Oggetto del Consiglio n. 835 del 23 settembre 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 835/XI Intendimenti in merito alla programmazione dei corsi di abilitazione per i "pisteurs-secouristes" e i "direttori delle piste", in applicazione della l.r. 15/1997 in materia di soccorso sulle piste di sci. (Interpellanza)
Interpellanza Richiamata la legge regionale n. 15 del 15/01/97 che disciplina il soccorso sulle piste di sci della Regione;
Rilevato il grave ritardo dell’Amministrazione regionale nell’applicazione della legge, vedi D.G. n. 2218 del 5/7/99;
Rilevato che l’organizzazione dei corsi di abilitazione definita in pochi giorni e alle porte della stagione sciistica 1999-2000 non ha tenuto conto né delle difficoltà obiettive che sarebbero sorte per i soggetti interessati a tali corsi né delle eventuali difficoltà amministrative sia per gli stessi soggetti che per le società degli impianti di risalita;
Rilevato il forte disagio arrecato, a quasi tutti i soggetti che da molti anni svolgono incarichi di direttori delle piste o funzioni corrispondenti a quelle di pisteurs-secouristes, dal calendario dei corsi di abilitazione ed relativi esami;
Rilevato che all’art. 5 della legge è previsto che il conseguimento dell’abilitazione di "Direttore delle Piste" è subordinato al possesso dell’abilitazione professionale di pisteurs-secouristes;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta per conoscere:
1. quali sono stati i motivi del grave ritardo nell’applicazione delle legge n. 15 del 15/01/1997;
2. se si ritenga logico che i corsi proseguano come programmati o quali correttivi si pensa di apportare;
3. se si ritiene possibile che un soggetto nell’arco di 60 giorni circa possa essere abilitato prima alla professione di "pisteurs-secouristes" e subito dopo a quella di "direttore delle piste".
F.to: Viérin M. - Marguerettaz - Comé
PrésidentIl y a, d'après ce que j'ai cru comprendre, une requête des Conseillers qui ont posé les questions et interpellations dont aux points n° 4 et n° 22 de les reporter à la fin de l'examen des interpellations. Est-ce que cela correspond à vos désirs? J'ai reçu une indication dans ce sens de la part du Vice-président La Torre qui présidait tantôt l'Assemblée, par conséquent j'ai cru comprendre qu'une décision a été arrêtée dans ce sens. Je vous prie de passer à l'examen du point n° 23.
Monsieur le Chef de groupe, le Règlement peut être appliqué durement et rudement, je n'ai qu'à le faire.
Je rappelle simplement qu'une décision m'avait été indiquée dans ce sens.
La parole au Conseiller Cottino pour motion d'ordre.
Cottino (UV)Seulement pour dire que, compte tenu du fait qu'on a une mentalité qui est un peu différente vis-à-vis de quelqu'un, on peut tout de même accepter cette requête, mais qu'il soit clair quant à cet agrément que les forces de minorité souvent ne sont pas présentes pour des choses qui ne leur intéressent pas, tandis que de la part de la majorité on doit toujours accepter certaines positions.
PrésidentEst-ce qu'il a des oppositions formelles à ce que cette décision soit prise? Point n° 23.
La parole au Vice-président Viérin Marco.
Viérin M. (Aut)Le normative in merito alla figura del pisteur-secouriste e del direttore di pista sono già state viste in quest'aula in due puntate, esattamente nel 1992 e nel 1996-1997.
Abbiamo presentato quest'interpellanza perché abbiamo avuto notizie da varie fonti e da varie persone, sulle quali abbiamo potuto fare dei ragionamenti che collimavano con gli stessi ragionamenti fattici dalle persone che ci hanno informato.
Quali sono questi ragionamenti? Ormai sono quasi tre anni che si è regolata la disciplina del servizio di soccorso sulle piste di sci della Regione con la legge n. 2/97 che faceva riferimento a quella legge più datata, la legge n. 9/92, a seguito di tali normative si doveva arrivare secondo noi molto prima, all'organizzazione dei corsi, corsi che non sono stati fatti né nel 1997, né nel 1998 arrivando nel 1999 all'ultimo termine utile, per così dire, perché la legge prevede che nella stagione del 1999-2000 ci sia poi da parte delle società di gestione la comunicazione sulla nomina di un direttore per il servizio di soccorso, quindi è chiaro che si devono avere queste figure prima dell'inizio della stagione 1999-2000.
