Oggetto del Consiglio n. 691 del 23 giugno 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 23 JUIN 1999 (MATIN)
OGGETTO N. 691/XI Strumenti per la veicolazione delle informazioni di carattere locale. (Interrogazione)
Interrogazione Avendo appreso dagli organi di informazione che l'Ufficio Stampa della Giunta regionale non accetta più che nelle caselle delle testate giornalistiche presenti in tale ufficio siano inseriti comunicati stampa o informazioni, diversi da quelli provenienti da fonti ufficiali;
Constatato che finora associazioni culturali o del volontariato potevano usufruire di tale mezzo per far pervenire alle testate giornalistiche e/o radiotelevisive della regione i loro comunicati stampa;
Non essendo a conoscenza dell'attivazione di altre forme più efficaci di sostegno alla veicolazione delle informazioni di carattere locale.
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta per sapere
1) quali sono i motivi di tale decisone;
2) quali altri strumenti, finalizzati al passaggio dell'informazione locale, sono stati nel frattempo attivati.
F.to: Squarzino Secondina - Beneforti
Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Depuis les années 70 l'Administration régionale a mis en place dans les locaux du Bureau de presse de la Présidence du Gouvernement un casier destiné à la distribution aux organes d'information opérant en Vallée d'Aoste des communiqués de presse rédigés par les services régionaux, en particulier par les Bureaux de presse de la Présidence du Gouvernement et de la Présidence du Conseil.
Jusqu'à la fin des années 80 en effet, les moyens à la disposition des professionnels du secteur n'étaient guère nombreux, la Région en était encore à polycopier ses propres communiqués et c'est donc aux années 90 que remonte l'habitude, sans qu'elle ait jamais été formellement formalisée, d'utiliser le casier du bureau de presse pour diffuser les communiqués d'associations diverses ou de comités organisant des manifestations ou encore de citoyens. La disponibilité dont faisait ainsi preuve l'Administration régionale avait un sens dans la mesure où peu de ces créateurs d'informations avaient les moyens de diffuser leurs communiqués.
Le casier du bureau de presse offrait ainsi un service qui a été de moins en moins utilisé par ses premiers usagers dans la mesure où au cours de ces dernières années ils se sont pour la plupart dotés des instruments nécessaires.
C'est ainsi que les casiers réservés aux organes d'information, une trentaine à l'heure actuelle, ont commencé à accueillir à côté des informations officielles de l'Administration régionale des communiqués émanant d'associations inconnues ou de groupes divers ainsi que de citoyens. L'on a trouvé dans cette espèce de bazar de l'information des lettres contenant même des insultes ou des menaces à l'égard des institutions ou des simples citoyens.
Cet état de choses avait d'ailleurs déjà attiré l'attention de Mme Squarzino qui avait protesté, il y a à peine deux mois de cela, contre le fait qu'une association ait distribué ses communiqués via les casiers du bureau de presse. C'est suite à ces protestations que nous avons réexaminé ce problème étant donné que, précisément comme l'avait alors souligné Mme Squarzino, il est difficile de distinguer un communiqué d'un autre si tous deux se trouvent dans le casier du Bureau de presse de la Présidence du Gouvernement. S'agissant d'un bureau public, il y a parfois des malentendus ou quand même cette utilisation peut prêter à des malentendus.
Nous avons donc décidé de mettre fin à ces habitudes et de réserver ledit casier exclusivement aux communiqués de l'Administration régionale. Tôt ou tard, à notre avis, cette décision devait être prise et tous ceux qui utilisaient encore ce service de bonne foi l'ont compris.
Il est dommage que le manque de correction de bon nombre de ceux qui avaient recours au casier nous ait contraints à ce choix, mais une analyse de la situation indique que les usagers traditionnels n'ont pas souffert de cette décision, vu qu'ils disposent aujourd'hui des moyens nécessaires pour se mettre en contact avec les différentes rédactions.
Compte tenu de cette situation, et je souligne de l'utilisation qui était faite de ce casier, nous considérons qu'il ne revient pas à l'Administration régionale de mettre en place un dispositif destiné à remplacer le casier du bureau de presse puisque le problème ne vient pas de l'organisation en soi, mais des utilisateurs de cette organisation et que le personnel du bureau de presse n'a pas et ne saurait pas avoir la fonction de vérifier au préalable le contenu des différents communiqués au risque de se voir ensuite taxer de censure.
