Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 27 del 15 luglio 1998 - Resoconto

SEANCE DU 15 JUILLET 1998 (MATIN)

OGGETTO N. 27/XI Modificazioni alle norme concernenti le sostituzioni del personale non docente delle istituzioni scolastiche. (Interpellanza)

Interpellanza Preso atto delle preoccupazioni espresse in una sottoscrizione dal personale non docente delle istituzioni scolastiche (bidelli) in merito al contenuto della legge regionale n. 29 dell'11 maggio 1998, sulla disciplina transitoria degli incarichi e delle sostituzioni del personale non docente delle istituzioni scolastiche ed educative dipendenti dalla Regione;

Considerato che l'articolo 6 della legge in oggetto prevede la sostituzione dei bidelli solo in caso di assenza superiore a 45 gg, mentre la normativa precedente ne stabiliva 21, e che pertanto tale norma penalizza un gran numero di bidelli non di ruolo iscritti in un'apposita graduatoria, utilizzata per la sostituzione del personale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere se non ritiene necessario, al fine di favorire una maggiore flessibilità occupazionale e un aumento dei posti di lavoro nelle istituzioni scolastiche valdostane, rivedere le disposizioni dell'articolo suddetto diminuendo eventualmente da 45 a 15 i giorni previsti quale limite massimo di assenza consentita prima della sostituzione dei bidelli assenti.

F.to: Lanièce

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut) Con quest'interpellanza ho voluto portare in discussione in Consiglio regionale un problema che è emerso ultimamente anche sugli organi di informazione. È un problema importante perché anche questo riguarda l'occupazione e tutti i problemi che riguardano l'occupazione penso siano quelli che meritano molta e particolare attenzione.

Venendo ad illustrare l'interpellanza, è stata fatta una modifica con legge regionale n. 29/98 riguardante la disciplina transitoria degli incarichi e delle sostituzioni del personale non docente delle istituzioni scolastiche educative dipendenti dalla Regione. La norma che era precedentemente in vigore prevedeva la possibilità di sostituire i bidelli in caso di assenza superiore ai 21 giorni; con la nuova legge regionale si è portato questo limite da 21 a 45 quindi, c'è stato un incremento del 120 percento e questo è un dato di fatto, da cui si deve partire per discutere questo problema e cioè che a partire dal maggio 1998 è stata inserita, con una modifica alla legge, una penalizzazione del 120 percento, ovvero di 24 giorni in più.

Vista l'esistenza di una graduatoria di bidelli cosiddetti precari, non di ruolo, dalla quale venivano attinte le persone per sostituire i bidelli di ruolo assenti, una norma del genere comporta una forte penalizzazione degli stessi bidelli precari; infatti mentre prima venivano sostituiti i bidelli di ruolo assenti per 21 giorni, il passaggio a 45 giorni vuol dire di per sé che pochissime persone, che fanno parte di questa graduatoria, potranno essere assunte in sostituzione del personale di ruolo assente.

Mi sembra normale evidenziare il fatto che comunque essere assenti per 45 giorni non è una situazione normale, è una situazione di grossa difficoltà fisica; il certificato di malattia per 45 giorni non è una cosa semplice come può essere quello da 5-6 giorni a seguito di un'influenza e giustamente i bidelli appartenenti a questa graduatoria si sono sentiti in dovere di protestare e infatti hanno presentato una sottoscrizione nella quale chiedevano il ripristino della vecchia norma o quanto meno una riduzione del termine per poter essere sostituiti.

Mi è sembrato di conseguenza logico e corretto portare in aula questo problema visto che il testo di questa sottoscrizione è stato inviato ai consiglieri regionali per sapere cosa intende fare il Presidente della Giunta e cosa intende fare l'Amministrazione regionale per venire incontro a questa situazione che, secondo me, è una situazione particolare e grave perché riguarda un ruolo occupazionale, invitandolo fin da subito a cercare al più presto di avere un confronto con alcuni di questi sottoscrittori in modo da spiegare direttamente a loro qual è la sua volontà.

L'interpellanza ha anche lo scopo di verificare ulteriori possibilità perché il Presidente potrebbe dire che ormai l'Amministrazione regionale non vuole tornare indietro su questa norma, ma che può venire incontro a queste persone, che appartengono a questa graduatoria speciale e che possono avere delle grosse difficoltà economiche, verificando la possibilità, attraverso una riqualificazione professionale degli stessi appartenenti alla graduatoria, di permettere loro di accedere ad altre mansioni.