Vorremmo sapere le motivazioni di questo grave ritardo, ritardo che sta portando alcune conseguenze proprio per i tempi stretti che la Giunta ha dato approvando una delibera, la n. 2218 in data 5 luglio, con cui ha dato mandato alla Fondazione per la formazione professionale turistica di effettuare i corsi specificando come gli stessi dovevano avvenire, dando inizio a un'iter che si doveva fare da parecchio tempo, ma dove stanno i problemi che sono sorti a causa di questo ritardo? I problemi sono sorti innanzitutto per chi deve fare i corsi perché queste persone sono state avvisate solo alcuni giorni prima per l'iscrizione ai corsi che sono stati programmati con decorrenza inizio settembre. Morale della favola, i corsi sono iniziati ai primi di settembre, quindi ci sono stati solo trenta giorni e queste persone hanno avuto problemi innanzitutto per i tempi di conoscenza della notizia e poi problemi per chiedere il permesso al loro datore di lavoro per frequentare i corsi visto che la gran parte di queste persone svolgevano e svolgeranno questa attività solo come volontariato!
Perché poi chi ha organizzato il corso ha detto: "Sì va bene che viene il primo corso, il secondo e il terzo rispetto anche alle esigenze lavorative di ognuno", ma alla fine è successo che sono stati chiamati ad un corso non prescelto e quindi si sono ritrovati a non poter frequentare il corso proprio perché non potevano abbandonare il loro posto di lavoro.
C'è stato anche un iter che non si capisce in merito alle spese, alla persona che fa volontariato gli si è chiesto di fare la visita medica prima di fare il corso, pertanto chi fa volontariato ha speso dalle 300.000 alle 500.000 lire per fare le visite mediche e pagando di tasca propria, prima ancora di fare il corso; anche questi episodi hanno creato incertezza e stupore da parte di coloro che fanno volontariato che in questo settore dovrebbero essere circa il 50 percento delle persone, su 350 persone circa il 50 percento sono individuate come volontari.
Questo grave ritardo pone altri problemi. La legge n. 9 del 17 marzo 1992 obbliga le società di gestione entro il 30 settembre di ogni anno a comunicare i nominativi dei direttori di pista, leggendo la tabella dei corsi - tanto per far capire ai colleghi - i corsi per i direttori di pista sono stati fatti ad inizio di questo mese, poi inizieranno i corsi per il discorso dei pisteurs-secouristes e così via, il fatto è che l'esame per i direttori di pista avviene a fine novembre, quindi mi chiedo come le società potranno comunicare i nominativi dei direttori di pista entro la data prefissata dalla normativa in essere e cioè in merito alla legge n. 9.
Inoltre, richiamando anche la legge n. 2 del 15 gennaio 1997 che deve disciplinare il servizio di soccorso sulle piste di sci della Regione, la stessa normativa che ho menzionato poc'anzi all'articolo 6, comma 3, dice espressamente che il gestore determina annualmente l'organico del servizio di soccorso, quindi anche il discorso dei pisteurs-secouristes del proprio comprensorio di competenza dandone comunicazione scritta entro il 30 settembre di ogni anno alla struttura regionale competente in materia di piste di sci.
Vorrei capire come faranno a dare questa comunicazione scritta alla Regione se non ci sono ancora persone abilitate con il relativo patentino, quindi sono impossibilitati a farlo!
Altra cosa, Assessore, che invece nei corsi sta emergendo in maniera grave - non so se lei ne è a conoscenza - sono le prove pratiche e nella delibera di Giunta che avete fatto a luglio si precisa che la prova pratica dell'esame finale avrà luogo durante il corso quindi durante il corso che queste persone faranno o hanno già fatto devono sostenere la prova pratica. A noi risulta che prove pratiche non sono state fatte, allora chiedo all'Assessore di darmi ragguagli anche su questo, se per caso c'è stata un'incomprensione e se si vuole veramente pretendere che le prove pratiche vengano fatte come previsto dalla delibera di Giunta perché la prova pratica è più importante secondo noi della prova, chiamiamola così, teorica.
