Oggetto del Consiglio n. 875 del 6 ottobre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 875/XI Realizzazione di un nuovo impianto di risalita a Courmayeur - "Plan de Lizzes". (Interpellanza)
Interpellanza Venuti a conoscenza di un articolo apparso sul quotidiano "La Stampa", in merito alla presunta decisione da parte della Giunta regionale di realizzare nel comune di Courmayeur il nuovo impianto di risalita "Plan de Lizzes – Plan Checrouit", in accordo con l’Amministrazione comunale di Courmayeur, dopo l’approvazione, da parte di quest’ultima, della localizzazione di tale impianto nel dicembre 1998;
Considerate le numerose proteste dei consiglieri di minoranza di Courmayeur e di cittadini e turisti che, riuniti nel cosiddetto "Comitato per il no" hanno raccolto oltre duemila firme contro la decisione dell’Amministrazione comunale, preferendo la costruzione di un nuovo impianto di risalita a Dolonne sul "vecchio" percorso, piuttosto che quella di uno nuovo, sovradimensionato, a Plan de Lizzes, così come voluto dall’Amministrazione comunale;
Venuti a conoscenza della presunta affermazione di antieconomicità dell’intervento complessivo in questione, con riserve sulla fattibilità dell’opera, che sarebbe stata espressa dai responsabili della Società "Courmayeur-Mont Blanc Funivie", in base alla richiesta epistolare di chiarimenti da parte del Sindaco di Courmayeur;
Atteso che, nonostante le numerose firme a favore della ristrutturazione del vecchio impianto di risalita, l’Amministrazione comunale non ha mai messo in discussione la possibilità di cambiare idea;
Richiamata la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare relativa a tale spinosa vicenda;
Ribadito che l’iter per la concessione di costruzione di impianti a fune è disciplinato da due leggi regionali, rispettivamente la n° 13 del 10 aprile 1998 "Approvazione del Piano Territoriale Paesistico della Valle d’Aosta" e la n° 29 del 1° settembre 1997 "Norme in materia di servizio di trasporto pubblico di linea" e che tali leggi prevedono diverse procedure, a seconda dell’entità dell’intervento, distinguendo le opere di rifacimento da quelle di sostituzione di impianti esistenti;
Preso altresì atto che sempre in base all’articolo sopracitato sembrerebbe che le definizioni in merito alla realizzazione dell’impianto sopracitato siano state prese in riunioni riservate tra le Amministrazioni Regionale e Comunale, e Società delle Funivie di Courmayeur;
Venuti inoltre a conoscenza del fatto che, a causa dei probabili lunghi tempi di costruzione e dei presunti costi eccessivi dell’intervento complessivo, si sarebbe presa in considerazione, di comune accordo, la possibilità di non realizzare, in un primo momento, i parcheggi annessi alla struttura, ma di proseguire l’iter procedurale esclusivamente per ciò che riguarda la costruzione dell’impianto di risalita;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
La Giunta regionale per conoscere:
1) se è vero che l’Amministrazione regionale abbia dato un parere positivo alla realizzazione del nuovo impianto di risalita a "Plan de Lizzes", come si evince dall’articolo giornalistico citato in premessa. In caso di risposta negativa, le motivazioni per le quali non è stata chiesta una smentita di quanto pubblicato. In caso di risposta affermativa, quali sono i dettagli progettuali, tempistici ed economici, già individuati, del nuovo impianto di risalita;
2) quando e quante riunioni si sono tenute tra Amministrazione Regionale, Amministrazione comunale di Courmayeur e Società delle Funivie di Courmayeur in merito alla questione in oggetto;
3) quale sia il risultato della valutazione, in merito all’opera e alle infrastrutture ad essa collegate, effettuata dalla Finaosta, alla quale l’Amministrazione regionale ha assegnato il mandato per individuare gli strumenti atti a finanziare il 90% dell’opera in oggetto, per la quale è stato effettuato un sopralluogo da parte di alcuni funzionari della finanziaria regionale nei primi giorni del mese di agosto, e se corrisponda a verità la notizia, riportata da alcuni media locali, che si sia deciso di posticipare la realizzazione dei parcheggi annessi alla struttura e di procedere per ora esclusivamente alla costruzione dell’impianto di risalita.
F.to: Lanièce - Comé - Viérin M.
PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut)Quest'oggi ritorniamo a parlare di un problema che, come abbiamo potuto leggere dagli articoli apparsi sui quotidiani e settimanali della nostra Regione, è alquanto difficile da comprendere in tutte le sue sfumature.
