Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 860 del 6 ottobre 1999 - Resoconto

OGGETTO N. 860/XI Notizie relative allo sfruttamento commerciale dell'acqua minerale del Peuterey da parte delle "Sorgenti Monte Bianco". (Interrogazione)

Interrogazione Venuti a conoscenza di diversi problemi provocati nella zona del Peuterey, nel comune di Courmayeur, dove la società "Sorgenti Monte Bianco" ha posato diverse tubazioni al fine di sondare la presenza di acqua da destinare all’imbottigliamento negli stabilimenti di Morgex;

Preso atto che la Giunta regionale, in data 8 marzo 1999, ha concesso alla suindicata società il permesso per effettuare detti sondaggi fino al 31 dicembre 2000;

Preso altresì atto che l’Amministrazione comunale di Courmayeur, in data 11 marzo 1999, ha inoltre concesso alla "Sorgenti Monte Bianco" il permesso per la posa di tubazioni per i lavori di captazione di acque;

Considerato che il Comune di Courmayeur avrebbe stipulato con la società suindicata una convenzione nella quale la "Sorgenti Monte Bianco" si impegnerebbe a ripristinare la situazione presente prima della realizzazione dei sondaggi e della posa delle tubazioni;

Alla luce dei malcontenti e degli interrogativi sollevati da alcuni proprietari dei terreni interessati dalla posa delle tubazioni sopracitate e dai conseguenti sondaggi;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1. Se esiste un controllo affinché le regolamentazioni delle autorizzazioni citate in premessa vengano rispettate e quali sono le eventuali sanzioni in caso di inadempienze o cattiva condotta da parte della società che si occupa dei sondaggi e della posa dei tubi;

2. L’iter burocratico e amministrativo che la società "Sorgenti Monte Bianco", che intende sfruttare commercialmente l’acqua minerale presente nella zona del Peuterey, dovrà intraprendere e le iniziative che sia l’Amministrazione regionale, sia l’Amministrazione comunale di Courmayeur svilupperanno in concertazione al fine di preservare la tipologia agricolo-pastorale della zona interessata;

3. Lo stato attuale dei lavori di ricerca e se sia già stato presentato all’Amministrazione regionale, da parte della società sopracitata, un piano industriale per il futuro sfruttamento commerciale dell’acqua minerale del Peuterey.

F.to: Lanièce - Marguerettaz - Collé

PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE)Rispetto all'interrogazione va premesso che la società Sorgenti Monte Bianco è titolare del permesso di ricerca mineraria in località Peuterey in territorio del Comune di Courmayeur concessole con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 171 del marzo 1999, su conforme deliberazione della Giunta regionale, sempre del marzo 1999.

Il permesso rilasciato si riferisce esclusivamente all'esecuzione dei sondaggi e delle relative opere di captazione per l'esecuzione delle campionature dell'acqua ai fini del riconoscimento delle caratteristiche fisico-chimiche e batteriologiche nonché quelle relative alle proprietà terapeutiche dell'acqua captata e all'eventuale successivo conferimento della subconcessione per lo sfruttamento dell'acqua minerale.

Per quanto concerne le questioni poste nell'interrogazione, il punto 1 riguarda il controllo amministrativo sulle attività di ricerca. Tale controllo è effettuato dall'Ufficio miniere e cave dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche sulla base di norme statali e regionali, fra le quali le più attinenti al tema in questione, sono sostanzialmente: l'articolo 10 del R.D. del 1927, n. 1443, il quale dice che i possessori dei fondi, compresi nel perimetro al quale si riferisce il permesso, non possono opporsi ai lavori di ricerca fermo restando i divieti contenuti nella legge di polizia mineraria previsti dal DPR 9 aprile 1959 n. 128. È comunque fatto obbligo al ricercatore di risarcire i danni cagionati dai lavori di ricerca.

Il proprietario del terreno soggetto alle ricerche ha facoltà di esigere una cauzione; quando le parti non si siano accordate, l'ingegnere capo sentito, ove occorra, l'avviso di un perito, stabilirà di ufficio provvisoriamente l'ammontare del deposito, eseguito il quale il ricercatore potrà dare avvio ai lavori. Ogni ulteriore contestazione fra il proprietario del suolo e il ricercatore sarà decisa dall'autorità giudiziaria.

