Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2930 del 21 gennaio 1998 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 21 GENNAIO 1998

OGGETTO N. 2930/X Risultati dell'attività dell'Osservatorio regionale sulle invalidità. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso che la legge regionale 7 luglio 1995, nr. 22 istituiva l'Osservatorio regionale sulle invalidità il quale doveva attendere ai seguenti compiti:

a) verifica del quadro quali-quantitativo del fenomeno dell'invalidità civile;

b) elaborazione di previsioni tendenziali;

c) controlli a campione di beneficiari di provvidenze tendenti ad evidenziare eventuali anomalie;

d) proposte di provvedimenti legislativi nel settore dell'invalidità civile;

Tenuto conto che il Presidente della Giunta provvedeva alla nomina dei componenti di tale Osservatorio regionale mediante decreto 16/XI/95, nr. 1130;

ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale per conoscere, a distanza d'un biennio di tale istituzionalizzazione, i risultati dell'attività espletata da tale istituto con riferimenti ai compiti soprarichiamati.

F.to: Dujany

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Vicquéry.

Vicquéry (UV) L'Osservatorio regionale sulle invalidità, come il Consigliere Dujany sa, è stato previsto dalla legge regionale 7 luglio 1995 n. 22 ed è composto dal Dirigente dell'Assessorato dei servizi sociali, dal Dirigente dell'Assessorato delle finanze, dal Dirigente dell'Ufficio regionale del lavoro, dal Dr. Pedellis come esperto in materia di previdenza e dal Dr. Conca come esperto di medicina legale. Trattasi pertanto di una struttura tecnica a supporto dell'Assessorato regionale della sanità e in linea più generale dell'Amministrazione regionale.

Pertanto do lettura di una relazione che mi è stata predisposta dal Dirigente che presiede l'Osservatorio:

L'attività espletata dall'Osservatorio regionale sull'invalidità a distanza di un biennio da tale istituzionalizzazione risulta la seguente:

Verifica del quadro quali-quantitativo del fenomeno dell'invalidità civile ed elaborazione di previsioni tendenziali.

L'Osservatorio ha fornito alcuni dati sugli invalidi civili con riferimento al 20 giugno 1995, data della conferenza-dibattito organizzata dall'Assessorato con alcune associazioni. Risulta che gli invalidi civili in pagamento alla data del ?95 sono 2.637 così suddivisi: assegni di frequenza 21, pensioni 287, pensioni più accompagnamento 302, assegni 359, solo indennità di accompagnamento 1.668 di cui da 0 a 65: 150 e oltre 65 anni: 1.518. Il totale degli invalidi civili a quella data, comprendente cioè anche quelli non in pagamento, risulta di 11.278, di cui 2.637 risultano in pagamento. Coloro che hanno una percentuale di invalidità del 35 percento in poi sono 10.000 e più per una spesa annua che supera i 27 miliardi di lire.

L'Osservatorio inoltre ha rilevato due problemi fondamentali. Il primo riguarda la Commissione per l'assunzione degli invalidi civili, al riguardo l'Osservatorio ha constatato che un candidato può essere selezionato per una determinata qualifica, ma in realtà la Commissione non può sapere se come invalido tale soggetto sia in grado di svolgere quel tipo di mansione. Pertanto l'Osservatorio ha ritenuto che debba essere applicata la legge n. 104/92 e la legge n. 482/68 che riguarda il collocamento obbligatorio nella parte in cui dispone la sottoposizione dell'invalido ad una visita per accertare la capacità lavorativa residua.