Come tutti ricorderete, nel mese di maggio, ho presentato a nome del gruppo degli Autonomisti una mozione riguardante questa delicata questione, mozione bocciata dall'Assemblea consiliare, e durante la quale la Giunta regionale aveva evidenziato la sua posizione di attesa, nel rispetto delle decisioni adottate dal Comune di Courmayeur, e si era riservata, una volta presentato il progetto, di effettuare una valutazione economica e tecnica dello stesso.
Di questo progetto si era evidenziata una scarsa conoscenza diretta.
Da quanto si deduce da ciò che è stato pubblicato, l'Amministrazione regionale, chissà per quale motivo, sembra abbia già dato un parere di massima positivo in via riservata ed ufficiosa, visto che non si è a conoscenza di alcun progetto, seppur preliminare, depositato riguardante la realizzazione a Courmayeur di un nuovo impianto di risalita da Plan de Lizzes a Plan Checrouit, in accordo con l'Amministrazione comunale di Courmayeur, che ha approvato tale progetto nel dicembre 1998.
A parte quindi il discutibile metodo di gestione della trattativa, quasi nascosto, forse per paura delle reazioni da parte del Comitato per il no, che ha raccolto oltre 2000 firme contro la decisione dell'amministrazione comunale, ho molte perplessità sulle ultime voci che danno per certa la decisione di costruire l'impianto di risalita prima e i parcheggi dopo, forse.
Sono personalmente convinto della positività dell'idea proposta dal Comitato per il no che preferiva la costruzione di un nuovo impianto di risalita a Dolonne, sul vecchio percorso, piuttosto che quella di uno nuovo, sovradimensionato, a Plan de Lizzes, a rischio di utilizzo visto che senza i parcheggi - come sembrerebbe - non capisco che razza di vantaggi possa presentare, tenuto conto che questo progetto è stato sempre sostenuto dalla maggioranza consiliare di Courmayeur in funzione del fatto che quella zona ben si presta alla realizzazione di diversi parcheggi.
Eppure, nonostante tutto, comprese le numerose firme a favore della realizzazione dell'impianto a Dolonne lungo il vecchio percorso, l'amministrazione comunale non ha mai messo in discussione la possibilità di cambiare idea, continuando a cercare forse qualche cavillo - se così si può dire -, nelle varie riunioni con l'Amministrazione regionale e con la Società delle funivie di Courmayeur, per il raggiungimento del proprio scopo.
Insomma, l'evidenza fa emergere una certa nebulosità della questione che mi sembra opportuno chiarire al più presto anche perché stiamo parlando di un fondamentale problema che interessa tutta la cittadina di Courmayeur sia dal punto di vista turistico che economico e viario; quindi è opportuno sapere se è vero che l'Amministrazione regionale ha dato un parere di massima positivo alla realizzazione del nuovo impianto di risalita a Plan de Lizzes, come era apparso sul quotidiano "La Stampa" del 4 agosto 1999 e del quale non c'è mai stata una smentita e in caso di risposta positiva quali siano i relativi dettagli progettuali, tempistici ed economici, visto che durante la discussione precedente si era detto che l'Amministrazione regionale avrebbe dato un parere positivo una volta avuto il progetto e una volta fatta la valutazione tecnica ed economica.
Ci interessa sapere anche quando e quante riunioni si sono tenute fra l'Amministrazione regionale, l'Amministrazione comunale di Courmayeur e la società delle funivie e se è vero che, a seguito del sopralluogo effettuato, nei primi giorni del mese di agosto, da alcuni funzionari della Finaosta, il parere sia stato quello di un'antieconomicità, in modo particolare relativamente al problema dei parcheggi.
Vorremmo conoscere il risultato di questa valutazione da parte della finanziaria regionale, alla quale l'Amministrazione regionale ha assegnato il mandato per individuare gli strumenti atti a finanziare il 90 percento dell'opera in oggetto, e se sia vero che il parcheggio, a mio avviso fondamentale e necessariamente legato alla costruzione e all'utilizzo dell'impianto stesso, farà parte di un secondo lotto di lavori che partirebbe dopo la costruzione dell'impianto di risalita.
Queste mie considerazioni in merito, che hanno portato alla presentazione di quest'iniziativa consiliare, sono nate in seguito alle lamentele di molti cittadini di Courmayeur preoccupati ancora di più, rispetto a qualche mese fa, per l'evolversi di questa situazione visto che adesso addirittura si prospetta la possibilità di realizzare un impianto sovradimensionato senza i parcheggi. Sembrerebbe in questo caso che la cura sia peggiore del male.
PresidenteLa parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (FA) Rispondendo al primo quesito possiamo dire che in via generale occorre precisare che l'Amministrazione regionale non ha ancora avuto modo di esprimere formalmente alcun parere ufficiale in merito all'ipotesi di realizzazione di un nuovo impianto funiviario di collegamento fra Courmayeur e il comprensorio dello Checrouit, infatti l'unica istanza sinora pervenuta a tale proposito riguarda la richiesta di ammissione ai benefici della legge regionale 27 febbraio 1998 n. 8 ai fini della sostituzione della telecabina a Dolonne già smantellata nel 1996 per scadenza della vita tecnica, sostituzione richiesta con una nuova telecabina.