La questione su cui abbiamo invece dei forti dubbi è riportata al punto 3 della nostra interpellanza dove si chiede se si ritiene possibile che un soggetto nell'arco di 60 giorni circa possa essere abilitato prima alla professione di pisteur-secouriste e subito dopo a quella di direttore delle piste e mi spiego: nella vostra delibera di Giunta, al comma a) del punto 2, descrizione dei corsi, numero di allievi e ore di formazione, si dice: "corso per pisteurs-secouristes?", cioè primo passaggio nella scaletta, "? allievi 50, ore 60".
Questi sono i corsi per persone che non hanno fatto i pisteurs-secouristes per più di tre anni, cioè persone nuove che iniziano a fare quest'attività e gli si fa fare 60 ore anziché le 40 che si fanno fare invece a quelli che hanno già esercitato quest'attività di volontariato o di lavoro diretto presso le società.
Questi, dopo il corso di 60 ore, diventano pisteurs-secouristes, però vedo che anche il corso di direttori di piste è scisso in due parti: chi lo ha già fatto fa meno ore, chi non lo ha mai fatto fa più ore. Chi non lo ha mai fatto deve essere pisteur, quindi ipoteticamente chi è appena diventato pisteur può fare il corso per direttore di pista; si prevedono 90 ore per le persone che non lo abbiano mai fatto e 18 posti.
Questo è nella delibera, Assessore, allora uno potrebbe dire: "I pretendenti a direttore di pista potrebbero farlo dal prossimo anno o più in là", ma a me viene un dubbio perché, quando guardo il calendario, vedo che è stato ipotizzato in modo tale da permettere che questo avvenga da subito e qui voglio mettere le mani avanti perché se un domani risultasse che qualcuno che non era neanche pisteur, ha fatto il corso da pisteur, ha fatto il corso da direttore ed è stato nominato direttore, a quel punto dico subito che sarebbe una cosa gravissima perché vuol dire mettere direttore delle piste delle persone che non hanno avuto nessuna esperienza pratica ma solo teorica.
Le cose che mi pongono questo dubbio sono due. La prima è che sulla normativa, richiamando la legge n. 2/97, all'articolo 6, comma 2, si dice che il gestore può individuare nell'ambito del proprio comprensorio uno o più pisteurs - si parla di pisteur come la figura più di basso profilo - con esperienza non inferiore a tre anni a cui affidare funzione di coordinamento e di capo pattuglia; quindi se noi abbiamo messo nella legge che per fare il capo pattuglia dei pisteurs-secouristes bisogna avere almeno tre anni di esperienza pratica, sarebbe grave se qualcuno nell'arco di solo 150 ore o di due mesi riuscisse a diventare direttore di pista, in quel caso non si capirebbe perché si è messa questa pretesa per poter fare i capi pattuglia e sul direttore delle piste non si è prevista nessuna condizione.
La seconda cosa che mi conferma questo dubbio, e spero che l'Assessore mi dimostri il contrario, è il calendario perché il calendario prevede ad inizio settembre le abilitazioni per i nuovi pisteurs-secouristes, cioè per coloro che vogliono iniziare quest'attività e poi prevede i corsi di 90 ore per l'abilitazione a direttore delle piste ad inizio novembre quando coloro che hanno fatto il corso da pisteurs-secouristes hanno già dato l'esame che è fissato per fine ottobre, pertanto se a fine ottobre uno è pisteur-secouriste perché ha superato l'esame, può iniziare a fare il corso di direttore delle piste.
Assessore, vogliamo sapere se questi dubbi sussistono o se lei ci conferma che non si verificheranno situazioni del genere in futuro oltre che conoscere la ragione di questo grave ritardo sull'applicazione delle leggi n. 9 e n. 2.
PrésidentLa parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (FA)Qui cadiamo proprio nel paradosso perché non ho capito bene se coloro che hanno consigliato al Vicepresidente Viérin di fare quest'interpellanza gli hanno preparato il compitino pensando che questi corsi dei pisteurs-secouristes non venissero poi effettivamente realizzati.
