Oggetto del Consiglio n. 680 del 9 giugno 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 9 JUIN 1999 (APRÈS-MIDI)
OGGETTO N. 680/XI Intendimenti circa l'accordo di programma tra la Regione, Comune di Aosta e CONI per la realizzazione di opere sportive nella città di Aosta. (Interpellanza)
Interpellanza Richiamata la delibera del Consiglio regionale n. 1217 dell'8 marzo 1995 recante "Approvazione dell'accordo di programma tra Regione, Comune di Aosta e CONI, per la realizzazione di opere sportive e diverse nella città di Aosta" con la quale si stabiliva la realizzazione di una struttura polivalente in sostituzione della dismessa palestra CONI di via Guedoz;
Richiamato il punto 4 dell'Accordo recante "Gestione del nuovo complesso sportivo" che recita: "Il Comune s'impegna alla gestione del complesso sportivo direttamente o con il ricorso all'affidamento del servizio";
Presa visione della delibera all'ordine del giorno del Consiglio comunale di Aosta in data 13 maggio 1999 "Approvazione del progetto definitivo della struttura di cui all'accordo di programma";
Sottolineato che nelle premesse di tale delibera si riporta quanto segue:
"il Consiglio comunale con deliberazione n. 17 del 28.01.1998 esprimeva sul progetto guida parere favorevole subordinato alle seguenti condizioni: 1. Si rivedesse quanto stabilito dall'accordo di programma del 1995 in merito alla gestione, al fine di concordare una partecipazione ai costi anche da parte della Regione e del CONI ed eventualmente di altri enti locali…";
Preso atto della nota del 17 marzo 1999 del Sindaco di Aosta e delle risposte rispettivamente del Presidente del Comitato regionale del CONI e del Presidente della Giunta regionale del 9 aprile 1999;
Evidenziata una certa ambiguità di linguaggio nella corrispondenza intercorsa tra Regione e Comune di Aosta;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente della Giunta per conoscere:
a) se, e in che modo, si vuole ottemperare alle richieste del Consiglio comunale di Aosta;
b) se si ritiene di ripresentare al Consiglio regionale eventuali modifiche all'accordo di programma di cui alle premesse.
F.to: Marguerettaz - Comé - Lanièce
Presidente La parola al Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut) Il 13 maggio scorso, un mese fa circa, il Consiglio comunale di Aosta ha approvato il progetto definitivo della struttura polivalente in area Tzambarlet, quella per intenderci che dovrebbe andare a sostituire la vecchia palazzina del CONI di via Guédoz.
Approvando questo progetto, il Consiglio comunale ha ricordato nella specifica delibera i passaggi che si sono succeduti fin qui per portare all'approvazione di questo progetto e di seguito alla sua realizzazione.
Come i colleghi ricorderanno, in particolare la Giunta, il tutto era iniziato nel 1995 con un accordo di programma tra tre soggetti: la Regione, il Comune di Aosta e il CONI.
Quest'accordo di programma, come è previsto dalla disciplina di questi procedimenti, prevedeva le varie competenze dei vari sottoscrittori. È chiaro che uno dei punti cardini di questa divisione delle competenze riguarda, come è logico, di fronte a una struttura di una certa valenza quale è questa struttura sportiva polivalente, è senz'altro quella che dovrà essere la futura gestione, cioè chi dovrà farsi carico della futura gestione del complesso sportivo.
In questo senso l'accordo di programma che il Consiglio regionale votò all'articolo 4 diceva che il Comune si impegna alla gestione del complesso sportivo direttamente o con ricorso all'affidamento del servizio.
Il 28 gennaio 1998 il Consiglio comunale, quando approvò il progetto guida di questa struttura, subordinò tuttavia questo parere favorevole a un punto che a me appariva chiarissimo così come scritto nella delibera del Consiglio comunale di Aosta. Il Consiglio comunale cioè esprimeva parere favorevole subordinato alle seguenti condizioni: che si rivedesse quanto stabilito dall'accordo di programma del 1995 in merito alla gestione al fine di concordare una partecipazione ai costi anche da parte della Regione, del CONI ed eventualmente di altri enti locali. Questa è la volontà del Consiglio comunale di Aosta espressa il 28 gennaio 1998 nel momento in cui approvò il progetto guida.