Tale richiesta è attualmente in corso d'istruttoria da parte dei competenti uffici dell'assessorato e su di essa deve ancora pronunciarsi la Giunta regionale.
Va comunque detto che l'istanza presentata dalla Courmayeur/Mont-Blanc Funivie non contiene alcun cenno alla realizzazione di parcheggi. Nessuna richiesta è altresì ancora pervenuta alla Direzione dei trasporti ai fini dell'ottenimento della necessaria approvazione tecnica del progetto sotto il profilo della normativa in materia d'impianti a fune; in ogni caso l'orientamento più volte ribadito da parte della Regione è sempre stato quello di rispettare le decisioni che sull'argomento sarebbero state assunte da parte dell'amministrazione locale.
La mancanza, posto che ve ne fosse bisogno, di smentite a notizie o commenti comparsi su vari organi di stampa si spiega con l'impossibilità e l'inutilità di correre dietro a tutte le voci, spesso contraddittorie, che si sono succedute sull'argomento nonché con l'inopportunità di alimentare ulteriormente il clima polemico che attualmente caratterizza il dibattito su quest'argomento a livello locale.
Sul punto 2 non mi risulta che le riunioni fra Amministrazione regionale, amministrazione comunale e società funiviaria siano state più di due: la prima a fine luglio e la seconda ai primi di settembre peraltro senza nessun particolare accorgimento di segretezza, si è trattato di normali riunioni di scambio d'informazioni su un argomento che chiaramente ha un'importanza non solo a livello comunale, ma anche a livello regionale.
Sul punto 3 la Finaosta non è mai stata incaricata d'individuare gli strumenti atti a finanziare il 90 percento dell'opera ed eventualmente delle strutture collegate in quanto era già perfettamente noto che lo strumento legislativo da utilizzarsi sarebbe stata la legge 27 febbraio 1998 n. 8, legge in base alla quale è stata presentata l'istanza originale.
Il solo incarico dato a Finaosta, che non ha comportato la necessità di alcun sopralluogo, ha riguardato una valutazione dei flussi economico-finanziari connessi all'ipotetica realizzazione e alla gestione di un eventuale parcheggio pluripiano previsto dallo studio di fattibilità promosso dal Comune di Courmayeur e dalla Courmayeur/Mont-Blanc Funivie. Tale studio ha ipotizzato diverse possibili alternative gestionali con effetti diversi dal punto di vista dei possibili disavanzi di gestione: da un minimo di 33 milioni di lire sino ad un massimo di 144 milioni di lire annue. Le considerazioni finali del medesimo studio richiamavano tuttavia l'attenzione sul fatto che gli elementi d'indeterminatezza che caratterizzano il piano di fattibilità rendono le accennate conclusioni suscettibili di verifica e di approfondimento.
Per quanto concerne le notizie riportate su alcuni mezzi d'informazione locale in ordine alla possibile posticipazione nella realizzazione dei parcheggi rispetto alla telecabina, non si dispone attualmente di comunicazioni ufficiali né da parte della società funiviaria né da parte del comune. Si è peraltro in attesa di una risposta ad una richiesta di precisazioni che sull'argomento gli uffici dell'assessorato hanno indirizzato in data 28 settembre alla società funiviaria. In ogni caso va considerato che gli spazi già ora disponibili in prossimità della prevista partenza del nuovo impianto dovrebbero essere in grado con interventi assai limitati di ospitare almeno 350 posti auto e che comunque è previsto un potenziamento dei servizi locali di autobus da e per Dolonne.
PresidenteLa parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut)Prendiamo atto che in base alla risposta dell'Assessore tutti gli articoli apparsi sul giornale dal mese di agosto ad oggi erano fasulli, erano in pratica delle pure invenzioni dei giornalisti. Ora io non credo che sia proprio così anche per alcuni dati di fatto: ad esempio nella lettera che la Società delle funivie di Courmayeur/Mont-Blanc ha inviato al Sindaco Blua, a seguito di richieste di chiarimenti, è stato evidenziato che il Consiglio di amministrazione della società ha constatato che l'economia della società non può sopportare il costo del finanziamento delle telecabina, dello spostamento della linea elettrica e della realizzazione del parcheggio facendo riferimento ad un rapporto della Finaosta, che è andata in loco, ha fatto una valutazione sull'economicità delle infrastrutture collegate all'impianto, in modo particolare sui parcheggi, ha relazionato ed ovviamente di fronte ad un rischio di perdita annua di circa 3-400 milioni, la società "ha fatto retromarcia".
