Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 677 del 9 giugno 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 9 JUIN 1999 (APRÈS-MIDI)

OGGETTO N. 677/XI Notizie in merito all'attuazione di un piano di azioni preliminari all'adozione delle nuove tipologie di accertamento della conoscenza della lingua francese. (Interpellanza)

Interpellanza Preso atto della delibera di Giunta n. 999 del 29 marzo 1999 con cui viene approvato il documento redatto dalla Commissione Tecnica ex art. 7 del Regolamento regionale n. 6/96;

Considerato che in tale documento vengono proposti contenuti e tipologie di prove di accertamento della conoscenza della lingua francese, distinti e differenziati per le differenti fasce funzionali;

Preso atto che nelle premesse della suddetta delibera è affermata la necessità che l'applicazione di questa nuova prova di esame sia preceduta ed accompagnata da una serie di azioni preliminari quali "la presentazione all'opinione pubblica, la predisposizione di un'adeguata documentazione e supporti formativi sia per il candidato che per l'esaminatore";

Avendo saputo che si è iniziato ad applicare questa nuova tipologia di prove, con grande disorientamento, sia da parte dei candidati che da parte dei docenti

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

La Giunta regionale per sapere

1. Se è stato predisposto ed attuato il piano di azioni preliminari all'adozione delle nuove tipologie di accertamento della conoscenza della lingua francese;

2. Se si è a conoscenza del disagio che queste nuove tipologie di esame stanno causando nei candidati e nei docenti;

3. Se si intende procedere ad una verifica dell'adeguatezza delle tipologie di esame proposte.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Nel momento in cui è stato definito il regolamento di accesso agli organici dell'Amministrazione regionale, regolamento n. 6 dell'11 dicembre 1996, si è voluto dire no alla modalità classica di accertamento della conoscenza della lingua francese: la dictée. L'articolo 7 del regolamento dice che "con provvedimento della Giunta regionale, su proposta di una commissione tecnica composta di 5 esperti designati dalla Giunta regionale, sono determinati per ogni fascia funzionale i programmi di esame, le tipologie delle prove scritte ed orali, i criteri di valutazione, i casi di esonero da comprovarsi con idonea documentazione", quindi si afferma la necessità di cambiare registro rispetto ai concorsi e alle modalità di prova di accertamento della conoscenza della lingua francese.

Ricordo che in questi anni la dictée era diventata l'incubo soprattutto degli insegnanti di francese delle scuole perché erano costretti a far fare esercizi di dictée ai loro alunni anche se erano, e sono, consapevoli che non è certamente tramite una dictée che si valutano e si insegnano le competenze linguistiche. D'altronde anche i più recenti programmi di insegnamento non le contemplano più; ma tant'è: c'era sempre la necessità di preparare i futuri candidati ai concorsi regionali, necessità che li costringeva a lavorare in questo senso.

La decisione assunta in sede di regolamento, quindi, avvia un cambiamento importante che stenta tuttavia a decollare e quando decolla lo fa a nostro avviso in modo improprio, non sufficientemente preparato.

C'è voluto un anno prima che fosse costituito, nel novembre 1997, il gruppo tecnico incaricato di redigere le proposte per nuove tipologie di prove differenziate per le diverse fasce funzionali. Il documento predisposto da questa commissione tecnica è rimasto nei cassetti per diversi mesi, quasi un anno, poi - viene spontaneo dire - "all'improvviso", con l'arrivo della primavera, il 29 marzo 1999, con delibera n. 999/99 - quindi è facile da ricordare anche come cifra - la Giunta approva questo documento redatto dalla commissione tecnica e approva le nuove tipologie di esame che vengono subito adottate nei nuovi bandi di concorso, quelli banditi recentemente per i bidelli e per gli istruttori amministrativi. Bandi di concorso in cui vengono valutate distintamente le quattro abilità linguistiche: la comprensione orale, la produzione orale, la comprensione scritta e la produzione scritta e qui incomincia per così dire il panico sia per i candidati, sia per gli stessi membri della commissione d'esame che si trovano di fronte ad una nuova tipologia di prove senza che sia stata fornita la necessaria e preliminare informazione e senza che siano state attivate tutte quelle azioni di preparazione che erano state caldamente suggerite dalla stessa commissione tecnica.

