Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 127 del 9 novembre 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 127/IX - CONTROLLI SULLA STABILITA' DEL BACINO IDROELETTRICO DI PLACE MOULIN E NECESSITA' DI UN'ADEGUATA INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE PER EVENTUALI EMERGENZE. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto, presentata dal Consigliere Riccarand ed iscritta al punto 14 dell'ordine del giorno.

INTERPELLANZA

L'enorme bacino di Place Moulin, in Comune di Bionaz, costituisce un gravissimo fattore di rischio per l'intera Valpelline, la città di Aosta ed un ampio tratto della Valle centrale della nostra Regione. E' evidente, quindi, la necessità non solo di controlli rigorosi ed assidui sulla stabilità della diga e delle sponde del bacino, ma anche di un’adeguata informazione alla popolazione sul comportamento da assumere in caso di una eventuale emergenza.

In realtà manca totalmente l'informazione sulle modalità dei controlli alla diga, sulla loro frequenza, sugli effetti di un cedimento dell'invaso, sul funzionamento e la stessa esistenza di sistemi di allarme.

In mancanza di notizie ufficiali circolano voci e notizie disparate a cui è bene dare una risposta chiara.

In particolare, al sottoscritto Consigliere è stato segnalato che, tra la fine del mese di settembre e l'inizio di ottobre sono stati realizzati grossi lavori di versamento di calcestruzzo, mediante elicotteri, sul versante della montagna Dzalou che sovrasta sulla sponda sinistra il bacino di Place Moulin.

Tali lavori sarebbero divenuti necessari per impedire il distacco di blocchi di roccia dal versante della citata montagna, fenomeno questo già verificatosi in anni passati e ripetutosi in dimensioni maggiori un paio di mesi fa.

Tutto ciò premesso, al fine di verificare la fondatezza di queste segnalazioni, i sistemi di controllo adottati, l'esistenza o meno di Piani di intervento a livello regionale, il sottoscritto Consigliere regionale

INTERPELLA

la Giunta regionale per conoscere:

1) le caratteristiche ed i motivi dei lavori recentemente realizzati sulla sponda rocciosa a sinistra del bacino di Place Moulin;

2) quali controlli vengano effettuati, con quale frequenza e a chi vengano comunicati i risultati;

3) se esiste un Piano di intervento in caso di emergenza ed un sistema di allarme con sirene o altri dispositivi di segnalazione acustica;

4) che cosa si intende fare per informare la popolazione sugli effetti di un'onda di piena, sul funzionamento dei sistemi di allarme, sul comportamento da adottare in caso di urgente evacuazione.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.):Questa interpellanza vuole avere alcune informazioni ufficiali, che spero siano anche precise e puntuali, in merito allo stato di salute della diga di Place Moulin e soprattutto delle sue sponde, nonché in merito ai controlli che vengono effettuati ed all'esistenza o meno di piani di intervento in casi di emergenza.

All'inizio del mese di ottobre mi era stato segnalato che erano in corso lavori di notevoli dimensioni sulla sponda sinistra del bacino della diga, con trasporto e versamento di cemento tramite elicotteri e con lavori edili piuttosto notevoli; si trattava di lavori sulle cui motivazioni ed entità non c'erano però informazioni di carattere ufficiale, così come non esistono a tutt'oggi, sempreché io sia ben informato, delle informazioni alla popolazione che dicano quali sistemi di controllo ci sono sul bacino di Place Moulin, quali sistemi di allarme ci possono essere in casi di emergenza e come ci si deve comportare in un simile frangente.

Dopo la presentazione dell'interpellanza, ho letto su un settimanale locale un articolo che conteneva informazioni ulteriori, che a me sembrano ancora più preoccupanti di quelle da me raccolte, nel senso che vi si parla, ad esempio, di una frana di medie dimensioni che nell'autunno dell'anno scorso sarebbe precipitata dentro il bacino dalla sponda orografica sinistra dell'invaso; vi si afferma che un costone intero della montagna si sta staccando e si parla anche di lettere preoccupate che sarebbero state mandate più volte dal sindaco di Bionaz per chiedere un abbassamento del livello dell'acqua per ridurre il pericolo.

A queste considerazioni preoccupate e rese pubbliche non ha fatto seguito nessuna precisazione o dichiarazione pubblica ed ufficiale: c'è stato silenzio totale da parte dell'ENEL, che pure è stato chiamato in causa e che quindi probabilmente avrebbe potuto e dovuto dire qualcosa; c'è stato silenzio anche da parte della Protezione Civile e finora c'è stato silenzio anche da parte della Giunta, che evidentemente risponderà oggi, dandoci così modo di sentire le sue notizie e le sue verifiche.