Questa è la prima cosa ed è un dato di fatto perché è una lettera inviata al sindaco di cui sono in possesso, non è che me la sono inventata io; quindi per prima cosa la società ha evidenziato un problema di natura finanziaria: riesaminare alla luce del rapporto Finaosta - da qui si evince che esiste un rapporto - il modo di finanziamento e di gestione del parcheggio. Poi ha sottolineato la necessità di separare la costruzione della telecabina da quella del parcheggio ovviamente per i motivi espressi in precedenza, cioè per questioni economiche; ha precisato inoltre che sarebbe opportuno non spostare la linea elettrica attuale perché quest'intervento comporterebbe una spesa di circa un miliardo.
Se facciamo riferimento alla delibera del Consiglio comunale con la quale è stata decisa la scelta di realizzare quest'impianto a Plan de Lizzes, nella stessa si evidenzia il fatto che grazie a quest'intervento si potrà realizzare nella zona, perché vi sono gli spazi, numerosi posti auto per far fronte all'enorme flusso di turisti che dovrebbero arrivare. Proprio per questo motivo avevano dimensionato quest'impianto per circa 2500-3000 persone all'ora; quindi parlano dell'importanza dei parcheggi, dicono che nella zona ci sono già alcuni parcheggi, che ora verranno aumentati in modo da far fronte all'incremento di portata oraria previsto per il nuovo impianto di risalita.
Ovviamente secondo la maggioranza la vecchia ovovia, avendo una portata inferiore, non poteva soddisfare quest'enorme afflusso.
Adesso sembra, come anche è evidenziato in questa relazione, che il parcheggio sia considerato come un qualcosa di costosissimo, pertanto giustamente la società è d'accordo nel costruire l'impianto, ma del parcheggio non si vuole fare carico. Chi si farà carico del parcheggio? O sarà meglio comunque non farlo?
Allora, se per caso passasse l'idea di non fare il parcheggio, vuol dire che siamo tutti "matti" perché realizziamo un impianto sovradimensionato con una portata di 3000 persone all'ora, ma queste persone dove parcheggiano l'auto? Il sindaco ha suggerito di usare le navette, ma voi pensate che con le navette si riesca a trasportare 2500 persone all'ora? Sappiamo tutti che l'accesso agli impianti avviene in certe ore: dalle 8,00 del mattino alle 10,00, il ritorno dalle 15,30 alle 17,00 e voi pensate che in queste due ore al mattino e al pomeriggio si riesca a trasportare 6000 persone con le navette?.
Non riusciamo neanche a realizzare un sevizio decente delle navette per la Val Ferret perché conosciamo bene, quando andiamo a Planpincieux, i problemi che ci sono per queste navette che non riescono a trasportare la gente, si incrociano lungo il percorso, non riescono a passare e noi pensiamo adesso di risolvere questo problema utilizzando delle navette? Penso che quella sarebbe una soluzione pericolosissima, quindi fidiamoci pure del fatto che non è stato dato nessun parere da parte dell'Amministrazione regionale, ma su questo problema dei parcheggi penso sia opportuno fare un'attenta riflessione e pertanto invitiamo la Giunta, il Presidente, lo stesso Assessore a fare altrettanto. Voi non avete dato il parere? Benissimo, noi crediamo a quanto avete affermato, anche se dubitiamo molto, però attenzione: non si può permettere la costruzione di un impianto con una portata di 2500-3000 persone all'ora senza costruire i parcheggi.
In quest'aula qualche mese fa ho parlato del problema dell'ex-Splendor e l'Assessore Pastoret mi ha riferito che il comune di Aosta non consentiva di procedere alla realizzazione dello Splendor se prima non si costruivano i parcheggi: allora per realizzare l'auditorium bisogna trovare i parcheggi e lo Splendor è una struttura che accoglierà 500 persone, ma per realizzare un impianto che porta 3000 persone all'ora i parcheggi non servono più? Ma questo è pazzesco! È un altro comune, ma siamo sempre in Valle d'Aosta e l'Amministrazione è sempre la stessa e il sindaco è sempre dello stesso partito, possiamo aggiungere anche questo!
Penso davvero che questo sia un fatto molto grave: addirittura quando una persona chiede d'iniziare una qualsiasi attività commerciale, le pongono la condizione che davanti al locale vi siano dei posti macchina. Ora permettiamo che venga costruito un impianto senza neanche preoccuparci se verranno o meno fatti i parcheggi? Veramente questo è gravissimo e invito la Giunta regionale, se è vero che è stato dato quel parere, a verificare con molta attenzione il progetto definitivo dell'opera comprensivo delle infrastrutture collegate.
Si dà atto che, dalle ore 18,32, presiede il Presidente Louvin.