Il secondo problema concerne la revisione da parte delle commissioni degli invalidi in pagamento. Facendo riferimento alla situazione degli invalidi civili, l'Osservatorio ha analizzato un prospetto redatto dall'Ufficio del lavoro e della massima occupazione contenente i dati relativi ai lavoratori iscritti nelle liste di collocamento obbligatorie aggiornate alla data del 25 gennaio 1996 suddivise per fasce d'età, per titoli di studio, per percentuale di invalidità da cui risultano anche gli invalidi iscritti, ma non disponibili al lavoro. L'Osservatorio inoltre ha esaminato un prospetto relativo al personale invalido in forza al 30 giugno 1995 e una rilevazione statistica sulle conferme dello stato invalidante constatando che per coloro che sono avviati a selezione nella Pubblica Amministrazione tali conferme vengono richieste indipendentemente dalla percentuale di invalidità, mentre per il settore privato la richiesta è effettuata solo per coloro che hanno una percentuale di invalidità fra il 46 e 49 percento.

L'Osservatorio ha rilevato che, rispetto alle visite di revisione, previste dall'articolo 3 comma 4 della legge regionale n. 22/95, l'introduzione della tabella di valutazione delle invalidità, prevista dal decreto ministeriale n. 52/92 potrebbe portare a valutazioni differenti rispetto a quelle precedenti all'entrata in vigore del decreto stesso. I dati forniti sulla situazione delle commissioni alla data del 15 novembre 1996 sono - queste sono aggiornabili evidentemente alla data di oggi -: domande per invalidità civile giacenti: 820, accertamenti richiesti dall'Ufficio del personale per assunzioni effettuate ai sensi della 482: 165, ricorsi presentati: 18, domande di certificazione ai sensi della legge 104: 25, domande presentate a cui manca la documentazione: 44, domande da definire con documentazione già prodotta: 30. Le commissioni di norma si riuniscono 5 volte la settimana ed esaminano 12-15 casi a seduta, per poter richiedere un nuovo accertamento di invalidità per la stessa patologia devono ricorrere 6 mesi dalla data della prima visita con l'obbligo di produrre ulteriore documentazione. Al riguardo l'Osservatorio ha proposto all'unanimità che tale periodo venga portato da 6 a 12 mesi.

L'Osservatorio ha sollevato il problema degli accertamenti degli invalidi assunti ai sensi della legge n. 482/68, facendo presente che le domande possono essere riviste sia dal punto di vista amministrativo, mediante l'esame della documentazione, per verificare l'eventuale presenza di truffa palese, sia dal punto di vista medico solo al fine di accertare se, sulla base delle patologie certificate al momento della dichiarazione di invalidità, la persona era o meno assumibile ai sensi della predetta legge.

Proposta di provvedimenti legislativi nel settore dell'invalidità civile. L'Osservatorio ha proposto la modifica del comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale n. 22/95, dove è prevista la composizione delle commissioni. Ritiene che sarebbe opportuno aggiungere che il Presidente dovrebbe essere preferibilmente un medico specialista in medicina legale oppure che tali medici non debbano essere obbligatoriamente dipendenti o convenzionati con l'USL della Valle d'Aosta, ma solo dipendenti o convenzionati di enti pubblici.

Preciso che la modifica di questa legge è in fase di elaborazione e verrà quanto prima presentata in Giunta regionale per il successivo iter, modifica ed emendamenti che comprendono temi ben più vasti rispetto a quelli fatti presenti dall'Osservatorio sui quali personalmente non concordo.

La necessità di modificare tale comma deriva dal fatto che, a seguito delle dimissioni del Presidente delle commissioni mediche, l'Osservatorio ha invitato l'Assessorato a chiedere la disponibilità dei medici specialisti in medicina legale dipendenti o convenzionati con l'USL della Valle d'Aosta che però hanno dato una disponibilità parziale in quanto non possono occuparsi di tutte le commissioni che attualmente sono 4 per gli invalidi civili, una per le revisioni, una per i ciechi e una per la legge 104. L'Osservatorio pertanto ha concordato sulle modificazioni su cui si è detto.