Sappiamo bene che il ruolo del bidello è un ruolo che riguarda la manutenzione e la pulizia, ma è anche un ruolo sociale perché si trova a forte contatto con gli studenti e mi ricordo che la bidella del liceo classico era per me, studente di quell'Istituto, una cara amica, una persona con la quale instaurare comunque un rapporto di amicizia. Quindi i bidelli hanno un ruolo anche sociale per cui, quando non si permette che per 45 giorni, in caso di assenza di un bidello di ruolo, non ce ne sia un altro, vuol dire che nei 45 giorni ci sarà un'altra persona di ruolo che svolge anche la funzione del bidello assente, ma questo comporta che la persona che sostituisce il bidello assente finirà per dare più importanza al ruolo di "routine", pulizia e manutenzione piuttosto che al ruolo sociale nei confronti degli studenti.

Pertanto chiedo al Presidente della Giunta di considerare questo problema con particolare attenzione e aspetto la sua risposta per verificare la sua disponibilità e per poter fare ulteriori considerazioni sul problema.

Président La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Comme M. Lanièce devrait le savoir, le personnel non enseignant des écoles est du ressort de l'Administration régionale, du Bureau du personnel; c'est la raison pour laquelle ce n'est pas l'Assesseur à l'éducation et à la culture qui répond à cette interpellation, mais c'est le Président du Gouvernement, en tant que Responsable du personnel de l'Administration régionale.

Je constate par ailleurs que M. Lanièce est revenu sur la route de Damas du fait qu'à ma connaissance M. Lanièce, lors de la séance du Conseil régional du 2 avril dernier, a voté pour l'approbation de cette loi. Il a donc exprimé son avis favorable aux propositions que nous avions formulées à l'époque et également aux raisons que nous avions présentées pour justifier ces modifications à une loi existante. On peut affirmer le tout et le contraire du tout, le retour à Damas d'ailleurs est un précédent célèbre et je pense que M. Lanièce ne se sentira pas offensé si je l'ai cité pour son revirement sur un avis qui l'avait vu, il y a quelques mois seulement, favorable, et donc exprimer son accord aux modifications présentées.

Par ailleurs, sans vouloir définir le rôle et les fonctions de ce personnel, leur présence aujourd'hui dans les tribunes de cette Assemblée nous amènerait à leur confier d'autres missions au sein de nos établissements scolaires; il me semble par contre qu'à l'état actuel des choses nous devons nous borner à ce que leur contrat de travail, la convention collective, les fonctions qui sont définies dans leur Statut juridique prévoient. Si, par contre, nous voudrions leur confier d'autres missions à l'intérieur de nos établissements scolaires, au cours de la prochaine négociation avec les organisations syndicales concernant la convention collective, nous pourrons redéfinir les fonctions qui leur sont actuellement confiées.

Pour revenir au thème de l'interpellation, il faut reprendre un peu les raisons qui nous ont amenés à présenter ce projet de loi. Le projet de loi a été confectionné par un groupe de travail, spécialement constitué par délibération du Gouvernement et composé par l'Assesseur à l'éducation et à la culture, le Coordinateur du Département du personnel, la Surintendante des écoles, deux représentants du Département du personnel, sept chefs d'établissement et trois chefs des services de Secrétariat. La mission de ce groupe d'étude étant celle de proposer des modifications à la loi n° 31/95, loi réglementant le personnel non enseignant des écoles.

Compte tenu des temps et des nécessités de redéfinir les fonctions de ce personnel non enseignant afin de disposer de personnel doté de connaissances techniques et informatiques de base, capable d'assister le personnel enseignant dans l'utilisation notamment du matériel informatique, il avait été demandé une disposition transitoire, la loi que nous avons présentée, pour définir préalablement les modalités de remplacement du personnel scolaire non enseignant, notamment le remplacement au sein des secrétariats.

Le rapport final de ce groupe d'étude a mis en évidence l'opportunité pour les établissements scolaires de disposer de ces personnels qualifiés plutôt que d'obtenir le remplacement immédiat du personnel auxiliaire et partant, de satisfaire l'exigence et d'une qualification accrue du personnel et d'une compression des dépenses.

La loi que nous avons votée prévoit donc toute une série de modifications quant aux délais pour le remplacement du personnel; je cite par exemple en ce qui concerne les chefs du Secrétariat et les secrétaires que le délai a été ramené à 2 mois.

Pour ce qui est par contre du personnel non enseignant, notamment du personnel appartenant au profil professionnel d'agent de service et d'auxiliaire de service, ce terme a été ramené à 45 jours. Nous vérifierons quelles seront les conséquences vis-à-vis du personnel qui est inscrit dans le classement permanent. 636 personnes étaient inscrites dans ce classement l'année dernière. Il est impossible que nous puissions satisfaire aux requêtes, même aux aspirations légitimes de tous ceux qui sont inscrits dans ce classement.

