Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 870 del 6 ottobre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 870/XI Verifica delle modalità riguardanti l'informazione dei Consiglieri in vari Assessorati. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamato l’articolo 116 del Regolamento Interno del Consiglio della Valle;

Rilevato che, per quanto riguarda la consegna dei documenti a richiesta dei consiglieri si riscontrano prassi diverse, a seconda dell’Assessorato interessato e/o del Dirigente interpellato;

Osservato che a tale proposito, non sono rare disparità di trattamento: le modalità di accesso sono diverse anche a seconda del Consigliere richiedente;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

- se non sembri opportuno, in applicazione del citato dato normativo, verificare quanto sopra esposto e, conseguentemente, far eseguire in modo uniforme la previsione regolamentare.

F.to: Curtaz - Squarzino Secondina

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Si tratta di un'interpellanza a rilevanza interna. L'articolo 116 del nostro Regolamento interno prevede per i consiglieri la possibilità di accesso alle informazioni e ai documenti dell'Amministrazione regionale da acquisire nei vari organi e uffici, e dal punto di vista teorico direi che si tratta di una norma opportuna, sulla quale nessuno ha mai avanzato delle riserve, che non comporta problemi interpretativi particolari.

Quando si va poi nel concreto, penso che sia esperienza anche di altri miei colleghi, le questioni diventano più complicate, perché c'è una disparità di orientamento intanto fra assessorati e fra funzionari di uno stesso assessorato. Faccio un esempio concreto. Non è raro trovare il funzionario X che ti dà un documento a seguito di una telefonata e poi trovare il funzionario Y dello stesso assessorato che vuole una domanda scritta. A mio giudizio andrebbe uniformata questa modalità di richiesta.

La cosa diventa ancora più antipatica quando si scopre che al Consigliere X viene chiesta la domanda scritta e al Consigliere Y invece è sufficiente che faccia una telefonata lui o qualche segretaria dell'Ufficio gruppi. Sono anche misteriosi questi canali, perché non voglio dire che necessariamente sono più maltrattati i consiglieri dell'opposizione rispetto a quelli di maggioranza. Faccio un esempio di due consiglieri di opposizione, quindi pari eravamo: a me è stata chiesta la domanda scritta che significa inevitabilmente allungamento dei tempi; a un mio collega, lo stesso giorno, con una telefonata, gli è stato dato il documento! Poi io ho fatto prima ad averlo da lui che dall'assessorato.

Sono piccole cose che però nel lavoro quotidiano portano a situazioni particolarmente fastidiose.

Credo quindi che sia necessario uniformare questa prassi e io credo che vadano uniformate nella maniera più semplice. Non sono per burocratizzare ogni cosa, quindi personalmente riterrei sufficiente una richiesta orale, fatta direttamente da un consigliere, affinché venga rilasciata la documentazione necessaria. Se poi si ritiene, con motivazioni che magari sono anche condivisibili, che sia più opportuno che venga formulata una richiesta scritta, va bene. Faremo la richiesta scritta, magari ci prepariamo i moduli prestampati con la richiesta scritta, ma che si sappia una buona volta qual è la prassi da seguire e si sappia che tutti i consiglieri vengono trattati allo stesso modo!

PrésidentLa parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV)Suite à cette interpellation nous avons effectué une première enquête sur l'application de l’article 116 du Règlement intérieur du Conseil. Lequel article, au premier alinéa, dispose que les conseillers, sous réserve du secret professionnel et sans interférer dans le fonctionnement des services, ont le droit d'obtenir de l'Administration régionale, des organes et des bureaux, les informations utiles à l'exercice de leur mandat. Les demandes d'informations, nouvelles et consultation d'actes ne doivent être demandées qu'au directeur ou au directeur adjoint.

Les services nous ont répondu qu'ils s'en tiennent strictement à l'énoncé de cet article 116 et notamment aux ordres de service numéros 14 et 17 de 1990 qui sont toujours en vigueur. Dans l'ordre n° 14 - le n° 17 représente simplement une rectification, car il y avait une faute de référence à l'article 116 - du 3 septembre 1990 l'on établit: "Per l'applicazione di tale normativa che tende a dare una maggiore trasparenza all'apparato regionale e a fornire ai consiglieri gli strumenti informativi necessari per l'esercizio del loro mandato, si impartiscono le disposizioni seguenti: i funzionari delle qualifiche dirigenziali e vicedirigenziali sono tenuti a fornire ai consiglieri regionali, che ne facciano richiesta, le informazioni e le notizie, nonché le copie degli atti definiti in possesso degli uffici, dandone tempestiva informazione all'amministratore competente. Resta inteso che il diritto dei consiglieri deve essere subordinato al rispetto delle limitazioni poste dal primo comma dell'articolo 116, cioè non devono concernere pratiche vincolate al segreto d'ufficio e non devono interferire con la regolarità dei servizi. Inoltre si ritiene che le informazioni e notizie da porre a disposizione dei consiglieri non possono concernere che pratiche ed atti definiti. Per gli atti e le pratiche in corso di definizione, il rilascio di eventuali informazioni o notizie dovrà essere previamente autorizzato dall'amministratore competente".

Or, ces dispositions gardent toute leur validité, même en considérant toutes les dispositions qui entre-temps ont été approuvées, parce qu'elles accordent encore un droit d'accès privilégié aux conseillers régionaux, c'est-à-dire plus étendu que celui dont dispose le citoyen au sens du Règlement pour l’accès, que nous venons de modifier.

