Oggetto del Consiglio n. 696 del 23 giugno 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 23 JUIN 1999 (MATIN)
OGGETTO N. 696/XI Notizie in merito alle convenzioni stipulate dall'USL per sopperire alle carenze dell'organico medico di anestesia e rianimazione. (Interrogazione)
Interrogazione Premessa la nota situazione di carenza dell'organico medico delle U.O. di anestesia e rianimazione;
Rilevato
- che i medici in ruolo presso tali reparti lavorano in media 9-10 ore al giorno, compresi sabato e domenica;
- che le convenzioni stipulate dall'U.S.L. Valle d'Aosta per sopperire alla carenza di tali organici prevedono prestazioni da parte di medici appartenenti ad altre strutture sanitarie da effettuarsi al di fuori dell'orario di servizio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore alla Sanità per sapere:
1) se esistono criteri finalizzati a predeterminare le singole assegnazioni dei medici convenzionati;
2) se il compito di coordinamento dei responsabili delle U.O. di cui in premessa sia comunque garantito e fatto salvo in riferimento alle citate convenzioni;
3) quali costi comportano sul bilancio U.S.L. 1999 tali convenzioni.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Sarò brevissimo perché darò risposta puntuale ai tre quesiti che sono stati posti senza riprendere l'argomento che è già stato trattato più volte, per non ripeterci, perché lo conosciamo ed è un argomento in continua evoluzione per cui non so se avremo un punto finale perché la situazione in tutta Italia non sta assolutamente migliorando. Anzi, dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo "Bindi", ci saranno delle ulteriori difficoltà non solo nel settore dell'anestesia e rianimazione.
L'USL mi ha dato queste risposte ai tre punti richiesti. La distribuzione dei turni dei medici convenzionati è compito del Responsabile dell'unità budgetaria di Anestesia e Terapia intensiva ed avviene sulla base di criteri legati alla complessità degli interventi, di conseguenza è evidente che l'autonomia organizzativa dei responsabili è garantita e il coordinamento viene svolto dal responsabile dell'unità budgetaria. Per quanto riguarda il terzo quesito, allo stato attuale la spesa relativa i convenzionati è pari a 800 milioni, ma allo stato attuale, sottolineo, perché in proiezione se si aumenteranno le convenzioni, sicuramente questa spesa a fine anno è destinata a salire notevolmente.
Mi scuso per la brevità della risposta, ma penso di avere dato una risposta puntuale perché queste sono state le domande poste.
Presidente La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI) Devo dire che sono state più veloci le risposte delle domande scritte e sicuramente l'insoddisfazione del nostro gruppo non può che essere evidente perché su questi tre punti riteniamo che per certi versi ci siano degli elementi per poter capire cosa accadrà all'interno della sanità regionale.
Abbiamo domandato se esistono dei criteri finalizzati a predeterminare le assegnazioni perché ci sono giunte da più parti lamentele e segnalazioni sulla difficoltà che ci sarebbe nei reparti a programmare quelle che sono le attività del reparto stesso e mi spiego meglio.
Sembrerebbe che delle varie convenzioni in essere, una delle tre convenzioni abbia adottato o perlomeno avesse adottato all'inizio di quello che era il meccanismo di convenzione, l'invio a mo' di sorpresa che esce dall'uovo di Pasqua di medici che sistematicamente venivano ruotati e venivano avvicendati.
Chiaramente questo aveva creato preoccupazioni e perplessità all'interno di quei reparti fra i colleghi in ruolo perché non c'era più la certezza su quale potesse essere il collega con cui effettuare determinate attività che comportano comunque un lavoro di équipe. Non so se quest'aspetto oggi sia stato superato, ma delle tre convenzioni, una di queste aveva questo handicap non indifferente, nel senso che la convenzione consentiva alla struttura con la quale c'era la convenzione di scegliere personale medico da mandare nei reparti e questo personale medico cambiava in continuazione. Questo è un problema che non può non destarci perplessità e preoccupazioni se persiste tuttora.
