Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 26 del 15 luglio 1998 - Resoconto

SEANCE DU 15 JUILLET 1998 (MATIN)

OGGETTO N. 26/XI Iniziative per migliorare la gestione della strada regionale n. 47 e la sicurezza nelle strade di montagna. (Interpellanza e interrogazione)

Interpellanza Considerata la particolare morfologia del territorio valdostano;

Preso atto dell'avvenuta regionalizzazione delle strade statali;

Considerate le preoccupazioni espresse da assemblee di cittadini ai fini della sicurezza per frane e valanghe;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

i provvedimenti messi in atto ai fini della sicurezza delle strade di montagna;

quali sono gli intendimenti per garantire che la prossima stagione invernale non riproponga sconvenienti isolamenti o ancor peggio inutili disgrazie.

F.to: Lattanzi - Frassy - Tibaldi

Interrogazione Preso atto del grido d'allarme lanciato dai consigli comunali di Cogne ed Aymavilles in merito alle disastrose condizioni nelle quali versa la Strada regionale 47, dove a causa dello smottamento delle rocce costeggianti il percorso si sono già verificati numerosi incidenti, uno dei quali mortale;

Considerato che gli eventi franosi lungo la regionale 47 non possono, per via della loro frequenza, essere ascritti a fatalità, ma devono essere considerati effetto di una pessima manutenzione del territorio circostante la strada, che alle prime avvisaglie di pioggia diventa pericolosa per chiunque si trovi a transitarvi;

Viste le richieste fatte all'Amministrazione regionale dai comuni interessati al problema, i cui consigli hanno redatto una delibera con la quale chiedono all'Amministrazione regionale opportuni ampliamenti alla strada, ove fossero necessari, l'eliminazione di alcune strettoie e la costruzione di un paravalanghe;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale per sapere

1) i risultati ottenuti dalla realizzazione della "mappa dei rischi" relativa ai tratti più pericolosi della regionale 47, affidata dall'Amministrazione regionale ad un gruppo di ingegneri di Sion e ad un geologo aostano;

2) quali provvedimenti urgenti sono già stati o stanno per essere esperiti da quest'Amministrazione al fine di migliorare decisamente la gestione della strada regionale 47, anche alla luce di quanto evidenziato dalla delibera frutto delle riunioni congiunte dei consigli comunali di Cogne ed Aymavilles.

F.to: Lanièce

Président La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (FI) Quest'interrogazione e quest'interpellanza esprimevano la stessa preoccupazione, quindi non sarà difficile accorparle come argomento.

La sicurezza delle nostre strade è stata storicamente un problema che la nostra Valle ha dovuto affrontare anche in considerazione del fatto che la nostra morfologia da una parte rappresenta un'opportunità straordinaria di bellezza, dall'altra evidentemente per quanto riguarda viabilità e trasporti costituisce da sempre un problema.

Fra l'altro in questi ultimi anni, eventi straordinari o comunque considerati straordinari o che non rientravano nei ricordi della statistica, hanno evidenziato come il nostro territorio così solido e compatto sia in alcuni casi pericoloso per la stessa incolumità dei cittadini. Quindi questa preoccupazione esternata oggi attraverso quest'interpellanza è stata accentuata dagli ultimi eventi della scorsa stagione invernale che ha visto dei problemi rilevanti sulla strada 47, la strada Aymavilles - Cogne, segnalati anche dal Consigliere Lanièce; una serie di eventi che hanno portato i Comuni di Cogne e di Aymavilles a preoccuparsene e a deliberare addirittura una richiesta da parte dei due Comuni all'Amministrazione regionale di interventi in favore della messa in sicurezza di quella strada.

Una sicurezza stradale che però non possiamo limitare alla sola strada di Cogne perché è giusto che quest'Assemblea e soprattutto questa Giunta questa preoccupazione, come sicuramente sta facendo, la rivolgano a tutte quelle strade che hanno avuto in passato una gestione statale. E qui non per riprendere gli interventi fatti prima soprattutto dall'Assessore Pastoret che riteneva alcune gestioni di tipo statale molto carenti e magari migliori quelle di tipo regionale, ma sicuramente la gestione statale di alcune strade di montagna non ha facilitato la soluzione di problemi importanti che, proprio per l'avvenuta regionalizzazione di alcune di queste strade, riteniamo debbano essere affrontati con una risoluzione tempestiva e definitiva.

