Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2940 del 21 gennaio 1998 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 21 GENNAIO 1998

OGGETTO N. 2940/X Iniziativa per favorire la cessazione delle stragi in Algeria. (Approvazione di mozione)

Mozione Constatato che in nome della guerra civile che imperversa da cinque anni in Algeria, si stanno compiendo stragi di civili, ed in particolare di donne e bambini;

Constatato che non ci sono segnali che inducano a pensare ad un rallentamento della tensione, ma che anzi ogni giorno la stampa ci riporta notizie di barbarie raccapriccianti di cui sono teatro villaggi dell'Algeria;

Nella convinzione che sia necessario che la comunità internazionale intervenga perché i più elementari diritti umani siano rispettati anche in questo Paese e che, in particolare, l'Unione Europea assuma una strategia comune per prevenire e risolvere i conflitti nel Mediterraneo;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Esprime

la propria solidarietà alle famiglie delle vittime;

Sollecita

il governo italiano ad assumere una forte iniziativa in Parlamento, nell'Unione Europea, e in sede ONU perché sia fermata la violenza e perché si favorisca una soluzione politica alla crisi algerina, che faccia cessare gli scontri armati tra le fazioni;

Impegna

il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e i Parlamentari valdostani perché ciascuno nel proprio ambito di competenza assumano le iniziative necessarie a favorire la cessazione delle stragi in Algeria.

F.to: Florio - Squarzino

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Che la situazione in Algeria sia drammatica lo dicono ormai le cifre stesse: dal ?92 abbiamo 65 mila vittime e dalla fine del ?97 più di 1.500. Lo dice anche l'ultimo degli attentati, che si è registrato ieri ad Algeri, proprio durante la visita dei tre sottosegretari degli esteri della Comunità economica.

Si tratta di una guerra che è in atto dal ?91-?92, ma mentre all'inizio si trattava di azioni delle forze governative che violavano libertà personali ed erano molto gravi, nel senso che si arrestavano migliaia di persone in modo indiscriminato, si processavano senza una procedura regolare, c'erano sentenze inique, e mentre allora si trattava di attentati anche di gruppi di opposizione armata contro le forze di sicurezza, dal ?93 in avanti la guerra civile ha assunto toni molto più drammatici, nel senso che è una guerra contro i civili. Anzi, in questi ultimi mesi sono aumentati i massacri contro le donne e i bambini soprattutto nelle zone rurali del Paese; tutti abbiamo visto abitanti di villaggi massacrati, le case bruciate, massacri che a volte avvengono a pochi metri di distanza da postazioni dell'esercito e delle forze di sicurezza e di cui non si conoscono neanche i responsabili.

È vero che in assenza di indagini non è possibile stabilire con certezza chi sia il responsabile di queste atrocità; tuttavia, esistono delle denunce in cui si afferma che i massacri sono stati commessi proprio da unità di forze di sicurezza, da forze militari. Non tocca a noi fare queste indagini, certo che appare strano che un esercito che dispone di equipaggiamenti sofisticati non riesca ad intervenire per fermare o prevenire i massacri.

Ieri si è svolta la prima iniziativa europea per ora fallimentare, ma questo non deve indurci a desistere da ulteriori tentativi. È un problema di diritti umani, ma anche un problema di tenuta democratica di un Paese che si trova proprio sull'altra sponda del Mediterraneo e c'è tutta un'Algeria che non si arrende e che va aiutata.

Questa mozione vuole essere un atto con cui il Consiglio regionale della Valle d'Aosta vuole dare il suo contributo di attenzione a questo problema e il suo impegno ad appoggiare iniziative politiche o di carattere umanitario che saranno via via evidenziate o prese da altri organi.

Si dà atto che, dalle ore 12,26, presiede il Presidente Stévenin.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Nous partageons la motion qui a été présentée, ainsi que l'engagement qui nous est demandé de prendre toutes les initiatives nécessaires pour arrêter ces événements d'Algérie.