Il coordinato disposto dall'articolo 9 del R.D. e dall'articolo 7, comma 4 della legge regionale n. 1/58 stabiliscono che il Presidente della Giunta può pronunciare la decadenza del permesso:

1) quando non si sia dato principio ai lavori nei termini stabiliti e in difetto di un termine specifico entro tre mesi dal giorno in cui il permesso fu rilasciato;

2) quando i lavori siano rimasti sospesi per oltre tre mesi;

3) quando non siano osservate le prescrizioni stabilite o si contravvenga alle disposizioni degli articoli 8 e 12 del R.D. 1443/1927;

4) quando non sia pagato il diritto proporzionale indicato all'articolo 7 del medesimo decreto.

Per quanto riguarda quanto si fa presente nell'interrogazione rispetto ai malcontenti ed interrogativi sollevati da alcuni proprietari dei terreni interessati, va detto che alla data attuale non sono state sollevate ufficialmente osservazioni o opposizioni relativamente ai lavori di cui si tratta.

Per quanto riguarda il punto 2, relativo all'iter amministrativo per arrivare alla subconcessione per lo sfruttamento dell'acqua, le fasi burocratiche per seguire l'ottenimento e il permesso di ricerca sono sinteticamente le seguenti:

- presentazione della richiesta da parte del ricercatore;

- pubblicazione dell'istanza e degli allegati all'albo pretorio del comune interessato e sul Foglio annunzi legali della Regione;

- effettuazione del sopralluogo congiunto con gli assessori regionali, l'amministrazione comunale territorialmente competente ed eventuali altri enti interessati;

- la convocazione della Conferenza dei servizi al fine di acquisire i pareri che altre amministrazioni dello Stato e gli enti sono tenuti ad esprimere secondo le leggi statali e regionali;

- deliberazione della Giunta regionale con la quale si accoglie o si reietta la richiesta;

- emissione del decreto del Presidente della Giunta di conferimento del permesso di ricerca mineraria;

- pubblicazione del decreto del Presidente della Giunta sul Bollettino ufficiale della Regione.

Attualmente la ricerca mineraria è stata avviata, manca ancora il riconoscimento da parte del Ministero della sanità. Il ricercatore presenta specifiche istanze al Ministero della sanità al fine di ottenere il riconoscimento delle caratteristiche fisico-chimiche e batteriologiche nonché quelle relative alle proprietà terapeutiche dell'acqua captata. L'istruttoria relativa a tale riconoscimento è curata direttamente dal suddetto ministero, al momento le previsioni che si fanno sono che quest'autorizzazione venga concessa a breve da parte del ministero, però sono previsioni, ripeto.

Per quanto riguarda invece il conferimento di subconcessione di sfruttamento minerario, la procedura si attiva nel momento in cui vi è da parte del ministero; la procedura, simile a quella precedente, prevede una serie di passaggi:

- la richiesta da parte del ricercatore, la pubblicazione delle istanze e degli allegati all'albo pretorio del comune interessato e sul Foglio annunzi legali della Regione;

- effettuazione del sopralluogo congiunto con gli assessori regionali, l'amministrazione comunale competente ed altri enti interessati;

- la convocazione della Conferenza dei servizi al fine di acquisire i pareri delle altre amministrazioni dello Stato che gli enti sono tenuti ad esprimere secondo le leggi statali e regionali;

- la deliberazione della Giunta regionale con la quale si propone al Consiglio regionale l'accoglimento o la reiezione della domanda, quindi ci sarà un ulteriore passaggio in Consiglio;

- la deliberazione del Consiglio regionale che decide sull'accoglimento o sulla reiezione per lo sfruttamento della miniera;

- l'emissione del decreto del Presidente della Giunta regionale di eventuale accoglimento della domanda di subconcessione per la coltivazione o utilizzazione della miniera;

- pubblicazione del decreto del Presidente della Giunta sul Bollettino ufficiale della Regione e sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica.

Per quanto riguarda i problemi relativi alle attività agricolo-pastorali di cui si fa menzione nell'interrogazione, si fa presente che l'istituto della subconcessione mineraria per lo sfruttamento dell'acqua minerale prevede la delimitazione di un'area di rispetto ancora da definire nella quale sono vietate quelle attività che possono alterare le caratteristiche dell'acqua e mantenute o limitate le altre. Tali indicazioni verranno stabilite in seno alla Conferenza dei servizi anche sulla base delle indicazioni contenute nel decreto di riconoscimento rilasciato dal Ministero della sanità.

