Oggetto del Consiglio n. 125 del 9 novembre 1988 - Resoconto
OGGETTO N. 125/IX - MANCATA ACCETTAZIONE DI TUTTE LE DOMANDE DI ISCRIZIONE PER LA QUINTA CLASSE DEI CORSI SERALI DELL'ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, PER STUDENTI LAVORATORI. (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto, presentata dal Consigliere Riccarand ed iscritta al punto 12 dell'ordine del giorno.
INTERPELLANZA
Da alcune segnalazioni pervenute al Gruppo consiliare, e confermate da articoli comparsi su due settimanali locali, è emerso che ad una decina di studenti-lavoratori è stata preclusa la possibilità di frequentare un corso serale per il quinto anno istituito presso l'Istituto Tecnico Commerciale.
Di fronte alle 41 iscrizioni pervenute, il Preside avrebbe accolto le 25 domande giunte entro il mese di agosto, operando poi un sorteggio per individuare le ulteriori 7 persone che potevano frequentare il corso.
Il numero degli iscritti avrebbe in realtà giustificato la creazione di due classi, situazione che, fra l'altro, avrebbe consentito un’attività didattica più proficua che tenesse conto delle difficoltà che incontra un lavoratore-studente e della pesantezza di un impegno che occupa tutte le serate dal lunedì al venerdì oltre l'intero sabato pomeriggio.
Poiché, quindi, le decisioni adottate appaiono strane ed ingiustificabili il sottoscritto Consigliere regionale
INTERPELLA
l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per conoscere:
1) quante sono state le domande pervenute alla Segreteria dell'Istituto Tecnico Commerciale per l'iscrizione alla quinta classe del corso serale;
2) per quale motivo è stata operata la scelta di fare solo una classe e con quali criteri si è provveduto a definire chi poteva frequentare il corso;
3) quali decisioni si intendono assumere per dare a tutti coloro che hanno presentato domanda la possibilità di frequentare il corso.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND (N.S.):Stando ad alcune segnalazioni che mi sono pervenute e che poi ho visto confermate anche da alcuni articoli comparsi su organi di stampa, risulta che di fronte a 41 domande per frequentare il 5° anno del corso serale dell'istituto tecnico per ragionieri, la Giunta regionale, su segnalazione del preside, ha deciso di istituire soltanto una classe, per cui si è dovuto procedere ad una scelta delle domande che ha determinato l'esclusione, almeno per la prima fase, di una serie di persone che avevano presentato la domanda di iscrizione.
Trattandosi di una richiesta di frequenza ad un corso scolastico, io ritengo che si sarebbe dovuto fare il possibile per accoglierla. Vorrei capire per ché non si è ritenuto di dover istituire due classi, come era possibile fare essendoci 41 domande e tenendo anche conto del costo non certo esorbitante. Ho qui con me la deliberazione di Giunta che istituisce una 5a classe per il corso serale dell’istituto Tecnico Commerciale con una previsione di spesa pari a circa 43 milioni, che non è certamente proibitiva.
L'Assessore mi dirà che in questi casi le iscrizioni sono molte, ma che sono anche molte le defezioni, per cui alla fine dell'anno il numero di coloro che frequentano si riduce notevolmente. Questo fenomeno si è sempre verificato, però il problema è che comunque noi dovremmo tener presente che esiste una domanda di ulteriore scolarizzazione ed acquisizione culturale che incontra delle difficoltà perché la frequenza serale quotidiana, aggiunta a quelle antimeridiana e pomeridiana del sabato, comporta uno sforzo notevole che, a mio avviso, dovrebbe essere sostenuto. Non c'è niente di scandaloso se alla fine ci si trova anche con una classe numericamente ridotta; è importante invece che ci sia un numero di allievi limitato, tale comunque da permettere un rapporto educativo proficuo. In una classe diurna frequentata da 30 allievi il rapporto educativo non è già efficace, ma lo diventa ancor meno in una classe serale.
Vorrei capire, pertanto, per quale motivo si è fatta questa scelta e sapere come intende comportarsi la Giunta in futuro di fronte a casi analoghi che probabilmente si ripresenteranno.
PRESIDENTE: a chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Viérin; ne ha facoltà.