Première considération: s'il est vrai que la loi n° 31/85, modifiée par la loi n° 29/98, prévoyait le remplacement dudit personnel lorsque l'absence dépassait 20 jours, il n'en est pas moins vrai que la nouvelle situation, représentée aux termes de l'article 6 de cette loi, envisage une première médiation - et ce parce que nous devons à la fin de la prochaine année scolaire vérifier la portée de ces modifications - entre l'exigence de trouver une procédure nouvelle de remplacement du personnel non enseignant absent qui garantisse en tout cas le bon fonctionnement des établissements scolaires et la nécessité de l'Administration de comprimer la dépense régionale dans ce secteur.

Cette nouvelle réglementation, sur la base des données dont nous disposons, ne devrait pas bouleverser, comme M. Lanièce l'a dit, le système d'utilisation de ce classement. En effet, si l'on considère la dernière année scolaire, il apparaît que les remplacements d'agents de service auxiliaire, ont été attribués aux 140 premiers du classement tout en tenant en compte du fait qu'une vingtaine de ceux-ci régulièrement renoncent au remplacement. Le total des suppléances attribuées en 1997-1998 pour ces deux profils professionnels s'est chiffré à 216, dont 125 déjà supérieurs à 45 jours et 91 inférieurs.

Pour ce qui est des jours travaillés, le total des remplacements a été de 24708 jours, dont 22627 pour les remplacements de plus de 45 jours et seulement 2081 pour les remplacements de moins de 45 jours. Ce sont les données que nous avons considérées pour définir ces nouveaux délais.

Par ailleurs, la solution actuelle n'est ni définitive - et il suffit de considérer le caractère absolument transitoire de cette loi - ni absolue. J'invite M. Lanièce, qui a voté cette loi, à lire avec attention le 2ème alinéa de l'article 6, prévoit explicitement qu'en cas d'absence simultanée susceptible de porter préjudice au bon fonctionnement de l'établissement scolaire, les remplacements éventuels seront disposés directement par la structure compétente en matière de personnel même en dérogation à la limite de 45 jours.

Nous avons donc affronté le problème du fonctionnement des établissements scolaires et, sur la base des données statistiques, nous avons établi que pour une année scolaire - sauf vérification - cette limite pouvait être appliquée, mais dans le cas où un établissement scolaire aurait des problèmes de fonctionnement, il a la possibilité de nommer du personnel avec dérogation de cette limite de 45 jours.

Les effectifs des établissements scolaires de la Vallée d'Aoste en ce qui concerne ce personnel, les agents de service et les agents auxiliaires de service, sont en nombre supérieur aux effectifs des écoles de l'Etat. La comparaison entre la situation des écoles au Val d'Aoste et la situation par exemple des écoles au Piémont est tout à l'avantage des écoles valdôtaines.

Il faut considérer que chaque année, en sus de l'organigramme établi, des postes provisoires sont institués pour des situations particulières, pour toutes ces situations qui représentent une augmentation des charges de travail des établissements scolaires, les groupes sportifs, les salles de gymnastique, les cours pour les travailleurs étudiants, les activités parascolaires, et l'institution de ces postes supplémentaires s'adresse aux candidats inscrits au classement permanent; l'année dernière ces postes provisoires ont été 36.

En conclusion, étant donné que cette loi représente une réglementation transitoire en la matière, dans la perspective de la révision générale de la loi n° 31/85, il a été jugé bon, avant d'intervenir pour de nouvelles modifications éventuelles de celle-ci, de l'expérimenter comme prévu pour la prochaine année scolaire 1998-1999.

A la fin de cette année scolaire nous ferons le point de la situation avec le Responsable du personnel et les représentants syndicaux pour élaborer les propositions définitives de modification de cette loi qui remonte à 1985.

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut) Prendo atto della risposta del Presidente della Giunta. È vero che avrò votato questo disegno di legge, ma è anche vero che sicuramente il disegno di legge non l'ho fatto io e, quando viene presentato un disegno di legge che riguarda la disciplina transitoria degli incarichi, si presume che ci sia da parte degli uffici o degli estensori della legge un incontro con chi verrà normato dalla legge in corso e quindi può anche essere che, se il gruppo a cui appartenevo ha votato a favore, anch'io abbia votato a favore. Ma allora noi della minoranza non eravamo stati portati a conoscenza di questo problema quindi, giustamente, essendo una legge di "routine", come molte che vengono presentate, dove c'è una disciplina transitoria, presumevano che ci fosse stato da parte degli uffici e da parte dell'estensore una verifica.