La commissione tecnica aveva indicato una serie di azioni, per esempio, rispetto all'affidabilità delle prove: "il momento della preparazione delle prove è un momento delicato perché si tratta di preparare prove affidabili che permettano cioè di ottenere i risultati il più possibile esenti da errori di valutazione".

Allora c'è da chiedersi se le nuove prove proposte sono state testate, se si sono simulati esami con le due tipologie di prove per verificare la diversità e per capire cosa valutano e se riescono a valutare quello che si intende verificare.

Così pure la commissione tecnica aveva indicato una serie di azioni rispetto alla fase di preparazione dei materiali; a questo scopo è stato costituito, sempre il 29 marzo, un gruppo di lavoro per predisporre la banca dati delle prove di accertamento della conoscenza della lingua francese, ma ci si chiede: questo gruppo tecnico è in grado di lavorare e di raggiungere gli obiettivi che gli vengono affidati in tempo utile perché le prove di accertamento della conoscenza di francese in questi due bandi di concorso avvengano dopo una preparazione accurata sia dei candidati che dei commissari?

Fra l'altro è la stessa delibera di Giunta, in cui viene approvato il documento redatto dalla commissione, che ritiene necessario che sia attuata una serie di azioni preliminari come "la presentazione all'opinione pubblica", "la predisposizione di un'adeguata documentazione", "supporti formativi sia per il candidato che per l'esaminatore".

Con l'interpellanza si vuole sapere: se è stato predisposto ed attuato il piano di azioni preliminare all'adozione delle nuove tipologie di accertamento della conoscenza della lingua francese; se si è a conoscenza e se si è avvertito che c'è un disagio da parte dei futuri candidati o degli esaminatori rispetto a queste nuove tipologie di esame; se si ritiene che si possano sperimentare queste tipologie senza che sia stata realizzata tutta quella serie di azioni preliminari che sono state individuate dal documento.

Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je sais pertinemment que j'aurai de la peine à dépasser les craintes de Mme Squarzino, vu que pour elle les craintes, surtout quand il s'agit de la langue française, sont permanentes car il faut toujours agiter un drapeau rouge pour que l'on continue à se pencher sur ce problème. Avant, elle avait la crainte de la dictée; maintenant que le problème de la dictée est dépassé, il y a de nouvelles craintes sur lesquelles par ailleurs elle a déjà des certitudes. Nous sommes un peu plus laïques vu que nous n'avons pas encore eu, au moins en ce qui concerne l'Administration régionale, la possibilité de vérifier le bien-fondé de ce que Mme Squarzino donne déjà comme une certitude: "il disagio che queste nuove tipologie di esame stanno causando nei candidati e nei docenti".

Le premier avis de concours de l'Administration régionale porte la date du 1er juin. Donc, pour l'instant il n'y a encore pas eu la possibilité de vérifier ces résultats. Au contraire, le Bureau du travail, qui a déjà effectué ses sélections sur la base des nouvelles dispositions, nous réconforte. Je peux donner quelques éléments: avant 1 candidat sur 3 réussissait l'épreuve de connaissance de la langue française; sur la base de ces nouvelles dispositions il y a eu une réussite de 8 sur 10 pour ce qui est du recrutement obligatoire.

Pour ce qui est du VIIIème niveau, avant il y avait 0 sur 2 de pourcentage de réussite, maintenant il y en a 1 sur 2. On est passé - permettez-moi également d'utiliser les statistiques comme vous le faites souvent - de 0 à 50 pour cent de réussite. Nous sommes les premiers à dire que ce ne sont pas des éléments probants.

