Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2949 del 11 febbraio 1998 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL'11 FEBBRAIO 1998

OGGETTO N. 2949/X Nuovo assetto organizzativo della Regione. (Interpellanza)

Interpellanza Considerato che dal 1° luglio 1997 è diventata operativa la nuova struttura organizzativa dell'Amministrazione regionale;

Tenuto conto che l'obiettivo fondamentale della legge regionale n. 45/95 era quello di fornire ai cittadini valdostani una struttura snella ed efficiente;

Visto che sono trascorsi parecchi mesi dall'avvio del nuovo assetto organizzativo;

Appurato che in alcuni casi (vedi ex Sovrintendenza) la nuova struttura organizzativa ha creato gravi disservizi ed enorme difficoltà operativa;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se sono già state effettuate delle indagini conoscitive sui risultati fin qui ottenuti;

2) quali sono i settori, a parte quello già citato, che hanno avuto eventuali disfunzioni;

3) se si intende predisporre le opportune correzioni.

F.to: Parisi - Lanièce - Marguerettaz

Président La parole au Conseiller Parisi.

Parisi (Aut) L'interpellanza nasce dal fatto che in molte occasioni abbiamo dovuto registrare un malessere generale non soltanto all'interno dell'apparato regionale, ma anche e soprattutto all'esterno fra gli utenti e fra coloro che avrebbero dovuto usufruire della necessità dichiarata da tutti di snellimento e di efficienza nelle procedure.

Dobbiamo purtroppo registrare dai dati in nostro possesso che ciò non è ancora avvenuto e riteniamo che forse gli obiettivi che ci eravamo posti non saranno raggiunti in tempi brevi. Siamo del parere che, pur essendo stati tutti fortemente convinti della necessità che il sistema andava riformato radicalmente, ciò lungo il percorso non è avvenuto anche per forti condizionamenti all'interno di alcune forze politiche in particolare di maggioranza e per l'incapacità di dare una vera impronta privatistica al rapporto di lavoro.

Vi sono state, seppure legittime, delle scelte politiche che hanno creato all'interno della struttura un profondo malessere e un malcontento che in alcuni casi ha completamente disincentivato parte della classe dirigente con riflessi negativi sull'intera operatività della struttura.

Vorremmo ancora far rilevare - augurandoci che ciò possa essere in futuro oggetto di riflessione - che la nuova struttura non ha tenuto in debito conto quella che è stata e che sarà in futuro l'ossatura portante dell'intera macchina regionale. Mi riferisco evidentemente non alla testa, ma al corpo di questa macchina che forse nella legge 45 è stata non tenuta nella debita considerazione. Anche questo - basta andare a fare un giro nei vari settori dell'Amministrazione per rendersene conto - ha creato un senso di forte disaffezione a quelli che potevano essere degli obiettivi incentivanti per quanto riguarda l'operatività nei vari settori.

Il discorso non vuole essere assolutamente strumentale, crediamo che molte cose vadano cambiate e io vorrei citare un fatto emblematico di cui forse sono già a conoscenza l'Assessore, o gli assessori competenti, e la Giunta in particolare. Vorrei riferirmi al settore che riguarda l'ex Soprintendenza beni ambientali e culturali, la quale è stata suddivisa da una parte in tutela del paesaggio, di cui è competente l'Assessore all'ambiente, dall'altra in Direzione e tutela del patrimonio culturale, di cui è competente l'Assessore alla pubblica istruzione. In questo settore vengono gestite alcune leggi: la n. 56/83 che è la tutela dei beni culturali, monumenti; la 1089 che è la tutela del patrimonio artistico della pubblica istruzione; la 1004/97; la 431 che invece è di competenza dell'Assessore Riccarand. In questo settore vi è il caos totale perché alcune di queste leggi si intersecano per cui, non avendo dei punti precisi di riferimento, anche il personale che deve operare all'interno di questo settore è in grossissime difficoltà perché non ha dei punti di riferimento ben precisi. Il discorso vale anche per quel che riguarda la dirigenza perché alcune di queste leggi fanno riferimento al Sovrintendente, il quale dipende da una parte dal Coordinatore della pubblica istruzione per quanto riguarda alcune leggi, dall'altra invece dal Coordinatore che fa riferimento ad un'altra istituzione, per cui si è creata questa situazione. Mi auguro che questo in futuro si possa analizzare a fondo e si possano dare degli strumenti in modo tale che anche il personale che opera all'interno di questa struttura possa dare quelle risposte alle quali ci siamo richiamati con la legge 45, con la riforma che abbiamo approvato.