È chiaro che, nel momento in cui invece, un mese fa, ha approvato il progetto definitivo, il Consiglio comunale aveva necessità d'inserire nella delibera di approvazione del progetto definitivo le risposte giunte in merito a questa sua richiesta, cioè di allargare la gestione del complesso alla Regione e al CONI, cosa che come abbiamo visto dall'accordo di programma iniziale non era assolutamente prevista.
In merito a questa decisione del Consiglio comunale di Aosta fa seguito una corrispondenza fra il Sindaco, il Presidente della Giunta e il Presidente del CONI che nell'interpellanza abbiamo definito avere una certa ambiguità di linguaggio ed è questo il motivo che ci ha indotti a presentare quest'interpellanza proprio per avere delle parole più chiare in risposta alle nostre perplessità.
Perché, dicevo, una certa ambiguità di linguaggio? Perché a fronte della chiarezza estrema del Consiglio comunale di Aosta che chiede, come leggevo prima, che la Regione e il CONI partecipino ai costi di gestione, questa corrispondenza fra il Sindaco di Aosta e Presidente della Giunta non parla di costi di gestione da parte della Regione.
Il Sindaco di Aosta scrive in data 17 marzo 1999 al Presidente della Giunta e, richiamando peraltro quella delibera in cui il Consiglio comunale invitava a rivedere l'accordo di programma in modo da far entrare anche la Regione nei costi di gestione, gli dice: "Riguardo al primo problema, questo dei costi di gestione, ritengo che sia utile chiarire e puntualizzare che i costi di gestione verranno ripartiti fra i diversi utenti (società sportive, scuole, CONI) in funzione dell'utilizzo dei locali, attrezzature, servizi…" eccetera.
Il Presidente della Giunta utilizza le stesse parole presenti nella lettera del Sindaco di Aosta e conferma che "… Resta inteso per quanto sopra che i costi gestionali dovranno essere ripartiti fra i diversi utenti secondo modalità da concordare tra i firmatari dell'accordo". Credo che i colleghi che hanno seguito questo seppure contorto ragionamento, abbiano notato questa sorta di ambiguità: si è passati dalla richiesta di un Consiglio comunale che chiede alla Regione di partecipare ai costi di gestione, a un Sindaco e a un Presidente della Giunta che non parlano di partecipazione ai costi di gestione da parte della Regione, ma parlano di costi di gestione ripartiti fra i diversi utenti: scuole, società sportive e CONI.
Allora, quest'interpellanza è semplicemente per sapere, io ho scritto: "se, e in che modo, si vuole ottemperare alle richieste del Consiglio comunale di Aosta" che ripeto erano chiarissime, cioè che la Regione e il CONI partecipino ai costi di gestione e se non è così che ci chiarisca il Presidente della Giunta, visto che la corrispondenza è intercorsa fra il Presidente e il Sindaco, immagino che sia lo stesso Presidente a rispondermi, i termini di questa corrispondenza ed infine se dalle riflessioni che ci avanzerà il Presidente si modificherà in qualche sorta quell'accordo di programma deliberato dalle parti nel 1995, se ritiene di ripresentare al Consiglio regionale una modifica di tale programma.
Presidente La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Permettez-moi d'apporter quelques précisions quant au problème qui a été soulevé par M. Marguerettaz. Je voudrais commencer par les conclusions afin d'exprimer tout de suite clairement quelles sont les volontés de l'Administration régionale. Mais je dirais plus, les volontés non seulement de l'Administration régionale, mais aussi de la Commune d'Aoste et du CONI et faire référence au point n° 9 de l'accord de programme qui a été voté par cette Assemblée.
