Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 679 del 9 giugno 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 9 JUIN 1999 (APRÈS-MIDI)

OGGETTO N. 679/XI Notizie sulla situazione del laboratorio di analisi dell'Ospedale regionale. (Interpellanza)

Interpellanza Appreso dagli organi di informazione che nel laboratorio di analisi dell'Ospedale di viale Ginevra le tubazioni della rete fognaria passano tra il soffitto e una controsoffittatura e nel tempo si sono registrate delle perdite;

Sentita la dichiarazione del primario che definisce "incresciosa e molto grave in un laboratorio di analisi" tale situazione;

Sentito inoltre lo stesso che dichiara di aver più volte illustrato la precarietà del reparto sia all'Amministrazione dell'U.S.L. che all'Assessorato alla Sanità;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

L'Assessore competente per conoscere:

1) quali sono stati gli interventi finora eseguiti;

2) quali sono le soluzioni prospettate e i tempi per ovviare definitivamente a tale situazione.

F.to: Comé - Collé - Viérin M.

Président La parole au Conseiller Comé.

Comé (Aut) Abbiamo appreso alcuni giorni fa che nel laboratorio di analisi dell'Ospedale di Aosta le tubazioni e delle fogne e dell'acquedotto passano al di sotto del soffitto, insomma fra il soffitto e una controsoffittatura, e, essendo questo ormai un locale destinato da parecchio tempo, capita che queste si rompano e creino una situazione difficile per il laboratorio stesso.

Sappiamo che, nel momento in cui era fatta l'ala nuova dell'Ospedale, il progetto originario prevedeva per quel locale una destinazione a magazzino, quindi quel locale aveva una predisposizione per tutt'altro servizio rispetto a quella che per motivi poi di esigenze di spazio ha dovuto andare a soddisfare.

Questo laboratorio fra l'altro è un laboratorio molto attivo tant'è vero che si effettuano circa 200 esami esterni al giorno e 2.000.000 di esami nell'arco dell'anno, quindi questa è una situazione abbastanza incresciosa proprio perché - questo fra l'altro è stato dichiarato anche dal primario - se dovesse succedere come è successo poco tempo fa quando si sono rotte fortunatamente le tubazioni dell'acquedotto, quindi con un danno molto contenuto, ci sono state delle perdite lievi nell'arco degli anni, ma se dovesse succedere come è successo per quanto riguarda l'acquedotto, lascio a voi pensare in quale situazione ci si troverebbe.

Il primario ha dichiarato anche nel suo intervento che ha già sollevato la questione da parecchi anni, che l'ha già riferita sia all'amministrazione dell'USL che all'Assessorato della sanità, ma non ci sono state delle risposte, quindi la nostra interpellanza è intanto per conoscere quali sono gli interventi che l'Assessore vuole fare nell'immediato, ma soprattutto per sapere quali sono le soluzioni e i tempi per ovviare definitivamente a quest'incresciosa - così come è stata definita dal primario - situazione.

Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Il laboratorio di analisi è sito al corpo C, piano seminterrato del Presidio ospedaliero di viale Ginevra n. 3. Rispetto al livello d'ingresso dell'Ospedale, livello zero, i locali ospitanti il laboratorio sono a livello meno 12 metri. L'edificio è stato realizzato nei primi anni '70 su progettazione allora programmata dall'amministrazione dell'Ordine Mauriziano e da allora, dall'inaugurazione, che se non sbaglio è avvenuta nel 1978, ad oggi ospita il laboratorio di analisi.

Non sono in grado di riferire se all'epoca della progettazione, cioè negli anni '70, fosse destinato a magazzino; so per certo che già nel momento dell'inaugurazione quei locali hanno sempre ospitato il laboratorio di analisi. I piani sovrastanti il laboratorio ospitano le seguenti funzioni: il livello meno due l'Urologia, il livello meno uno la Rianimazione e l'UTIC, il livello zero il blocco operatorio e sopra le chirurgie e le centrali di condizionamento. Il piano di calpestio del laboratorio è a circa meno 6 metri sotto la quota di allacciamento alla rete fognaria comunale, posta su via Saint Martin de Corléans.

Una vasca di collegamento raccoglie le acque reflue provenienti dagli scarichi del laboratorio di analisi e solo dopo la decantazione e il sollevamento viene immessa nella conduttura principale della rete fognaria interna e passando attraverso il trattamento chimico e biologico e la successiva decantazione viene immessa nella rete comunale.

Una seconda rete di raccolta delle acque reflue scorre sotto il soffitto del piano del laboratorio di analisi, è quella di cui parla il Consigliere Comé. Questa raccoglie gli scarichi verticali dell'intero edificio e per caduta naturale viene immessa nel condotto principale della rete interna di fognatura.

Per come è stato progettato e costruito l'impianto, la rete di raccolta delle acque basse del laboratorio di analisi non può ricevere il volume complessivo degli scarichi del padiglione. Si renderebbe quindi necessario un intervento profondamente modificativo.