Il fatto che il compito di coordinamento sia riservato ai responsabili delle unità, questo lo sappiamo, che la norma questo prevede. Abbiamo però dei dubbi che a fronte di queste situazioni che sono state nel passato lamentate, nei fatti questo criterio sia gestito e sia gestibile. L'Assessore si è limitato ad enunciare quella che è la regola.
Sul terzo punto io penso però che il ragionamento sia più politico che tecnico. L'Assessore dice che ad oggi la spesa è di 800 milioni; noi pensiamo che 800 milioni siano i costi aggiuntivi derivanti da queste convenzioni. Queste convenzioni hanno una previsione finale mobile perché nelle convenzioni stesse è prevista la possibilità di rinnovarle nel tempo.
Sappiamo anche che ad oggi ci sono tutti i presupposti perché queste convenzioni vengano rinnovate perché al momento non è cambiato nulla che ci lasci presumere un miglioramento degli assetti organici di questo comparto della sanità, però un dato deve essere valutato perché se è vero che la sanità è un servizio di rilevanza pubblica e di conseguenza deve essere comunque garantito, è altrettanto vero che i servizi pubblici devono essere garantiti all'interno di certi parametri quali l'efficacia, l'efficienza e, compatibilmente a questi due presupposti, anche la congruità della spesa.
Se i dati in mio possesso non sono errati e se lo fossero pregherei l'Assessore di evidenziarmelo, potrei dire che indicativamente un medico dirigente di primo livello della struttura ospedaliera regionale percepisce una retribuzione mensile netta che a seconda di quelle che sono le anzianità professionali, a secondo di quelli che sono i vari straordinari, tenendo una forbice molto ampia, oscilla fra i 4,5 e i 6,5 milioni; il che ci porta a dire che il costo per l'amministrazione sanitaria è intorno ai 12 milioni lordi mensili.
Le convenzioni che sono state siglate prevedono un costo di 2,4 milioni giornaliero. Nell'ipotesi di fare una previsione mensile, abbiamo un costo mensile di 72 milioni a fronte dei 12 milioni. Questo vuol dire che paghiamo sei volte tanto quello che ci costa un servizio stabile e un servizio che sicuramente riteniamo non abbia nulla da invidiare alla qualità che al servizio stesso può offrire la convenzione, allora sono convinto che questi 800 milioni diventeranno molti di più alla fine.
Il problema sta anche nel capire se, essendo queste convenzioni nate sull'emergenza e preso atto che l'emergenza non finisce domani mattina, non sia il caso di trovare dei meccanismi innanzitutto meno onerosi per la cassa pubblica e poi più certi per quella che può essere la fase di emergenza necessaria perché sicuramente anche attivando tutta una serie di procedure difficilmente nel medio-breve riusciremo a risolvere i problemi di organico. Noi capiamo che l'emergenza molte volte costa anche in termini economici, ma ipotizzare un costo che è quasi il decuplo del costo standard ci sembra un sacrificio richiesto alla collettività, non ripagato nemmeno da quella che è la qualità del servizio.
Nel ribadire l'insoddisfazione sulla risposta troppo sintetica che l'Assessore ha voluto dare perché se è vero che molte volte abbiamo rimproverato all'Assessore di voler fare il tecnico, è comunque vero che sul punto n. 3 la valutazione è politica e sul punto n. 3 ci devono essere delle ipotesi politiche che devono essere valutate in sede tecnica, ma devono essere delle ipotesi politiche, auspichiamo che nel breve-brevissimo il meccanismo delle convenzioni possa essere ripensato e rivalutato nel senso di essere confrontato con realtà analoghe; non pensiamo che la Valle d'Aosta sia l'unica realtà sanitaria nella quale ci sono convenzioni in piedi e vorremmo capire se in altre realtà le convenzioni sono stipulate in maniera siffatta e a questi costi.
Un conto è la convenzione del medio-breve, un conto è la convenzione che ha una prospettiva che supera sicuramente l'anno. A fronte di queste riflessioni ci ripromettiamo di tornare sull'argomento per avere delle risposte più puntuali in quanto non riteniamo soddisfacenti quelli che l'Assessore ci ha fornito.