Quanto al fatto poi di mettere le mani avanti su cosa potrà succedere, io sono tranquillissimo, però consiglio anche al Vicepresidente Viérin di andarsi a leggere meglio la legge, in particolare andarsi a leggere bene l'articolo 10 delle disposizioni transitorie perché chi gli ha preparato il compitino gli ha fatto una lezione un po' incompleta.
Per quanto attiene i disagi, mi chiedo in che periodo dovevamo fare i corsi dei pisteurs-secouristes, forse nel periodo della stagione invernale quando sono tutti impegnati negli impianti di risalita, quindi penso che nel fondo di questo problema ci sia per certi versi una volontà di sollevare una problematica che è stata superata con l'inizio di questi corsi.
Sul primo quesito dei gravi ritardi, ma i gravi ritardi sono soggettivi, se li è inventati il Vicepresidente del Consiglio, la legge dava dei tempi precisi per poter effettuare questi corsi e nei tempi e nei termini sono stati effettuati, allora io non citerei solo l'ultima delibera, caro Vicepresidente Viérin, ma citerei tutti i passaggi se vogliamo informare il Consiglio.
A luglio del 1998, immediatamente dopo le elezioni, perché non potevamo nel mese di maggio durante le elezioni fare queste cose, venne organizzata la riunione a cui parteciparono i rappresentanti della Protezione civile, dell'Assessorato del turismo, dell'Agenzia del lavoro, dell'Associazione valdostana impianti a fune, del Servizio 118 e del soccorso alpino valdostano durante la quale si decise che i corsi dovevano trovare collocazione nel piano di formazione professionale regionale con richiesta di finanziamento al Fondo sociale europeo. Perché uno deve anche cercare di capire quali sono gli iter, dove prendiamo i soldi per fare questi corsi perché in Valle d'Aosta deve pagare tutto l'ente pubblico, poi l'ho già detto prima in via riservata al Consigliere Viérin che fra coloro che hanno partecipato a quest'incontro, vi sono probabilmente delle associazioni che non avevano nessun interesse a che questi corsi venissero realizzati, tanto per essere chiari. Non vorrei che gli stessi fossero i suggeritori del Vicepresidente Viérin per fare l'interpellanza.
A tale scopo, entro il mese di ottobre venne elaborato e trasmesso all'Agenzia del lavoro il progetto delle attività formative in modo da poter attingere al Fondo sociale europeo. Il piano di formazione professionale regionale per l'anno 1999 è stato approvato con delibera di Giunta del 19 aprile 1999 - come vede, caro Vicepresidente Viérin, non abbiamo dormito su quest'argomento - ed è stato successivamente ratificato dal Consiglio. Per quanto riguarda il periodo, c'è stato l'accordo con tutti i rappresentanti e le categorie interessate di fare questi corsi in questo periodo.
Il calendario dei corsi, che è iniziato appunto il 30 agosto 1999, è stato studiato in modo da consentire la partecipazione al personale che già opera nei comprensori sciistici ed è impegnato nell'attività fino alla chiusura degli impianti.
Su questo non vedo nessun tipo di problema perché se i corsi venivano fatti nel 1997 o nel 1996, in che periodo venivano fatti: nel mese di dicembre e gennaio quando sono tutti impegnati? No, venivano fatti in questo periodo, cioè non appena finisce il mese di agosto quando la gente normalmente è difficilmente reperibile tra la fine delle vacanze e l'inizio dell'attività degli impianti, quindi rinvio al mittente i gravi ritardi; qua non ci sono ritardi, c'è il rispetto di quelle che sono le previsioni della legge.
Al punto 2 si chiede se si ritenga logico che i corsi proseguano come programmati o quali correttivi si pensa di apportare; noi non riteniamo assolutamente che si debbano apportare correttivi allo svolgimento dei corsi così come programmati.
Agli uffici competenti non è pervenuto nessun reclamo e nessuna lamentela se non attinente a limitati casi individuali che possono succedere visto il numero consistente di partecipanti al corso.