Siamo consapevoli, lo ribadisco, della difficoltà nell'affrontare questo tema e nel programma presentato dalla Giunta si segnalava la necessità di affrontare questo problema nel prossimo quinquennio di legislatura; non possiamo non rilevare che la regionalizzazione è già avvenuta da un po' di tempo e che questo non è stato sufficiente ad evitare - come abbiamo citato nell'interpellanza - alla soglia del 2000 inutili disgrazie ed anche imbarazzanti isolamenti di alcuni paesi, disgrazie che evidentemente ci hanno colto tutti di sorpresa e ci hanno lasciati sgomenti; isolamenti che invece hanno una caratura di preoccupazione maggiore se pensiamo che tutti questi siti abitativi, collocati nelle vallate, vivono in maniera primaria di turismo. Quindi, quando nella stagione invernale questi paesi vengono isolati, non solo si crea un danno al cittadino che in quel Paese vive nel fare le cose più elementari, dall'andare al lavoro all'andare a scuola piuttosto che rifornirsi in termini di beni primari, ma si tronca un'attività economica importante.

Riteniamo che, e siamo convinti che la Giunta non possa che essere d'accordo con noi in questo, alla soglia del 2000 queste problematiche dovrebbero essere già state risolte; ribadiamo che siamo assolutamente consapevoli che la gestione di queste strade non è stata sotto la responsabilità regionale se non in questi ultimi tempi, ma riteniamo anche che sia giusto che in questo momento, come da programma da voi illustrato, gli interventi siano tempestivi ed aggiungerei immediati anche perché quest'interpellanza e quest'interrogazione cadono in un momento, il periodo estivo, che ci mette nelle condizioni di fare una serie di riflessioni e di progettare una serie di interventi dei quali auspichiamo che siano già pronti i progetti anche alla luce degli studi che l'Amministrazione regionale aveva commissionato ad esperti. Quindi riteniamo che questo sia il periodo migliore per poter affrontare questa problematica onde evitare per il prossimo inverno situazioni imbarazzanti e in qualche maniera drammatiche.

Siamo in attesa di sentire dall'Assessore come quelle parole del programma si risolveranno in tempestivi interventi per questa stagione e ci riserviamo di replicare in termini di contributi se la risposta non dovesse soddisfarci.

Président La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV) Le problème de la sécurité et de la praticabilité des routes régionales est un problème de taille et je crois pouvoir dire que le problème a été parfaitement encadré par M. Lattanzi quand il a fait référence à la morphologie, aux événements extraordinaires, à la gestion passée des routes de l'Etat et à la difficulté qui a trait à la conformation du territoire de notre Région.

Seulement quelques considérations de caractère général pour compléter l'encadrement qui a été fait du problème.

Nous disposons d'à peu près 500 kilomètres de routes classées régionales qui pour la plupart peuvent être définies routes de montagne.

Du point de vue de l'entretien, je peux dire qu'il s'agit d'un entretien en général de bon niveau. Evidemment les problèmes existent et sont liés à la situation orographique et morphologique des versants et à la situation orogénique de notre territoire.

Si d'un côté l'encadrement de M. Lattanzi est très correct, quelques considérations contenues dans les prémisses de l'interrogation sont un peu inopportunes lorsque, en parlant de prévisibilité ou de fatalité, il donne déjà lui, le conseiller Lanièce, la sentence par rapport à une procédure judiciaire qui est en cours et qui a trait à moi-même, au collègue Lavoyer et à plusieurs responsables de l'Administration régionale. En connaissant notre territoire par rapport à la sécurité et au danger, je pense qu'on devrait employer des termes un peu moins lourds qui, si les choses étaient comme le Conseiller Lanièce les écrit dans l'interrogation, pourraient avoir des répercussions au point de vue judiciaire.

