Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 906 del 20 ottobre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 906/XI Revoca dell'incarico di Direttore sanitario dell'Ospedale regionale. (Interpellanza)

Interpellanza A conoscenza che da parte dell’USL è stato affidato al Prof. Giuliano Perfumo l’incarico di Direttore Sanitario dell’Ospedale regionale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere per quali motivi è stato revocato il suddetto incarico al Dr. Marco Cinotti.

F.to: Beneforti

PresidentePrima di trattare il punto 18, vorrei fare appello alla sensibilità del Consigliere conseguentemente anche alle risposte, facendo riferimento a quest'interpellanza che è sicuramente molto vicina, se non è gestita in modo attento, alla segretazione della seduta. Quindi pregherei il Consigliere ad attenersi nel suo intervento al buon senso nella spiegazione.

La parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Essendo a conoscenza che neppure dopo un mese dalla nomina è stato sostituito il Direttore sanitario nell'Ospedale regionale, abbiamo presentato quest'interpellanza per conoscerne i motivi, perché dei motivi ci saranno stati, visto anche il momento particolare che attraversa l'Ospedale regionale.

Può darsi che la scelta iniziale sia stata sbagliata o non sia stata fortunata, ma un mese crediamo sia un tempo breve per poter giudicare una persona! Non può aver fatto tutta l'esperienza che è necessaria per un direttore sanitario di un ospedale di dimensioni come il nostro! Sappiamo che le funzioni che un direttore sanitario è chiamato a svolgere rivestono una certa importanza, tant'è vero che i direttori sanitari non si possono improvvisare; occorre che abbiano una certa attitudine e una certa disponibilità.

Abbiamo presentato l'interpellanza perché siamo preoccupati della situazione che esiste all'interno dell'Ospedale e anche per l'effetto che quest'ennesima deliberazione commissariale ha avuto all'esterno e all'interno dell'Ospedale regionale.

La precarietà? non faccio nomi, Presidente, si rilassi, la vedo un po' preso, forse sta pensando: a un certo punto quello sbotta, e invece si rilassi, stia tranquillo? la precarietà che sussiste nella Direzione sanitaria e che si ripercuote su tutta l'attività ospedaliera, pone riflessioni e domande ad ognuno di noi: com'è possibile che un commissario non si renda conto delle conseguenze che un atto come questo comporta? Cos'è accaduto perché questo dopo un mese sia cacciato via? Che torti può avere compiuto e nei confronti di chi può aver fatto qualcosa? Aspetto che me lo dica l'Assessore nella sua risposta, che mi auguro sia esaustiva.

Termino qui, non ho altro da aggiungere all'illustrazione, e resto in attesa della risposta.

PresidenteLa parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Nella mia risposta sarò breve, ermetico, perché riprenderò l'identico argomento già utilizzato per la risposta dell'interpellanza al punto 14 dell'ordine del giorno. Trattandosi di un atto di competenza dell'azienda USL, ed essendo l'azienda dotata di autonomia gestionale, amministrativa e contabile propria, non essendo un atto soggetto al controllo della Giunta regionale, fornirò all'interpellante la risposta inviatami dall'azienda USL.

Preciso solo che nella risposta, che è molto tecnica, si potrà prendere atto che non si tratta di scelte di ordine "strategico-politico", scelte che non hanno nulla a che vedere con supposti torti, mancanze o quant'altro; è una questione di ordine assolutamente tecnico.

Fornisco la risposta, il Consigliere potrà farne l'uso che ritiene più opportuno.

PresidenteLa parola al Consigliere Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Prendo atto della risposta, che vedremo di leggere attentamente.

Tuttavia non si può pensare che non ci si debba rendere conto del ruolo e del compito che deve svolgere una direzione sanitaria all'interno di un ospedale. Un commissario che ha ricoperto la stessa carica e dà al Consiglio regionale una risposta puramente tecnica - risposta tecnica che reputo insoddisfacente - non può rimanere al posto che ricopre! Con questa dirigenza la nostra sanità non esce dalla crisi in cui si trova!

Nel precedente Consiglio, come maggioranza, avete approvato una risoluzione con l'impegno di adottare alcuni provvedimenti; devo dirvi, e lo sapete anche voi, che i provvedimenti da voi indicati non possono essere realizzati se non date all'Ospedale una direzione sanitaria capace ed efficiente, se non date all'USL una direzione generale diversa, cosa di cui anche altri politici, qui dentro e fuori di qui, hanno riconosciuto la necessità. Perché è la Direzione sanitaria dell'Ospedale che ha determinati compiti, che deve elaborare e proporre i piani delle strutture e delle attrezzature carenti ed obsolete, che deve coordinare l'attività libero-professionale intramuraria, che deve distribuire il personale infermieristico e gli operatori sanitari. Ma se questa direzione sanitaria è precaria, è carente, chi gestisce quest'attività all'interno dell'Ospedale, chi provvede a potenziare i servizi per eliminare le liste di attesa?

Come fate - questa è la domanda - ad ottenere il rispetto dei documenti che avete approvato in questo Consiglio, se all'interno dell'Ospedale non esiste una direzione sanitaria e all'USL non esiste una direzione generale più efficiente? Perché sono due le figure principali della sanità: il Direttore sanitario dell'Ospedale e il Direttore generale dell'USL, mentre le altre sono tutte figure di complemento e di supporto, tanto più che la Direzione sanitaria si è spogliata anche di altri operatori che erano all'altezza dei compiti che svolgevano, e che supplivano anche alle mancanze dei direttori sanitari che ci sono stati all'interno dell'Ospedale. Oggi la situazione è proprio carente, è precaria!

Voi difendete la vostra politica sanitaria, dite nei vostri documenti che bisogna fare certe iniziative e prendere certi provvedimenti, ma come? Chi porta avanti queste iniziative? Chi fa uscire la sanità dalla crisi se mancano le strutture, se non c'è efficienza nelle strutture, se non ci sono gli uomini?

Con quest'interpellanza volevo unicamente richiamare l'attenzione della Giunta regionale e dell'Assessore sulla precarietà in cui è venuta a trovarsi la dirigenza dell'USL e la Direzione sanitaria dell'Ospedale, perché si provveda, e non si dica che l'azienda USL ha autonomia e pertanto sarà lei stessa a provvedere. Qui non si può scaricare la responsabilità, Assessore! È la Regione che paga, è la Regione che finanzia l'USL e deve sapere come vengono spesi i soldi dei Valdostani nei servizi che vengono erogati. Non potete scaricare la responsabilità, il problema va affrontato, allora non siete credibili neanche nei documenti che avete proposto in questo Consiglio, perché vi assumete delle responsabilità, vi assumete degli impegni e poi scaricate sull'USL! Non potete fare come Ponzio Pilato, perché questo vuol dire fare come Ponzio Pilato, e io non credo che voi, a parte il momento particolare che sta attraversando in questi ultimi tempi la sanità, la vogliate abbandonare nelle mani in cui oggi si trova. Sarebbe una responsabilità grossa che vi assumete e che i Valdostani non vi perdonerebbero.