Oggetto del Consiglio n. 858 del 6 ottobre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 858/XI Notizie in merito alla certificazione di prodotti caseari valdostani. (Interrogazione)
Interrogazione Richiamate le precedenti iniziative consiliari in materia di produzione di prodotti caseari della nostra regione ed in particolare l’interpellanza prot. n. 93/99, discussa il 26.5.1999;
Appreso che la "CERTIDOP Valle d’Aosta" non è operativa e che l’attività di certificazione verrebbe svolta da un ente esterno;
Appreso, altresì, che lo "Fromadzo" ha perso la qualifica di D.O.P.;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore competente per sapere:
1) perché la "CERTIDOP Valle d’Aosta" non è ancora operativa;
2) da chi viene certificata la "Fontina";
3) quali sono le cause che hanno fatto perdere la qualifica di D.O.P. al prodotto "Fromadzo".
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV)CERTIDOP non sarà operativa fino alla sua approvazione definitiva da parte del Ministero delle politiche agricole. La procedura per il suo riconoscimento ha subito un rinvio per la necessità di operare alcuni chiarimenti fra gli organismi componenti CERTIDOP. Il Consorzio produttori fontina chiese al ministero la sospensione temporanea dell'esame della pratica per il riconoscimento ufficiale della CERTIDOP quale ente di certificazione per la D.O.P. fontina nell'attesa di conoscere gli orientamenti dell'istituto quanto a metodologia operativa e a proposte di tariffe di certificazione da praticare. La richiesta è del 30 luglio 1999.
In quel momento invitai il Consorzio produttori fontina a chiarire al più presto la propria posizione nell'ambito chiaramente della sua autonomia decisionale considerate le scadenze imposte dalle normative vigenti e considerate le scelte operate dal consorzio, membro fondatore insieme alla Coopagrival della CERTIDOP. A CERTIDOP e consorzio veniva pure ricordato che il protrarsi di una situazione d'incertezza avrebbe costretto l'Amministrazione regionale ad adottare opportuni provvedimenti sostitutivi.
Con lettera del 23 settembre la Presidenza del consorzio ha comunicato al ministero e per conoscenza all'assessorato e alla CERTIDOP di avere sciolto la riserva dando via libera all'esame della pratica relativa all'approvazione dell'ente di certificazione.
La commissione ministeriale sarà convocata verso la metà di ottobre, sembra il 15 ottobre, per cui in quella data la CERTIDOP potrà essere riconosciuta quale ente certificatore ufficiale per la D.O.P. fontina. Resta confermato l'orientamento deciso in precedenza che CERTIDOP si avvarrà come strumento tecnico operativo di un ente esterno in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e si doterà di un'organizzazione strutturale semplice ed economica. L'ente individuato è il CSQA (certificazione sistemi qualità agroalimentari) che ha già fornito la propria disponibilità ad operare ed ha definito il piano di controllo per la certificazione, piano di controllo che potrà essere operativo immediatamente in seguito al riconoscimento di CERTIDOP, quindi probabilmente a partire da metà ottobre. In questa fase di transizione il Consorzio produttori fontina continua a svolgere i propri compiti d'istituto circa il rispetto del disciplinare della fontina e la tutela del prodotto.
Per quanto riguarda il punto 3, il "Fromadzo" non ha perso la qualifica di D.O.P., il Ministero delle politiche agricole ha rivolto un invito alla Regione a voler proporre un organismo incaricato della sua certificazione. Riteniamo che l'ente certificatore per la fontina, di cui è referente il consorzio, e per il "Fromadzo" di cui è referente la Regione, in assenza di apposito consorzio di tutela, debba essere lo stesso organismo per non creare disparità di orientamenti.
Essendo il riconoscimento della CERTIDOP in dirittura di arrivo, abbiamo indicato in questi giorni quest'ente quale ente certificatore del "Fromadzo".
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)La risposta dell'Assessore è stata dal punto di vista formale abbastanza corretta anche se non molto approfondita rispetto ad alcuni punti. Quello di cui sono completamente insoddisfatto è sul merito della questione perché se non ho capito male, intanto ci troviamo di fronte ad una situazione di sostanziale vuoto, e non voglio approfondire la regolarità di questa prassi che attualmente è vigente, su cui peraltro ci sarebbe molto da dire.
Rimane a mio giudizio il discorso più ampio rispetto alla CERTIDOP ed è un discorso che io avevo già rivolto all'Assessore qualche mese fa: quello dell'inadeguatezza di quest'istituto, inadeguatezza dal punto di vista operativo ed inadeguatezza dal punto di vista politico e cercherò di spiegare perché. Inadeguatezza dal punto di vista amministrativo-tecnico perché lo stesso Assessore ci dice che per avere le capacità tecniche di certificazione la CERTIDOP si dovrà rivolgere ad uno strumento esterno, allora mi chiedo qual è la ragione per cui abbiamo istituito una CERTIDOP per poi riconoscere che non ha gli strumenti tecnici, operativi, di capacità e di conoscenza necessari e deve rivolgersi all'esterno con una sorta di subappalto. Questa è una contraddizione enorme perché a questo punto tanto valeva by-passare quest'istituto e rivolgerci direttamente ad un istituto esterno che poteva certificarci la fontina. Questo è il primo dato.
Il secondo dato che voglio sottolineare maggiormente è quello politico perché ritengo che, per certificare veramente un prodotto, è meglio rivolgerci ad un'alta competenza esterna.
Abbiamo già visto in occasione di un'interpellanza che avevamo discusso a primavera inoltrata che la CERTIDOP è formata dalle stesse persone che producono e vendono la fontina, quindi quale prestigio all'esterno dà questa certificazione? Non è un caso tra l'altro che a livello ministeriale ci siano tutti questi problemi per farsi riconoscere perché il controllato e il controllore sono sostanzialmente lo stesso soggetto. Questo è grave perché non dà nessuna autorevolezza alla certificazione ed invece la fontina in questo momento, proprio perché c'è questo stato di crisi dovuto anche alla vicenda del sequestro, eccetera, avrebbe bisogno di un organismo di certificazione autorevole, esterno.
Credo quindi che sia stata fatta una scelta sbagliata, lo confermano i tempi perché ormai siamo ad oltre un anno dall'istituzione della CERTIDOP e oggi scopriamo che non ha fatto ancora una certificazione ed è uno strumento inadeguato. Oggi dalla risposta dell'Assessore viene fuori che questo strumento è totalmente inadeguato.
Credo quindi di dover dare un suggerimento alla Giunta regionale: quello di ripensare alla scelta fatta ed evitare di proporre dei tacconi perché è quanto mi è sembrato di capire dalla risposta dell'Assessore, forse la CERTIDOP otterrà l'autorizzazione però, visto che non è capace, farà fare il lavoro ad altri e lo certificherà. Certo semplifico, però la situazione è un po' questa. Credo invece che si debba ripensare a questa vicenda e ripensare attraverso una scelta coraggiosa che è quella di evitare che sia un organismo poco autorevole che fa le certificazioni per andare verso una soluzione più forte che darebbe prestigio ai nostri prodotti caseari.