Par contre on nous dit déjà, sans avoir pu le vérifier, qu'il y a panique à bord. Je ne comprends pas cette attitude de vouloir toujours présenter les choses du mauvais côté sans considérer les efforts, les résultats positifs obtenus par le groupe de travail et que le Gouvernement a approuvés au mois de mars.

Là également, la présentation de Mme Squarzino est romancée. La délibération susdite est du mois de mars. Mme Squarzino déclare: "Et tout de suite, le jour après". Si quelqu'un l'écoute, il peut croire que tout de suite le Bureau du personnel a approuvé les nouveaux avis de concours sans qu'il n'y ait d'informations.

Par contre, la délibération du Gouvernement porte la date du 29 mars et les avis de concours portent la date du 1er juin. Entre-temps le Gouvernement, parallèlement à l'approbation du rapport de la commission technique instituée, comme l'a rappelé Mme Squarzino, aux termes de l'article 7 du règlement régional a constitué un groupe de travail chargé de la création et de la mise à jour d'une banque des données sur les différents types d'épreuves de vérification de la maîtrise du français et de l'italien. Je voudrais souligner qu'à l'époque sur le problème de la "spendibilità" on avait trouvé une solution pour les diplômés des collèges, la même par ailleurs que celle que nous avons proposée ensuite pour les écoles secondaires supérieures et qui a créé autant de polémiques.

La mission confiée au groupe de travail susdit prévoit la préparation d'un dossier à l'intention des candidats et d'une guide pour les membres du jury; ces textes, qui présentent des exemples d'épreuves, sont en cours d'élaboration - et je préciserai quant aux avis de concours du 1er juin - avec la collaboration du Bureau des concours et en fonction des concours qui sont programmés au titre de l'année 1999.

Les avis relatifs aux concours, dans le cadre desquels il sera fait appel au nouveau type d'épreuves de vérification de la maîtrise des deux langues, mentionnent les nouvelles épreuves telles qu'elles ont été approuvées par la délibération du Gouvernement. Par ailleurs, la documentation nécessaire aux candidats et aux examinateurs, établie par ledit groupe de travail, a été publiée au Bulletin officiel.

Les pièces destinées aux candidats leur seront remises lors du dépôt des actes des candidatures. A titre d'exemple, pour le concours des agents et auxiliaires de service, qui se déroulera vraisemblablement au mois de juillet prochain, le groupe de travail a déjà préparé pour les candidats et le jury les différentes épreuves possibles et un tirage au sort déterminera celles de ce concours. Il y a donc eu un suivi et une préparation des dossiers et des documents. C'est ainsi que, contrairement aux concours précédents, les candidats connaîtront à l'avance les épreuves qu'ils devront subir, non seulement pour ce qui est ce concours pour le recrutement d'agents et d'auxiliaires de service, mais également pour l'autre concours de 12 places d'instructeur administratif, VIIIème niveau.

Le 19 avril dernier tous les organismes concernés par le règlement régional ont été informés de l'adoption des nouvelles dispositions sur les épreuves de vérification de la maîtrise des deux langues officielles du Val d'Aoste, dispositions qui seront appliquées aux concours lancés après le 29 mars. Les concours ayant été lancés auparavant se déroulent avec les dispositions en vigueur précédemment.

Le rapport illustrant lesdites épreuves leur a également été envoyé; en outre la Direction du développement organisationnel, de concert avec la Direction des collectivités locales, convoquera une réunion avec les responsables des concours des organismes en cause afin de coordonner les différentes modalités.

Aucune épreuve de français ou d'italien de ce type n'ayant encore eu lieu, à l'exception de celle que je me suis permis d'illustrer mais qui concerne le Bureau du travail, il faudra attendre le déroulement d'au moins un concours selon ces nouvelles dispositions pour en apprécier les résultats.