Per quanto riguarda l'ultimo punto, lo stato attuale dei lavori di ricerca, informo che la società ha ultimato la perforazione di tre pozzi previsti nel programma dei lavori minerari e ha realizzato le opere in sotterraneo dove troveranno posto le apparecchiature di controllo e i quadri elettrici di alimentazione delle pompe di emungimento dei pozzi nonché ha ripristinato le aree interessate dai lavori attinenti il permesso di ricerca che peraltro sono ricomprese negli appezzamenti di terreno dei quali la ditta risulta, dai documenti trasmessi all'Ufficio miniere e cave, proprietaria o affittuaria.

La società ha realizzato le opere di adduzione dai pozzi fino al collettore di Dolonne e fino allo stabilimento d'imbottigliamento di Morgex, dove già avviene l'imbottigliamento dell'acqua della sorgente Iula come risulta dalla relazione allegata alla richiesta di subconcessione pervenuta all'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche nel mese di settembre 1999. In particolare, per quanto riguarda i lavori di captazione e di adduzione delle acque nonché l'adeguamento degli impianti di produzione, sono stati questi tutti completati; l'investimento è di 5 miliardi totalmente a carico della società che si è anche accollata il rischio di eventuali ritardi o dinieghi sull'ottenimento delle autorizzazioni necessarie.

Tutte le opere di captazione e di adduzione sono interrate senza alcun elemento emergente, i terreni interessati dai lavori sono stati riseminati e con la prossima primavera nessuna traccia sarà percepibile, secondo quanto dichiarato dall'azienda.

Per quanto riguarda l'iter di approvazione, si è in attesa del decreto di riconoscimento della nuova acqua minerale; non appena l'iter si concluderà, la società avvierà la pubblicizzazione e la commercializzazione del prodotto.

Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, non è stato presentato un piano dalla Regione. I dati sono quelli che vi ho già illustrato in Consiglio nel corso di un'interrogazione nella seduta del 15-16 luglio; riguardo alla previsione dei volumi produttivi - si parla di 25 milioni di litri nel 2000 e di 35 milioni di litri nel 2001 - con investimenti pubblicitari che per l'acqua Monte Bianco e per l'acqua Courmayeur insieme saranno di 9 miliardi per il 2000 e di 12 miliardi per il 2001. Come dicevo non c'è un piano preciso presentato all'Amministrazione regionale, ci sono questi dati che avevo già fornito in una passata interpellanza.

PrésidentLa parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut)Ringrazio l'Assessore per questa dettagliata risposta e anzi chiedo se posso avere la risposta che ha letto per avere tutta la documentazione.

Nonostante l'accurata e ben dettagliata risposta, rimangono su quest'argomento diverse perplessità secondo me. Quest'interrogazione è stata presentata dal gruppo degli Autonomisti a seguito anche del fatto che alcuni proprietari dei terreni della zona del Peuterey si erano lamentati di come erano stati gestiti i lavori effettuati dalla società Sorgenti Monte Bianco, a seguito del permesso, accordato dalla Regione, di ricerca di acque minerali in tale zona, lavori di ricerca che hanno procurato disagi e problemi vari nei luoghi dove sono state poste le tubazioni necessarie per addurre le acque dalla zona di captazione fino alle condutture già esistenti in zona di Dolonne e adatte in seguito a trasportare l'acqua minerale negli stabilimenti di Morgex.

Come al solito sembra quasi che i controlli, le procedure burocratiche e il rispetto della proprietà altrui siano applicati in modo molto più rigido per il cittadino, mentre per le società con grandi interessi economici tali controlli siano spesso meno rigidi se così si può dire.

Ovviamente stiamo parlando non solo delle autorizzazioni concesse dalla Regione e dal comune per effettuare questi sondaggi per la posa delle tubazioni, ma anche del fatto che la società Sorgenti Monte Bianco, tramite l'accettazione delle autorizzazioni stesse, si era impegnata a ripristinare la situazione preesistente prima della realizzazione degli stessi sondaggi e della relativa posa delle tubazioni.