Invece non c'è stata probabilmente una verifica con chi veniva normato da questa legge e, in effetti, questa legge fa parte anche di tutte quelle altre leggi che sono state presentate nell'ultimo mese della passata legislatura, leggi che sono state fatte di corsa, basti pensare che il 90 percento di queste leggi sono state poi bocciate dal Coordinamento e qualche motivo ci sarà perché sono state bocciate. Basti pensare alla famosa legge che disciplinava i vigili del fuoco: delle richieste avanzate dai vigili del fuoco, ce n'erano 5, ben 4 sono state bocciate. Probabilmente si doveva fare più attenzione a verificare che, anche nelle cose piccole, l'estensore del disegno di legge tenesse conto delle persone che vengono normate da questa legge perché se si fosse fatto un incontro con coloro che erano chiamati a seguire questa normativa, sicuramente già dall'aprile 1998 questi avrebbero messo in evidenza il problema dell'incremento del 120 percento dei giorni per la sostituzione del personale.

Detto questo, il Presidente della Giunta dice che, dati alla mano, non cambia molto perché nel 1997-1998 ci sono state 125 persone sostituite dopo i 45 giorni eccetera, ma se non cambia nulla, chiedo per quale motivo avete cambiato i giorni; se non cambia nulla, potevate lasciare com'era prima. Se cambio qualcosa è per modificare in meglio, altrimenti perché modificare? A parte il fatto che ritengo che sia sempre meglio avere 21 giorni che 45 giorni perché come dicevo prima il certificato di malattia oltre i 45 giorni è un caso particolare, mentre un certificato per 21 giorni è abbastanza frequente.

Ovviamente questo agevolerebbe gli appartenenti a questa graduatoria perché è vero che sono 635 o 650 però, mettere per norma 45 giorni vuol dire che dei 216 solo 125 saranno assunti - nella logica dei dati forniti dal Presidente della Giunta - nell'arco del 1997-1998-1999. Vuol dire che 91 persone non potranno lavorare con le relative conseguenze economiche.

Qualcuno dice che così si risparmiano dei soldi, ma noi abbiamo anche una legge regionale che prevede degli interventi per assicurare il minimo vitale e allora, se queste persone sono veramente in difficoltà economiche, se noi non diamo loro la possibilità di lavorare, queste finiranno per fare domanda in base alla legge 19 sul minimo vitale. Dov'è allora il risparmio della Regione se si toglie da una parte e si mette dall'altra? A questo punto è meglio per una persona guadagnare soldi, lavorando, che percepire un sussidio e quindi, se la situazione non cambia, per quale motivo si sono cambiati questi giorni? Questo è il dato di fondo. Non riesco a capire per quale motivo, se la situazione resta invariata, si è passati da 21 a 45 giorni.

Spero che il Presidente della Giunta - come ho detto prima - abbia la volontà di fare un incontro almeno con alcuni rappresentanti di questa sottoscrizione per poter spiegare loro meglio una cosa che non ho capito ed è il motivo per cui si è fatta questa modifica e poi che si impegni a rivedere la legge al più presto, dopo aver sperimentato la nuova normativa in quest'anno, e a ripristinare eventualmente la vecchia normativa.

Ribadisco quello che dicevo prima e cioè di cercare di porre in essere degli interventi di qualificazione anche perché so che ci sono dei concorsi per assistenti alle refezioni nei vari comuni e penso che la qualità professionale dei bidelli possa essere utilizzata appieno per svolgere queste mansioni tenuto conto che questa graduatoria dei bidelli precari esiste anche a livello comunale e quindi, giustamente, potrebbe essere una soluzione al problema quella di decidere, anziché di bandire un concorso, di utilizzare persone che fanno già parte di questa graduatoria.

Questa potrebbe essere una prima dimostrazione da parte dell'Amministrazione regionale di voler tenere conto di persone che, per una scelta nostra, si trovano in difficoltà lavorative anche perché penso sia compito dell'Amministrazione regionale di cercare di tutelare e di salvaguardare al meglio l'occupazione, senza per questo spendere dei soldi in più visto che esiste comunque una legge sul minimo vitale.

Spero quindi che ci sia un incontro al più presto fra il Presidente e i firmatari e ribadisco ancora l'importanza di una riqualificazione professionale dei bidelli precari in modo da poter utilizzare la graduatoria di queste persone anche per altri ambiti lavorativi, sempre in funzione delle loro qualità professionali.