Spero che dalle risposte all'interpellanza emerga un quadro preciso della situazione, possibilmente rassicurante, ma mi auguro che emergano anche delle indicazioni rispetto alle informazioni che si vogliono dare alla popolazione sui sistemi di sicurezza, di controllo e di allarme e sul come ci si deve comportare in un eventuale anche se malaugurato caso di emergenza.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale, Perrin; ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.):J'avais déjà eu l'occasion de répondre sur ce même sujet lors de la dernière législature sur une interrogation ou interpellation (je ne me souviens plus exactement) du collègue, M. Sandri.

Je dois dire que soi la Présidence du Gouvernement régional soi l'Assessorat, à travers le Bureau de la Protection Civile, suivent avec attention le problème des barrages en général et du barrage de Place Moulin de façon particulière. Il y a eu, à cet égard, toute une série de réunions avec les organes compétents et le Bureau d'Aoste du Ministère des Travaux Publiques. Ces réunions ont eu comme objet l'individuation de la sûreté pour les habitants de la ville d'Aoste et de toute la Vallée à l'égard de ce barrage même. Une série de contrôles ont été effectués donc par les responsables de la Protection Civile.

Pour revenir aux questions posées dans l'interrogation et d'abord pour ce qui concerne les travaux, l'année dernière il y avait eu un détachement de blocs de rocher sur la berge gauche du barrage de Place Moulin. Après cela il y avait eu une autre intervention et, sous la poussée de l'Administration régionale, l'ENEL a fait une étude pour consolider le rocher même. Il faut préciser que la zone de détachement n'est pas en direction du barrage mais en aval du barrage même, donc les blocs qui sont tombés l'année dernière et qui tombent encore sont en partie hors de l'eau du barrage. Il s'agit, quand même, de commencer à consolider cette partie comme on a fait pour d'autres localités toujours sur la même rive gauche. Ces travaux ont commencé et devront être terminés pour la fin de ce mois. Il s 'agit d'un ensemble d'oeuvres pour consolider les rochers superficiellement: des oeuvres de dégagement du matériel superficiel instable, de fermeture (avec du béton) des fissures superficielles des rochers, de drainage des eaux d'infiltration et de déviation hors du barrage des eaux météoriques. Ces travaux ont été décidés au mois de novembre dernier (justement après les réunions dont j'ai parlé) et ils ont évidemment obtenu les autorisations des différentes organismes compétents: Assessorat du Tourisme et Urbanisme, Assessorat de l'agriculture; pour le permis d'édifier la commune de Bionaz et, à la date du 24 juin de cette année, le "Provveditorato regionale Opere Pubbliche per il Piemonte", le bureau opératif d'Aoste dépendant du Ministère des Travaux Publiques. Ceci pour ce qui concerne les travaux mis en acte.

Pour ce qui est des contrôles, il faut avant tout spécifier que pour les barrages dont la hauteur est supérieure à dix mètres, ou bien qui ont une capacité de plus de 100.000 mètres cubes d'eau, la compétence n'est plus régionale mais du "Servizio dighe" du Ministère des Travaux Publiques qui, en Vallée d'Aoste, agit à travers un bureau situé en Aoste. Il y a donc toute une série de contrôles, pour ce qui concerne Place Moulin qui sont effectués par l’organe responsable du Ministère des Travaux Publiques et qui sont suivis par ce Ministère même.

En effet, chaque jour (selon toute une série de prescriptions dictées au moment de la vérification finale, quand l’oeuvre avait été terminée), par les mêmes ouvriers qui sont présents vingt-quatre heures sur vingt-quatre au barrage, il y a le relèvement des données qui sont transmises chaque mois au "Provveditorato Opere Pubbliche per il Piemonte". Celui-ci, à son tour, les transmet au "Servizio dighe" du Ministère des Travaux Publiques. Chaque semestre il y a le résumé de toutes les données du semestre, la compilation de toute une série de diagrammes qui sont envoyés à l'organe compétent. De plus, tous les six mois, le barrage est inspecté par un fonctionnaire du Ministère désigné pour cela; il est envoyé sur place et il rédige une note de contrôle et, en cas de besoin, donne les prescriptions nécessaires.

Pour ce qui est du plan d'intervention en cas d'émergence, le tout est dicté par une série de circulaires du Ministère des Travaux Publiques et précisément par la n° 1959 de 1985 et la n° 1125 du 28 août 1946. Selon les prescriptions données par ces deux circulaires, l'ENEL a installé un réseau de signalisations acoustiques qui sera activé le 1er janvier 1989, selon les critères prévus par ces circulaires mêmes en cas d'ouverture volontaire du barrage. On a aussi apposé toute une série de pancartes tout le long du Buthier jusqu'à la confluence avec la Doire, justement selon les prescriptions données.