La Direction du développement organisationnel a par ailleurs l'intention d'insérer dans chaque jury deux professeurs, dont un membre du groupe de travail susmentionné, qui seront chargés de la formation des examinateurs et de la définition des modalités homogènes de déroulement des épreuves.

Enfin pour ce qui est de la dernière question, l'année en cours devant être considérée comme une période d'essai - c'est la première phase d'application de ces nouvelles modalités -, le groupe de travail affrontera au fur et à mesure les éventuels problèmes liés aux nouvelles procédures et proposera - s'il y a lieu - des modifications du rapport approuvé par la délibération du Gouvernement du mois de mars dernier. Et ce, afin de tenir compte des éventuels problèmes qui devraient se présenter lors du déroulement de ce concours.

Pour l'instant il est pour nous difficile d'exprimer un jugement sur des événements qui n'ont pas encore eu lieu.

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Quando abbiamo scritto "panico", lo abbiamo scritto proprio sulla base di segnalazioni che ci sono pervenute. Fra l'altro vorrei far notare come, osservando i due bandi, il bando per i bidelli e il bando per gli istruttori, si vede che i temi di conversazione orale per una parte sono gli stessi: organizzazione politica, tematiche sindacali, organizzazione del lavoro, pubblica amministrazione, strumenti di lavoro, situazioni lavorative, conflitti di lavoro, mezzi di comunicazione.

Ora, se tutti questi argomenti così corposi, possono essere adatti a un concorso di istruttori amministrativi, che accedono all'8° qualifica funzionale, con candidati muniti di laurea, ho un po' di difficoltà a pensare la stessa cosa per il personale, cui si chiede solo di aver assolto l'obbligo scolastico, che deve intrattenersi per almeno 5-6 minuti su questi temi. Credo che in questi casi il panico ci possa essere. Non solo, vorrei ricordare che questa tipologia di prove, coerente con quella che è una corretta didattica disciplinare proprio per i motivi che dicevo prima, non è ancora entrata a far parte in modo organico dei programmi della scuola media superiore. Ricordo che questi programmi sono stati ufficializzati solo il 10 dicembre 1999, solo pochi mesi fa, quindi i candidati per esempio per il concorso di istruttore amministrativo sono candidati che non tutti, pur avendo frequentato le scuole in Valle, hanno avuto la possibilità nel loro curriculum scolastico di poter godere di una preparazione linguistica coerente con queste tipologie di esame.

Ho detto che questa tipologia di esame come impostazione è più coerente con quella che è la linguistica attuale; quello che volevo sottolineare è che, nel momento in cui si vuole applicare questa nuova proposta, non bisogna avere la fretta di applicarla rischiando di creare un impatto negativo rispetto ad un'innovazione che è più coerente con le effettive competenze linguistiche. Ritorno su un punto chiaro: lo so che è stata avviata una serie di azioni preliminari. Ma l'azione preliminare che non ho sentito elencare dal Presidente è proprio una delle prime che la commissione tecnica aveva elencato nel proprio documento nella parte conclusiva della premessa, là dove si dice che "il carattere di novità assoluta che rappresenta questa nuova impostazione, unito alla problematicità soprattutto nel momento attuale delle tematiche linguistiche, esige una serie di azioni preliminari atte a creare consenso e preparazione rispetto ai cambiamenti che esso implica".

La prima di queste azioni preliminari è "la comunicazione", la negoziazione con gli attori sociali, tramite la presentazione delle nuove tipologie di esame all'opinione pubblica. Poi si parla di "documentazione adeguata", guide ai candidati e tutto questo c'è, ma il primo punto che è l'impatto con l'opinione pubblica, il momento più importante, questo è venuto meno. Per questo chiederei al Governo regionale di attivare anche quella serie di azioni preliminari relative alla comunicazione e negoziazione con gli attori sociali, altrimenti si rischia di creare quello che abbiamo chiamato "panico" nell'interpellanza, ma che è un atteggiamento negativo nei confronti di un'innovazione che ritengo invece di per sé positiva.