Visto e considerato i numerosi interrogativi sollevati dai proprietari e da coloro che lavorano in questi terreni, interessati dalla posa delle tubazioni, auspichiamo che ci sia un controllo più efficace del rispetto di questi accordi da parte dell'Amministrazione regionale anche nel caso in cui sia necessario applicare delle sanzioni in capo alla società, tenuto conto che nella delibera dell'8 marzo 1999, con la quale la Giunta ha concesso il permesso di ricerca di acque minerali, al punto 10 è indicato fra gli obblighi della ditta titolare del permesso quello di provvedere, prima della scadenza, al riassetto ambientale delle aree interessate dagli interventi. Questo è un invito a verificare che venga rispettato questo punto della delibera.

Altro aspetto era la conoscenza della esistenza di un'eventuale bozza di piano industriale per lo sfruttamento dell'acqua minerale. L'Assessore ha detto che non si è ancora in possesso di nessuna bozza di piano, ma solo di alcuni dati che riguardano i milioni di litri che si intendono prelevare e anche gli eventuali costi della pubblicità. Volevo solo sapere se questi 25 milioni di litri riguardano solo Peuterey o anche l'altra sorgente? solo Peuterey, mentre per la pubblicità la cifra è quella totale. Prendiamo atto che non c'è ancora questa bozza di piano industriale, quindi invito fin d’ora l'Assessore, una volta che ne sarà in possesso, a portarla in commissione.

Chiedevamo poi di venire a conoscenza di quanto era emerso sugli organi d'informazione, cioè che sembrerebbe che l'acqua del Peuterey sia già giunta, senza l'ausilio dei tubi, ma attraverso autobotti, allo stabilimento di Morgex.

Questa era una dichiarazione apparsa sul giornale, dichiarazione che non è mai stata rettificata e questa è una cosa già un po' misteriosa anche tenuto conto che per l'autorizzazione allo sfruttamento delle acque occorre aspettare diversi mesi visto che lo sfruttamento deve avere il benestare del Ministero della sanità attraverso il riconoscimento dell'acqua; quindi mi sembra strano e pericoloso per la stessa ditta che, se corrisponde al vero quanto dichiarato sul giornale, siano state prelevate ingenti quantità di acqua senza autorizzazioni ministeriali, con il rischio che sulla ditta in oggetto possano ricadere delle pesanti sanzioni.

Un altro aspetto un po' strano è quello che tre giorni dopo l'arrivo dell'autorizzazione regionale per la ricerca di acque minerali giunga anche quella comunale per la posa delle tubazioni oltre al fatto di quest'arrivo dell'acqua dalla sorgente direttamente allo stabilimento senza autorizzazione.

Ho la sensazione che sotto questa misteriosa questione ci sia una sorta di sanatoria di una situazione precaria i cui contorni, nonostante l'intervento preciso dell'Assessore, non sono molto chiari né al sottoscritto né ai colleghi consiglieri.

Proprio per questi motivi mi riservo in futuro di verificare nuovamente questa vicenda tenuto conto che con il permesso della Regione la società può fare solo la ricerca mineraria, scavando i pozzi, prelevando campioni di acqua per le necessarie analisi, ma non può trasportare via ingenti quantità di acqua dalla captazione. Invece per ottenere lo sfruttamento dell'acqua, la società dovrà presentare le analisi al Ministero della sanità per il riconoscimento e poi dopo avviare l'iter per ottenere la concessione da parte della Regione per l'utilizzo delle acque.

Noi sottolineiamo quest'aspetto anche perché, e questo mi sembra che rappresenti l'elemento focale che giustifica questa mia preoccupazione, l'Assessore ha detto che entro il corrente mese dovrebbe arrivare l'autorizzazione del Ministero della sanità con il decreto di riconoscimento delle proprietà terapeutiche delle acque del Peuterey. Se è vero che entro il mese corrente dovrebbe arrivare quest'autorizzazione, mi chiedo come è possibile che entro il mese di ottobre arrivi la dichiarazione di riconoscimento visto che il decreto nazionale che prevede l'iter per il riconoscimento delle acque stabilisce che la domanda di riconoscimento delle acque minerali deve essere corredata dai certificati di almeno 4 analisi chimiche e fisico-chimiche eseguite nelle 4 stagioni su campioni prelevati alla sorgente. Il permesso di ricerca è del marzo 1999, le 4 stagioni - la matematica non è un'opinione – finiranno solamente a marzo 2000.