Il est vrai, le Syndic de la Commune d'Aoste nous a adressé un courrier dans lequel il a posé les deux questions dont à la délibération de son Conseil municipal. La première, est celle à laquelle M. Marguerettaz a fait référence, la deuxième concernant l'étude de faisabilité du Palais des sports d'Aoste. A cette dernière requête c'est le CONI qui a répondu.
Je cite: "Abbiamo commissionato uno studio di fattibilità per il Palazzetto dello sport, da realizzare in località Tzambarlet, che vi sarà consegnato contestualmente alla progettazione esecutiva dell'impianto polisportivo coperto".
Quant à la répartition des frais de gestion, il y a plein accord pour répartir les frais en fonction de l'utilisation de cette structure. Le débat qui s'est déroulé au sein du Conseil municipal concernait à juste titre l'interprétation de l'article 4 de l'accord du programma vu que certains craignent que les coûts de gestion de cette structure soient entièrement à la charge de la Commune d'Aoste.
Nous avons toujours affirmé que ce n'était pas notre volonté, et que tout en étant la Commune d'Aoste à avoir la responsabilité de la gestion, celle-ci demanderait aux utilisateurs de payer leur quote-part. Je cite encore: "Resta inteso per quanto sopra che i costi gestionali dovranno essere ripartiti fra i diversi utenti secondo modalità da concordare tra i firmatari dell'accordo". Le point n° 9 de l'accord de programme établi que: "Al collegio…" - il Collegio di sorveglianza - "… è pure demandata la risoluzione di qualsiasi vertenza che possa nascere dall'applicazione e dall'interpretazione del presente accordo di programma anche con ricorso a integrazione o parziale modificazione degli accordi assunti con l'accordo stesso".
A notre sens il n'y a pas eu modification de cet accord. Il y a simplement un éclaircissement quant à sa portée, mais même s'il fallait modifier cet accord, le Comité de surveillance pourrait faire sur la base de ce qui a été voté par cette Assemblée.
Je voudrais reprendre le thème général pour insérer cette question dans la perspective à laquelle a fait référence M. Marguerettaz vu que l'accord de programme entre la Région, la Commune d'Aoste et le CONI, accord que ce Conseil à approuvé au mois de mars 1998, s'insère dans le cadre d'un accord précédent souscrit toujours par la Région et la Commune d'Aoste au mois de juin 1993. Ce premier accord établissait les compétences des deux administrations en vue de la réalisation, de la rationalisation et de la restructuration des infrastructures sportives régionales et communales à l'intérieur de la Commune d'Aoste.
Ce premier accord stipulait entre autres que la Région construirait à ses frais une salle d'athlétisme dans la zone adjacente au terrain d'athlétisme existant. Par la suite, les travaux de rénovation de l'Hôpital de l'avenue de Genève, devenu propriété régionale entre-temps, et le remodelage du parking public, dont l'accès se trouve en rue Guédoz, ont attiré l'attention et de la Commune et de la Région sur le gymnase CONI situé dans cette même rue.
Etant donné que la remise en état de ce gymnase et son adaptation aux nouvelles exigences des activités sportives auraient nécessité un investissement financier aussi important que la construction d'une nouvelle structure, la Région, la Commune et le CONI ont envisagé l'élaboration d'un second accord de programme afin d'intégrer aux réalisations prévues par le document de 1993 les espaces nécessaires pour l'exercice des activités qui se déroulaient précédemment au gymnase CONI. L'accord de programme de 1998 définit donc les objectifs et les engagements des différents parties, notamment pour ce qui est des questions urbanistiques et immobilières.
En ce qui concerne les aspects financiers et la gestion de ce projet, l'accord de programme précise que l'Administration régionale financera la réalisation de la nouvelle structure polyvalente pour l'athlétisme et toutes les activités et disciplines sportives qui s'exercent en salle, mais qui ne peuvent pas se pratiquer dans le gymnase scolaire, et pourra éventuellement faire appel aux financements de "l'Istituto per il credito sportivo" et la Commune assurera directement ou indirectement la gestion du Centre sportif que la Région lui cédera gratuitement en prêt à usage.
