Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 126 del 9 novembre 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 126/IX - DELIMITAZIONE DEGLI AMBITI DI OBBLIGATORIETA' DELLA COPERTURA DEGLI EDIFICI CON TETTI IN LOSE, AI FINI DELL'EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PREVISTI DALLA LEGGE REGIONALE 12 DICEMBRE 1986, N. 71. (Interpellanza).

PRESIDENTE:Do lettura dell'interpellanza in oggetto, presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco ed iscritta al punto 13 dell'ordine del giorno.

INTERPELLANZA

La legge regionale 12 dicembre 1986, n. 71, prevede l'erogazione di contributi differenziati per la costruzione di tetti in lose, a seconda che l'obbligo della copertura sia fissato da norme regionale o da disposizioni locali (comunali o di Comunità Montana).

Poiché nei due casi il cittadino, comunque sottoposto ad un obbligo, riceve contributi molto diversi (in un caso il 100% del costo aggiuntivo, nell'altro il 25%), risulta ovvia l’opportunità che le disposizioni regionali coincidano, per quanto possibile, con quelle locali.

Nonostante le precise prescrizioni temporali della legge 71/1986, non risulta invece che si siano concluse le procedure di confronto tra Regione ed Enti locali per la delimitazione degli ambiti di obbligatorietà della copertura in lose.

Accade così che gli abitanti di alcuni Comuni, per i quali da tempo è stato esteso all'intero territorio comunale l'obbligo della copertura in lose, ricevano contributi molto inferiori rispetto alle spese a cui sono stati obbligati.

Essendo tale situazione fonte di giustificati malumori e di disaffezione rispetto a pur valide esigenze paesaggistiche, i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista

INTERPELLANO

l'Assessore competente per conoscere:

1) lo stato di attuazione della legge regionale 71/1986;

2) gli intendimenti della Giunta regionale rispetto all’opportunità di garantire uguale trattamento a cittadini sottoposti a medesimi obblighi in materia di copertura dei tetti.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.):La legge n. 71 del 1986 prevede l'erogazione di contributi differenziati per la costruzione di tetti in lose, secondo che l'obbligo sia fissato da norme regionali o da disposizioni locali di Comuni o Comunità Montane. Secondo quanto previsto dalla legge, la Giunta regionale avrebbe dovuto sottoporre entro pochi mesi ai Comuni la delimitazione degli ambiti entro i quali, secondo la Regione, diveniva obbligatoria la copertura con lose. I Comuni avrebbero dovuto trarre delle controdeduzioni, confermando o meno le proposte della Regione e, una volta completato l'iter, per le zone con obbligo imposto dalla Regione, il contributo sarebbe stato pari al 100% della differenza tra la copertura in lose e la copertura in tegole, mentre per gli ambiti nei quali l'obbligo era imposto da normative locali, comunali o delle Comunità Montane, il contributo scendeva al 25%.

A suo tempo, durante la discussione della legge, noi avevamo già contestato questa discrepanza, anche perché per il cittadino è del tutto indifferente che sia la Regione o il Comune ad imporre un obbligo, mentre cambia, e la cosa non è indifferente, il contributo che riceve.

In realtà, per quello che ne sappiamo, questo iter di confronto tra la Regione ed i Comuni non si è mai completato, per cui la legge non è neppure applicata nel modo previsto. Questo crea delle insoddisfazioni e dei malumori che si riflettono anche nell'atteggiamento dei proprietari di case verso il problema delle lose, nel senso che, nel timore di rimetterci o di essere danneggiati, sorge una forma di rigetto verso una tipologia costruttiva che, invece, è comprensibile perché fondata sul rispetto della tradizione.

Per questi motivi noi riteniamo opportuno che la Giunta riprenda in mano l'intera questione e completi tutte le procedure, per cercare di risolvere la differenza di trattamento nell'obbligo della copertura; siamo anche convinti che la necessità di mantenere determinate caratteristiche paesaggistiche sarebbe molto più facilmente capita e sostenuta dal consenso della popolazione, se la differenza della spesa fosse a carico della Regione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): L'application de la loi concernant les contributions pour la construction de toits en "lose" nous a mis face à toute une série d'inconvénients et, en plus de celui que le Conseiller Mafrica vient de citer, il y en a d'autres encore: au-dessus et au-dessous de 1000 mètres, dans la même Commune, nous pouvons trouver, par rapport à la même loi, trois ou quatre situations différentes. Mais on a remarqué encore d'autres inconvénients, aussi d'un point de vue technique: la question des vérifications de la part de l'Ecole Polytechnique, de la commercialisation des "lose" et ainsi de suite.

Après avoir fait une réflexion sur les différents inconvénients qui se présentent pour l'application de cette loi, le Gouvernement régional a décidé d'étudier une modification de la loi même, justement pour corriger (là où il est possible de le faire) ou pour éliminer les inconvénients que je viens d'énumérer et que tout le monde connaît très bien. L'étude est déjà avancé; on a parlé, à l'intérieur du Gouvernement régional, d'une première partie de la modification que j'espère pouvoir annoncer au plus tôt parce que, justement, on attend qu'il y ait un minimum de clarté sur la façon de l'appliquer et cela s'impose.

Nous avons même constaté qu'on a provoqué une situation telle que les gens demandent d'être obligés; alors s'impose là aussi une évaluation sur la façon d'intervenir de la part de la Région face à une exigence qui n'est pas seulement une exigence esthétique, si vous voulez, mais aussi une exigence qui se rapporte à la nécessité de construire avec le matériel qui est le plus valable en Vallée d'Aoste; donc c'est une exigence de rentabilité de l'investissement au moment où l'on construit la maison.

Donc, je crois que l'on doit aussi réfléchir à l'intérêt que tous ceux qui pensent de construire une maison en Vallée d'Aoste, ont de faire un investissement peut-être plus important et engageant, mais aussi d'avoir une toiture qui va durer plus longtemps (en effet nous savons que, normalement, un toit en "lose" dure jusqu'à trente et même cinquante ans). Donc, ce n'est pas seulement une question de fidélité à des traditions, mais aussi d'intérêt pour la communauté, pour ceux qui construisent une maison.

J'espère, donc, pouvoir porter au plus tôt au Conseil les propositions sur les modifications de la loi elle-même.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.):Prendiamo atto dell'impegno assunto dall'Assessore al Turismo sulla possibilità di modificare entro tempi brevi questa legge, per tenere conto delle situazioni che si sono venute a creare e che hanno reso difficile la sue applicazione; nel contempo pensiamo di poter avanzare delle nostre proposte in sede di revisione della legge n. 71 del 1986.