Capisco che sono passati pochi mesi e non vi sono stati i tempi sufficienti per avere un quadro più complessivo per avere i risultati che forse verranno in futuro però, ritenevo opportuno che il Consiglio potesse conoscere gli interventi finora effettuati e quali potranno essere gli interventi che verranno effettuati per fare in modo che questa legge, da tutti auspicata, possa dare quelle risposte alle quali ci siamo richiamati in passato.

Président La parole au Président du Gouvernement régional, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je vais dresser un tableau d'ordre général, et donner des premières réponses en laissant ensuite à mon collègue Louvin le soin de préciser les aspects plus spécifiques qui ont trait aux Surintendances.

En effet, la délibération du Gouvernement du mois de juin 97, n° 2248, portant "Réforme des structures de l'Administration régionale", soulignait déjà la nécessité d'une phase expérimentale et transitoire lors de la dernière année de la législature en cours, phase liée à la fin de cette législature et à la nécessité de vérifier concrètement quelles étaient les retombées de cette réforme, pour apporter ensuite, sur la base de l'expérience, les modifications estimées nécessaires.

Cette délibération prévoit que, durant cette période transitoire et expérimentale, des modifications et autres adaptations puissent intervenir en vue de la réalisation de la finalité que Monsieur Parisi rappelait dans son intervention, à savoir une gestion plus efficace et efficiente. Des rencontres ont été organisées entre les différentes structures de coordination plus directement concernées par les changements apportés, en raison des fonctions qui ont été intégrées ou en ont été dissociées.

Des interventions d'ailleurs permettant d'améliorer la nouvelle organisation ont été décidées, à la suite de quoi le Gouvernement a approuvé une première modification à cette délibération en introduisant ainsi des premiers changements à la structure préalablement définie; d'autre part il est aussi indispensable pour la vérification des résultats que la redistribution des personnels soit achevée parce que l'on a constaté dans certains secteurs, un manque de personnel et à cet effet le Gouvernement le 26 janvier a approuvé une délibération qui prévoit une répartition ultérieure des postes vacants et l'attribution de ces derniers par le recours ou à la mobilité à l'intérieur des différents services de l'Administration régionale ou à l'ouverture de concours. A la date d'aujourd'hui nous avons défini presque 80 pour cent des situations, il reste encore à définir les 20 pour cent restant et c'est ce que nous allons faire au cours des semaines prochaines.

Un certain nombre de secteurs particulièrement affectés par le changement organisationnel et qui sont liés entre eux par le transfert de compétences ont en effet encore besoin - et nous partageons les remarques formulées par Monsieur Parisi - d'être suivis et de trouver leur rythme normal de fonctionnement.

Je rappelle l'ancienne Surintendance qui est passée sous l'aile de l'Assessorat de l'éducation et de la culture, mais aussi - pour compléter cette analyse - le Service du commerce qui relève maintenant de l'Assessorat du tourisme, du commerce et du sport; le secteur des finances locales qui a été inséré dans l'Assessorat du budget, des finances et de la programmation, ou le secteur de la formation professionnelle qui a été intégré au Département des politiques du travail.

Pour ces secteurs le transfert des compétences implique nécessairement une redistribution du personnel et de fait la nouvelle division des compétences ne correspond pas toujours à la répartition des personnels puisqu'une personne donnée ne peut pas être affectée à des structures différentes.