L'unica eccezione, ed era l'unica cosa sulla quale al limite il Vicepresidente Viérin poteva sollecitare la Giunta a prendere provvedimenti, è costituita dall'istanza alla quale stiamo cercando di dare seguito come struttura competente per un'eventuale piccola integrazione alla legge ed è l'istanza presentata dall'Associazione dei gestori delle piste di sci di fondo per motivi di organizzazione interna ed è l'unico piccolo problema che si può presentare e sul quale stiamo ponendo mano, eventualmente facendo una piccola modifica alla legge con una deroga.
L'elaborazione del programma di svolgimento dei corsi è avvenuta in collaborazione con l'associazione di categoria e con tutti gli organismi interessati, quindi è inutile che chi ha concordato con noi le modalità poi vada a suggerire situazioni che sono per lo più inesistenti e fantasiose.
Tutto ciò che attiene allo svolgimento dei corsi e degli esami in questione è già stato oggetto di deliberazione di Giunta e di ampia diffusione tramite affissione agli albi pretori e comunicazioni scritte ai partecipanti.
Sul punto 3: se si ritiene possibile che un soggetto nell’arco di 60 giorni circa possa essere abilitato prima alla professione di pisteur-secouriste e subito dopo a quella di direttore delle piste, sottolineando ancora la premessa che il Vicepresidente Viérin si deve andare a studiare bene la legge, in particolare l'articolo 10, disposizioni transitorie, comma 3, l'applicazione delle norme della presente legge decorre dall'espletamento di quanto previsto al comma 1, fatta questa premessa, in primo luogo?
(interruzione del Vicepresidente Viérin Marco, fuori microfono)
? è chiaro, è molto chiaro.
Quanto ho evidenziato nel quesito sopra risulta possibile per i seguenti motivi di ordine formale e sostanziale: in primo luogo tale prassi risulta compatibile con quanto disposto dalla legge; in secondo luogo in sede di prima applicazione della legge in questione si è scelto di consentire a chi conseguirà l'abilitazione di pisteur-secouriste di partecipare ai corsi per conseguire l'abilitazione di direttore di pista al fine di garantire ai gestori delle piste di sci la disponibilità di un sufficiente numero di direttori delle piste per assicurare il servizio di soccorso.
PrésidentLa parole au Vice-président Viérin Marco.
Viérin M. (Aut)Più che un compitino che qualcuno dovrebbe, a detta dell'Assessore, avermi preparato, mi sembra che qualcuno lo abbia preparato all'Assessore il compitino perché onestamente l'Assessore ha preso uno schema e ha dovuto leggerselo. Io chiaramente ho un linguaggio meno corretto, però dico quello che sento dentro e quello che penso di aver capito su un problema, mentre l'Assessore, quando si trova in queste situazioni, ha uno schema ben definito da leggere in progressione e quindi si trova anche in difficoltà quando deve rispondere a una nostra domanda che non è stata inserita direttamente nell'interpellanza, mentre Assessore, in maniera altrettanto schietta, io le rispondo tranquillamente a braccio sugli argomenti che lei ha cercato di utilizzare per spiegarmi che tutto è a posto, che tutto va bene, che ritardi non ci sono stati.
Il paradosso, Assessore, forse dovrei sollevarlo io perché, quando lei mi dice che non ci sono stati ritardi, le ricordo che c'è una legge di 3 anni fa, l'ultima, non parlo della prima, non ho sollevato l'assenza legislativa dal 1992 al 1997, anzi al 1996 perché la legge è stata approvata in Consiglio ancora nel 1996, quindi abbiamo passato tutto il 1997, tutto il 1998 e siamo arrivati al 1999, tre anni e lei mi dice non c'è stato ritardo perché nell'ottobre 1998 dovrei sapere che ci sono i corsi di formazione finanziati dalla Comunità europea, lo so, Assessore, ma giustamente lei si è dato come si suol dire la zappa sui piedi.
Non mi può dire che non c'è stato ritardo quando lei parte ad ottobre 1998, due anni dopo, a predisporre i corsi finanziati dalla Comunità europea, ripeto: due anni dopo perché le date le ha lette lei, cioè ottobre 1998, primo pezzo dell'iter, aprile 1999, secondo pezzo dell'iter, e l'ultimo è questo dei corsi, quindi sono due anni di ritardo.