Ce casier a été mis en place à l'intérieur du bureau de presse et donc du Palais de l'Administration régionale pour recueillir et diffuser les informations en provenance des différents services de la Région et depuis quelques semaines il a retrouvé sa destination première.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Non sono soddisfatta della risposta del Presidente per due motivi essenziali.
Ho sottomano, come sicuramente il Presidente ha sottomano, una lettera del Presidente dell'Ordine dei giornalisti, datata 3 giugno 1999 in cui da parte dei giornalisti: "… si richiede pertanto di voler cortesemente riconsiderare tale decisione ripristinando il suddetto servizio…".
Mi sembra che i destinatari principali di quest'informazione, che sono i giornalisti, ritengano che il servizio fosse molto utile, anche se in alcuni casi alcune associazioni o alcuni destinatari o alcuni erogatori d'informazione si sono attrezzati con nuove tecnologie informatiche (che però rappresentano solo una fetta minima di persone interessate a fornire informazioni), e il motivo è spiegato con molta chiarezza ed è: "… Si fa presente che questo servizio reso alla comunità risulta indispensabile alle attività di comunicazione con gli organi d'informazione di quelle associazioni che, basandosi sul volontariato, non hanno a disposizione mezzi quali il fax o Internet per l'invio di comunicati stampa; il servizio risulta altresì importante per le testate giornalistiche nella raccolta di notizie e comunicati riguardanti la vita associativa della Regione". A me sembra che ci siano da parte dell'Ordine dei giornalisti, di quelli che sono deputati all'informazione, intanto la considerazione dell'importanza di questo servizio e quindi la richiesta del ripristino di questo servizio.
A me sembra strano che di fronte ad alcune distorsioni verificatesi si decida di annullare il servizio sulla base del seguente ragionamento: questo servizio presenta degli inconvenienti, alcune distorsioni, alcune cose che non vanno bene, quindi lo annulliamo. Se dovessimo usare questo medesimo criterio di fronte ad ogni attività dell'Amministrazione, credo che dovremmo chiudere tutto perché nessuna attività dell'Amministrazione è perfetta. Certo che crea degli inconvenienti; ma intanto è tipico della natura umana produrre azioni non perfette, inoltre è proprio compito dell'Amministrazione trovare risposte sempre più innovative per risolvere le distorsioni, i problemi, i punti critici che si individuano.
Allora qui o c'è la consapevolezza, e mi spiace che dal punto di vista politico non ci sia questa consapevolezza o forse c'è, ma allora è molto grave che ci sia la consapevolezza dell'importanza dell'informazione e non la si voglia sostenere. Eppure dovrebbe essere chiara la consapevolezza dell'importanza dell'informazione, e Brecht parlava della "parola come arma" per sottolineare l'importanza del conoscere, dell'informare, perché la conoscenza e l'informazione oggi è potere. Credo che sia compito dell'istituzione, se crede nella democrazia e se crede che sia importante che ci sia un'informazione diffusa ai cittadini, favorire lo scambio d'informazione, sostenere i flussi, i canali dell'informazione. Se ci sono state delle distorsioni, chiedo che venga ripensato questo tipo di servizio; per esempio, si possono individuare quali sono i soggetti deputati ad utilizzare questo servizio.
Questo non è un servizio riservato ai singoli cittadini, ma a gruppi e ad associazioni; è sufficiente che si inserisca una procedura molto semplice in cui le varie associazioni chiedono di poter usufruire di questo servizio in modo che ci sia la sicurezza che non sia usato in modo offensivo e distorto, quindi chiedo al Presidente della Giunta di voler ripensare a questo, tanto più che l'altra possibilità di comunicazione veloce, che è lo sportello del cittadino, non funziona. Allora noi abbiamo tolto lo sportello del cittadino posto nell'atrio, non abbiamo ancora attivato il servizio d'informazione con mezzi informatici adatto al giorno d'oggi per consentire la comunicazione fra cittadini e Amministrazione o cittadini fra di loro e contemporaneamente togliamo quel piccolo strumento che c'era. Questo atteggiamento significa non attenzione all'informazione.