Oggetto del Consiglio n. 867 del 6 ottobre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 867/XI Erogazione di finanziamenti alle aziende valdostane per la formazione professionale. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso che la Regione Autonoma Valle d’Aosta, nel periodo 1994-1998, ha erogato finanziamenti alle aziende valdostane per la formazione professionale per oltre 21 miliardi, attingendo a risorse proprie, nazionali e comunitarie;
Rilevato:
- che i dati dell’Agenzia del lavoro indicano nel numero di 8.720 i lavoratori formati, con un costo medio relativamente alla spesa pubblica di 2.467.000 caduno;
- che in alcune aziende i costi unitari superano i 10 milioni, tra queste si evidenzia la Nord Elettronica - £ 17.233.000 per allievo formato – e la F.I.A. s.r.l. - £ 40.816.000 entrambe in grave crisi economica;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere:
1) quali siano i criteri che sovrintendono all’erogazione di finanziamenti di cui in premessa e quali verifiche vengono effettuate sulle prospettive di mercato delle singole aziende e sulla loro solidità economica;
2) come giudichi la coincidenza tra i costi unitari più elevati e aziende attualmente in crisi;
3) se sono previste azioni da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta a salvaguardia e promozione delle professionalità acquisite, una volta chiuso il rapporto di lavoro con l’azienda;
4) se non ritenga necessario rivedere i criteri di valutazione per l’erogazione di tali finanziamenti.
F.to: Frassy - Tibaldi
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI) Penso che l'interpellanza sia illustrata in maniera abbastanza chiara e precisa, nel senso che sono dati noti a quanti con attenzione seguono l'evoluzione o l'involuzione, comunque i cicli che caratterizzano l'industria nella nostra regione.
Sono dati che sicuramente ben conosce l'Assessore e che non possono non destarci qualche preoccupazione sul risultato di determinate iniziative che hanno comunque un costo per la collettività anche se in questo caso non incide in maniera prevalente sulle finanze regionali, perché sono per la maggior parte risorse comunitarie e in parte risorse statali integrate per una parte minimale da quelle regionali; però – dicevo - non possiamo non esprimere preoccupazione per il fatto che queste risorse di provenienza pubblica dovrebbero avere il fine di mettere le aziende e gli imprenditori nella condizione di rafforzare la loro posizione e di conseguenza di produrre quel meccanismo virtuoso di benessere che non può che partire da aziende sane. Le aziende sane fanno utili, le aziende sane assumono lavoratori, i lavoratori reimpiegano i loro stipendi, di conseguenza incrementano il benessere di tutta l'economia e non solo dell'indotto.
A noi sembra che ci sia una coincidenza quanto meno strana perché - e lo scriviamo in premessa dell'interpellanza - i costi unitari relativamente modesti della formazione raggiungono in determinate aziende, e mi dirà l'Assessore che sono aziende ad alto contenuto tecnologico per cui la formazione ha dei costi maggiori, dei costi molto elevati che vanno dai 10 milioni ai 40 milioni. Sarà una coincidenza, ma ci piacerebbe sapere quale analisi e quale chiave di lettura ne dà l'Assessore, sarà una coincidenza dicevo, ma le aziende che hanno utilizzato finanziamenti per corsi assai onerosi in quanto ad alta tecnologia, paradossalmente sono le aziende che caratterizzano la crisi dell'industria valdostana, intendendo per industria valdostana l'industria che risiede fisicamente sul territorio della nostra regione.
Allora la domanda non può che essere, se si va al di là della coincidenza, se non sia opportuno e se ci siano degli strumenti, che l'Assessore individui, che consentano di riparametrare l'erogazione di questi sussidi per la formazione affinché la formazione, una volta effettuata, non venga dispersa per la crisi in cui subentra l'industria con conseguente riduzione del personale e con conseguente perdita della formazione che, come dicevo prima, è stata pagata con i soldi della collettività.
Queste sono le domande che poniamo all'Assessore, alle quali aspettiamo le risposte.
PresidenteLa parola all'Assessore all'industria, artigianato ed energia, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) Per quanto riguarda le risposte, innanzitutto nell'interpellanza si chiede quali siano i criteri che sovrintendono l'erogazione dei finanziamenti per la formazione professionale. La situazione è la seguente: l'Agenzia regionale del lavoro è responsabile dell'attività di programmazione, monitoraggio e valutazione delle attività di formazione che sono cofinanziate dal Fondo sociale europeo a partire dal 1998. A decorrere da tale anno è stato costituito un nucleo di valutazione dei progetti presentati, a valere sul programma regionale di formazione professionale, sono stati approvati con delibera di Giunta i criteri per la valutazione dei progetti. Le delibere di riferimento sono per l'anno 1998 la delibera di Giunta n. 4490/97 e per il 1999 la delibera n. 4151/98.