Lei mi ha detto di non aver avuto nessuna lamentela ad eccezione di alcuni casi, fra virgolette, chiaro atteggiamento di chi non vuol essere smentito in futuro.
C'è poi una cosa gravissima, Assessore, che lei ha detto da quello che ho capito. Mi pare che, secondo lei, le società di gestione degli impianti abbiano detto a qualcuno della Giunta o a lei stesso che non volevano l'applicazione delle normative e quindi al far fare i corsi, questo mi sembra che sia grave.
Dopodiché, Assessore, lei ha richiamato l'articolo 10 per rispondere al mio ultimo quesito che le rileggo così se lo ricorda meglio e cioè "se si ritiene possibile che un soggetto nell’arco di 60 giorni circa possa essere abilitato prima alla professione di pisteur-secouriste e subito dopo a quella di direttore delle piste", lei mi ha invitato a rileggermi l'articolo 10, ma alla fine - per salvarsi in calcio d'angolo - mi ha detto che comunque il tutto è per dare più possibilità alle società nell'avere maggiori scelte nell'individuare le figure di direttori.
Allora, Assessore, questi corsi sono stati strutturati in questa maniera - e lei ha risposto al mio quesito, anzi ha risposto a uno dei miei dubbi - confermando che certe strade privilegiate potrebbero verificarsi. Io le dico chiaramente che questa è un'altra cosa grave, e lo verificheremo, perché conosciamo nome e cognome di tutti i direttori attuali e come saranno definiti nel futuro, per cui verificheremo tutto, Assessore, però lei oggi ha ammesso che questa strada è percorribile ed è una cosa grave perché, quando noi sulla legge abbiamo messo che per fare il capo pattuglia dei pisteurs, deve avere comunque fatto tre anni di pratica e lasciamo invece questa via di fuga per fare il direttore delle piste, questo significa che chi ha avvitato bulloni fino a ieri può arrivare a fare il direttore delle piste già a partire da questa stagione?
(interruzione dell'Assessore Vallet, fuori microfono)
? Caro Assessore Vallet la differenza è che comunque è il direttore, e uno che deve essere il direttore degli altri, dovrebbe sapere qualcosa di più a livello pratico rispetto alla sua teoria!
Questa è una situazione che ha una sua gravità e, quando lei mi dice, Assessore, che non ha niente da verificare sui corsi, le ribadisco che nei primi corsi effettuati dei pisteurs le prove pratiche, come previsto dalla vostra delibera di Giunta, non sono state fatte e, quando nella delibera di Giunta si dice che la prova pratica deve essere fatta nell'espletamento del corso, deve essere fatta perché a fine ottobre con l'esame sarà effettuata solo quella teorica. Assessore, anche questo è grave ed è ancora più grave perché è già successo e lei mi dice che va tutto bene e non c'è bisogno di modificare niente. Chiaramente mi ritengo veramente non soddisfatto perché si poteva ammettere che c'erano stati dei problemi, invece mi sembra che la posizione della Giunta sia quella del tutto va bene, "madama la marchisa", anche di fronte ai fatti. Per quanto riguarda il periodo più opportuno per fare i corsi, Assessore, lo sanno tutti, non lo sa solo Marco Viérin, la cosa migliore era anticiparli un po' e farli a fine stagione, da metà aprile a metà giugno.
Quello era il periodo migliore perché la gente era subito informata in quanto nei mesi di febbraio e marzo stava già lavorando sulle piste e poteva essere subito informata di come erano stati impostati i corsi e poi perché non appena finita la stagione si facevano i corsi e si aveva tutta l'estate per mettersi a posto! Quindi il periodo più idoneo lo sanno tutti; tutti quelli che hanno già fatto attività non teorica, ma pratica sui campi di sci!
Si dà atto che dalle ore 12,50 presiede il Vicepresidente La Torre.
PresidenteSono le ore 13,00, come concordato il Consiglio viene sospeso, riprenderà alle ore 15,30.
Ricordo solo all'Ufficio di Presidenza che la convocazione è alle 14,30 per l'Ufficio di Presidenza. Alle 15,30 riprende il Consiglio.
La seduta è tolta.