Terzo punto, ovvero controlli di beneficiari di provvidenze tendenti ad evidenziare eventuali anomalie: in relazione a tale compito l'Osservatorio, organo consultivo, non può procedere direttamente ai controlli e ha pertanto invitato gli uffici competenti a provvedervi compatibilmente con il sovraccarico del lavoro delle commissioni. Questo è quanto è stato relazionato dal Presidente dell'Osservatorio.

Ho a disposizione dei dati più aggiornati che possono essere visionati dal Consigliere Dujany, aggiungo per quanto mi riguarda che l'impressione personale è che quest'Osservatorio abbia delle funzioni molto limitate perché non può agire in prima persona, ma deve delegare agli organi tecnici che sono le commissioni degli invalidi civili. Commissioni che, come sapete, hanno avuto un periodo di grossa crisi antecedentemente all'entrata in vigore della legge 22 avendo all'epoca un arretrato rispetto alle domande presentate che si avvicinava all'anno e mezzo; a tutt'oggi, dopo mille peripezie, possiamo dire che l'arretrato è stato evaso. Abbiamo però l'intenzione di istituire un'ulteriore commissione per l'accertamento delle invalidità. Abbiamo buone speranze di poter reistituire una quarta commissione perché pare che ci sia la disponibilità di massima di un medico ad entrare a far parte di questa commissione. Si tratta di un medico non valdostano perché, come ho avuto più volte modo di dire, in Valle c'è una grossa carenza di questi medici.

Abbiamo queste prospettive, se si realizzeranno, si potrà poi mettere in atto un vero e proprio piano di revisione.

Questo è quanto posso riferire. Constato che come tanti altri Osservatori anche questo rischia di diventare un'istituzione che ha poche funzioni.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.

Dujany (Aut) Sono del tutto insoddisfatto della risposta fornita dall'Assessore in quanto mi aspettavo che a distanza ormai di oltre 2 anni dalla legge regionale 7 luglio 1995, che andava ad istituire l'Osservatorio generale sull'invalidità al quale assegnava esplicitamente fra i vari compiti anche quello dei controlli a campione di beneficiari di provvidenze tendenti ad evidenziare eventuali anomalie, mi aspettavo che oggi l'Assessore arrivasse con una verifica del fenomeno. Perché non vorrei arrivare a dire - e per noi Autonomisti sarebbe enormemente grave - che una funzione che finalmente abbiamo assorbito dallo Stato viene poi gestita per quel che riguarda il controllo in modo meno coerente di quanto non abbia fatto lo Stato finora. Con la legge finanziaria del ?96 lo Stato ha infatti previsto tutta una serie di criteri per far emergere il fenomeno dei falsi invalidi e ci risulta che tale fenomeno abbia nel contesto nazionale una sua precisa individuazione: si va da un 70 percento di falsi invalidi nella Regione Toscana e nell'Avellinese fino ad una percentuale più limitata del 20-30 percento in altre parti.

Non vorremmo che il Governo regionale utilizzasse lo strumento dell'Osservatorio per evitare qualunque accertamento sul fenomeno dei falsi invalidi che è un fenomeno reale, presente sul quale mi sarei aspettato una risposta diversa.

Prendo atto che, nonostante la Regione abbia legiferato, nonostante abbia individuato un preciso organo nell'Osservatorio regionale che doveva effettuare proprio questo lavoro di controllo sul fenomeno dei falsi invalidi, prendo atto che ora l'Assessore mi dice che quest'organismo, che è stato creato con queste finalità precise, non può operare.

Allora mi aspetto nel concreto che nei prossimi giorni l'Assessore revochi quest'Istituto inutile, provveda quanto meno a presentare una proposta di legge che va in questa direzione e che si parta finalmente per effettuare un controllo perché non vorrei dover riconoscere oggi, dopo che la Regione giustamente nella legge finanziaria del ?96 aveva chiesto di non subire i controlli previsti a livello nazionale per meglio poter controllare al suo interno questo fenomeno, che lo Stato agisce più efficientemente di quanto non faccia il nostro Istituto.