On a terminé une étude sur le profil, c'est-à-dire sur l'altitude maximale rejointe par l'eau en cas d'ouverture maximale volontaire, étude utile en cas de besoin, au moment de décharger rapidement le barrage. Cette étude a été transmise, avec tout le projet, le 6 juin 1986 au "Provveditorato Opere Pubbliche per il Piemonte".

Toujours les circulaires que j'ai cité obligent l’ENEL à prévoir un plan et donc des projets d'étude pour déterminer la hauteur maximale que l'eau pourrait rejoindre dans la Vallée et dans le territoire intéressé en cas de rupture totale du barrage et, donc, d'inondation non volontaire mais fortuite. L'ENEL a cinq ans, à partir du décembre 1987, pour compléter cette étude et en effet il est en train d'aller de l'avant sur ce projet.

Pour ce qui concerne par contre l'intervention de l'Administration régionale à cet égard (quatrième question posée par le Conseiller Riccarand) je dois relater que le plan régional de la Protection Civile, qui a été approuvé par ce Conseil même le 20 avril de cette année, a dédié un paragraphe à l'individuation des risques. Dans ce paragraphe on fait mention au cas de rupture des barrages et, justement selon l’optique de ce plan régional de la Protection Civile, le Bureau régional de la Protection Civile est en train de agir avec la consulence scientifique du "Dipartimento di Ingegneria e Idraulica Ambientale dell'Università di Pavia", afin de formuler toutes les hypothèses et les schémas de comportement pour un plan d'évacuation du chef-lieu régional et de toute la Vallée intéressée par une éventuelle rupture du barrage.

Ce plan d'évacuation n'est pas encore terminé, mais il va l'être bientôt. Nous n'avons pas voulu donner des nouvelles à ce propos avant que l'étude ne soit complètement formulée et que le projet de l'éventuelle évacuation ne puisse devenir opératif, pour ne pas mettre la population en état d'alerte. Il est clair que dès que l'étude sera terminée, nous aurons la possibilité de le publier, de le distribuer et donc de renseigner toute la population concernée, du pied du barrage jusqu'à Aoste, de façon à la prédisposer à une éventuelle évacuation rapide en cas de besoin.

Si dà atto che alle ore 11,47 riassume la Presidenza il Presidente BICH.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.):La risposta dell'Assessore è stata dettagliata, però io credo che la conclusione alla quale dobbiamo arrivare è che esistono degli elementi di preoccupazione rispetto a questa situazione, perché i lavori ancora in corso descritti dall'Assessore indicano evidentemente la presenza di una situazione di instabilità, che non può non destare delle preoccupazioni. Personalmente ritengo che l'Amministrazione regionale dovrebbe seguire molto attentamente non solo l’evoluzione di questi lavori, ma anche i risultati che gli stessi daranno. Io non sono un tecnico, però non so fino a che punto questi interventi con il cemento potranno servire a consolidare la sponda rocciosa e fino a che punto riusciranno ad evitare le infiltrazioni d'acqua, delle quali parlava l'Assessore, e quindi fino a che punto potranno evitare ulteriori e più massicci smottamenti di terreno e cadute di frane all'interno della diga.

Mi sembra un po' strano inoltre che l'ENEL sia sprovvisto di un piano di emergenza. L'Assessore ha detto che c'è un impegno per giungere alla redazione, entro cinque anni a partire dal dicembre del 1987, di un piano di emergenza, pero...

(..... Interruzione dell'Assessore Perrin ......)

... Sì, stanno lavorando; però questa iniziativa di studio avrebbe dovuto precedere il tutto e non vedere l'avvio solo dopo che si è accertata una situazione di difficoltà e di precarietà...

(...Interruzione dell'Assessore Perrin...)

... Sì, sì, ho capito; mi sembra comunque che l'ENEL e gli uffici competenti in materia stiano approntando un po' in ritardo uno strumento di conoscenza e di controllo che invece sarebbe indispensabile.

Per quanto concerne il piano di pronto intervento in corso di elaborazione da parte della Protezione civile, prendo atto con soddisfazione che lo stesso è in corso di elaborazione e che sarà presto approntato. Credo che ci si dovrà preoccupare poi di darne un'adeguata diffusione, in modo che ci sia una informazione corretta sul problema, senza creare allarmismi ingiustificati, ma garantendo nello stesso tempo quell'informazione che ritengo assolutamente necessaria.