Il dimensionamento e le caratteristiche del percorso impediscono interventi di rifacimento della rete fognaria del padiglione C senza intervenire strutturalmente nell'area del laboratorio, requisito essenziale per intervenire è il trasferimento dell'intero laboratorio di analisi in altra area e il rifacimento del piano di calpestio del laboratorio, trasferimento in un'altra area che potrà essere envisagé solo nell'ultima fase della ristrutturazione del Presidio ospedaliero. Ci sono alcune ipotesi che sono al vaglio e prossimamente la Giunta regionale darà un incarico per la fattibilità degli interventi globali, ivi compreso il problema del laboratorio di analisi.

L'ultimo intervento di straordinaria manutenzione consistente nel rifacimento della controsoffittatura, sostituzione dei corpi illuminanti, revisione delle tubazioni, sostituzione dei pezzi speciali ammalorati, risale al 20 giugno 1994 per un ammontare di lire 46.362.400. Ulteriori lavori sono stati eseguiti nel corso della ristrutturazione dell'unità operativa di Rianimazione, quindi dal gennaio 1997 al dicembre 1997.

Le foto apparse sul quotidiano "La Stampa", ad illustrazione dell'articolo, sono state scattate durante gli interventi d'installazione delle linee di distribuzione del cablaggio strutturato e ovviamente l'opera d'installazione è stata eseguita spostando i pannelli di fibra minerale necessari per poter eseguire il lavoro; ad opera ultimata, il controsoffitto sarà riposizionato. Le condizioni di conservazione della tubazione orizzontale che passa nel controsoffitto non destano alcun allarme agli operatori tecnici addetti alla manutenzione. Per ovviare ad eventualità di perdite, è attivo un controllo periodico dello stato delle tubazioni e un pronto intervento in caso di perdite nella distribuzione degli impianti idrici.

Come evidenziato in quanto riferito, il requisito essenziale per poter intervenire complessivamente sarebbe quello del trasferimento dell'intero laboratorio di analisi in altra area in quanto al momento tutte le tubazioni siano esse orizzontali che verticali interessano l'intero stabile.

Richiamando di nuovo l'articolo de "La Stampa" da cui ha avuto origine la presente interpellanza e nel quale si citava fra l'altro un essiccatore con isolamento in amianto e si evidenziava la sua pericolosità, ho avuto assicurazione che si è trattato di un'azione di prevenzione da parte del gruppo tecnico della 626 e mi è stato confermato sia da parte della direzione aziendale che dal primario interessato che l'apparecchiatura sostitutiva è stata ordinata e si prevede la sua consegna la prossima settimana.

Sempre dal primario dell'unità operativa in esame, ho avuto l'assicurazione che con gli interventi a suo tempo effettuati nel 1994 non si sono più verificati episodi d'infiltrazione dovuti a perdite della rete fognaria per cui il problema di fatto non sussiste.

Comunque sia, avendo ottenuto l'agibilità e l'abitabilità per i locali, non sarebbe ipotizzabile abbassare ulteriormente il livello delle fognature stante il fatto che la quota delle fognature comunali, come è stato detto, è a livello di via Saint Martin de Corléans per cui più alta rispetto a questa situazione.

Concludo dicendo che purtroppo è nella tradizione degli ospedali italiani inserire i laboratori di analisi negli interrati, non si sa bene per quale ragione, ma in quasi tutti gli ospedali d'Italia i laboratori di analisi e le radiologie sono nei piani seminterrati o interrati. È una filosofia che sta cambiando perché i cosiddetti servizi sono a volte molto più importanti dei reparti di degenza.

Nello studio che andremo ad affidare fra poco in Giunta regionale e che dovrà concludere i suoi lavori entro fine anno, avremo una visione generale della ristrutturazione ospedaliera. Sicuramente il problema del laboratorio di analisi, indipendentemente dalle fognature, perché il problema non sono le fognature al soffitto quanto gli spazi limitati per gli utenti in sala di attesa, verrà preso in considerazione.

Si dà atto che, dalle ore 16,44, presiede il Vicepresidente Viérin Marco.

Presidente La parola al Consigliere Comé.

Comé (Aut) Posso accogliere la risposta dell'Assessore. Speriamo che effettivamente questa manutenzione straordinaria fatta nel 1994 possa garantire la sicurezza di questi condotti e che non si vada di nuovo ad avere delle rotture perché sappiamo che questo servizio di analisi potrebbe, nel momento in cui dovesse fermarsi, bloccare tutto l'apparato dell'Ospedale; le operazioni sarebbero bloccate e i pazienti non potrebbero essere dimessi se non ci sono le controanalisi.

Mi auguro che da parte dell'Assessore ci sia la sensibilità nel cercare di anticipare questa fase che lui ha detto essere prevista solo nell'ultima fase proprio per questi aspetti che ho sollevato e sapendo tra l'altro che questi locali sono abbastanza contenuti come spazi tant'è vero che è stato necessario fare lo spostamento di un settore quale quello della Microbiologia con un disagio per il servizio stesso.

Spero veramente che da parte dell'Assessore ci sia una maggiore attenzione e che voglia eventualmente intraprendere un'azione per anticipare questa fase proprio per cercare di dare una maggiore rispondenza a questo laboratorio in modo da permettere maggiore efficienza nel lavoro svolto dagli operatori del settore.