competenti), relativo agli incentivi che possono essere assegnati all'area; tali incentivi devono essere compatibili con le norme sulla concorrenza e sugli aiuti definiti dall'Unione europea. Questo testo è da mesi all'esame dell'Unione europea, si prevede che a giorni venga dato il placet. Il testo potrà quindi essere discusso all'interno dell'aula: si avrà, però, un'ulteriore possibilità per approfondire questo tema di grande interesse sia per il settore industriale che per il settore occupazionale della Valle.

PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI)Ringrazio l'Assessore per la risposta puntuale ed esauriente. Alcune considerazioni a margine di quanto l'Assessore ha risposto. Anzitutto prendiamo atto in termini favorevoli e condivisibili sull'opera di pubblicizzazione, perché l'assenza di pubblicizzazione rischierebbe paradossalmente di bloccare il giusto inserimento nel mercato di quest'area, perciò questo era un fatto che auspicavamo e prendiamo atto che si sta concretizzando. Esprimiamo però due perplessità, la prima in merito alla connotazione architettonica.

Avevamo espresso da tempo perplessità sull'ubicazione in quella zona di un nuovo insediamento dedicato all'industria seppur leggera e all'artigianato pesante. La preoccupazione è che la connotazione architettonica non ha dato grandi risultati; se pensiamo alla zona di Tzambarlet, dove lì effettivamente c'era stato il tentativo di dare una connotazione architettonica, sicuramente non si è raggiunto il massimo dal punto di vista del risultato urbanistico e architettonico. Sarebbe opportuno, più che una connotazione architettonica, consentire anche una creatività architettonica; pensiamo in vari angoli del nord-ovest ma soprattutto del nord-est o anche in altre realtà piccolo industriali, dove ci sono degli insediamenti di tipo impattante forse dal punto di vista del colpo d'occhio, ma che hanno il pregio di voler comunque dare una comunicazione e un impatto urbanistico quanto meno originale.

Evitiamo di fare tanti cubi o tanti parallelepipedi, questo è il senso della preoccupazione; non so se questa connotazione architettonica sia già definita o se sarà frutto della gara che verrà poi concretizzata, cioè se la progettazione è già stata predisposta da Vallée d'Aoste Structure o se sarà predisposta da chi dovrà realizzare gli insediamenti.

La seconda preoccupazione sono invece le esigenze soprattutto dell'artigianato locale. L'Assessore in parte lo ha riconosciuto: i 5000 metri quadrati sicuramente non sono sufficienti, anche perché al suo Assessorato già sono arrivate delle comunicazioni, dove vengono quantificate su superfici maggiori le esigenze delle aziende locali.

Riteniamo che luglio 2000 sia una data abbastanza vicina, soprattutto per i primi insediamenti; sarebbe auspicabile che ci fosse, da adesso a quella data, la predisposizione di un iter di pubblicizzazione e burocratico-amministrativo, che consenta effettivamente di arrivare a quella data con qualcosa in mano. Non vorremmo trovarci a luglio 2000, con l'area già bonificata, a chiederci come la utilizziamo!

Perciò rinnoviamo l'invito che avevamo fatto all'Assessore ad inizio anno di aggiornare il Consiglio e le commissioni sull'evolversi dell'area Cogne. A gennaio avevamo fatto questo invito, a onor del vero non abbiamo avuto poi grandi aggiornamenti e questo è il motivo dell'interpellanza; chiediamo all'Assessore di darci notizie in merito.