Il convient aussi de préciser que le problème de fonctionnement et les difficultés qui existaient déjà avant la réforme ne peuvent que se répercuter sur la nouvelle structure à moins que l'organisation du travail ne soit profondément modifiée et que l'on ne procède également - c'est ce que nous sommes en train de faire - à une révision des procédures, procédures qui impliquent parfois aussi des interventions d'ordre législatif ou réglementaire du fait qu'elles sont définies soit par des règlements soit par des lois.

En conclusion, il reste que le Gouvernement a l'intention, aux termes de la phase expérimentale de la réforme, de procéder à une vérification dans le sens préconisé par les signataires de cette interpellation pour parvenir aux résultats attendus.

Il faut également souligner qu'une modification de la loi régionale n° 45 et de son règlement d'application en matière de recrutement et de mobilité est aussi en cours d'élaboration parce que l'expérience de cette première phase d'application de la réforme nous porte à proposer des modifications au-delà de la structure organisationnelle également aux dispositions de la loi 45 parce que notamment, en ce qui concerne le personnel de direction, nous avons constaté quelques difficultés et il est donc de notre intention d'y porter remède et de proposer prochainement à cette Assemblée les modifications nécessaires.

Président La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Louvin.

Louvin (UV) Le catastrophisme de Monsieur Parisi ne me paraît pas justifié. Il a affirmé dans son intervention qu'il y aurait un chaos général dans les services de la Surintendance, ce qui est loin d'être la vérité.

Il y a par contre - et nous en avons donné la preuve dans la réponse que nous avons fournie, il y a quelques semaines, à la question avec réponse écrite, présentée par Monsieur Parisi - une inversion de tendance qui nous a amené déjà à la fin de l'année ?97 à constater que le nombre des dossiers conclus était déjà largement supérieur au nombre des dossiers ouverts. Ce qui signifiait, par rapport aux arrérages, que la situation, qui s'était créée par rapport aux dossiers "di condono", de remise, qui sont arrivés très massivement au cours de l'année précédente, était en train d'être largement réglée par les services par des réponses de plus en plus rapides. Il est certain que la répartition des fonctions que nous avons voulue dans la réforme de la loi 45 entre l'Assessorat de l'Environnement et l'Assessorat de l'Education et de la Culture pour ce qui est de la gestion des dossiers qui avant n'étaient traités que par la Surintendance, nous a amenés à devoir réorganiser nos services en fonction de cela. Le résultat ne me paraît pas catastrophique, il me paraît globalement satisfaisant d'autant plus que des procédures de plus en plus rapides sont en train d'être mises en oeuvre.

Je tiens à cet effet à vous signaler que nous avons signé la semaine passée un accord avec la Commune d'Aoste qui est porteuse d'une large partie des problèmes dont nous discutons parce que tout le centre historique de la ville d'Aoste est assujetti au respect de la loi 1089, un accord qui nous permettra d'avoir une analyse conjointe des dossiers de façon à éviter qu'il y ait double attente de la part des citoyens d'une réponse de la Commune et de la Région.

Il y a donc, aussi par rapport au fait que les compétences de la loi 1497 et de la loi 1089 ont été séparées, une attention particulière à comment intervenir sur ces dossiers; je pense que les résultats seront bons puisqu'il y a un nombre relativement limité de superposition de cas. Vous savez qu'il y a des cas dans lesquels la loi de protection de l'environnement 1497 et la loi de protection des biens culturels 1089 sont superposées: "doppio vincolo", double servitude en quelque sorte. Les cas sont extrêmement réduits, l'Assesseur Riccarand signe avec moi ces dossiers avec la même régularité qu'auparavant et je pense que ce ne sont pas les 24 heures qui s'écoulent entre le passage du courrier entre son Assessorat et le mien pour ce qui est de la signature qui conduisent à une complication. Les différents bureaux continuent de travailler en plein accord et les résultats sont bons et je tiens à vous rappeler ce qui a été écrit dans la réponse que nous avons donnée.