I criteri riguardano tre grandi aree che sono la qualità del progetto, l'occupabilità, le ricadute occupazionali e gli aspetti finanziari dopodiché non entrerei più nel merito della questione.
Vorrei solo fare presente, per quanto riguarda le verifiche relative alle prospettive di mercato e alla solidità economica delle imprese che presentano progetti di formazione, che: agli assessorati competenti è demandata una valutazione tecnica relativa alla coerenza del progetto con le politiche di settore promosse e sostenute dagli stessi; viene assegnata una priorità ai progetti accompagnati da accordi tra le parti sociali o sostenuti da convenzioni con l'Amministrazione regionale; la solidità economica dell'azienda non rappresenta di per sé un criterio per l'esclusione dei progetti in quanto la formazione può rappresentare uno strumento utile alla gestione di politiche di ristrutturazione o riconversione aziendale; i criteri sono mutuati da quelli previsti dal vademecum del Fondo sociale europeo, dove non vengono richieste verifiche sulle prospettive di mercato delle singole imprese.
Per quanto riguarda poi il merito della richiesta, in particolare i finanziamenti che sono stati dati dall'Amministrazione regionale, questi non sono mai stati dati ad aziende in situazione fallimentare o di crisi irreversibile. Per quanto riguarda la situazione della FIA che è oggetto dell'interpellanza, su questa società erano state condotte per altri motivi delle analisi sulle prospettive di mercato e sulla situazione economica che, nel momento in cui erano state fatte, avevano fornito delle indicazioni positive, poi i riscontri di mercato sono stati diversi.
Per quanto riguarda invece la Viasystems, questa non è un'azienda che si trova in una situazione di crisi; quest'azienda sta producendo e lavorando secondo i programmi e sta attuando anche un piano di assunzioni.
Nel merito della specifica domanda, c'è un errore di fondo nel metodo di calcolo che è stato fatto da parte degli interpellanti in quanto è stata divisa la spesa pubblica sostenuta negli anni 1994-1998 per il numero complessivo di lavoratori formati nel periodo al fine di ottenere un costo medio della formazione in Valle d'Aosta da confrontare con la spesa sostenuta per iniziative analoghe presso le aziende Nord Elettronica, ora Viasystems, e la FIA S.r.l..
Si deve chiarire che, contrariamente a quanto indicato nell'interpellanza, il costo medio per allievo formato alla Nord Elettronica è di 15,899 milioni e non di 17,233 milioni, quindi è più basso, mentre quello della FIA si attesta su 10,450 milioni e non su 40,816 milioni e adesso spiego qual è il calcolo che va effettuato correttamente.
Attendibilità di dati a parte, va sottolineato che il procedimento seguito non è corretto e si presta a generare equivoci, come è avvenuto, perché non tiene conto del fatto che l'insieme dei corsi può essere diviso in due grandi categorie: corsi di prima formazione, obiettivo 3 del Fondo sociale europeo, corsi di aggiornamento per occupati, obiettivo 4 del Fondo sociale europeo; i corsi di prima formazione hanno notoriamente costi più elevati dovuti essenzialmente a una maggiore durata, a una diversa gestione dei gruppi di allievi e ad un più grande utilizzo di materie prime nella parte pratica; i corsi di aggiornamento invece hanno durata molto limitata, coinvolgono generalmente un numero di allievi più elevato e gestibile anche in classi molto numerose e sono mediamente meno costosi. Quindi, l'elemento durata è fondamentale per valutare il costo del corso.
Premesso quanto sopra, appare poco significativo analizzare i corsi della formazione attraverso il rapporto costo totale - numero allievi, mentre è logico al contrario considerare il costo/ora per allievo dato dal rapporto tra il costo totale e le ore complessivamente frequentate dagli allievi. Con quest'ultimo rapporto infatti si analizza la spesa considerando oltre al numero degli allievi anche le ore dagli stessi frequentate e quindi la durata degli interventi.