Quant aux frais de gestion de ce Centre, l'accord de programme se borne à définir les engagements que doit respecter la Commune en matière de droits d'accès et des tarifs pour l'utilisation des installations.
Il est en effet précisé que les droits d'accès et les tarifs seront les mêmes pour les particuliers, même s'ils ne sont pas résidants en Vallée d'Aoste et les groupes, sociétés et associations sportives, même si leur siège social n'est pas situé dans notre Région. De plus, les sociétés ou associations sportives devront bénéficier des tarifs préférentiels et de priorité en ce qui concerne l'utilisation des équipements dans certaines tranches horaires, si elles sont affiliées à des fédérations qui font partie du CONI ou si elles sont officiellement reconnues par ce dernier et à la condition que les entraînements relèvent soit de la compétition soit de la diffusion du sport.
Lors de l'approbation de l'avant-projet du Centre sportif polyvalent, la Commune d'Aoste a donc tenu à souligner que les frais afférents aux différentes installations seront répercutés sur les tarifs appliqués en fonction de l'utilisation des locaux, des équipements et des services comme il appert de la lettre du Syndic à laquelle M. Marguerettaz a fait référence.
Il faut rappeler à cet égard que l'article 9 de cet accord de programme attribue la compétence en matière d'arbitrage à un collège, celui-ci est composé du Syndic de la ville d'Aoste et du Président du CONI ou de son remplaçant et présidé par le Président du Gouvernement valdôtain qui, aux termes de la loi n° 142, participe également en sa qualité de préfet puisque l'une des parties de cet accord est un organisme public national.
La compétence de ce Collège s'étend à tous les différends pouvant naître de l'application ou de l'interprétation de l'accord de programme ainsi qu'aux modifications plus ou moins partielles qui pourraient y être apportées. Dans ce cas précis cependant, comme à notre avis le démontrent les réactions du CONI - sa lettre en date du 19 mars 1999 - et puis de l'Administration régionale - le courrier en date du 6 avril 1999 -, il n'est aucunement question de modifier de quelque manière les engagements souscrits par les signataires; cette déclaration de la Commune précise simplement le sens d'une partie dudit texte. Le CONI est d'accord sur le principe d'une répartition des frais entre les usagers en fonction de l'utilisation des équipements et a confirmé qu'il souhaitait utiliser le troisième étage du bâtiment principal et qu'il réglerait les frais y afférents aux tranches horaires et aux tarifs préférentiels fixés annuellement en accord avec la Commune d'Aoste.
L'Administration régionale pour sa part a également accepté ce mode de répartition considérant que s'il revient bien à la Commune d'assurer la gestion du Centre sportif, cette dernière n'est toutefois pas tenue d'en couvrir tous les frais de ses propres deniers.
Tant la Région que le CONI ou les autres collectivités locales éventuellement intéressées participeront donc à la couverture des frais inhérents au fonctionnement du Centre sportif en qualité non pas de signataires de l'accord de programme, mais d'utilisateurs des locaux, des équipements et des services dudit Centre sur la base des tarifs établis en accord avec la Commune d'Aoste.
Si dà atto che, dalle ore 17,03, presiede il Presidente Louvin.
Président La parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut) Dovrei dire che ho più confusione di prima perché ho una sensazione, alla fine di tutta questa vicenda, di quest'interpellanza e dopo l'ampia risposta del Presidente, che qui qualcuno è rimasto fregato. Ho questa netta sensazione e devo dire che i possibili ad essere stati fregati sono o il Consiglio comunale di Aosta o il Consiglio regionale e provo a spiegare il perché.