En ce qui concerne sécurité et praticabilité, disais-je, élément important pour garantir et pour améliorer la qualité de la vie des résidants et même pour garantir l'intérêt que les touristes ont vis-à-vis de la plupart de nos communes de montagne, l'activité de l'Administration régionale a été importante. Ici je veux fournir quelques données pour permettre d'encadrer le problème. De 500 kilomètres, 423 kilomètres présentent des problèmes qui se rapportent aux avalanches et aux éboulements.

Dans les dernières 20 années l'Administration a réalisé 2 kilomètres de parcours alternatifs, 900 mètres de ponts et viaducs, 39 tunnels, qui correspondent à 8 kilomètres de tunnel, pour chercher d'améliorer la sécurité et la praticabilité des routes régionales. D'autres ouvrages sont en construction: oléoduc Créton dans la vallée de Rhêmes; des travaux débouteront sur la route régionale de Valsavarenche en la localité Molère; d'autres interventions sont à l'étude quant à la régionale de Valgrisenche en la localité Serrez La Béthaz, à la régionale de Rhêmes encore, Carré e Chanavey et sur la route régionale de Cogne en la localité Pesse.

Il est évident que le problème par ses dimensions est complexe et difficile à résoudre dans sa globalité car sur un territoire de montagne comme le nôtre il est difficile de dire que la sécurité est atteinte en absolu. Il faut chercher de mettre en ?uvre tout ce qui est possible de faire pour améliorer la sécurité et donc ce que je peux garantir c'est mon engagement et celui de la structure pour traduire en actes concrets les déclarations de bonne volonté. Il s'agit d'actions qui se concrétisent dans un monitorage ponctuel des problèmes et des zones problématiques, dans la mise en ?uvre de plans d'interventions et dans la réalisation de ces ouvrages.

Pour venir à la réponse plus ponctuelle qui concerne la route régionale 47 de Cogne, elle a été régionalisée fin 1994 et je cite aussi quelques données qui permettront aux conseillers d'évaluer que quelque chose a déjà été faite.

Pour répondre ponctuellement aux deux questions posées par M. Lanièce, l'étude qui a été commissionnée il y a quelques mois au Centre de recherche sur l'environnement alpin sera consignée à la fin du mois de juillet. Nous disposons à présent des premières données de l'étude géomorphologique des versants qui a été réalisée par un géologue. L'étude met en évidence des points où il est urgent d'intervenir. Le détail des aires difficiles et le plan d'intervention définitif sera mis sur pied quand on disposera, à la fin de ce mois, de l'étude générale.

Pour ce qui est de la deuxième question, c'est-à-dire les mesures urgentes, une première ?uvre de protection est en train d'être réalisée en amont de Pondel où il y a eu au mois de novembre dernier la chute de pierres qui a causé la mort d'une personne sur la route communale. Cette ?uvre prévoit une intervention financière de 1,14 milliards de lires.

Des interventions ont été déjà réalisées entre les kilomètres 7,5 et 8 pour un montant de 468 millions de lires; il s'agit des interventions de nettoyage et de protection des versants en amont de la route et aussi en amont de la localité Serignan pour un montant de 126 millions de lires.

Les bureaux sont en train de préparer les actes pour une ultérieure intervention qui sera mise sur pied dans les mois prochains en amont de Pondel pour un montant de 1,9 milliards de lires.

Nous avons examiné avec beaucoup d'attention la délibération des Conseils communaux d'Aymavilles et de Cogne qui se sont réunis en séance conjointe et je n'ai aucune difficulté à dire que tout ce qui a été évidencié sera retenu par les structures de l'Assessorat et, en accord avec les Administrateurs d'Aymavilles et de Cogne, nous définirons des priorités et ensuite on procédera à l'exécution des ?uvres citées dans les délibérations.

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (Aut) Premetto che non pensavo di aver scritto cose particolari nell'interrogazione quindi, mi scuso se posso aver usato dei termini sbagliati. Dire che quando succede qualche evento non si tratta di fatalità visto che ne capitano ogni anno diversi, mi sembra una cosa normale. L'unica cosa era quella di dire che occorre fare degli interventi, ma questo non vuol dire che è colpa di qualcuno.

Mi scuso con l'Assessore se per caso posso averlo accusato personalmente. Si tratta solo di renderci conto che se succedono delle calamità, occorre porvi rimedio al più presto e non aspettare sempre che succeda qualcosa di peggio.

Con quest'interrogazione e con quest'interpellanza volevamo sapere quali erano gli intendimenti che l'Amministrazione regionale vuole prendere al più presto, nel mio caso per la strada regionale n. 47, nel caso del collega anche per le altre strade regionali e l'Assessore ci ha risposto che è già stato commissionato uno studio al "Centre de recherche sur l'environnement alpin". E qui si potrebbe fare la solita battuta: sentiamo sempre in campagna elettorale o in qualsiasi altro discorso ripetere la frase "maîtres chez nous", ma poi quando ci sono da dare degli incarichi non si riesce a capire per quale motivo vanno sempre a finire all'esterno della Valle d'Aosta.

Siamo in una realtà montana, tutti i nostri professionisti vivono e lavorano sul nostro territorio, non capiamo per quale motivo era necessario rivolgerci in Svizzera per avere un monitoraggio quando, ripeto, penso che ci siano dei professionisti in grado, proprio per il fatto di vivere e lavorare in Valle d'Aosta, di conoscere meglio di tutti gli altri la morfologia valdostana, tenuto conto che nell'incarico si dice che questo centro può usufruire di tutti i dati che possediamo.

A parte questa considerazione che purtroppo sono cinque anni che la faccio e che continuerò a fare anche per i prossimi cinque anni, ricordo che in quest'incarico si precisava che lo stesso doveva essere presentato entro due mesi; notiamo che ci sarà un lasso di tempo di un mese in più. L'importante è comunque che a fine luglio si possa usufruire di questo studio per prendere i provvedimenti che l'Assessore Vallet menzionava anche perché si tratta di una situazione particolare da seguire con attenzione perché riguarda sia gli abitanti della vallata, sia i turisti in quanto la vallata di Cogne è molto frequentata quindi, gli interventi sono necessari per due funzioni molto importanti e soprattutto perché tutelano le persone.

Prendiamo atto di questa risposta, ci riserviamo in futuro - penso anche a nome del collega - di verificare se, una volta presentato questo studio, inizieranno dei lavori e di conseguenza invitiamo l'Assessore Vallet a portare nella sede competente, che mi pare quella della III Commissione, la conclusione di questo studio in modo che si possa verificare quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in merito a questo problema che merita una particolare attenzione. Invito anche il Presidente della Commissione a farsi carico di segnalare all'Assessore questo problema importante per un'eventuale audizione.

Président La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (FI) Il Consigliere Lanièce ha già risposto quindi aggiungo solo una battuta. Prendo atto delle date che l'Assessore ha citato: regionalizzazione primi 1995, noi siamo nel 1998, le disgrazie e le sospensioni sono avvenute nel 1997. Nella deliberazione dei Comuni di Cogne e di Aymavilles si definisce la richiesta di interventi che lei, Assessore, ha citato, a cui l'Amministrazione darà delle risposte.

Visto che il nostro ruolo in quest'aula è quello di controllo e l'interpellanza l'abbiamo fatta, ma anche di stimolo, prendiamo atto che siamo in ritardo perché se non diciamo che siamo in ritardo su certi provvedimenti di sicurezza globale delle strade, della viabilità, vuol dire che facciamo lo stesso gioco che fa l'Assessore Mafrica a non preoccuparsi di una cosa di cui invece dobbiamo preoccuparci.

Ho preso atto del programma della Giunta, delle preoccupazioni sollecitate dai due Consessi comunali di Cogne e Aymavilles però, dobbiamo anche dirci che siamo in ritardo sull'aspetto della sicurezza; è morta una persona, abbiamo chiuso delle vallate, abbiamo due anni di ritardo almeno da quando è nostra competenza.

Auspichiamo che quest'inverno non si venga a reiterare che la morfologia del nostro territorio è questa, che la situazione è sicuramente grave e difficile da risolvere e che ci vuole ancora qualche morto in più e qualche isolamento in più per poterlo risolvere. Auspichiamo che quest'Assessore dia un impulso forte e tempestivo di risposta a quelle richieste di quei due Consessi.