VIERIN (U.V.):Le Gouvernement Valdôtain, dans la séance du 23 septembre, a, en effet, décidé d'instituer une classe de cinquième, cours du soir, à l'Institut Technique "Manzetti" de la Ville d'Aoste, sur la base des demandes d'admission qui avaient été présentées à cette même école. A cette époque il y avait trente-cinq étudiants qui avaient manifesté leur intention de suivre le cours. Le choix a été fait vraiment pour tenir compte des exigences de ces étudiants (au-delà des perplexités qui ont été par ailleurs manifestées de la part des mêmes organisations syndicales et du Surintendant des Etudes de la Vallée d'Aoste) pour faire face à la requête de la part de ces étudiants. L'institution d'une classe du cours du soir ne s'était plus produite depuis l'année scolaire 1983/84. Nous pensons donc, en tant que Gouvernement, d'avoir fait de notre mieux pour répondre à ces nécessités et à ces exigences.
Les raisons pour lesquelles ce choix a été fait et on a décidé l'institution d'une seule classe sont plusieurs: d'abord la nature particulière de ces cours du soir, ensuite le fait que ces étudiants avaient présenté leurs demandes, mais successivement on devait encore vérifier leurs intentions pour ce qui était de la présence effective au cours et pour ce qui était des conditions qu'ils devaient remplir pour être admis. Cela se fondait sur les expériences précédentes: à partir de l'année scolaire 1983/84 ces cours n'avaient plus été institués en raison du manque de présences: des registres de classe il apparaît que certains soirs il n'y avait que les professeurs, tandis que les élèves n'étaient pas là.
Pour ce qui concerne les critères, nous avons pensé qu’il était opportun de confier au Conseil d'établissement de l'école "Manzetti" la fixation des critères pour le choix de ces élèves. Ce Conseil d'Etablissement est constitué par des représentants des enseignants, des élèves et des parents d’élèves. Cette décision a été communiquée au Proviseur de l'Institut Technique Commercial et, en application de ces critères, le Proviseur a convoqué les étudiants et, sur la base des critères établis, a procédé à l'acceptation de trente élèves en invitant, à ce moment-là, les étudiants à formaliser leur inscription. Les autres ont été mis dans une liste d'attente, dans le sens que l'accord a été que au fur et à mesure que certains étudiants n'étaient plus présents au cours ou renonçaient à leur inscription, ces élèves auraient alors pu être admis au cours de cette classe de cinquième.
Les cours ont débuté, donc, le 13 octobre; le 27 octobre, neuf élèves avaient déjà retiré leur adhésion ou n'avaient pas formalisé leur inscription. Donc, à partir du 27 octobre tous les élèves qui avaient présenté leur demande pour être admis à cette classe et à ces cours ont été acceptés.
Pour ce qui est de la fréquence à ce cours dans les dernières semaines, dans la période 17 - 22 octobre il y avait, en moyenne, trois ou quatre élèves absents; dans la semaine successive et dans la dernière semaine cette moyenne est déjà de sept ou huit absents. Il y a des élèves (deux) qui ont par ailleurs manifesté leur intention de se retirer de ce cours, chose qui mettrait l'Etablissement dans les conditions non seulement d'avoir accepté toutes les requêtes, mais aussi d'accueillir des requêtes de transfert de la part d'étudiants de Saint-Vincent qui, entre-temps, s'étaient inscrits à Ivrea et qui, maintenant, désireraient s’inscrire à Aoste.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand: ne ha facoltà.
RICCARAND (N.S.):Sono solo parzialmente soddisfatto della risposta dell'Assessore. Indubbiamente il fenomeno da lui indicato, cioè quello delle iscrizioni che poi si perdono nel corso della frequenza, è un fatto fisiologico del tutto normale, però torno a ripetere che, di fronte ad una domanda di scolarizzazione e di cultura, specie in una Regione in cui c’è una notevole disponibilità finanziaria ed in cui si spendono molti soldi anche in forme che non sono sicuramente più produttive di questa, io credo che si sarebbe potuto fare uno sforzo, quantificato in una quarantina di milioni, per permettere a tutti di frequentare immediatamente i corsi. Ne sarebbero derivate delle classi meno frequentate, ma da ciò, a mio parere, avrebbe tratto vantaggio il rapporto educativo, mentre il sistema attualmente in atto, per cui a chi si ritira subentra chi è in lista d'attesa, determina comunque una classe con presenze medie di 30 allievi per sera e non mi sembra essere dei migliori. Mantengo, pertanto, le mie perplessità rispetto all'impostazione data alla soluzione del problema.