Inizio con il dire che mi sembra impensabile che questo Consiglio regionale, ma soprattutto i proponenti dell'accordo di programma del 1995 abbiano steso un accordo di programma senza entrare nel merito dei costi di gestione, è impensabile. Ci rendiamo tutti conto che, quando si decide di mettere in piedi una struttura di questo genere, uno dei principali temi ed argomenti è proprio accordarsi su chi gestisce e come. Allora, partendo da quest'assunto, mi rifiuto di credere che non se ne sia parlato all'interno dell'accordo di programma e infatti, a mio avviso, se n'era parlato in maniera molto chiara. Sottilmente il Presidente ha voluto inserire una differenza fra la gestione e i costi di gestione che, a mio avviso, non c'era nella volontà dell'accordo di programma perché è vero che nell'accordo di programma non si parla mai di costi di gestione, ma se così fosse sarebbe una lacuna enorme; vero è invece che nell'accordo di programma si dice chiaramente che il Comune si impegna alla gestione direttamente o con il ricorso all'affidamento del servizio. Dopo di che l'accordo stesso prevede anche le modalità ovvero sarà il Comune di Aosta, che è quello che si incarica della gestione e al quale la Regione cede in comodato la struttura, poi a stabilire le tariffe.
Secondo le parole del Presidente questo dibattito in seno al Consiglio comunale di Aosta sarebbe nato per un'equivoca interpretazione, un bisogno quasi di essere rassicurati sulle indicazioni dell'accordo di programma, ma l'accordo di programma è chiarissimo soprattutto in base alle perplessità che secondo il Presidente aveva il Consiglio comunale di Aosta.
Infatti al comma 3 del punto 4 è scritto che il Comune si impegna a concedere pari tariffe e diritto di accesso alla struttura, ai cittadini, gruppi e società sportive anche non residenti e non aventi sede in Aosta, quindi come poteva essere il Comune preoccupato che tutti i costi di uso della struttura ricadessero quando l'accordo di programma è chiarissimo: il Comune può stabilire le tariffe che vuole per le società sportive anche non residenti o non aventi sede in Aosta, quindi vede Presidente che c'è qualcosa che non funziona. In realtà credo che la richiesta del Consiglio comunale fosse chiarissima, non equivoca; gli equivoci sono nati dopo.
Il Consiglio comunale di Aosta aveva una preoccupazione che a mio avviso è più facilmente comprensibile fra l'altro. Il Consiglio comunale, visto il progetto guida che si apprestava a votare, forse un po' preoccupato per non dire spaventato delle dimensioni di tale progetto, si è giustamente chiesto se sarebbe riuscito a non avere una grossa perdita dalla gestione di questa struttura e allora ha chiesto aiuto ed è chiarissimo, quindi il Consiglio comunale subordina il parere se si rivede quanto stabilito dall'accordo di programma del 1995.
Se si rivede, noti bene, Presidente: lei dice che non è una revisione dell'accordo di programma, ma il Consiglio comunale chiede di rivederlo in merito alla gestione.
Poi il Consiglio comunale ha avuto una grossa mano più che dalla Giunta da parte del CONI perché il CONI non è proprio come dice lei Presidente. Il CONI non è che copre le spese di utilizzo, copre le spese di gestione di un intero piano e dalla lettera del Presidente mi sembra evidente: "… Confermiamo in particolare la disponibilità ad utilizzare il terzo piano fuori terra coprendone i costi", non pagando le tariffe, coprendone i costi di gestione evidentemente, quindi un piano se lo accolla il CONI e qui facciamo tirare un sospiro di sollievo al Comune di Aosta; come Consiglio regionale non abbiamo nulla da eccepire, il CONI è un ente autonomo e può fare quello che vuole, ma i rimanenti piani? Qui manca una parola chiara, Presidente, e devo dire che dalla sua risposta non è venuta.
Mi auguro che, come dice il Presidente, la Regione non paghi i costi di gestione, allora prendiamo atto che il Presidente dice che la Regione pagherà i costi di utilizzo e non i costi di gestione così come già stabilito dall'accordo di programma di cui stiamo discutendo.
Se questa è la conclusione, credo che se qualcuno è stato fregato, è stato il Consiglio comunale di Aosta.