Nel 1997 il costo medio dei corsi di formazione destinati ai neoassunti nel settore industriale, obiettivo 3 del Fondo sociale europeo, al netto dei corsi Nord Elettronica ammontava a 41.350 lire/ora per allievo. Presso la Nord Elettronica per la formazione di 48 persone si sono spesi quell'anno 974.327 milioni, corrispondenti a 70.870 lire/ora per allievo, di queste però ben 43.500 sono da imputarsi al costo delle materie prime utilizzate nelle esercitazioni. Qualora quest'ultimo costo venisse detratto dalle citate 70.870, si otterrebbe un costo orario di 23.370, addirittura inferiore a quello registrato nelle altre aziende ove l'incidenza delle materie prime è di gran lunga più bassa.
Il costo orario dei corsi rivolti ai neoassunti presso la FIA è ancora migliore ammontando a 24.086 lire. Il discorso è analogo se si esaminano i costi medi della formazione nell'aggiornamento degli occupati. Il costo medio relativo a questo tipo di attività ammontava nel 1997 a 33.494 lire/ora per allievo, i costi lire/ora per allievo a rendiconto nelle due aziende in argomento ammontano a 61.974 per la Nord Elettronica, delle quali 30.010 per materie prime, e 24.191 per la FIA.
Si è proceduto a un confronto di dati a rendiconto del 1998 con i dati medi del 1997 anche se l'operazione non è del tutto coerente poiché per il 1998 l'attività di rendicontazione non è ancora conclusa.
Alla luce di quanto sopra si ritiene che la spesa sostenuta per la formazione nelle due aziende in argomento sia il linea con i costi medi delle attività formative nel settore industriale valdostano considerata anche la durata dei costi e la specificità delle lavorazioni rispetto alle quali sono stati progettati.
Per quanto riguarda infine la riforma del sistema di formazione professionale e la revisione dei criteri di valutazione per l'erogazione dei finanziamenti di cui trattasi, si segnala che con deliberazione della Giunta regionale n. 1912/99 è stato costituito un apposito nucleo di esperti al fine di avviare la revisione della legge regionale n. 28/83 che disciplina la formazione professionale in Valle.
Vorrei infine ricordare che la formazione professionale presenta dei costi, ma rappresenta anche un patrimonio di arricchimento delle risorse umane della Regione e vorrei concludere con una citazione tratta da un'intervista che ha tenuto in questi giorni Enore Deotto, Presidente dello SMAU, salone della Information and communication technology: "L'avvenire è nelle nuove tecnologie, ma nessuno potrà mai licenziarti dalle tue conoscenze".
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI) È sicuramente originale la risposta che ci ha dato l'Assessore perché, dopo una parte incentrata su una lunga sequenza di analisi più formali e contabili, ha chiuso invece con un colpo d'ala e ha fatto un po' di filosofia.
La sostanza però è leggermente diversa, nel senso che la sua risposta, Assessore, all'inizio mi sembrava che fosse incentrata sulle domande e sulle preoccupazioni che abbiamo espresso nell'interpellanza. Successivamente invece si è fatto prendere la mano dai conti che alla fine, al di là del fatto che sono conti che bisognerebbe leggere nel dettaglio, è stato difficile seguire mentre lei li esponeva, ma sono conti che cercano di scomporre il costo della formazione fra costo delle ore, costo incidenza delle retribuzioni, costo delle materie prime.
Non siamo qui a sindacare sul fatto che effettivamente ci siano queste diverse incidenze, ma il dato finale è che la formazione ha un costo globale e complessivo che è quello che noi abbiamo indicato.
L'altro dato sul quale lei non ha smentito la preoccupazione dell'interpellanza, anzi per certi versi l'ha avvalorata, è che qualcosa non funziona nei criteri, nel senso che i criteri che sino ad oggi sono stati seguiti nel valutare questi progetti non hanno dato a consuntivo le aspettative per le quali l'Amministrazione aveva impegnato risorse sue in minima parte, ma comunque risorse pubbliche attraverso i fondi comunitari e risorse dello Stato.
Di conseguenza domandiamo all'Assessore di essere aggiornati sull'evoluzione di questo gruppo di lavoro per capire le tempistiche e soprattutto le strade che tale gruppo di lavoro ritiene di voler e poter percorrere per arrivare a ridisegnare i criteri di fondo della legislazione regionale perciò aspettiamo di esaminare nel merito queste valutazioni.
PresidenteSono le 13,04. Il Consiglio è sospeso e riprenderà alle ore 16,00.
La seduta è tolta.