Nous le partageons d'autant plus que, comme d'autres présidents de région et parlementaires, nous avons adhéré début décembre à l'appel qui avait été lancé par la Rai "Giornale Radio Rai GR1 Zapping", concernant des initiatives concrètes pour arrêter le massacre en Algérie.

Il s'agissait de donner notre adhésion à l'appel qui avait été lancé par cette émission radiophonique et nous avons répondu positivement à cette sollicitation début décembre. Nous ne pouvons donc que partager la motion qui a été présentée et assurer les signataires de notre engagement afin d'atteindre les objectifs indiqués.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.

Dujany (Aut) Chiedo ai presentatori della mozione, sulla quale concordo, se non sia opportuno estendere i contenuti ad altre situazioni che mi paiono collocarsi nella stessa direzione di sensibilità da loro indicata. Sto pensando in questo momento al popolo Curdo, che è un popolo che addirittura ha perso o sta perdendo il diritto di vivere nella sua terra di origine e che a causa delle violenze che si registrano all'interno del territorio deve emigrare e sta emigrando in modo consistente in tutta Europa.

Chiedo ai presentatori della mozione, se è possibile, di estendere le preoccupazioni, sulle quali concordo totalmente, anche a queste situazioni.

Presidente Collega Dujany, non so se viviamo... se a lei non è venuta l'idea di presentare una mozione per il popolo Curdo e oggi, a seguito di una mozione presentata da un altro Consigliere, lei vuole associare il popolo Curdo e, perché no?, il popolo Afgano che è vessato dai talibani... però, sarà mica un discorso... collega Dujany, lascio ad ognuno le valutazioni del caso. Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Credo che sia interessante quanto ha detto il Consigliere Dujany; sono disposta, se facciamo un momento di sospensione, di predisporre un'altra mozione sui Curdi, che è un'altra cosa però. Mi va bene sicuramente, ma non possiamo metterlo qui, sono proprio cose diverse, quindi va presentata un'altra mozione. Qui non è possibile intervenire modificandola, anche perché sono proprio tagli diversi. Sul problema dei Curdi fra l'altro abbiamo già votato una mozione in questo Consiglio, quindi abbiamo già espresso la nostra solidarietà a questo popolo senza terra e senza un riconoscimento. Forse può essere utile che il prossimo Consiglio si presenti una mozione, possiamo presentarla insieme al prossimo Consiglio, Consigliere Dujany; questo è il mio impegno.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (Aut) Mi stupisco dello stupore del Presidente del Consiglio. Di fronte a questi problemi non è che ognuno può patteggiare per questo o l'altro popolo. Se lo scopo di queste risoluzioni è quello di sollevare un problema di ordine generale, la loro presentazione non deve essere solo una passerella per fare bella figura; credo che si presentino solo per verificare se è possibile che raggiungano uno scopo. Siccome tutti si sono meravigliati perché allora potremmo parlare degli Uto e dei Tuzti, dove ci sono milioni di cittadini che vengono massacrati ogni giorno e nessuno se ne accorge, potremmo parlare dei Palestinesi e di tanti altri popoli che in questo momento si trovano nella stessa situazione degli Algerini, credo che lo scopo di questo Consiglio dovrebbe essere quello di fare in modo che i documenti o le risoluzioni firmate raggiungano un obiettivo.

Sono d'accordo, mi auguro solo che questa mozione raggiunga il risultato che fino adesso non hanno raggiunto gli interventi a livello internazionale. Si è mossa la Comunità internazionale e abbiamo visto cosa è successo ancora in presenza dei delegati del Parlamento di Strasburgo; mi auguro pertanto che la mozione riesca a raggiungere lo scopo che si sono prefissati i suoi presentatori, ma non credo che ci si debba meravigliare se si parla in termini generali di questi problemi.

Presidente Nessuno si meraviglia, di altro ci meravigliamo.

Pongo in votazione la mozione in oggetto:

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità