Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 28 del 14 febbraio 1974 - Resoconto

OGGETTO N. 28/74 - Agevolazioni per la definizione delle pendenze in materia di tributi degli Enti locali. (Ritiro di Mozione)

Parisi (MSI-DN) - Signori, io ho presentato questa mozione e probabilmente anziché la mozione avrei dovuto presentare una interpellanza perché questa mozione tende a far sì che i Comuni siano sollecitati ad adottare quelle delibere che la legge prescrive per facilitare il compito della mozione stessa.

Ora, se qualcuno mi assicura come mi ha assicurato che già è stato disposto da parte dei Comuni ad adottare queste deliberazioni, io non trovo nessuna contrarietà a ritirare questa mozione però, la considero un'interpellanza e sono già d'accordo. Grazie.

Dujany (DP) - Mi pare che la Giunta non è d'accordo con questo contenuto del deliberato della mozione in quanto ritiene che l'applicazione della legge nazionale è di competenza delle amministrazioni comunali.

Quindi non ritiene che sia accoglibile quanto è detto nel deliberato in cui si chiederebbe un intervento da parte dell'Amministrazione Regionale acché i Comuni applichino quel dispositivo, anche perché riguardano imposte applicate dai Comuni e devono essere i Comuni competenti a decidere sulla sorta di questa imposte.

Parisi (MSI-DN) - Io mi rendo conto e prendo atto di quello che lei dice, però a me pare che la Giunta Regionale, il Consiglio Regionale abbia qualche cosa da poter dire ai Comuni, se non altro istradarli, consigliarli nell'interesse dei propri amministrati. Ecco perché io mi sono rivolto con questa mozione alla Giunta Regionale.

Comunque, come dico, spero che i Comuni provvedano in merito in maniera che i propri amministratori non abbiano a subire delle gravi conseguenze in relazione a un provvedimento che gioca a loro favore. Grazie.

Chanu (DP) - Io vorrei ribadire quanto sinteticamente espresso dal Presidente della Giunta perché qui dobbiamo tenere conto di un fatto, la legge, le disposizioni sul condono in campo di imposte a carattere nazionale possono essere estese, per quello che riguarda le imposte locali, ai Comuni purché il Comune stesso ritenga di dover, esaminata la sua situazione, portare il beneficio del condono per le sue eventuali esigenze, i suoi eventuali punti di vista gli amministrati che si trovano in fase di contenzioso tributario per quello che riguarda le imposte di carattere locale.

Ora, io non vedo come l'Amministrazione Regionale possa fare pressioni nei confronti delle amministrazioni comunali perché esercitino questa facoltà in senso positivo e non in senso negativo perché ci può essere benissimo chi la pensa che il condono non è altro che un atto estremamente discriminatorio che dà soltanto a chi furbescamente è riuscito a non pagare le imposte quando doveva pagarle e si è messo sulla strada dei ricorsi e dei contro ricorsi mettendo quindi in posizione di assoluta ineguaglianza il contribuente che ha fatto il suo dovere, il contribuente invece che ha ritenuto, a ragione o a torto di non farlo e che comunque adesso si vedrebbe insperatamente agevolato nei confronti di chi invece o ha concordato prima o ha pagato l'imposta così come doveva pagare.

Quindi se il senso della mozione dovesse essere da interpretarsi, i Comuni forse non sanno che esiste questa legge che dà a loro le facoltà, io ritengo che questo è un assurdo perché i Comuni sono stati notiziati dall'esistenza di questo Decreto e mi sembra che da parte della stessa Giunta Giurisdizionale sia stata mandata qualche circolare al riguardo e quindi non vedo però come noi possiamo in questo momento, in accoglimento della sua mozione come Consiglio Regionale, impegnarsi di fare pressioni sui Comuni perché applichino questa legge. Se Lei apre la Gazzetta del popolo di questa mattina e vede per esempio a Torino, imposta di famiglia non vi sarà condono, Lei vedrà benissimo che il Comune di Torino prende la sua decisione sapendo che c'è questa facoltà indipendentemente da quello che può essere un'interferenza da parte dell'Organo Superiore, non chiamiamolo Superiore, ma di altro Organo in questo caso l'Amministrazione della Regione che non ha nessuna veste, nessuna possibilità giuridica e nessuna legittimità nell'insistere in questo indirizzo che il Comune deve prendere liberamente.

Quindi io sono assolutamente contrario al contenuto della mozione.

Andrione (UV) - Mi permetto una breve considerazione che evidentemente l'Avv. Chanu ha ragione dal punto di vista tecnico di spiegare che è una facoltà di ogni Comune quella di applicare o meno il condono. Però mi permetto di osservare che nel caos in cui sta precipitando l'amministrazione italiana, questa è una delle tante prove per cui avverrà che nel Comune di Torino il condono non è applicato, è applicato a Nichelino, a Lucento, Moncalieri... creando come al solito le due categorie in cui si dividono gli italiani, i fessi e i furbi.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Prima di procedere io vorrei chiedere al Consigliere Parisi se intende mantenere o se ritira...

Parisi (MSI-DN) - Ritiro, avrei dovuto presentare un'interpellanza invece della mozione quindi...

Dolchi (Presidente) - La mozione è ritirata, si passa al punto 13 dell'ordine del giorno.