Il y a, il est vrai - mais ce n'est pas un problème concernant l’acceptation de la requête des conseillers - une responsabilité des conseillers concernant l'utilisation des informations ainsi obtenues dans le cadre de son propre mandat politique, afin de respecter les interdictions qui sont prévues par la loi n° 675, en matière de divulgation de données personnelles. Mais, ce n'est pas un problème qui concerne l'Administration.

Il ne nous a été signalé aucun cas de protestation élevé par les conseillers, se plaignant du refus ou de retard d'informations, ou bien de l'application d'une procédure injustifiée. Cela dit, je vous rassure sur le fait que, s'agissant d'un ordre de service de 1990, il est peut-être opportun de le réitérer, et donc je vous rassure sur le fait que les services du Gouvernement recevront toutes les indications nécessaires à une application uniforme des dispositions de l'article 116.

Personnellement je crois qu’une forme écrite serait opportune, surtout parce que souvent il s'agit de soutenir des dépenses; pensons simplement au problème des photocopies ou de faire des doubles de certains actes, donc il faut qu'il y ait une pièce qui puisse justifier de ces initiatives, mais je partage l'exigence d’une disposition afin qu'il y ait cette application uniforme.

Je tiens néanmoins à rappeler que le 3ème alinéa de l'article 116 du Règlement prévoit qu'en cas de retard ou de refus, le conseiller en informe le Bureau de la Présidence du Conseil, qui pourvoit dans les 10 jours à en demander la raison à la Présidence du Gouvernement.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Sono abbastanza soddisfatto della risposta del Presidente della Giunta, che forse è stata anche più ampia rispetto all'oggetto dell'interpellanza, volevo però ben chiarire una cosa: che non ho fatto assolutamente cenno nell'interpellanza, perché di questo non si tratta, di rifiuto o di ritardo. Io non ho mai parlato né di rifiuti né di ritardi, per quanto mi riguarda non ho mai avuto né rifiuti né ritardi, se non nei limiti normali, una settimana, dieci giorni, ma non cose gravi. Anche se poi la mia collega Squarzino vorrà aggiungere qualcosa.

L'oggetto della mia interpellanza era ristretto solo alle modalità di richiesta, tant'è che se fossi incorso in rifiuto o ritardo, avrei utilizzato il 3° comma e avrei giustamente attivato la Presidenza del Consiglio. Ma in ordine alle modalità di richiesta non ho rinvenuto nessun provvedimento normativo e a dire il vero, se non sono stato distratto - ma non credo - dalla lettura dell'ordine di servizio fatta dal Presidente non si evince neanche in maniera chiara come va fatta questa richiesta. Poi il Presidente mi dice che è meglio che si segua la procedura scritta, fra l'altro dando anche una motivazione che mi sembra abbastanza fondata che è quella della documentazione della piccola spesa per la consegna dei documenti, e mi sta bene. Mi starebbe meglio farlo solo con una telefonata, ma se è questa l'esigenza, mi va bene.

In questo caso ci attiviamo, chiediamo all'Ufficio gruppi di fare una bozza di modulo, magari la predisponiamo noi, in cui si dice Tizio chiede al dirigente X di avere un certo documento. E lo facciamo tutti, in modo che non ci siano queste disparità di trattamento secondo me antipatiche!

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Per aggiungere che è quanto mai opportuno che venga definita e chiarita tutta la procedura, perché io non ho mai protestato per il ritardo, ma sarebbe interessante sapere di quanti giorni è il ritardo. Faccio solo un esempio: avendo letto l'opuscolo sulla gestione dei rifiuti solidi urbani in Valle d'Aosta e avendo visto che la gestione dei rifiuti avviene in modo informatizzato, in maniera tale che sarà disponibile in qualunque momento la situazione dei quantitativi?

Président? quelle est la connexion avec la question dont on discute?

Squarzino (PVA-cU)Adesso spiego. Dicevo, la situazione dei quantitativi, tipologie, produttori dei rifiuti che vengono conferiti, avendo fatto richiesta in data 14 settembre per avere questi dati, che in base al libretto vengono forniti contestualmente alla richiesta, ho dovuto aspettare fino al 22 settembre!

PrésidentMme Squarzino, votre collègue a bien précisé que l'interpellation que vous avez présentée ne fait pas état de retard ou de refus. Deuxièmement, je vous rappelle que si vous intervenez sur ces questions la procédure est différente: en étant membre du Bureau de cette Assemblée, vous posez directement la question au sein du Bureau de l'Assemblée.

Veuillez conclure votre argument!

Squarzino (PVA-cU)Signor Presidente, lei non ha ascoltato attentamente quello che volevo dire. Ho detto che il mio problema non era il ritardo con cui vengono forniti i dati. Ho fatto un esempio là dove poteva esserci un ritardo, ma su questo non mi sono soffermata! Era un esempio per dire che esiste anche la questione del ritardo, ma questo non è il problema su cui intendo soffermarmi, altrimenti avrei protestato in quella sede. Il problema che pongo è un altro.

Andrebbe chiarito bene a chi si fa domanda e chi risponde, perché mi succede più volte - e qui ho un esempio - di fare la domanda al dirigente e questo mi risponde che è meglio che mi rivolga prima all'Assessore; in altri casi, invece, faccio la domanda al dirigente e mi risponde l'Assessore. In un caso ho fatto la domanda al dirigente, che mi dice che bisogna chiedere all'Assessore; lo chiedo all'Assessore per iscritto e l'Assessore per iscritto mi risponde che bisogna chiedere al Presidente della Giunta. Questo è l'iter che in alcuni casi viene seguito!