A cet effet il y a cependant encore une chose à ajouter. J'ai fait vérifier après la date du mois de décembre, date à laquelle nous avons fourni ces données, la consistance réelle des dossiers en suspens, consistance réelle parce que, dans la réponse qui vous a été fournie, on faisait état des dossiers ouverts en considérant à l'intérieur des dossiers ouverts même des dossiers qui n'attendaient pas de réponses: "le comunicazioni", le avis donnés à la Surintendance pour ce qui est de certains travaux qui ne demandent pas d'autorisation. Et là le résultat que j'ai à ces jours est extrêmement encourageant et le nombre de dossiers que nous avons en notre possessions est très réduit et je vous fournirai la documentation. De toute façon il est dans l'ordre d'une centaine de dossiers - 100 dossiers environ -, bien loin de ces 2000 et quelques dossiers dont faisait état la presse locale il y a quelques jours. Il y a d'ailleurs eu un démenti qui a été publié sur "La Vallée notizie" à la signature du Surintendant et qui rend justice par rapport à une situation qui ne doit pas toujours être présentée comme néfaste et désastreuse, quand elle ne l'est pas.

Des difficultés il y en a, nous attendons avec impatience la redistribution du personnel parce que cette structure, celle qui est chargée de l'examen de ces dossiers, est particulièrement sollicitée par une quantité importante de dossiers, mais je crois que les signaux qui nous viennent sont plutôt encourageants et loin de démontrer qu'il y a un chaos général dans l'Administration dans ce secteur.

Président La parole au Conseiller Parisi.

Parisi (Aut) Ringrazio innanzitutto il Presidente della Giunta per le assicurazioni e per l'analisi approfondita che è stata fatta sulla situazione dell'applicazione della legge 45. Fra l'altro dalla sua dichiarazione emerge che ci sono dei problemi, cosa che nessuno metteva in dubbio per cui mi sento molto soddisfatto anche delle assicurazioni che possono riguardare il futuro e le modifiche che sicuramente verranno apportate a tutte le storture che si sono verificate.

Quello che non capisco invece è l'intervento dell'Assessore Louvin: io non ho parlato assolutamente di catastrofismo. Mi sono limitato in questa sede a sollevare un problema che fra l'altro dal suo intervento mi sembra che esista anche se la situazione è nettamente migliorata e sarebbe assurdo non riconoscere all'Assessore o alla Giunta il merito di avere preso atto di una situazione passata non più sostenibile però, nessun catastrofismo, queste sono realtà. Non so, Assessore, con chi tenga i contatti però, se parla con il personale che opera all'interno di questo settore, si rende conto che i problemi esistono. Quindi il sottoscritto ha voluto solo sollevare un problema, far presente che esiste ed invitare la Giunta a fare in modo che questi problemi non si verifichino in futuro perché - come dicevo nel mio precedente intervento - lo scopo fondamentale della legge 45 era quello di dare un servizio all'utente più snello, più efficace per evitare che l'utente debba come in passato fare dei giri viziosi senza avere risposte immediate e in tempi relativamente brevi. L'interpellanza aveva solo questo scopo, non voleva sollevare nessun altro tipo di problema e non voleva neanche creare quel grande clima di catastrofe come veniva detto dall'Assessore.

Mi spiace che l'Assessore l'abbia interpretata in questa maniera, non era questo lo scopo, non voleva essere neanche una strumentalizzazione.

Prendo atto di quanto ha detto il Presidente, mi auguro che l'Assessore vada a fare un giro, magari partendo da oggi, nel suo settore e si renderà conto che non soltanto in quel settore, che si trova in Piazza Narbonne, ma anche in altri settori ci sono dei problemi forse il personale si confida più con il sottoscritto che ha operato lì per tanti anni che con l'Assessore, comunque potrà constatare che questi problemi ci sono.

Mi auguro che quanto diceva il Presidente possa avvenire in tempi brevi anche perché così facendo daremo quella risposta positiva che tutti si auspicano e alla quale tutti noi abbiamo contribuito con l'approvazione della legge 45.